Discussione:Francesco Cossiga
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si dovrebbe parlare anche di quando, ministro dell'interno, mandò i carri armati contro gli studenti. Le sue posizioni sulla repubblica presidenziale (riferimenti al piano piduista di licio gelli), la sua relazione con la strategia della tensione, alcuni misteri italiani (ustica), i servizi segreti...--Mauro 15:16, 15 gen 2006 (CET)
+ Si dovrebbe anche dire, casomai, che fu l'unico Presidente della Repubblica che ebbe il coraggio di impedire al Consiglio Superiore della Magistratura di discutere su argomenti politici, esorbitando dalle proprie attribuzioni.
Indice |
[modifica] [1]
Che Cossiga avesse iniziato la sua attività di picconatore e che questa fosse un'azione,ritenuta funzionale alla riforma del sistema politico italiano, voluta ed appoggiata contemporanemente da Craxi e da Fini .... mi lascia molti dubbi. Gac 21:34, 16 gen 2006 (CET)
- che Cossiga sia depositario di molti segreti e retroscena della Prima Repubblica, a mio parere, è molto verosimile. Ma un articolo di enciclopedia, sempre imho, non può basarsi su illazioni e dietrologie (leggi: POV). Toglierei anche l'ultimo paragrafo -- @ marius 21:47, 16 gen 2006 (CET)
[modifica] Perche' ha i capelli blu nella foto?
Rispondo all'anonimo azzardando 2 ipotesi:
- La foto si riferisce al "periodo punk" della carriera del nostro ex-presidente.
- La foto ha una marcata dominante azzurra.
Propenderei per la seconda ;-) -- @ marius 23:05, 24 gen 2006 (CET)
- Ho de/punkato l'allora giovane picconatore ^^ (appoggiandomi ad un più congruo - dato il personaggio e il periodo della foto - bianco e nero semilavorato ... :)) --Twice25·(disc.) 00:44, 25 gen 2006 (CET)
[modifica] NPOV
Riporto di seguito frase che ho ritenuto NPOV e le motivazioni:
- "Francesco Cossiga indicava l'inevitabile mutamento del sistema politico italiano che sarebbe seguito alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra Fredda. I principali partiti che di quell'assetto beneficiavano, o meglio la cui esistenza era funzionale a quell'assetto, ovvero la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, rifiutarono l'analisi storica di Cossiga, insinuando il dubbio che Cossiga avesse problemi di ordine psichiatrico. Lo scioglimento della DC e la travagliata trasformazione del PCI in PDS prima e in DS poi mostrarono che le ragioni storiche alla base dell'idea di Cossiga erano corrette."
- Il fatto che quei partiti (o altri) beneficiassero o meno può essere condivisibile o meno, comunque si tratta di un punto di vista. (si potrebbe ad es. anche sostenere che il partito comunista non beneficiasse affatto, in quanto gli era negata la possibilità di governare, ma anche questo è solo un altro pdv)
- Analisi storica? Se Cossiga ha scritto in quegli anni un trattato storico, fornire gli estremi.
- Insinuazioni: è abbastanza noto che C. fu effettivamente sottoposto, mentre era in carica, ad almeno una visita per stabilire se il suo stato di malattia ne potesse influenzarne le decisioni; (il fatto che è da tempo malato è credo noto, e anche vari episodi in cui ha fatto susseguire dichiarazioni contrastanti, ma questo eviterei di metterlo per un'elementare forma di rispetto)
- Lo scioglimento della DC e il travaglio del PCI possono dimostrare varie cose, a seconda del punto di vista. In sostanza si vuole suggerire al lettore "C. aveva ragione". Questo è un punto di vista e non è rilevante ai fini della voce, che dovrebbe limitarsi ai fatti (di governo, se si parla del periodo in carica).
- la questione fondamentale è più che altro che con tale brano si è sostituito un precedente brano che diceva cose un po' diverse (o in modo diverso, apparentemente più neutrale).
Altro metodo per "neutralizzare" la frase: tenere e sintetizzare solo le informazioni fattuali in essa contenute:
- In seguito avvenne la caduta del Muro di Berlino e (con esso) la fine della Guerra Fredda
- La DC si sciolse
- Il PCI ebbe una travagliata ecc. ecc.
Ok? Ma questi fatti si possono mettere in relazione oggettiva con Cossiga? È generalmente riconosciuto come uno degli artefici di ciò? Mi pare di no. ;) MarcoK (msg) 16:21, 22 mar 2006 (CET)
Grazie Marco, ho già fatto dei cambiamenti che credo tengano conto delle tue osservazioni. Ti prego di farmi sapere se vanno bene. Grazie ancora Cviviani
- Mi pare meglio (beh, non è specificato in cosa consistette il sostegno da parte di Craxi e di AN, ma questo riguardava il testo preesistente e non le ultime modifiche). MarcoK (msg) 01:08, 23 mar 2006 (CET)
- OK, comunque continuo a lavorarci, ci sono parecchie cose da precisare meglio, compresa quella su craxi e AN in effetti. Grazie ancora e a presto Cviviani
(Si potrebbe citare la sua intenzione, annunciata pubblicamente, di abbandonare la politica e "di attendere la morte" dal 1 gennaio 2006, che non ha avuto un seguito concreto. Ma dato che qui si accenna alla sua malattia mentale, non so se sia il caso. (Rey Mysterio)
- Rey, non voglio fare polemica, ma non c'è nessuna relazione tra le due cose. Cviviani
[modifica] discrepanza con altra voce
La "curiosità" sui 100 voti riportati alle elezioni del '78 collide con quanto riportato nella voce "Elezione Presidente della Repubblica 1978" (dove non compare). Mi sembra più autorevole quest'ultima, ma non ho elementi concreti per provarlo. Se qualcuno può verificare, una fra questa e quella va corretta. (Marek)
[modifica] questione
È stato eletto presidente a soli 56 anni, e ricevette oltre 100 voti all'ultima votazione che vide poi eletto Sandro Pertini, avendo allora solo 49 anni teoricamente la sua eventuale elezione non sarebbe stata valida.
ma se non appare nella pagina dell'elezione del 1978???????--dario 21:06, 25 mag 2006 (CEST)
- C'è scritto che è stato il più giovane presidente del Consiglio (a 51 anni). E Moro, divenutolo nel 1963 a 47 anni? --Lampante 15:32, 5 feb 2007 (CEST)
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- Se per questo, Giovanni Goria che lo divenne a 43 anni batte entrambi. Correggo la voce. -- .mau. ✉ 15:39, 5 feb 2007 (CET)
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- Conosco il caso di Goria, ma pensavo che la voce andasse intesa come "Il più giovane presidente del Consiglio FINO AD ALLORA". --Lampante 15:59, 10 feb 2007 (CET)
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[modifica] Completo disaccordo
Dalla descrizione pare che Cossiga abbia quasi fatto bene a creare Gladio prevedendo il dopo crollo Muro di Berlino, quasi un santo. Non si fa riferimento alcuno alle sue responsanilità nelle stragi di stato, alla gestione del Caso Moro. Uno scandalo, va rivisto completamente.
- non è nostro compito valutare né commentare. La trattazione va comunque resa oggettiva, questo sì, la discorsività rischia di alimentare dubbi sulla neutralità della voce. --Sn.txt 17:03, 8 lug 2006 (CEST)
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- Concordo con la tua posizione ed infatti ho agito utilizzando documentazione ufficiale ed in particolare alcune sue "esternazioni".--Beppinu 00:32, 13 lug 2006 (CEST)
[modifica] Impeachment?
Non esiste in Italia una procedura giuridica con questo nome, ci sono invece le procedure previste dalla Costituzione italiana. Convenite che potremmo convertire ad usi non giornalistici la sezione? --Sn.txt 17:03, 8 lug 2006 (CEST)
- Se trovi una forma "formalmente più corretta", ti prego di intervenire.--Beppinu 00:36, 13 lug 2006 (CEST)
[modifica] Da cancellare
Nel Luglio 2006 è stato colpito dal morbo di Alzheimer: ciò si evince dalle dichiarazioni a favore del vice capo del Sismi Mancini e alla lettera di scuse mandate a Chirac sul caso Zidane, in cui considera la testata un gesto d'onore per rispondere agli isnulti dell'estrema sinsitra xenofoba.
--Guidonebuchwald 15:37, 12 lug 2006 (CEST)
- Non condivido la metodologia adottata, posso anche condividere il tuo sfogo, ma è più opportuno dimostrare con documenti e prove ufficiali la "cattiveria" di costui. --Beppinu 00:36, 13 lug 2006 (CEST)
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- In effetti non sono stato a scrivere ciò di cui sopra, ma a chiedere che fosse tolto, anche se lo condividevo al 100%.--Guidonebuchwald 16:14, 14 lug 2006 (CEST)
[modifica] Ablatio
Rimuovo e posto qui una parte del testo, perché possa essere rielaborato per estrarne quanto ammissibile nelle nostre voci. L'analisi politica non è in sé sconigliata, a patto di renderla in forma neutra ed oggettiva, e preferibilmente attribuendo correttamente ciascun concetto al rispettivo autore. --Sn.txt 17:39, 15 lug 2006 (CEST)
Non è semplice comprendere la metamorfosi del Presidente Cossiga. E’ il personaggio più emblematico della politica in quella fase di transizione: è stato lui a riformare il sistema dei servizi segreti e la stessa metodologia di “riforma” pare adottarla in questa seconda fase del suo mandato andando ben oltre le prerogative costituzionali della sua carica istituzionale. E’ isolato dal suo stesso partito quando a gennaio del 1990, dice lui per togliersi ‘’“qualche sassolino dalle scarpe”’’ attacca CSM e Corte Costituzionale e a chi gli da del matto risponde "In realtà io non esterno. Io comunico; Io non sono matto. Io faccio il matto. E' diverso. Io sono il finto matto che dice le cose come stanno". Passano pochi giorni e in un intervento a braccio dalla Francia con accento populista afferma che lui sarà "in strada, dove c'é la gente. Per parlare con la gente e possibilmente rappresentarla e tutelarla", presupposto alle più celebri tre frasi che verranno proclamate a Roma il 23 Marzo dello stesso anno "… noi stiamo stravolgendo l'ordine delle competenze costituzionale …", "… noi stiamo fuoriuscendo dalla costituzione …", " … noi stiamo fuoriuscendo dal nostro ordinamento…". Il Presidente della Repubblica , massimo garante delle istituzioni, è il primo a proporre il loro smantellamento, dimenticando forse, di essere lui stesso parte integrante del sistema partitocratrico che pensa ad abiurare.
Cossiga agisce nel solco della spaccatura oltre che politica, sociale e culturale, causato dalla fine della Guerra Fredda prevedendo, a ragione vi sarebbe stato un mutamento del sistema politico Italiano, uno sconvolgimento che avrebbe coinvolto i principali partiti la cui esistenza era funzionale a quell'assetto, ovvero la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, e dunque, si impone, contrapponendo la propria forza alla debolezza del Parlamento di quegli anni (Il Pentapartito vincente nel 1987, lacerato da conflitti interni aveva dato vita a tre governi in tre anni).
In breve tempo infatti i partiti tradizionali della Repubblica Italiana avrebbero subito profonde mutazioni. La Democrazia Cristiana verrà più tardi sciolta dal segretario Mino Martinazzoli dando origine ad una serie di formazioni politiche di vario orientamento. Il Partito Comunista Italiano gia Partito Democratico della Sinistra (PDS) nel 1990 diventerà poi Democratici di Sinistra (DS), attuale denominazione. In tutto questo infuirà pesantemente pure lo scandalo di Tangentopoli.
Lo scontro Cossiga-parlamento si determinerà in due determinanti fasi consequenziali:
- Esplode il caso Gladio:Il 30 ottobre cominciano a circolare i primi nomi degli appartenenti alla "rete clandestina" della Gladio. Il 3 novembre esplode la polemica delle sinistre contro il Quirinale. L'8 novembre il presidente del Consiglio Andreotti interviene in Senato rivendicando la legittimità di Gladio. Nello stesso giorno il giudice Casson chiede la disponibilità del presidente della Repubblica a testimoniare in relazione al procedimento penale in corso (strage di Peteano) e su "altri fatti eversivi dell'ordine costituzionale".
- Le procedure di Impeachment: Il 6 dicembre 1991 il senatore della Sinistra Indipendente Pierluigi Onorato Prima avvia una iniziativa per la messa in stato di accusa di Cossiga, altre procedure di impeachment verranno perseguite prima dal PCI e poi da dalla Rete e da Marco Pannella.
[modifica] Cossiga e Gladio
Dear Sn.txt non condivido le tue modifiche in particolare nei confronti di Cossiga e Gladio:
L'attività della organizzazione "Gladio" non è tuttora sufficientemente chiara sin nei dettagli, e si sono reiterate ipotesi di "organizzazione illegale" nonché di "cospirazione", essendovi chi la ha considerata una struttura gerarchizzata operante all'insaputa del Parlamento italiano e in violazione all'articolo 18 della Costituzione (che vieta il perseguimento, anche indiretto, di scopi politici da parte di organismi militari o paramilitari).
Con il tentativo di essere garantisti si eccede nascondendo la realtà. L'accusa a Gladio è comprovata da diverse sentenze giuridiche straordinariamente giunte a termine come quella della Corte d'Assise nei confronti della organizzazione Ossi ufficio informazione di Gladio o dell'esercitazione Delfino e ti sei permesso di Cancellarle, non è sufficiente dire essendovi chi la ha considerata altrimenti sembra Gladio sia stato un comitato di quartiere. Esiste anche una sentenza Politica che ha portato allo scioglimento (almeno si spera) della stessa Gladio e alle dimissioni di Cossiga un po come è successo per Nixon.
Con questo, riconpongo Cossiga e Gladio.
- non si tratta affatto di garantismo, si tratta di evitare che la voce di Wikipedia, in presenza di diverse interpretazioni dei fatti storici (ad ai nostri fini anche quelle giudiziarie sono solo interpretazioni - come a maggior ragione lo sono le risultanze di commissioni parlamentari), propenda verso una qualsiasi fra le interpretazioni possibili. Siccome il fatto storico non è accertato scientificamente (né lo sarà mai, presumo) col metodo della prova certa, restano solo interpretazioni, che dobbiamo rendere con il massimo distacco, senza far sembrare che avalliamo l'una piuttosto che l'altra ipotesi. La corretta citazione delle interpretazioni è invece quanto ci spetta e ci compete, quindi se il testo che quoti riporta con precisione quella interpretazione, noi dobbiamo solo riportare quello. Che fosse o meno un comitato di quartiere, non spetta a noi dirlo. Vedi in Aiuto:NPOV perché --Sn.txt 21:17, 15 lug 2006 (CEST)
- non reimmettere per favore il testo precedente, non era stato modificato per farti dispetto, ma perché così com'era non poteva restare. Grazie. --Sn.txt 21:25, 15 lug 2006 (CEST)
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- La Sentenza della corte d'Assise sulla organizzazione Ossi, l'esercitazione Delfino, le condanne politiche non sono mia invenzione ed è quello che ho riportato, devi spiegarmi perché non possono essere citate.
- Seconodo il tuo ragionamento anche il Watergate sarebbe una libera interpretazione, ripensa alle tue parole "anche quelle giudiziarie sono solo interpretazioni" e cerca di capire quanto assurde siano.
- Senza considerare che hai tolto la sentenza della corte di Assise e hai lasciato l'inidcazione del presidente della commissione parlamentare.
- Su Gladio esite una verità storica disconosciuta dal solo Cossiga che vuole i Gladiatori come i Partigiani.
- Beppinu 21:53, 15 lug 2006 (CEST).
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- questa è la voce su Cossiga, non quella su Gladio. In quella, sempre rigorosamente rispettando il NPOV, si può aggiungere qualsiasi dato arricchica di informazioni la voce, qui francamente una volta che si è detto che Cossiga non nega il coinvolgimento, una volta che c'è il link alla voce di dettaglio, mi pare proprio non opportuno il richiamo a spunti di dettaglio.
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- Le responsabilità di Gladio sono le responsabilità di Cossiga. Non ho sviluppato la voce Gladio ma evidenziato in quale modo Cossiga sia stato responsabile di alcuni fatti gravi tramite Gladio.
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- Come detto, inoltre, non sono le sentenze a fare da riferimento storico. Le riportiamo, ma prendendole colle pinze, come accade per qualsiasi altra interpretazione. Se ti sembra assurdo mi dispiace, ma questa è Wikipedia e qui facciamo voci di enciclopedia, non informative di polizia. Una sentenza in Wikipedia è solo ciò che un giudice ha ritenuto di valutare sulla base delle circostanze apprese in dibattimento;
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- Hai lasciato le dichiarazioni di Pellegrino e quindi le considerazioni di una commissione parlamentare e hai tolto il resto: ha più valore la commissione stragi della corte di assise su wikipedia?
- Quella di Cossiga non è una voce in contenzioso e se si deve rappresentare la raltà ritengo lecito far riferimento a sentenze giudiziarie, chi altri può parlare delle responsabilità di Gladio e dunque di Cossiga, wikipedia ha il potere di censurare il sistema giudiziario Italiano?
- Tutto il parlamento dell'epoca e la stessa DC ad un certo punto hanno messo sotto accusa Cossiga, anche questa è verità storica, tu hai potere di censurarlo?
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- non può avere più valore di questo, sia per questa voce, che per tutte le altre. Sono certo che non ce ne sia bisogno, ma ti invito ugualmente a non prendere sottogamba il NPOV, che è nostra regola cardine. Grazie. --Sn.txt 22:03, 15 lug 2006 (CEST)
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- Non ho trovato conferma alle tue affermazione alla voce NPOV
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- Le responsabilità di Gladio sono le responsabilità di Cossiga.
- questo è un commento personale, che indipendentemente dal fatto che colga o meno nel segno, è un commento, e se costruisci la voce sulla base di questo assunto, non anndiamo da nessuna parte.
- Non ho sviluppato la voce Gladio ma evidenziato in quale modo Cossiga sia stato responsabile di alcuni fatti gravi tramite Gladio.
- nessuno sta mettendo in discussione che Cossiga si sia "vantato" di Gladio, ma una volta che l'abbiamo detto, non è più necessario andare nei dettagli in questa profondità: in fondo diciamo che era cugino di Enrico Berlinguer, c'è forse bisogno di mettere anche che era zio di Bianca Berlinguer? Eppure sono vere, ugualmente vere, a tanto l'una quanto l'altra affermazione. A che ci servono questi dettagli? ad ingrossare un... capo d'accusa? Io non ho guardato, ma la voce Gladio questi dettagli ce li ha?
- le dichiarazioni di Pellegrino sono rimaste per due motivi: il primo è che non volevo riscrivere la voce, solo limarne alcuni punti, e mi ripromettevo di ripassarci, anche se non così presto. Il secondo è che speravo che una modifica potesse venire consensualmente da una discussione, non mi sono intromesso per fare la voce come piaccia a me.
- In ogni caso, non ci sono graduazioni di valore fra interpretazioni di tipo diverso, sono interpretazioni, che tu lo gradisca o meno. Sono risultanze che vanno contestualizzate e le si introduce senza sposarne gli esiti, così come non ne sposiamo di altre. Andiamoci piano con le parole ad effetto, per piacere, non è nostra funzione giudicare alcunché, non è nostra intenzione censurare alcunché, ma non è nemmeno nostra intenzione fare eccezioni alla regola della neutralità. Questa è la Wikipedia in lingua italiana e non la Wikipedia dell'Italia, gli utenti della Svizzera italiana, tanto per dirne una, non guardano alle nostre corti con alcuna reverenza, come gli italiani non guardano con venerazione le corti svizzere. Ciascuno assume il dato che "la tal corte ha detto questo", e non "le cose sono andate così, lo dice la corte". Punto. Il fatto che una corte si sia espressa non vuol dire che quella in sentenza sia la verità su cui fondare le nostre voci. Non so se riesco ad esser chiaro, io lo spero tanto, nulla in contrario a riferire (se pertinente) una risultanza giudiziaria o di commissione, ma primo soltanto come informazione di contorno rispetto all'argomento principale (che in questo caso è il fatto che sia stato accusato - questo è il fatto), secondo senza condividere i giudizi, perché qui giudizi non ne diamo, terzo senza usare le sentenze a suffragio di alcuna tesi, che qui tesi non ne creiamo. Il manuale è bello corposo, pian piano, sfogliando con pazienza troverai tutte le conferme che desideri su dettagli che la pagina generale non può contenere. Ma il concetto è quello, e si sviluppa secondo logica. --Sn.txt 02:49, 16 lug 2006 (CEST)
al cimitero di siligo ho visto una lapide con il nome di 4 persone recanti il cognome di Cossiga fra cui un tale dottor Francesco morto nel 1910.essendo un cognome non comune ho chiesto a persone che si trovavano nel cimitero e hanno detto che sono parenti dell ex presidente della Repubblica.non si può fare una ricerca e aggiungere magari la provenienza della sua origine?--Tempiese 21:28, 23 set 2006 (CEST)
- se fosse di interesse per la voce sì, ma ho forti dubbi che lo sarebbe. Del resto, la ricerca spiegherebbe solo la diffusione geografica di un cognome, argomento non grandemente pertinente (così come il riferimento attualmente citato nella voce fra le curiosità). --Hrundi V. Bakshi 00:53, 24 set 2006 (CEST)
[modifica] dimissioni da senatore
sposto qui la lunga sezione sulle dimissioni perché:
- tale ampiezza di notazione riguarda il progetto WikiNews cui suggerirei di spostarla
- qualsiasi sintesi delle motivazioni allo stato attuale contiene - senza volerlo, ma inevitabilmente - una interpretazione politica del suo gesto. Il solo fatto citabile è che ha presentato le sue dimissioni (va ad esempio ancora visto, essendo il primo caso, se un individuo possa per suo conto sconfessare una norma costituzionale e se quindi possano entrare in effetto).
- E' un po' presto per narrare di fatti consolidati da comune visione.
Sposterei quindi a WikiNews. --Hrundi V. Bakshi 17:49, 28 nov 2006 (CET)
- Per consentire una soluzione coerente ed unitaria della questione ho spostato qui il paragrafo delle "Curiosità" che era dedicato allo stesso argomento. Si decida che fare del complesso del tema e poi si veda come e dove collocare nella voce il testo che si deciderà di inserire. Microsoikos 12:03, 29 nov 2006 (CET)
===Le dimissioni da senatore a vita===
Il 27 novembre 2006 ha annunciato le dimissioni da senatore a vita, adducendo motivazioni relative alla salute personale (avanzata età e non buone condizioni di salute) e l'aver acquisito consapevolezza, a suo dire, di non essere assistito da alta autorità ed autorevolezza politica, morale, culturale e professionale, circostanza testimoniata dalla scarsa considerazione riservata nei suoi riguardi dal Ministro dell'Interno in carica, Giuliano Amato. Questo il testo della lettera indirizzata al Presidente del Senato, Franco Marini.
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«Signor Presidente, con il presente atto rassegno le dimissioni da Senatore. Ho infatti maturato la piena convinzione che l'avanzata età e le non buone condizioni di salute che rendono difficile anche la stessa mobilità fisica mi rendono ormai inidoneo ad espletare i complessi compiti e ad esercitare le delicate funzioni che la Costituzione assegna come dovere ai membri del Parlamento Nazionale.
Non essendo rilevante, a mio avviso il fatto che appartiene solo alla cronaca che per eventi quasi del tutto occasionali abbia ricoperto degli uffici pubblici nel nostro sistema istituzionale, non sono d'altronde assistito da quella alta autorità ed autorevolezza politica, morale, culturale e professionale che rende preziosa la sola appartenenza al Senato dei miei colleghi nel laticlavio vitalizio. La mancanza di questa autorità e autorevolezza è stata di recente testimoniata dalla nessuna considerazione riservata dal Governo delle Repubblica, ed in particolare dal Ministro dell'Interno all'esercizio da parte mia delle funzioni di controllo che in regime parlamentare sono attribuite dalla Costituzione ai membri del Parlamento nei confronti dell'Esecutivo anche attraverso gli istituti dell'interpellanza e della interrogazione. A una mia interpellanza, infatti, il Ministro dell'Interno - persona normalmente garbata e mio personale amico, ma politico realista che ha saputo sempre valutare chi e che cosa conti e quando sia opportuno parlare o invece tacere, conoscere o ignorare! -, ha addirittura fatto rispondere con una dichiarazione del responsabile della pubblica informazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del suo Ministero. D'altronde il fatto noto che io giudichi l'istituto del senatore a vita, di diritto o di nomina presidenziale, del tutto anacronistico in una democrazia rappresentativa giunta alla maturità di un regime di alternatività tra due poli politici investiti dal voto popolare di svolgere le funzioni di Governo e di Opposizione, fanno di queste mie dimissioni un atto di coerenza politica, istituzionale e morale.» |
(Francesco Cossiga)
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- Il 27 novembre 2006 rassegna le dimissioni dal ruolo di senatore a vita. Come nello stile classico di Cossiga, le vere motivazioni rimangono avvolte da un velo di mistero. In materia spedisce una lettera all'attuale presidente del senato Marini che recita: "L'età e la salute, anche per gli evidenti ostacoli che mi creano alla mobilità fisica. Poi c'è la particolare sindrome di stanchezza che mi costringe a lunghi periodi di pausa. Mi hanno illuminato le prese per i fondelli nei miei confronti da parte di Giulio Andreotti ('Non osserva neanche l'orario dei barbieri', Dio mio, non riesce proprio a perdonarmi di averlo nominato senatore a vita...). Così come mi ha illuminato la qualifica di ladro datami con bonomia dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli perché percepisco, cosa che non sapevo e che è un bene sia tolta anche agli altri senatori a vita, l'indennità di presenza anche pur non partecipando alle sedute dell'Assemblea e delle commissioni"
[modifica] decreto e titolo di "Presidente emerito..."
Voce nel complesso da rivedere, ma, passando di qua, mi chiedevo cosa significhi la frase presente in capo alla voce: "A seguito di un decreto del Presidente del Consiglio può utilizzare il titolo di Presidente Emerito della Repubblica Italiana.". A parte che i decreti del Governo sono da trasformare in legge, di che cosa si sta parlando e perché è rilevante indicarlo? --F. Cosoleto 11:30, 2 mar 2007 (CET)
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- Caro Cosoleto, i decreti a cui fai riferimento tu sono quelli aventi forza di legge ex art. 78 Cost., detti appunto decreti-legge, che decadono se non convertiti in legge dal Parlamento entro sessanta giorni dalla loro emanazione. Il decreto del presidente del Consiglio non è un decreto legge, ma una fonte normativa di rango regolamentare, come i decreti ministeriali.