Alphonse Marie Ratisbonne
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Alphonse Ratisbonne (Strasburgo, 1 maggio 1812 - Ain Karin 6 maggio 1884) è uno dei più celebri convertiti dell'Ottocento.
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[modifica] La giovinezza
Alphonse nasce da una ricca famiglia ebraica di banchieri: all'età di sedici anni muore suo padre, lasciandolo sotto la tutela dello zio materno Luigi. Sarà quest'ultimo ad assumerlo, una volta conseguita la laurea in giurisprudenza alla Sorbona, nella banca di sua proprietà. In questo periodo, l'avversione di Alphonse per la fede cattolica, già elevata, si inasprisce ulteriormente a causa della conversione al cattolicesimo del fratello Thèodore, il quale sarà poi ordinato sacerdote nel 1830: in quello stesso anno, nella cappella di Rue de Bac a Parigi, avvennero le apparizioni della Madonna a Santa Caterina Labourè. Proprio a causa di questi eventi, si iniziò nel 1832 a stampare la cosiddetta Medaglia miracolosa, una medaglietta dove si trova incisa un'immagine della Madonna e una giaculatoria in suo onore: uno dei maggiori promotori di questo oggetto fu proprio Thèodore.
[modifica] La conversione
Alphonse sceglie di sposarsi con la cugina Flore: prima del matrimonio, decide di recarsi a Gerusalemme per visitare la culla della sua religione. A causa di una avaria alla nave che lo trasporta, è però costretto a fermarsi alcuni giorni a Roma, in attesa delle necessarie riparazioni: qui incontra il barone de Bussières, fervente cattolico e amico del fratello sacerdote. Sfidando l'anticlericalismo di Ratisbonne, una sera il barone gli dona una Medaglia Miracolosa, di cui era molto devoto: solo per non procurare dispiacere all'amico, Alphonse accetta di mettersela al collo, così come accetta di ricopiare il Memorare, la celebre preghiera mariana attribuita a Bernardo di Chiaravalle . Nel frattempo decide di prolungare di qualche giorno la sua permanenza a Roma, visitando il ghetto il 6 gennaio 1842. La mattina del 20 gennaio 1842 si trova sulla carrozza del barone de Bussières, che si sta recando alla chiesa di S. Andrea delle Fratte, nei pressi di piazza di Spagna, per organizzare il funerale di un diplomatico. Sebbene avesse affermato di voler attendere l'amico abordo della carrozza, Alphonse, spinto dalla curiosità, decide di visitare l'interno della chiesa. Appena entrato nell'edificio, Ratisbonne vive l'esperienza che gli cambiò drasticamente la vita:
[modifica] La vita religiosa
Undici giorni dopo viene ammesso al Battesimo, assumendo il nome di Maria, Dopo essersi riappacificato con il fratello, decide di diventare gesuita e il 24 settembre 1848 è ordinato sacerdote. Nello stesso anno dell'apparizione, il Vicariato di Roma aveva istituito una commissione d'inchiesta per verificare l'autenticità di quanto accaduto. Dopo mesi di deposizioni e testimonianze, il cardinale Costantino Patrizi, il 3 giugno 1842 firma un decreto in cui si riconosce come "istantanea e perfetta" la conversione di Alphonse-Marie dall'ebraismo, a seguito dell'apparizione realmente avvenuta. Dopo alcuni anni con la Compagnia di Gesù, comprende che la sua missione è accanto al fratello Thèodore, nella Congregazione di Notre Dame de Sion da lui fondata per convertire gli ebrei al cattolicesimo. Lascia i gesuiti (su licenza di papa Pio IX) e si trasferisce in Terra Santa: qui fonda nel 1856 il convento Ecce homo, con annessa scuola e orfanotrofio femminile, a cui seguirà il convento San Giovanni nel 1860 (con annessa chiesa e orfanotrofio) e l'ennesimo orfanotrofio, stavolta maschile e dedicato a San Pietro, accompagnato da una scuola meccanica, presso Giaffa. Muore il 6 maggio 1884 ad Ain Karin, il luogo, secondo la Tradizione cattolica, della visitazione di Maria a Elisabetta.
[modifica] Fonti
- Alberto Azzimonti, L'ebreo convertito, il Timone n°9 (2000)
- Catholic Encyclopedia, voce omonima
[modifica] Collegamenti esterni
Articolo di Vittorio Messori sul mensile Jesus