Ercole I d'Este
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Ercole I d'Este (1431-1505), duca di Ferrara dal 1471 al 1505, fu uno dei principali mecenati e uomini di cultura del Rinascimento.
Figlio di Nicolò III e Ricciarda da Saluzzo, fu educato alla corte aragonese a Napoli dal 1445 al 1460; qui studiò strategie militari e la cavalleria, e conobbe l'amore per l'architettura classica e le arti. Durante le signorie dei due fratelli illegittimi, Leonello e Borso, combatté come capitano di ventura con risultati alterni. Nella Battaglia della Riccardina o della Molinella rimase ferito al malleolo di un piede. La ferita lo costrinse a zoppicare per il resto della vita, tanto che i veneziani, suoi acerrimi nemici, lo soprannominarono Il Ciotto, ovvero Lo Zoppo.
Dopo la morte del fratellastro Borso, nel 1471 divenne duca e sposò Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I di Napoli. Da lei ebbe cinque figli: Alfonso, Isabella, Beatrice, Ippolito e Ferrante, oltre alcuni figli illegittimi, il più noto dei quali fu Giulio. Attraverso i matrimoni delle figlie, gli Este si unirono a due delle famiglie più in vista d'Italia: Beatrice si sposò con Ludovico il Moro e Isabella con Francesco II Gonzaga.
La rivalità con la Serenissima, a causa delle mire espansionistiche di quest'ultima e della lotta per il monopolio del sale, portò Ercole, negli anni '80 del XV sec., a combattere la Guerra di Ferrara contro i veneziani, alleati a Papa Sisto IV. Con la Pace di Bagnolo nel 1484, Ercole fu costretto a cedere a Venezia il Polesine e Rovigo, territori che gli erano stati sottratti nella prima parte della guerra (iniziata nel 1482).
Benché Ercole avesse perso la guerra contro Venezia ed il Papa, ebbe uno straordinario successo nel costituire un'impresa musicale che rese per diversi anni Ferrara la corte più raffinata d'Europa, mettendo in ombra persino la Cappella Vaticana. È infatti grazie ad Ercole ed a pochi altri nobili che i musicisti valloni e fiamminghi arrivarono in Italia. I più celebri compositori europei lavorarono per lui, oppure gli dedicarono musica: tra loro ricordiamo Alexander Agricola, Jacob Obrecht, Heinrich Isaac, Hadrian Willaert e Josquin Desprez. Quest'ultimo compose la Missa Hercules Dux Ferrariae, non solo dedicata a lui, ma basata su un tema tratto dalle sillabe del nome del Duca.
Ercole è ugualmente celebre come mecenate. Nominò il poeta Matteo Maria Boiardo suo ministro, e introdusse il giovane Ludovico Ariosto alla corte ferrarese.
Sotto la reggenza di Ercole, Ferrara divenne una delle principali città d'Europa; la città raddoppiò quasi le sue dimensioni con la celebre Addizione Erculea progettata dall'urbanista Biagio Rossetti, urbanizzazione grazie alla quale Ferrara è stata definita la prima città moderna d'Europa.
Ercole morì nel 1505; suo figlio Alfonso I d'Este divenne duca nello stesso anno.
[modifica] Voci correlate
Predecessore: Borso |
Duca di Ferrara Modena e Reggio 1472-1505 |
Successore: Alfonso I |