Calvi Risorta
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 56 m s.l.m. | ||
Superficie: | 15,88 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 368,8 ab./km² | ||
Frazioni: | Calvi Vecchia, Petrulo, Visciano e Zuni | ||
Comuni contigui: | Francolise, Giano Vetusto, Pignataro Maggiore, Rocchetta e Croce, Sparanise, Teano | ||
CAP: | 81043 | ||
Pref. tel: | 0823 | ||
Codice ISTAT: | 006101 | ||
Codice catasto: | B445 | ||
Nome abitanti: | caleni | ||
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Calvi Risorta è un comune in provincia di Caserta. È situata sulla Via Casilina, a pochi chilometri da Capua. Nel territorio comunale è situato il sito archeologico di Cales, antica colonia romana.
Indice |
[modifica] Territorio
Comune agricolo ed industriale della Terra di Lavoro alla destra del Volturno. I centri di Visciano Zuni e Petrulo sono allungati sulla strada che corre al margine tra la pianura ed il rilievo subappenninico di monte Coricuzzo (463 m).
[modifica] Cenni storici
Antichissima città degli Aurunci, Cales, ricordata da vari scrittori latini, fu conquistata del Romani nel 335 a.C. e vi fu insediata una colonia di 2500 uomini. Fedele ad Annibale, fu punita da Roma con l'imposizione di alti tributi nel 204 a.C.. Riabilitata come colonia, nel secolo II° a.C. divenne celebre per le ceramiche (vasi caleni). Eretta in municipio, fu dotata di templi, di anfiteatro, di terme nel secolo I° a.C., e di teatro. Sede vescovile nel secolo V°, nell' 879 fu distrutta dai Saraceni.
Ricostruita da Atenolfo I, Gastaldo di Calvi e Conte di Capua, fece poi parte del principato normanno di Capua e nel secolo XII° fu conquistata dal re normanno Ruggero II. Fu feudo dei vescovi di Calvi, degli Stendardo nel secolo XIV°, dei Carafa e possesso dei duchi di Sessa. Nel 1460 Ferdinando I d'Aragona la cedette definitivamente a Capua, di cui seguì le sorti. Nel 1818 la diocesi fu integrata con quella di Teano.
[modifica] Cenni artistici
I monumenti architettonici e archeologici sono concentrati nella frazione di Calvi Vecchia, centro di primaria importanza e grande interesse. Al peridoo romano appartengono i resti attualmente visibili di Cales (l'identificazione di elementi della preesistente città degli Aurunci è ardua), consistenti nelle grandiose terme, nel teatro, nell'anfiteatro, in un tempio, nel foro e in altri ruderi.
Al periodo paleocristiano (secolo V°) risale la chiesa di San Casto Vecchio, in rovina. Nell'attuale borgo è notevole la cattedrale romanica, iniziata nel secolo IX, ben conservata nella nuda e semplice facciata, nei fianchi e soprattutto nelle tre absidi di carattere schiettamente lombardo, a lesene e archetti. Di grande interesse è un sarcofago del secolo VIII° incastrato nella facciata. L'interno della chiesa, a tre navate, di semplici forme barocche, (inizi del '700), conserva la cripta della prima costruzione, a tre navate su colonne romane, oltre ad importanti opere cosmatesche del secolo XII°, con fini decorazioni scolpite a mosaico: l'ambone e la cattedra episcopale. Vi è custodito inoltre il sepolcro del vescovo Angelo Mazziotta, (1444-1446).
Il castello, in posizione isolata, è articolato su pianta regolare con quattro torri cilindriche negli angoli, e mostra chiaramente i rifacimenti quattrocenteschi specialmente in una delle torri.
Il territorio inoltre è ricco di tombe anacoretiche (per lo più inaccessibili) tra le quali si distinguono la grotta dei Santi, di modeste dimensioni, ma ricca di affreschi votivi riferibili ai secoli X-XI, e la grotta delle Formelle, pure con affreschi, fra i quali è particolarmente notevole quello raffigurante l' Assunzione del secolo XI-XII.
[modifica] Economia
La pastorizia (bovina e ovina), l'agricoltura (pere, pesche e mele) e il commercio dei prodotti ortofrutticoli (cereali, foraggi, uva e ortaggi) sono fonti di reddito cospicue per gli abitanti. Presente anche l'industria con fabbriche di laterizi e manufatti in cemento armato, acque minerali e impianti per la vinificazione. E' praticata anche la silvicoltura con lavorazione e commercio del legname
[modifica] Da visitare
Cattedrale romanica di "San Casto" (sec.XI)
Castello Aragonese (sec. IX)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti