Sardegna e Corsica
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La Sardegna e Corsica (Sardinia et Corsica) fu una provincia romana di età repubblicana.
[modifica] Sardegna
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Per approfondire, vedi la voce Storia della Sardegna romana. |
La Sardegna era stata annessa nel 238 a.C., sottraendola alla dominazione punica. I buoni rapporti che intercorrevano tra le popolazioni locali e i Cartaginesi, contrapposti ad un regime di conquista introdotto dai Romani, determinarono una serie di rivolte (236-231 a.C., 216 a.C., 187-177 a.C., 126 a.C. e 122 a.C.) e una incompleta pacificazione in particolare delle tribù dell'interno, con continue azioni, considerate brigantaggio dai Romani.
Sotto i Romani vi vennero costruite una serie di strade: lungo la costa occidentale, da Carales (Cagliari) a Turris Libisonis (Porto Torres) e lungo quella orientale, da Carales a Olbia, mentre un altro itinerario congiungeva le due città passando per l'interno.
[modifica] Corsica
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Per approfondire, vedi la voce Storia della Corsica. |
La Corsica, annessa nel seguente anno 237 a.C. e sottoposta al governatore della Sardegna, subì anch'essa una serie di ribellioni delle popolazioni locali (234-231 a.C., 201 a.C., 172 a.C., 163 a.C., 111 a.C.).
[modifica] Storia della provincia
La provincia era governata da un pretore (attestato a partire dal 227 a.C., con capoluogo inizialmente a Nora e quindi a Carales (Cagliari), in Sardegna.
Probabilmente l'intero territorio della Sardegna fu considerato ager publicus populi Romani e sottoposto all'esazione di una decima, a cui potevano aggiungersi altre requisizioni e si ritiene che ad un regime simile sia stata sottoposta anche la Corsica. Di una certa importanza era la produzione di grano della Sardegna mentre altre esportazioni erano costituite dal sughero e da prodotti della pastorizia e dalle saline.
La proprietà terriera mantenne in Sardegna il carattere di latifondo, già impostato sotto la dominazione punica.
La situazione della provincia rimase marginale con una scarsa romanizzazione, soprattutto dovuta alla presenza dei reparti militari, e con una forte permanenza della cultura locale. Una prima consistente immigrazione si ebbe nel I secolo a.C. in seguito alle proscrizioni delle guerre civili. Durante il periodo della guerra civile tra Mario e Silla vi vennero dedotte in Corsica le colonie di Mariana (presso Biguglia) e di Aleria. Dopo la morte di Silla, vi riparò Marco Emilio Lepido, che in seguito, sconfitto dal governatore Gaio Valerio Triario, si spostò in Spagna con alcuni seguaci. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo la provincia fu abbandonata dai pompeiani, ma le diverse città accolsero diversamente le truppe cesariane e furono di conseguenza punite o ricompensate. Cesare fondò la colonia di Turris Libisonis (Porto Torres, sulla costa settentrionale) e attribuì a Carales lo stato di municipio. Parallelamente, in funzione del loro appoggio, a diversi influenti personaggi locali era stata concessa la cittadinanza romana. La romanizzazione non si estese tuttavia mai del tutto nell'interno delle due isole.
Con la riforma augustea nel 27 a.C. la provincia divenne senatoria, ma nel 6 d.C., la necessità di mantenervi un presidio armato contro il persistere del brigantaggio indusse lo stesso Augusto a passarla a provincia imperiale. Passò a varie riprese da senatoria, governata da un propretore, a imperiale, retta da un praefectus pro legato o da un procuratore, a seconda delle necessità contingenti. La provincia fu occupata da alcuni latifondi di proprietà imperiale e interessata dallo sfruttamento delle miniere e fu spesso utilizzata come luogo di confino (per esempio per Seneca).
Province africane (Africa settentrionale): Africa (Proconsolare), Creta e Cirene, Egitto, Mauretania Cesariense e Mauretania Tingitana, Numidia.
Province ispaniche (penisola iberica): Prima Spagna ulteriore e citeriore, poi Betica, Lusitania, Tarraconense.
Province galliche (Europa centro-occidentale): Prima Gallia Cisalpina e Gallia Transalpina, poi Aquitania, Gallia Belgica, Gallia Lugdunense e Gallia Narbonense.
Britannia (superiore e inferiore) e Germania (superiore e inferiore)
Province alpine: Alpi Graie, Alpi Marittime, Alpi Pennine o Valle Pennina, Norico, Rezia
Sardegna e Corsica e Sicilia
Province illiriche e penisola balcanica: Acaia, Dacia (superiore e inferiore), Dalmazia, Epiro, Illirico (superiore e inferiore), Macedonia, Mesia (superiore e inferiore) Pannonia (superiore e inferiore), Tracia.
Province asiatiche (Asia Minore): Asia, Bitinia e Ponto, Cappadocia, Cilicia, Cipro, Galazia, Licia e Panfilia
Province orientali (Medio Oriente): Arabia Petrea, Assiria, Giudea o Siria Palestina, Mesopotamia, Siria (Celesiria e Siria Fenicia)