Rovigo
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 6 m s.l.m. | ||
Superficie: | 108 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 471 ab./km² | ||
Frazioni: | Vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Anguillara Veneta (PD), Arquà Polesine, Barbona (PD), Boara Pisani (PD), Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo, Crespino, Lusia, Pontecchio Polesine, San Martino di Venezze, Vescovana (PD), Villadose, Villanova del Ghebbo | ||
CAP: | 45100 | ||
Pref. tel: | 0425 | ||
Codice ISTAT: | 029041 | ||
Codice catasto: | H620 | ||
Nome abitanti: | (IT) rodigini (VEC) rovigoti |
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Santo patrono: | San Bellino vescovo | ||
Giorno festivo: | 26 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Rovigo (50.883 abitanti[1]) è una città del Veneto, capoluogo dell'omonima provincia.
Gli abitanti si chiamano rodigini, ma alcuni dizionari della lingua italiana[2] accettano anche la voce popolare rovigotti, che viene dal veneto rovigoti.
Il capoluogo è conosciuto anche con il nome di Città delle rose grazie alla descrizione fatta da Ludovico Ariosto nel suo Orlando furioso, che ne fa derivare il nome latino Rodigium dalla parola greca ρόδον (rhòdon), ossia rosa:
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«la terra, il cui produr di rose
le dié piacevol nome in greche voci» |
(canto 3, 41, vv. 1-2)
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Questa derivazione è ormai considerata una fantasia poetica dalla maggior parte degli storici, ciononostante la rosa è tuttoggi uno dei simboli della città di Rovigo.
[modifica] Geografia
Il comune di Rovigo si estende tra il fiume Adige a nord e il Canal Bianco a sud, ad eccezione della frazione di Fenil del Turco che è situata a sud del Canal Bianco; si trova a circa 40km a dalla costa del mare Adriatico.
Il territorio è estremamente pianeggiante e l'altitudine varia tra i 5 e gli 8 metri sul livello del mare. È attraversato dal naviglio Adigetto, il cui tratto urbano è stato per gran parte coperto, e da numerosi canali artificiali, il più importante dei quali è lo scolo Ceresolo. Il terreno è molto fertile e adatto in particolare alla coltivazione del mais e di prodotti orticoli di qualità. Sul Canal Bianco si apre il porto di Rovigo, diventato operativo nel 1998.
L'urbanizzazione di Rovigo si è estesa fino a comprendere le frazioni di Granzette e Boara Polesine a nord, Sarzano a est, Borsea a sud, Roverdicrè a ovest. Le frazioni di Concadirame, Fenil del Turco, Grignano Polesine e Sant'Apollinare sono centri abitati isolati. Circa il 6% dei residenti nel comune abita in nuclei isolati di dimensioni minori, tra i quali i più importanti per popolazione ed estensione sono le località di San Sisto e Ca' Bianca.[3] Pur facendo parte del territorio del comune di Rovigo, la frazione di Buso contribuisce alla formazione del centro abitato di Villadose insieme con alcune località del comune di Ceregnano, mentre la frazione di Mardimago è analogamente contigua al centro abitato di San Martino di Venezze.
[modifica] Storia
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Per approfondire, vedi la voce Storia di Rovigo. |
Pochissimi sono i reperti storici giunti fino a noi dall'antichità. Sicure sono le frequentazioni di Paleoveneti, Etruschi e più tardi dei Romani; meno sicura invece è l'ipotesi che la battaglia dei Campi Raudii si sia svolta nei pressi di un preesistente abitato di epoca romana. Qualunque cosa ci fosse, fu spazzata via dalla rotta dell'Adige alla Cucca del 589.
Il primo documento storico sicuramente attendibile sulla città è dunque quello del 24 aprile 838, dove Rovigo viene definita in latino villa quae nuncupatur Rodigo, ossia "borgo [rurale] detto Rodigo". Il borgo rurale cominciò probabilmente a svilupparsi in un villaggio più articolato all'inizio del X secolo; nel 920 infatti il vescovo di Adria Paolo Cattaneo chiede ed ottiene da papa Giovanni X il permesso di costruire una fortificazione per trasferirvi temporaneamente la sede vescovile al riparo dalle scorrerie ungare. Questa prima fortificazione è completata nel 954.
Gli Estensi erano presenti a Rovigo già nel 1117 e furono presumibilmente loro a promuovere l'ampliamento della fortificazione nel XII secolo, quando l'abitato di Rovigo si estendeva già su entrambi i lati dell'Adigetto, che all'epoca era un vero e proprio fiume. Il mastio del castello, oggi conosciuto come torre Donà, alto 66 metri è una delle più alte torri medievali italiane, quasi sicuramente fu la più alta torre in muratura della sua epoca.
Il dominio estense su Rovigo fu ufficializzato dal Sacro Romano Imperatore nel 1194, che ne nominò conte Azzo VI; a parte brevi parentesi, Rovigo rimase estense per quasi tre secoli. Nel 1343 il vescovo di Adria decise di costruire a Rovigo la residenza vescovile, ma la diocesi continuò a chiamarsi "diocesi di Adria" quasi fino ai giorni nostri.
Il XV secolo fu tormentato per Rovigo e tutto il Polesine, conteso dalla Repubblica di Venezia che cominciava in quel periodo ad espandersi verso la terraferma. Durante i fatti della guerra del sale, i Veneziani entrarono definitivamente a Rovigo nel 1482, e a parte la parentesi della Lega di Cambrai (1508 - 1511) ne mantennero il dominio per circa tre secoli.
Per imprimere subito l'impronta della repubblica, fu costruita in piazza Maggiore (l'attuale piazza Vittorio Emanuele II) la torre civica in cui fu trasferita la campana che aveva suonato nel mastio del castello; successivamente fu costruita anche la colonna con il Leone di San Marco (1519).
Alla fine del XVI secolo la Serenissima celebrò il proprio dominio edificando su progetto del bassanese Francesco Zamberlan il tempio della Beata Vergine del Soccorso, noto col nome di Rotonda, il cui interno è decorato con tele di elevato valore artistico e allegorico, raffiguranti i podestà veneziani che governarono su Rovigo fino agli anni 1660.
Durante il XVIII secolo, in seguito all'aumento della popolazione, fu ampliato il duomo la cui facciata rimase incompiuta; l'edilizia privata produsse piccoli capolavori come il palazzo Roncale e il palazzo Angeli. In questo periodo il borgo S. Bortolo cominciò ad assumere una sua identità di quartiere fuori porta. Rovigo conservò la sua pianta pentagonale circondata dalle mura e attraversata dall'Adigetto (che nei secoli perse progressivamente di importanza); alcuni tentativi da parte di privati di demolire le fortificazioni ormai inutilizzate furono fortunosamente bloccati dall'intervento dei podestà.
All'inizio del XIX secolo, in seguito alla caduta della Repubblica di Venezia e all'instaurarsi della dominazione francese, Rovigo conobbe un rinnovato impulso sociale e culturale alla crescita e allo sviluppo. In piazza Maggiore si trovò finalmente il posto per una sede di prestigio all'Accademia dei Concordi.
L'eccesso di laicismo liberale portò anche alla demolizione della storica chiesa di Santa Giustina e alla nascita, al suo posto, della piazza minore ora intitolata a Giuseppe Garibaldi; affacciandosi su questo nuovo spazio pubblico nacquero in seguito, durante la dominazione austriaca, il teatro Sociale e il palazzo della borsa commerciale. Vennero abbattute quattro delle sei porte di accesso alla città e le fosse furono trasformate in passeggi pubblici per promuovere lo sviluppo della città all'esterno delle mura estensi.
L'economia era ancora prevalentemente basata su agricoltura e allevamento; il cavallo polesano divenne famoso in tutta Europa come la migliore razza di cavalli per il traino di carrozze. L'annessione al Regno d'Italia diede la spinta definitiva allo sviluppo; nel 1866 la città risentì favorevolmente della costruzione della linea ferroviaria Padova-Rovigo, subito prolungata verso Ferrara.
Nel 1927 il territorio del comune fu allargato, inglobando i territori fino a quel momento autonomi di Boara Polesine, Mardimago, Buso e Sarzano, S. Apollinare con Selva, Borsea, Grignano Polesine e Concadirame. Inoltre, la costituzione del quartiere della Commenda e del nuovo centro sanatoriale favorirono lo sviluppo della città a nord, mentre a sud-ovest la località Tassina ormai diventava un quartiere periferico della città.
Nel 1938 il corso dell'Adigetto, ormai ridotto a un corso d'acqua di scarsa importanza, fu deviato a ovest; il progetto era quello di creare al suo posto una grandiosa via di celebrazione in stile fascista. Il progetto fu realizzato solo parzialmente, interrotto dalla seconda guerra mondiale; tra gli edifici costruiti, spiccano per imponenza e stile di realizzazione il palazzo delle poste e il palazzo INA. Il castello nel dopoguerra venne trasformato in giardino pubblico; il gruppo delle "due torri" sopravvissute nella cittadella diventò così uno dei simboli più rappresentativi della città.
A partire dagli anni 1950 e 1960, Rovigo ha avuto un notevole sviluppo, sia come tradizionale mercato agricolo, sia come centro industriale, favorito dall'inserimento del Polesine nelle zone ad economia depressa; furono costituiti la nuova parrocchia e quartiere di San Pio X per l'espansione della città a ovest, fu costruita la chiesa della Commenda e il quartiere fu ampliato ulteriormente a est; nel territorio a sud-est compreso tra l'abitato e la frazione di Borsea si è sviluppata una organica zona industriale, che ora ha uno sbocco naturale sul porto appena realizzato sul Canal Bianco.
A partire dagli anni 1980 è iniziato il recupero, a volte discutibile ma sempre organico, del patrimonio urbanistico e architettonico del centro cittadino. In tempi recentissimi si sono sviluppati il nuovo polo ospedaliero a est e la zona commerciale a nord della città, dove si sono stabilite anche le sedi della Fiera e dell'Università. Si sta infine completando in questi anni il recupero urbanistico dell'ex ghetto ebraico, iniziato negli anni 1930.
[modifica] Uomini illustri
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] La città
La Rovigo moderna ha uno sviluppo irregolare prevalentemente lungo le direttrici viarie che la collegano a Padova, Ferrara e Verona.
Grazie ai benefici della categorizzazione in zona depressa durante gli ultimi due decenni del XX secolo ha beneficiato di una positiva spinta economica che ha sradicato il capoluogo e parte della provincia dalla dipendenza dall'economia agricola. Un buon numero di industrie manifatturiere si sono sviluppate nella zona industriale della città.
Anche l'aspetto turistico e quello viario sono stati negli ultimi anni molto curati dalle varie amministrazioni, nel tentativo di riallacciare la città al patrimonio ambientale della provincia ed in particolare del Parco del Delta del Po. Hanno visto così la luce l'Interporto, una struttura che cerca di sfruttare il trasporto delle merci e dei turisti via fiume (utilizzata dai giovani del capoluogo per diversi impieghi durante la sera e la notte); il Museo dei Grandi Fiumi, ospitato nell'ex monastero degli olivetani, di fianco alla chiesa di San Bartolomeo; il Cen.Ser., grande struttura posta in viale Porta Adige e destinata ad ospitare le manifestazioni organizzate da Rovigo Fiere; il Cur, ovvero il Consorzio Universitario di Rovigo, che, tramite accordi stilati con le vicine università di Padova e Ferrara, ospita ora nelle città alcuni corsi universitari di primo e di secondo livello, tra i quali spicca il corso di laurea in Ingegneria Informatica erogato nella modalità teledidattica.
[modifica] Edifici di interesse storico
[modifica] Chiese
- Duomo
- Santuario Madonna Pellegrina detta Commenda
- Santa Maria delle Rose
- San Francesco
- San Bortolo
- Monastero degli Olivetani di Rovigo
- Tempio della Beata Vergine del Soccorso detto la Rotonda
- San Pio X
[modifica] Palazzi
- Casa Rosetta Ferrari
- Palazzetto Veronese
- Palazzo Angeli
- Palazzo Camerini
- Palazzo Campanari
- Palazzo Casalini a Porta Sant'Agostino
- Palazzo Casalini al Duomo
- Palazzo già Vescovile
- Palazzo Gobbatti
- Palazzo Manfredini al Duomo
- Palazzo Oliva
- Palazzo Paoli
- Palazzo Roncale
- Palazzo Roverella
- Palazzo Salvadego-Sgarzi
- Palazzo Silvestri
- Palazzo Venezze
- Villa Tracanella
[modifica] Monumenti Celebrativi
- Colonna di San Marco (1519) Innalzata in onore della Repubblica Veneta dopo la lega di Cambrai
- Monumento a Vittorio Emanuele II (1881) di Giulio Monteverde in marmo di Carrara
- Monumento a Giuseppe Garibaldi di Ettore Ferrari
- Monumento a Giacomo Matteotti
[modifica] Altro
- Torre Donà
- Torre Mozza o Torre Grimani
- Torre Pighin
- Porta San Bortolo
- Porta di Sant'Agostino
[modifica] Artisti
- Giovanni Biasin, pittore
- Mario Cavaglieri, pittore
- Giuseppe Milani, scultore
- Virgilio Milani, scultore
- Gino Pinelli, pittore e incisore
- Orlando Veronese, architetto e urbanista
[modifica] Cultura
[modifica] Musei
- Accademia dei Concordi
- Museo dei grandi fiumi
- Museo civico
[modifica] Biblioteche
- Biblioteca dell'Accademia dei Concordi
- Servizio Bibliotecario Provinciale di Rovigo
- Biblioteca comunale “A. Carlizzi”
[modifica] Cinema
- Multisala Cinergia
- Multisala Odeon
- Cinema Duomo
[modifica] Teatri
- Teatro Sociale
- Teatro Don Bosco
- Teatro Duomo
- Teatro San Bortolo
- Teatrostudio
[modifica] Istituti di Istruzione Superiore
- Liceo scientifico "P.Paleocapa"
- Liceo classico/linguistico "Celio"
- Istituto Tecnico Commerciale "Edmondo De Amicis"
- Istituto Tecnico Industriale "Ferruccio Viola"
- Istituto Tecnico per Geometri "Amos Bernini"
- Conservatorio Musicale "F.Venezze"
- Istituto Magistrale "C. Roccati"
- Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali "Marco Polo"
- Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato
[modifica] Personaggi storici
[modifica] Università
[modifica] Associazioni
- È sede di un LUG, RoLug o Rovigo Linux User Group.
- AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) - Gruppo AGESCI Rovigo 1°
- Gruppo Cabarettistico Tanto Par Ridare
- Associazione Teatrale Minimiteatri - Minimiteatri.it
- Associazione Amici d'Europa - amicideuropa.135.it
[modifica] Eventi
- Fiera d'Ottobre
- Mostra di pittura a palazzo Roverella
- Ande, bali e cante
[modifica] Sport
Rovigo, pur così piccola, vanta una storia gloriosa in alcuni degli sport minori italiani, in particolare nel rugby, nel quale ha conquistato ben 11 titoli italiani assoluti, oltre a moltissimi con le formazioni giovanili. Buoni risultati sono stati ottenuti anche in nuoto, pallamano, pattinaggio, karate. Nell'anno sportivo 2005/2006 il calcio Rovigo è stato promosso dopo 56 anni in serie C2,la pallamano Tassina BEM Rovigo promossa in serie A2 e la pallavolo femminile promossa. Inoltre da pochi anni si sta sviluppando il numero di skateboarder, che solitamente si esibiscono vicino al nuovo parcheggio multipiano e stanno facendo di tutto per richiedere una struttura per poter skateare con tranquillità ed organizzare i contest.
[modifica] Società sportive
- Baseball Softball Rovigo
- BOMBARDIERI del POLESENE - Associazione sportiva culturale per il tiro ad AVANCARICA A.S.D.
- Rovigo Calcio [2]
- Gruppo Canoe Polesine
- Pallamano Tassina Rovigo
- Rovigo Nuoto
- Rugby Rovigo
- Skating Club Rovigo
Il 28 maggio 2001 la 9^ tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa a Rovigo con la vittoria di Mario Cipollini.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Fausto Merchiori dal 12/06/2006
Centralino del comune: 0425 2061
Email del comune: urp@comune.rovigo.it
[modifica] Parrocchie
- Parrocchia dei Santi Franceso e Giustina (San Francesco)
- Parrocchia di Maria SS. Madre di Dio (Santa Maria delle rose)
- Parrocchia di S. Bartolomeo (San Bortolo)
- Parrocchia di S. Antonio di Padova (Sant'Antonio)]
- Parrocchia di S. Stefano (Duomo)
- Parrocchia di S. Pio X (San Pio X)
- Parrocchia Cuore Immacolato di Maria e S. Ilario (Commenda)
- Parrocchia di S. Zenone (Boara Polesine)
- Parrocchia di S. Zenone (Borsea)
- Parrocchia di S. Marco (Buso)
- Parrocchia della Beata Vergine Maria del Rosario (Concadirame)
- Parrocchia di S. Giovanni Nepomuceno (Fienil del Turco)
- Parrocchia di S. Pietro (Granzette)
- Parrocchia di S. Maria Assunta (Grignano Polesine)
- Parrocchia di S. Floriano (Mardimago)
- Parrocchia si S. Caterina (Roverdicrè)
- Parrocchia di S. Apollinare (Sant'Apollinare)
- Parrocchia di S. Rita da Cascia (Santa Rita)]
- Parrocchia di S. Margherita (Sarzano)
[modifica] Frazioni e Località
Secondo lo statuto, le frazioni del comune di Rovigo sono: Boara Polesine, Borsea, Buso, Concadirame, Fenil del Turco, Granzette, Grignano Polesine, Mardimago, Roverdicrè, S. Apollinare, Sarzano.
Sul sito istituzionale del comune, sono riconosciute come località anche: Ca' Bianca, Cantonazzo, Grompo.
Recentemente hanno ottenuto lo status di località anche: San Sisto, Santa Rita, Spianata.
[modifica] Gemellaggi
Rovigo è gemellata con:
Nel 2004 ha inaugurato un "gemellaggio di cooperazione internazionale" con
Satonévri, Burkina Faso (gemellata con Viernheim)
Inoltre è "città amica" di:
[modifica] Note
- ↑ Il dato si riferisce alla popolazione del comune, comprendente anche le frazioni
- ↑ Vedasi ad esempio Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana o De Mauro - Il dizionario della lingua italiana di Paravia.
- ↑ Dati ISTAT 2001.
[modifica] Bibliografia
- Leobaldo Traniello con interventi di AA.VV.: Rovigo. Ritratto di una Città., primo volume della collana Centri storici del Polesine, Minelliana - Rovigo, 1988.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Rovigo da Satellite su Google Maps
- Accademia dei Concordi
- Museo dei Grandi Fiumi sul sito del Sistema Museale Provinciale Polesine
- Università di Rovigo
- Rugby Rovigo
- Squadra di calcio Rovigo
- Baseball Softball Rovigo
- Pallamano Tassina Rovigo
- Squadra di nuoto
- Sito dei tifosi della squadra di Rugby
- AGESCI Rovigo 1°
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