Religioni in Cina
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Religione in Cina |
Le statistiche sono calcolate prendendo in considerazione solo la popolazione dichiaratamente religiosa, ovvero 300 milioni di persone. Buddhismo e Taoismo sono praticate spesso in contemporanea. |
Ayyavali —— {{{ayyavali}}} |
Bahai —— {{{bahai}}} |
Buddhisti —— 240 milioni |
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Cristiani —— 40 milioni |
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Islamici —— 20 milioni |
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Santeristi —— {{{santeristi}}} |
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Sikh —— {{{sikh}}} |
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Taoisti —— 240 milioni |
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Tiandejiao —— {{{tiandejiao}}} |
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Vuduisti —— {{{vudù}}} |
Zoroastriani —— {{{zoroastriani}}} |
Altre religioni —— {{{altri}}} |
Non religiosi —— 900 milioni |
Statistiche riferite al 2007 |
Portale delle Religioni Progetto Religione Punto d'Incontro |
La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea. La popolazione religiosa è costituita da trecento milioni di persone di cui una netta maggioranza (il 95%) è fedele alla tradizionale associazione di Buddhismo e Taoismo. Seguono le due principali religioni minoritarie del Paese, ovvero il Cristianesimo (3,0%) e l'Islam (1,5%).
Indice |
Sciamanesimo
L'antica religione cinese era un culto sciamanico, come molte altre religioni primitive. Le divinità e i miti più antichi erano già molto lontani nel tempo dagli autori dei testi Han nei quali appaiono la prima volta: le loro descrizioni sono state reinterpretate dalla cultura dell'epoca. Malgrado ciò, vi troviamo tracce di culti totemici e dell'evocazione di una dualità Terra-Acqua.
Nel V-IV millennio AC diverse culture con tradizioni religiose emergono nel panorama cinese. La valle del Fiume Giallo vede nascere la cultura Yangshao, mentre a nord della foce si sviluppa la cultura Dawenkou. Alla foce del Fiume Azzurro si trova invece la cultura Qinglianggang. Statue di dee madri vengono ritrovate nel 1986 nel Liaoning (a nord-est di Pechino). I reperti della cultura Yangshao fanno pensare all’egualitarismo tribale tipico della cultura sciamanica. Di contro, nella cultura Dawenkou si riscontra una divisione in classi. I reperti lasciano pensare a sacrifici animali nei riti funebri (essenzialmente maiali).
Nel III millennio AC si trovano nella cultura del Fiume Giallo le prime tracce di scapulomanzia o interpretazione dei segni di origine naturale (sono state trovate tracce di oracoli tirati da gusci di tartarughe o interpreatazione di tacche sulle ossa di animali). Da questa pratica è stato generato l' I Ching, classico della letteratura cinese nel quale il cosmo viene interpretato in base alla contapposizione di elementi naturali, Yin e Yang.
Taoismo
Il Taoismo nasce direttamente dall'influenza della cultura sciamanica della valle del Fiume Giallo. Il taoismo religioso prende forma in Cina nel II secolo, sulla base degli scritti di Lao Tzu (o 老子 Lao Zi), tra cui il Tao Te Jing (道德經), che costituisce la base del pensiero esoterico cinese insieme al Libro delle Mutazioni (易經 Yì Jīng). Oggiogiorno vi sarebberero più di 5000 templi taositi in Cina.
Il Taoismo, oggi maggiormente diffuso in Cina meridionale, è un insieme sincretico di pratiche religiose e rituali nelle quali la geomanzia, le formule liturgiche scritte, il culto della terra si incontrano. Vicino a una interpretazione magica del mondo, questa religione è molto presente a Hong Kong e a Canton (Guangzhou), ma anche nelle comunità cantonesi d'Oltremare.
Confucianesimo
Pratica religiosa basata sugli scritti e la vita di Confucio (孔子 Kongzi). Il confucianesimo ha dominato per oltre 2000 anni la vita politica e religiosa della Cina, poiché regolava i riti di Stato della casa imperiale. Il principio della pietà filiale descrive implicitamente il codice di comportamento tra superiori e inferiori (padri e figli, proprietari terrieri e braccianti, imperatore e sudditi), fornendo la base delle leggi, dei rapporti sociali e familiari, fino al culto degli antenati.
L'insegnamento di Confucio fu trasmesso negli scritti dei suoi discepoli, quali Mencio, e nei Colloqui, una raccolta di brevi aneddoti e motti, scritta molti anni dopo la sua scomparsa.
Buddhismo
Il buddismo appare in Cina nel primo secolo dopo Cristo; esso influenza profondamente la religiosità dei cinesi, genrando persino forti ondate repressive contro i buddisti.
La Cina è stata uno dei maggiori centri di sviluppo dell'insegnamento buddista, grazie alla sua opera di traduzione e espansione della religione attraverso numerose regioni dell'Asia. Giappone e Corea hanno beneficiato particolarmente della ricchezza delle cultura buddista cinese.
Il buddismo cinese è in maggioranza della corrente Mahayana. Una delle sue forme, il buddismo tibetano (ou lamaismo), è diffuso soprattutto nel Tibet e in Mongolia Interna e raggruppa sempre più adepti tra la popolazione Han in questi ultimi decenni. Il buddismo del Piccolo Veicolo è egualmente presente in Cina, ma nettamente minoritario. Si stima la presenza di circa 13 000 templi in Cina Popolare.
Islamismo
Dal VII secolo, l'Islamismo rappresenta un ulteriore veicolo di scambi culturali, particolarmente ricco in Cina. Lungo la Via della seta, la vicinanza di molte culture ha facilitato l'ingresso della religione islamica nel cuore dell'Impero Celeste. La regione dello Yunnan è stato parimenti un luogo favoreggiato di scambi cino-islamici: il celebre navigatore Zheng He era un mussulmano originario dello Yunnan. I membri dell'etnia Hui, culturalmente del tutto simili agli Han attuali fuorché per la religione, discendono da Han convertiti che hanno assorbito popolazioni mussulmane non cinesi.
Cristianesimo
Le prime tracce di influenze cristiane in Cina risalgono a delle steli nestoriane del VII secolo, durante la dinastia Tang. Tang Wu Zang (della dinastia Tang) governò dall'840 all'846. Noto come uno zelota taoista, dapprima soppresse il Buddismo in Cina per i suoi eccessi percepiti. Egli quindi attaccò tutte le altre religioni "straniere", incluso il cristianesimo. Il Nestorianesimo, l'unico ramo di cristianesimo cinese a quel tempo, fu virtualmente eliminato in Cina.
Nel XIII secolo arrivarono monaci francescani, la cui opera missionaria fu interrotta un secolo più tardi per ordine dell'Imperatore.
Ma furono i missionari gesuiti, inizialmente portoghesi, che stabilirono contatti regolarmente mantenuti tra mondo cinese e Occidente, anche se la Cina rimase relativamente impermeabile alle velleità espansionistiche cristiane.
Nel 1601 Matteo Ricci e i suoi compagni Gesuiti furono ammessi a Pechino, ma le missioni vennero chiuse nel 1773 per ordine papale.
Il protestantesimo fu introdotto a partire dalla Guerra dell'oppio dai missionari britannici.
Oggigiorno i dati ufficiali parlano di più di 4 600 chiese della Chiesa patriottica, ufficialmente accettata dalle autorità; vanno inoltre aggiunti i luoghi di culto della Chiesa cattolica sotterranea, non riconosciuta dal regime di Pechino e perseguitata.
In Cina vi sono inoltre 12 000 templi e 25 000 luoghi di culto protestanti.
Il governo comunista cerca di mantenere uno stretto controllo sulle religioni, pertanto le uniche chiese cristiane consentite dalla legge sono quelle sotto il controllo del partito comunista.
Religione Tradizionale
La religione tradizionale cinese (o Religione Popolare Cinese) viene ancora praticata. Si tratta di un insieme di credenze e pratiche religiose che seguiva la maggioranza dei cinesi prima del 1949. Le diverse scuole taoiste ne sono scaturite e l'hanno arricchita di numerosi concetti, riti e divinità. Il buddismo e il taoismo popolare sono delle forme di questi insieme sincretico che non ha nessun riconoscimento ufficiale perché non è globalmente rappresentato da nessun organismo o associazione. Essendo quindi "popolare" e senza un proprio canone, il governo della Repubblica Popolare non ne ha sostenuto la "rinascita" (come è avvenuto per le religioni dotate di un corpus di testi che poteva essere oggetto di studi e insegnamenti universitari) durante il periodo di liberalizzazione religiosa degli anni 1970. Ciononostante alcune pratiche hanno rivisto il giorno come, ad esempio, i pellegrinaggi al tempio di Mazu nella provincia del Fujian, i quali attirano i pellegrini di Taiwan, dove la religione tradizionale è ancora molto viva.
Altre Religioni
Nonostante la diffidenza del Partito Comunista Cinese riguardo a organizzazioni e movimenti civili che raggruppano numerosi seguaci, nel 1992 è emersa una nuova religione sincretica con pratiche simili al Tai-chi chuan, il Falun Gong (法轮功).
Secondo il ministero della Pubblica Sicurezza (dati del 1998), il Falun Gong conta 80 milioni di simpatizzanti. Dal 1999 questo movimento, considerato come una setta dal Governo, viene apertamente represso.
Lo sciamanesimo è ancora praticato da alcune minoranze in Cina. Il Dongba è una sorta di paganesimo con influenze lamaiste. Prende radici in un'antica religione praticata dai Naxi, una minoranza etnica di origine tibetana che vive nello Yunnan.
Gli ebrei sono arrivati in Cina probabilmente allo stesso modo dei cristiani, nel VII secolo, lungo la via della seta. Quattro comunità ebraiche sono presenti in Cina, ad Harbin, Shanghai, Canton e Kaifeng; quest'ultima, scoperta da Matteo Ricci nel XVII secolo, risalirebbe alla dinastia Song.
Voci correlate
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