Ospedali Riuniti di Bergamo
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Gli Ospedali Riuniti di Bergamo, azienda sanitaria pubblica di rilievo nazionale e di alta specializzazione, grazie ai traguardi raggiunti negli ultimi 20 anni nei settori della Medicina, è riconosciuta dalla Comunità scientifica nazionale ed internazionale tra le strutture di maggior rilievo del panorama sanitario.
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[modifica] La storia
Il 5 novembre 1455 su iniziativa del Vescovo Giovanni Barozzi sanzionata dalla Serenissima Repubblica e da Papa Pio II è stato istituito l’Ospitale Grande di San Marco.
Nel 1927 inizia la costruzione dell'Ospedale Maggiore. Nel 1930, dopo solo 3 anni dalla posa della prima pietra, viene inaugurato l'Ospedale Maggiore "Principessa di Piemonte", che con la sua struttura di 30.000 mq, estesa su una superficie di ben 150.000 mq metri quadrati, 1.000 posti letto, servizi e attrezzature all’avanguardia (pareti dipinte, riscaldamento centralizzato a nafta, impianto di fornitura di energia elettrica di emergenza, funzionante mediante batterie di accumulatori a comando automatico, impianto di segnalazioni acustiche e luminose, rete telefonica, celle frigorifere, elevatori e furgoncini per il rapido trasporto di pazienti e materiali, arredamenti ex novo, impianti di sterilizzazione a vapore, gas ed elettrici) era quanto di meglio ci fosse in Italia. L’ospedale si declinava in 8 reparti: Medicina, Chirurgia, Maternità, Oculistica, Pediatria, Dermosifilopatia, Tubercolotici e Isolamento. Negli anni settanta l’Ospedale Maggiore cambia nome assumendo quello attuale di Ospedali Riuniti di Bergamo.
[modifica] Gli Ospedali Riuniti oggi: obiettivi e nuove sfide
L’Azienda Ospedaliera aderisce alla rete internazionale HPH (Health Promoting Hospitals) nell’ambito del programma dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Aderire alla rete ha significato per l’Azienda Ospedaliera favorire nella propria cultura l'educazione sanitaria, la promozione e la tutela della salute, anche attraverso lo sviluppo sinergico e coordinato di idee e progetti in collaborazione con altre organizzazioni, considerate come preziosi partner di crescita.
L’ospedale offre servizi, cure e assistenza sanitaria polispecialistica per patologie acute di alto e medio livello di complessità a utenti provenienti da tutto il territorio nazionale.
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Indirizzo : | Largo Barozzi, 1 24128 - Bergamo |
Località : | Bergamo |
Fondazione : | 1930 |
Direttore generale : | Dr.Carlo Bonometti |
Direttore sanitario : | Dott. Marco Salmoiraghi |
Direttore amministrativo : | Dr. Gianpietro Benigni |
Centralino : | tel: 035.269111
Pronto Soccorso: 035 - 269016 Centro Unico Prenotazioni Prestazioni e Servizi: 800-624624 Ufficio Relazioni con il Pubblico: 035.269010 – Fax 035.266899 Ufficio Comunicazione 035.269625 ufficiostampa@ospedaliriuniti.bergamo.it |
Pronto soccorso : | 118 |
E-mail : | urp@ospedaliriuniti.bergamo.it |
[www.ospedaliriuniti.bergamo.it Sito ufficiale] |
Questi sono alcuni degli interventi più innovativi realizzati all’interno dell’Azienda Ospedaliera nell’ultimo anno:
- trapianto multiviscerale in un bambino di 17 mesi;
- impianto di valvola polmonare senza circolazione extracorporea;
- guarito un bambino affetto da Sindrome del QT lungo, una malattia congenita del cuore;
- riparazione chirurgica della parete uterina in corso di gravidanza con evoluzione favorevole per mamma e bambino;
- primo trapianto di intestino ad un bambino sotto i dieci anni;
- raccolta di cellule staminali da sangue periferico;
- trapianto di polmoni per una bambina di 6 anni.
Come riportato nella Carta dei Servizi, gli obiettivi fondamentali per l’ospedale sono i seguenti:
- Erogazione di prestazioni con la migliore qualità possibile e con risorse adeguate.
- Consolidare il ruolo di ospedale cittadino, punto di riferimento per l’emergenza, i trapianti (1.920 trapianti d’organo eseguiti dal 1985), l’oncologia e le malattie cardiovascolari.
- Garantire la riservatezza delle informazioni relative alla situazione sanitaria e personale degli operatori e dei pazienti.
- Garantire un’adeguata conoscenza circa la sicurezza e l’efficacia di tutte le pratiche diagnostiche e terapeutiche.
- Perseguire lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze professionali di elevata specializzazione, anche attraverso lo svolgimento di attività di formazione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca, finalizzata a trasferire alla clinica le conseguenze e i metodi della ricerca.
- Confermare il proprio ruolo di riferimento nell’area dell’emergenza-urgenza di alta specializzazione.
- Formare i futuri professionisti dell’Azienda Ospedaliera.
- Sviluppare e mantenere in piena efficienza il proprio patrimonio tecnologico (vedi per esempio l’utilizzo della gamma camera a due teste, la sperimentazione di ELIOT, il trattamento intraoperatorio per la cura del tumore alla mammella, TRIMProb, sistema elettromedicale che consente di ottenere informazioni approfondite sull’organo analizzato).
Accanto al continuo sforzo di fornire prestazioni sanitarie adeguate dal punto di vista tecnico e scientifico nel rispetto della dignità umana e dei diritti del cittadino, gli Ospedali Riuniti sono impegnati anche sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di specifiche patologie, attraverso l’organizzazione di eventi ad hoc (come per esempio ALT AL FUMO, iniziativa organizzata dalla USC di Pneumologia, volta a rendere consapevoli dei rischi correlati alla sigaretta, stimolando l’abbandono dell’abitudine al fumo) e l’adesione a progetti locali e nazionali, come, tra i tanti:
- Cardiologia Aperta;
- Obesity Day;
- Settimana della prevenzione andrologica;
- Giornata Nazionale dell’Epilessia;
- Settimana europea dello scompenso cardiaco.
L’agire quotidiano dell’Azienda si base anche sulla collaborazione ormai pluriennale con Istituti di Ricerca e Università italiane e straniere. Grazie alla collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano, per esempio, il 4 aprile 2006 è stato possibile eseguire, per la prima volta nella storia dell’Azienda, un trapianto di fegato da vivente, da padre a figlio. Risultato della sinergia tra gli Ospedali Riuniti, l’Asl di Bergamo, le Cliniche Humanitas Gavazzeni, il policlinico San Marco di Zingonia e l’azienda ospedaliera di Treviglio, il 118 di Bergamo ha attivato nel settembre 2005 la telecardiologia, una rete di emergenza per la diagnosi ed il trattamento della sindrome coronarica acuta.
Sul fronte internazionale è possibile ricordare il gemellaggio con l’Ospedale Alvarez di Buenos Aires e nell’ambito della ricerca la collaborazione con l’Università di Yale e l’accordo con l’Università di Maastricht, finalizzati allo sviluppo di progetti di ricerca in ambito clinico-sanitario.
In campo internazionale, l’impegno dell’Azienda si estende anche alla partecipazione a missioni umanitarie, tanto che nel maggio scorso il Consiglio Regionale della Lombardia ha conferito agli Ospedali Riuniti di Bergamo la medaglia d'oro al valor civile per l'opera di cooperazione umanitaria internazionale prestata in Palestina dalle équipe di cardiochirurgia pediatrica, diretta dal dott. Giancarlo Crupi e di chirurgia plastica, diretta dal dott. Enrico Robotti.
Nel giugno 2006 è stato offerto un importante aiuto alle vittime della recente guerra libano-israeliana, attraverso la fornitura di medicinali, il ricovero e la cura di 4 donne libanesi ferite negli scontri. Sempre nello stesso ambito è attivo un gemellaggio con la Moldavia.
Attenzione è riservata anche alla cura della relazione con l’utente e alla comunicazione. Tangibile testimonianza è stata l’istituzione nel 1996 dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, con l'obiettivo di rispondere alla necessità di dialogo costante con l'utenza, di rilevare sistematicamente il suo grado di soddisfazione riguardo i servizi forniti e di valutare il sorgere di nuovi bisogni.
Consapevoli inoltre delle difficoltà che possono riscontrare gli utenti dei servizi ospedalieri nella prenotazione e/o registrazione delle prestazioni e nel comprendere le procedure sottostanti alle stesse, è stato creato il CUPS, che con orari e personale dedicati, spedizione a domicilio dei referti, corsie preferenziali per le richieste urgenti, risponde alle richieste degli utenti, che raggiungono, tra accessi diretti e contatti telefonici, anche punte di 5.000 contatti al giorno. L’obiettivo è quello di garantire un servizio attento alle esigenze dei cittadini, attraverso risposte immediate sia telefoniche sia di persona, evitando altresì spostamenti inutili all’interno dell’ospedale. Allo stesso fine contribuisce anche l’istituzione di totem multimediali.
[modifica] Il Nuovo Ospedale
Con 1.404 posti letto accreditati, 1.105 posti letto attivi, 3.800 dipendenti, la struttura di Largo Barozzi è risultata obsoleta e inadeguata. Per adeguarsi alla nuove esigenze del territorio bergamasco e per garantire l’efficienza delle cure e dei servizi erogati è in corso di realizzazione, nel quartiere della Trucca, il nuovo ospedale "Papa Giovanni XXIII".
Il nuovo ospedale rappresenta uno stimolo straordinario per ripensare “il contesto di cura” nel quale devono trovare spazio la centralità del paziente, l’equità, la sicurezza, la qualità, la condivisione del percorso con il malato ed i suoi famigliari. Il progetto del nuovo ospedale dedicato a Papa Giovanni XXIII prevede una struttura altamente innovativa e tecnologicamente all’avanguardia ma, al contempo, ben inserita nel contesto paesaggistico dei colli di Bergamo. Il progetto esecutivo del nuovo ospedale di Bergamo è il risultato di un lungo e complesso percorso progettuale iniziato nel luglio del 2000 con l’indizione del concorso internazionale di progettazione.
Il Nuovo Ospedale è stato progettato da un pool di professionisti, diretto dall’architetto parigino Aymeric Zublema, ideatore anche dello Stadio Saint Denis e dell’ospedale Pompidou di Parigi. Ad oggi il Nuovo Ospedale è un cantiere in piena attività, in cui, giorno dopo giorno, fervono i lavori, che è possibile seguire, passo dopo passo, “in diretta” dal cantiere porteranno nel 2008 all’inaugurazione della nuova, avveniristica struttura], costituita da 7 torri di 5 piani ciascuna per le degenze e una piastra tecnologica per la diagnosi e la cura altamente sofisticata. Il Nuovo Ospedale potrà vantare 30 sale operatorie, 6.300 metri quadrati per le terapie intensive, 4 mila per il Pronto soccorso, 11 mila per i servizi di diagnosi strumentale, 240 ambulatori, 8 sale travaglio, 1.200 posti letto, un eliporto, un centro congressi e oltre 2.400 posti auto.
Testimonianza della attese e della curiosità che avvolgono i lavori è stata la partecipazione di oltre 2.000 bergamaschi all’iniziativa Cantiere Aperto, voluta dalla Direzione Aziendale per far conoscere alla Comunità lo stato di avanzamento dei lavori
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