Guerra Fredda
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Guerra Fredda (1947-1953) e sue origini |
Guerra Fredda (1953-1962) |
Guerra Fredda (1962-1991) |
Fu definita Guerra Fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Ovest (gli Stati Uniti, gli alleati della NATO ed i Paesi amici) ed Est (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia ed i Paesi amici) tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990).
Tale tensione non si concretizzò mai in un conflitto militare vero e proprio, tale da comportare una contrapposizione bellica su vasta scala tra Est e Ovest: la presenza di armi nucleari nei rispettivi arsenali avrebbe reso irreparabile per il Pianeta un'eventuale aggressione e la relativa reazione.
Il termine fu coniato dallo scrittore britannico George Orwell.
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[modifica] Stato di guerra
Durante tutta la Guerra Fredda gli arsenali nucleari delle due superpotenze vennero costantemente aggiornati e ingranditi fino all'ultimo periodo (1979-1989), nel quale vennero negoziati una serie di accordi (denominati accordi START) che portarono a sostanziali riduzioni del numero di ordigni. Ma durante tutta la Guerra Fredda fu costante la contrapposizione tra una corsa al riarmo apparentemente irrefrenabile e continui tentativi di controllo degli armamenti negoziati tra USA ed URSS o nell'ambito dell'ONU. Per definire l'esteso conflitto di posizioni, interessi contrapposti, propaganda e azioni di disturbo che si era venuto a creare, dato che comunque tale situazione non comportava l'impiego aggressivo degli eserciti regolari, fu coniata la metafora di guerra "fredda". Furono necessarie molte attenzioni e una buona dose di diplomazia per sedare sul nascere alcuni conflitti armati, al fine di prevenire una più ampia guerra "calda" che avrebbe rischiato di estendersi e intensificarsi. Il conflitto aveva principalmente radice nelle rispettive ideologie politiche, economiche, filosofiche, sociali e culturali. Vi furono aggressive guerre di propaganda tra i blocchi USA e URSS: l'Est criticava l'Ovest in quanto promotore del capitalismo borghese e dell'imperialismo, che marginalizzano i lavoratori, mentre l'Ovest criticava l'Est definendolo "impero del male", incarnazione di un totalitarismo anti-democratico sotto forma di dittatura comunista.
La Guerra Fredda si protrasse dalla fine della seconda guerra mondiale, fino al collasso dell'Unione Sovietica, nei primi anni '90. Solo in alcune occasioni la tensione tra i due schieramenti prese la forma di conflitti armati, come la guerra di Corea, la Guerra del Vietnam e l'invasione sovietica dell'Afghanistan. Gran parte della Guerra Fredda si svolse invece attraverso conflitti indiretti, contro "nazioni surrogate"; in tali conflitti, le potenze maggiori operavano in buona parte armando o sovvenzionando i surrogati. Altri conflitti erano ancor più sotterranei, perpetrati attraverso atti di spionaggio, con spie e traditori che lavoravano sotto copertura da entrambe le parti; in molti casi l'attività comportava reiterate uccisioni di individui delle rispettive compagini perpetrate dai vari servizi segreti. Tali aspetti della guerra fredda, debolmente percepiti anche dai media, hanno avuto scarso impatto sull'opinione pubblica delle rispettive potenze.
Nel conflitto strategico tra Stati Uniti e Unione Sovietica uno degli elementi principali fu la supremazia tecnologica (strategia della tecnologia). La Guerra Fredda si concretizzò di fatto nelle preoccupazioni riguardanti le armi nucleari; da entrambe le parti veniva l'auspicio che la loro semplice esistenza fosse un deterrente sufficiente a impedire la guerra vera e propria. In effetti non era da escludere che la guerra nucleare globale potesse scaturire da conflitti su piccola scala, e ognuno di questi aumentava le preoccupazioni che ciò potesse verificarsi. Questa tensione influì significativamente non solo sulle relazioni internazionali, ma anche sulla vita delle persone in tutto il mondo.
Punto caldo del conflitto in ambito europeo fu la Germania, ed in particolare Berlino, per la divisione avvenuta dopo la seconda guerra mondiale. Uno dei simboli più vividi della Guerra Fredda fu proprio il Muro di Berlino, che separava Berlino Ovest (controllata dalla Germania Ovest, assieme agli alleati di Francia, Regno Unito e Stati Uniti) dalla Germania Est, che la circondava completamente.
[modifica] Storiografia
Negli studi occidentali sulla Guerra Fredda vengono solitamente individuati tre distinti periodi. Per più di un decennio dopo la fine della seconda guerra mondiale, pochi storici americani videro qualche ragione per sfidare l'interpretazione ufficiale statunitense sull'inizio della Guerra Fredda: ovvero che il deterioramento fosse il risultato diretto della violazione, da parte di Stalin, degli accordi di Yalta, dell'imposizione di governi dominati dai sovietici su un'Europa Orientale riluttante e di un aggressivo espansionismo sovietico.
Ad ogni modo, storici successivi, in particolar modo William Appleman Williams nel suo La tragedia della diplomazia americana (1959) e Walter LaFeber in America, Russia, e la Guerra Fredda, 1945-1967 (1967), dettagliarono una preoccupazione preponderante: l'impegno statunitense a mantenere una "porta aperta" per il commercio americano nei mercati mondiali. Alcuni storici hanno sostenuto che le provocazioni e le ambizioni imperiali statunitensi furono da condannare parimenti, se non maggiormente. In breve, gli storici si trovarono in disaccordo sulle responsabilità del crollo delle relazioni USA-URSS e se questo conflitto tra le due superpotenze fosse stato inevitabile. Questo approccio revisionista raggiunse il suo vertice durante la guerra del Vietnam, quando in molti iniziarono a vedere gli imperi sovietico e americano come moralmente comparabili per alcuni aspetti riguardanti i rispettivi espansionismi.
Negli ultimi anni della Guerra Fredda ci furono tentativi di forgiare una sintesi post-revisionista da parte degli storici. Dalla fine della Guerra Fredda, la scuola post-revisionista è quella dominante. Prominenti storici post-revisionisti includono John Lewis Gaddis e Robert Grogin. Essi, piuttosto che attribuire l'inizio della Guerra Fredda a una delle due superpotenze, si concentrano sulla mutua errata percezione, sulla mutua reattività e sulla responsabilità condivisa tra le superpotenze. Prendendo a prestito dalla scuola realista delle relazioni internazionali, i post-revisionisti, essenzialmente, accettano le politiche statunitensi in Europa, come l'aiuto alla Grecia nel 1947 e il Piano Marshall, sebbene non con pari enfasi accolgano gli analoghi interventi economici sovietici.
Secondo questa sintesi, le "attività comuniste" non furono la radice delle difficoltà dell'Europa Occidentale, ma piuttosto furono gli effetti deleteri della guerra sulle strutture economiche, politiche e sociali dell'Europa. In aggiunta, il Piano Marshall ricostruì un sistema economico occidentale funzionante, che contrastò il fascino elettorale della sinistra radicale. Per l'Europa l'aiuto economico pose fine alla carenza di denaro e stimolò l'investimento privato nella ricostruzione del dopoguerra. Per gli USA il piano li risparmiò da una crisi di sovrapproduzione e mantenne sostenuta la domanda per le esportazioni americane. L'alleanza della NATO sarebbe servita per integrare l'Europa occidentale in un sistema di patti di mutua difesa, fornendo quindi una salvaguardia contro la sovversione o la neutralità all'interno del blocco. Rigettando l'assunto che il comunismo fosse un monolito internazionale con disegni aggressivi sul "mondo libero", la scuola post-revisionista cionondimeno accetta le politiche statunitensi in Europa come una reazione necessaria per affrontare l'instabilità europea, la quale minacciava di alterare drasticamente l'equilibrio del potere in maniera favorevole all'URSS e devastare il sistema politico ed economico occidentale.
[modifica] Il ruolo dei servizi segreti
Gli eserciti delle nazioni coinvolte, raramente presero parte alla Guerra Fredda; la guerra venne combattuta principalmente dai servizi segreti come CIA (Stati Uniti), MI6 (Regno Unito), BND (Germania Ovest), Stasi (Germania Est) e KGB (URSS). Le maggiori potenze mondiali non entrarono mai in conflitto armato le une contro le altre.
La guerra tra agenti, nello spionaggio mutuo di obiettivi civili e militari potrebbe aver causato la maggior parte delle vittime della Guerra Fredda. Gli agenti venivano inviati sia dall'Est che dall'Ovest, e le spie venivano anche reclutate sul posto o costrette al servizio. Quando scoperte, venivano uccise immediatamente o scambiate con altri agenti. Gli aerei spia e altri apparecchi di ricognizione venivano parimenti abbattuti al momento dell'individuazione.
Molti osservatori di varie fedi politiche pensano oggi che gli Stati Uniti agirono in modi che né la loro costituzione né il sentimento nazionale potrebbero supportare (come combattere guerre non dichiarate senza l'esplicito supporto del Congresso). I capi degli Stati Uniti, sia politici che militari, citano comunemente la minaccia percepita alla loro sicurezza come giustificazione per le loro azioni. In molte zone del mondo, la popolazione locale sentì di essere manipolata ed abusata da entrambe le potenze. Gran parte dell'anti-americanismo di nazioni come l'Afghanistan viene attribuito ad azioni portate avanti dagli Stati Uniti stessi. Durante il conflitto con l'Unione Sovietica, gli USA sovvenzionarono e armarono i Mujahedeen, nella loro lotta per respingere l'occupazione sovietica, ma si tirarono fuori e li abbandonarono al loro destino una volta che l'URSS si ritirò dalla regione.
[modifica] La Guerra Fredda e la cultura statunitense
Negli anni '50, la popolazione civile in America venne soggetta ad esercitazioni contro i raid aerei ed incoraggiata a costruirsi dei rifugi atomici personali. Questo atteggiamento di paura raggiunse i livelli piú alti durante la crisi missilistica di Cuba, risolta in extremis da Kennedy (poi assassinato) e Khruščëv (successivamente defenestrato) e col passare degli anni svanì; comunque, la consapevolezza della guerra e delle sue potenziali conseguenze fu una costante. Le indicazioni per i rifugi nei grossi edifici, le proteste sul posizionamento di missili nucleari a corto raggio in Germania, Cuba e Turchia, lo spesso citato orologio dell'apocalisse nucleare, le fotografie di cadaveri impigliati nel filo spinato del Muro di Berlino, cosi come film tipo Wargames - Giochi di guerra, Alba Rossa e The Day After mantennero alta la consapevolezza.
La Guerra Fredda ispirò molte case cinematografiche e molti scrittori, risultando in un enorme numero di libri e film, alcuni più fantasiosi (come la serie dedicata a James Bond), mentre altri più realistici e dettagliati; in particolare Tom Clancy si fece un nome di maestro nel descrivere vividamente gli agenti segreti e la guerra di spionaggio che avveniva sotto la superficie.
[modifica] Voci correlate
- Storia dell'Unione Sovietica (1953-1985)
- Storia degli Stati Uniti (1945-1964)
- Storia degli Stati Uniti (1964-1980)
- Storia degli Stati Uniti (1980-oggi)
- Unione di Difesa Scandinava
- Distruzione mutua assicurata