Consiglio Nazionale degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Consiglio Nazionale degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi[1] (in lingua croata: Narodno vijeće Slovenaca, Hrvata i Srba - in sloveno Narodni svet Slovencev, Hrvatov in Srbov - in serbo Ðародно вијеће Срба, Хрвата и Словенаца) esso era composto da: Anton KoroÅ¡ec, Svetozar PribiÄević e il dottor Ante Pavelić.[2]
Il 29 ottobre 1918 il Consiglio Nazionale degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi ruppe ogni relazione con l'Austria e l'Ungheria, stabilendo il nuovo Stato degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi, riconosciuto soltanto dall'Imperatore Carlo, ma non dalla comunità internazionale che sino alla fine della prima guerra mondiale (4 novembre 1918 con l'Italia) invece ne ignorava l'esistenza.
[modifica] Note
- ↑ Da non confondere con il Comitato Jugoslavo, composto da: Frano Supilo, Ante Trumbić, Ivan MeÅ¡trović, Hinko Hinković, Franko PotoÄnjak, Nikola Stojanović, DuÅ¡an Vasiljević movimento sud slavo (jugoslavo) che iniziò a riunirsi segretamente sin dal 1914 e fondato ufficialmente il 30 aprile 1915 a Londra durante la prima guerra mondiale.
- ↑ Da non confondere con Ante Pavelić, negli anni venti leader del movimento nazionalista croato di estrema destra degli Ustascia ed in seguito a capo dello stato fantoccio governato da un regime fascista sostenuto dall'Asse in Croazia dal 1941.