Franco Carraro
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Franco Carraro (Padova, 6 dicembre 1939) è un'importante personalità molto nota nel mondo sportivo italiano, ed ha anche ricoperto rilevanti cariche politiche. È stato per tre volte Ministro della Repubblica Italiana (Spettacolo). Dal 1989 al 1993 è stato sindaco di Roma. È stato il 24°, 26° e 31° presidente della FIGC.
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[modifica] Carriera di dirigente sportivo
[modifica] I primi ruoli dirigenziali
Campione europeo di sci nautico negli anni 1958, 1959 e 1960, la sua carriera di dirigente sportivo inizia nel 1962 quando divenne presidente della Federazione Italiana Sci Nautico, carica che manterrà fino al 1976. Sarà anche presidente della Commissione Tecnica dell'Unione Mondiale dello Sci Nautico dal 1963 al 1967 e presidente dello stesso ente dal 1967 al 1973.
La sua notorietà a livello nazionale crebbe notevolmente nel 1967, quando -alla morte del padre- divenne presidente dell'AC Milan, carica che terrà fino al 1973.
[modifica] Carraro diviene il poltronissimo
In seguito, divenne una delle principali personalità della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ricoprendo numerosi incarichi dirigenziali, che gli valgono il soprannome di poltronissimo:
- dal 1966 al 1968 membro del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Professionisti;
- dal 1968 al 1972 Consigliere Federale;
- nel 1971 presidente della Commissione per i rapporti fra la FIGC ed il Sindacato Calciatori;
- dal 1972 al 1974 presidente del Settore Tecnico;
- dal febbraio 1973 vicepresidente della FIGC e dal giugno 1973 presidente della Lega Nazionale Professionisti;
- Presidente della FIGC dal 1 agosto 1976 fino al 1978;
- Presidente del CONI dal 1978 al 1987;
- dal 9 luglio 1986 al 29 luglio 1987, Commissario Straordinario della FIGC;
- Presidente della Lega Nazionale Professionisti dal 21 febbraio 1997 al 28 dicembre 2001;
- dal 28 dicembre 2001 all'8 maggio 2006 è Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Dal 1982 è membro del Comitato Olimpico Internazionale.
[modifica] Le critiche e le contestazioni dei tifosi
Franco Carraro è stato oggetto di contestazioni, anche aggressive, da parte di gruppi di tifosi di calcio, in particolare dai tifosi del Cosenza, del Napoli e del Catania. I motivi di tali critiche sono dovuti al fatto che Carraro è molto vicino ai gruppi bancari che controllano alcune società calcistiche, come ad esempio Capitalia (che, mediante Italpetroli controlla la Roma, ed è anche creditrice del Parma) e Mediocredito (sottogruppo di Capitalia, ed uno dei maggiori azionisti della Lazio).
L'avversità dei tifosi partenopei è dovuta tuttavia principalmente alle vicende relative alla retrocessione del Napoli in serie C1 (2004), avvenuta in seguito ai problemi finanziari della società. Franco Carraro è stato infatti tra i sostenitori di tale sanzione (la retrocessione non è avvenuta in campo, ma a tavolino), ed ha in seguito negato i ripescaggi che avrebbero concesso alla squadra napoletana di militare in serie B (clamoroso il caso in cui Carraro confermò l'iscrizione del Pescara in serie B, quando anche il presidente della società abruzzese ammise di non essere in regola con l'iscrizione e propose al Napoli un inversione di serie tra le due società, per mantenere salva almeno la serie C per la sua squadra ).
Anche i tifosi della Fiorentina contestarono Carraro per il diverso trattamento riservato alla squadra dei viola rispetto alla Roma, nel 2002, in seguito alle crisi finanziarie di diverse squadre di serie A.
Carraro è invece contestato dai tifosi del Cosenza per la mancata iscrizione al campionato di serie B o di serie C1 nel 2003. La società calabrese fu esclusa ufficialmente per la presentazione in ritardo di una fideiussione. Secondo le opinioni dei calabresi la cancellazione fu determinata invece dalla volontà di ripescare in serie B la Fiorentina, appena promossa dalla C2 alla C1.
Carraro è indagato per minacce a corpi giudiziari dello Stato, su denuncia dei TAR di Catania, e per abuso di ufficio a Roma.
[modifica] Le dimissioni
In data 8 maggio 2006 Carraro si è dimesso da Presidente della F.I.G.C. con una lettera nella quale, tra l'altro, afferma:
Coivolto nello scandalo fu inibito per 4 anni e 6 mesi nella sentenza della CAF, per poi essere semplicemente multato di 80000 euro (praticamente assolto) nella sentenza della Corte Federale.
[modifica] Carriera extrasportiva
Franco Carraro è stato per tre volte ministro del Turismo, Sport e Spettacolo (dal luglio 1987 al novembre 1989) nei governi Goria, De Mita e Andreotti VI. La sua nomina fu una conseguenza dell'imminenza dei Mondiali di calcio del 1990: ma non fu Carraro a tagliare i nastri dei nuovi impianti sportivi.
All'inizio del 1989, il segretario del PSI Bettino Craxi e quello della DC Arnaldo Forlani strinsero un accordo (il "patto del camper"), che prevedeva, tra l'altro, che il sindaco di Roma sarebbe toccato ad un socialista. E' infatti, alle elezioni amministrative dell'ottobre di quell'anno Carraro è praticamente il candidato in pectore allo scanno più alto del Campidoglio ed il mese successivo è eletto sindaco senza difficoltà dal consiglio comunale di Roma.
Dal novembre 1989 all'aprile 1993 guida tre giunte: la prima di pentapartito, la seconda allargata agli indipendenti (il cosiddetto "ottovolante") e la terza, durata solo 24 ore, composta dai soli laici senza la partecipazione della Democrazia Cristiana.
La seconda giunta Carraro, infatti, si trovò nell'impossibilità di operare a causa dei continui arresti e incriminazioni dei suoi assessori. Di qui il tentativo di costituire una giunta formata da personalità che fino a quel momento non fossero mai state implicate nell'amministrazione cittadina. Tuttavia, le dimissioni della quasi totalità dei consiglieri comunali dell'opposizione comportarono la conseguenza dello scioglimento dell'assemblea capitolina, con la nomina di un commissario prefettizio.
Passate le consegne al commissario, Carraro decise di abbandonare la politica attiva e di rivolgere la sua attenzione ad altri campi, dedicandosi in particolare al management di banche ed imprese. Dal 1994 al 1999 è presidente del colosso Impregilo e ne è direttore fino al 2002. Dal 1995 al 2000 è presidente anche di Venezia Nuova Consortium. Tra il 1999 ed il 2000, è vicepresidente di Mediocredito (la merchant bank della ex Banca di Roma, ora Capitalia), di cui è presidente dall'aprile del 2000.
[modifica] La Villa "Bosco Parrasio" al Gianicolo
La meravigliosa villa "Bosco Parrasio" a via Garibaldi sulle pendici del Gianicolo è la sede dell'Accademia dell'Arcadia: nel 1973 l'Arcadia affittò la villa a Susanna Agnelli che nel 1978 girò il contratto a Carraro. Secondo i giornali, nel 1993 il canone era fermo a un milione e ottocentomila lire. Al "Corriere della Sera" Carraro ha replicato: «L'affitto è un po' più alto e il contratto scadrà nel 2003». Il contratto e' stato rinnovato. Carraro ha l'obbligo di sostenere le spese di restauro della villa.
[modifica] Altri progetti
Articolo su Wikinotizie: Bufera nel mondo del calcio
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: Giulio Onesti |
Presidente del C.O.N.I. 1978 - 1987 |
Successore: Arrigo Gattai |
Predecessore: | Sindaco di Roma | Successore: | |
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Pietro Giubilo | 1989 - 1993 | Francesco Rutelli |
Predecessore: | Presidente della Federcalcio italiana | Successore: | |
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Artemio Franchi | 1976 - 1978 | Artemio Franchi | I |
Federico Sordillo | 1986 - 1987 | Antonio Matarrese | II |
Gianni Petrucci | 2001 - 2006 | Guido Rossi | III |