Bessarabia

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Bessarabia prima della divisione del 1940

La Bessarabia o Bessarabiya (Basarabia in rumeno e Besarabya in turco) è una regione compresa tra i fiumi Prut (affluente di sinistra del Danubio nel suo corso inferiore) e Nistro, che attualmente è suddivisa tra la Moldavia (parte settentrionale) e l'Ucraina (parte meridionale o "Bessarabia storica").

La parte settentrionale del territorio, dopo la disfatta dei Mongoli del 1343 era parte del principato di Moldavia. La parte meridionale della regione ("Bessarabia storica", o Budjak, Bessarabia Vecchia o Bugeac in lingua rumena, Bugiac in lingua tartara e Bugiak in lingua turca) fece parte invece nel XIV secolo della Valacchia, sotto il dominio della dinastia Basarab, da cui deriva il nome "Bessarabia".

Per qualche tempo nel XV secolo l'intera regione fu compresa nel principato di Moldavia, sotto il regno di Ştefan cel Mare (Stefano il Grande, 1457-1504), ma nel 1484 la parte meridionale venne conquistata dall'Impero ottomano, di cui costituì due distretti (sanjak), prendendo per la prima volta il nome di Bessarabia. La parte settentrionale restò alla Moldavia, che a sua volta divenne vassalla dell'Impero Ottomano nel 1538.

Con il trattato di Bucarest del 28 maggio 1812 la parte orientale del principato di Moldavia e la Bessarabia storica vennero cedute alla Impero russo.

Durante la rivoluzione russa nel 1917 la Bessarabia si dichiarò indipendente sotto un "Concilio nazionale" (Sfatul Ţării): il nuovo stato comprendeva anche la Transnistria, la riva sinistra del fiume Nistro (Nistru in rumeno). Nel gennaio 1918 il "comitato Rumcherod" ("Comitato centrale esecutivo dei Soviet dei lavoratori, soldati e marinai del fronte rumeno, della flotta del Mar Nero e della regione di Odessa"), aveva preso Chişinău, ma venne cacciato dopo tre giorni dall'esercito rumeno Il 24 gennaio il Sfatul Ţării istituì la Repubblica Democratica Moldava e il 9 aprile fu votata l'unificazione con la Romania, in seguito ratificata dal trattato di Parigi (1920).

Ad Odessa l'11 maggio 1919 fu proclamata in esilio la Repubblica Socialista Sovietica Bessarabica, che aderì all'Unione Sovietica. La repubblica cadde tuttavia sotto l'attacco delle forze militari franco-polacche nel settembre dello stesso anno.

Durante la seconda guerra mondiale, in seguito alla firma del patto Molotov-Ribbentrop del 1939, nel 1940 l'Unione Sovietica impose alla Romania la cessione della Bessarabia, e della Bukovina settentrionale. I territori annessi furono suddivisi tra le Repubbliche Socialiste Sovietiche Moldava (creata il 2 agosto dello stesso anno) e Ucraina. Alla repubblica moldava andò la parte settentrionale della Bessarabia, ossia i territori orientali del principato di Moldavia annessi dalla Russia nel 1812, insieme a gran parte della Transnistria, mentre la parte meridionale, la "Bessarabia storica", fu annessa alla repubblica ucraina.

Dopo l'inizio dell'invasione hitleriana della Russia i Sovietici vennero attaccati nel giugno del 1941 e la Bessarabia, passò nuovamente sotto il controllo rumeno. Il 20 agosto del 1944 la controffensiva dell'Armata Rossa giunse sul Nistro: con l'Operazione Iassy-Kishinev la Bessarabia fu rapidamente riconquistata e nel 1944 definitivamente riannessa all'Unione Sovietica secondo la suddivisione del 1940. Gli stessi confini sono stati mantenuti dopo il 1991, quando Ucraina e Moldavia sono divenute repubbliche indipendenti.