Fratta Polesine
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 11 m s.l.m. | ||
Superficie: | 20,9 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 129,9 ab./km² | ||
Frazioni: | Palazzine, Paolino, Pizzon, Ramedello Basso, Ramedello di Mezzo, Sabbioni, Valle, Zaffarda | ||
Comuni contigui: | Costa di Rovigo, Lendinara, Pincara, San Bellino, Villamarzana, Villanova del Ghebbo | ||
CAP: | 45025 | ||
Pref. tel: | 0425 | ||
Codice ISTAT: | 029024 | ||
Codice catasto: | D788 | ||
Nome abitanti: | frattensi | ||
Santo patrono: | Santi Pietro e Paolo | ||
Giorno festivo: | 29 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
Fratta Polesine è un comune di 2.759 abitanti della Provincia di Rovigo. L'abitato è di antichissima origine e ricco di spunti storici e culturali. Fratta è nota per lo più grazie alla bella Villa Badoer, costruita dall'architetto Andrea Palladio nel 1570 e dichiarata monumento patrimonio dell'UNESCO. Fratta è conosciuta anche per la vicenda dei Carbonari della Fratta, per essere il luogo dove è cresciuto Giacomo Matteotti e per vantare la più grande necropoli d'Europa dell'Età del Bronzo.
Indice |
[modifica] Geografia
Fratta è situata nella parte medio occidentale del Polesine ed è attraversata dal fiume Scortico. Nei pressi del borgo Pizzon, lo Scortico si immette nel Canal Bianco che segna il confine sud del territorio comunale e bagna la frazione di Paolino. A nord, confinante con il comune di Villanova del Ghebbo e di Lendinara, si trova la frazione di Ramedello. Verso il confine con Villamarzana si trova la Frattesina
[modifica] Storia
[modifica] Età antica e classica
Intorno al 1967 vennero effettuati, in località Frattesina, i primi ritrovamenti archeologici, soprattutto ceramici e ossei, relativi ad un insediamento protovillanoviano. Gli scavi veri e propri iniziarono nel 1974 e non si sono ancora conclusi.
Nel 2005, durante i lavori consortili per il "Completamento del riordino idraulico del bacino Valdentro" sono stati portati alla luce, in località Narde, numerosi reperti attribuiti ad una vasta necropoli del XI – IX secolo AC.
Dopo questi ultimi scavi si è concluso di aver individuato in Fratta la più grande necropoli d'Europa.
[modifica] Età medioevale
Le prime notizie storiche risalgono al 1054 quando il Vescovo di Adria, Benedetto I, ottenne il feudo comprendente, tra gli altri, anche il territorio di Fratta Polesine, allora nota con il nome di Villa Comedati. Nel 1104 i Vescovi vi costruirono un Castello attorno al quale si svolsero lotte terribili per il suo possesso tra i Vescovi, i Veronesi e gli Estensi. Distrutto e riedificato più volte, passò infine nelle mani dei Pepoli; gli ultimi resti del castello scomparvero definitivamente al principio del XIX secolo.
Nel 1395 Fratta passò sotto la Repubblica di Venezia e vi rimase fino al Trattato di Campo Formio del 1797. Durante tutto il periodo passato sotto la Repubblica di Venezia, Fratta ricevette un'attenzione particolare da parte dei Nobili Veneziani, che la scelsero come luogo di villeggiatura estiva. A Fratta, infatti, sorgono numerosissime ville venete tra le quali spicca la "Badoera", costruita nel 1570 dall'architetto Andrea Palladio.
[modifica] Storia moderna
Nel 1818 si assisteva alla tragedia dei Carbonari della Fratta, primo esempio di repressione da parte austriaca delle aspirazioni alla libertà e all'emancipazione nazionale.
A ricordare il sacrificio dei Carbonari, nel 1867, venne eretto un monumento opera dello scultore veronese Grazioso Spazzi, primo nel Veneto liberato dopo la Terza guerra di indipendenza italiana.
Solo pochi anni dopo, un altro eroe Frattense lascerà il segno nella Storia d'Italia: nel 1885 nasce infatti a Fratta Polesine Giacomo Matteotti, ucciso dai Fascisti il 10 giugno 1924 per aver denunciato i brogli elettorali di Mussolini.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Edifici più rilevanti
- Villa Badoer di Andrea Palladio – Monumento Patrimonio dell'UNESCO
- Villa Molin - Avezzù. Scuola Palladiana – Villa della Carboneria.
- Villa Oroboni, Villa della Carboneria.
- Palazzetto Villa, Cornoldi – Fanan – Villa della Carboneria.
- Villa Monti – Viaro – Villa della Carboneria.
- Villa David – Franchin – Villa della Carboneria.
- Villa e Parco Labia.
- Palazzo Campanari – Sede Comunale.
- Palazzo Grindati – Boniotti - "Manegium".
- Villa Dolfin – Casa Divina Provvidenza.
- Chiesa di S.Francesco.
- Casa Canonica.
- Chiesa Arcipretale dei SS.AA. Pietro e Paolo.
- Chiesa di San Bartolomeo.
- Chiesa Parrocchiale di Paolino.
- Mulinon – Archeologia Industriale molitoria e idraulica.
- Casa Matteotti.
[modifica] Cultura
Fratta Polesine, nonostante le piccole dimensioni, è teatro di numerosissime manifestazioni che vanno dalla sacralità del presepio vivente alla mondanità di Miss Italia.
Per un elenco completo e aggiornato delle manifestazioni in programma è possibile consultare il sito istituzionale.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Riccardo Resini dal 28/05/2002
Centralino del comune: 0425 668030
Email del comune: info@comune.frattapolesine.ro.it
[modifica] Città gemellate
Fratta Polesine è gemellata con la città portuale di Tulcea, Romania.
[modifica] Personaggi celebri nativi di Fratta Polesine
- Giacomo Matteotti, deputato socialista, 1885-1924;
- Giuseppe Romanato, deputato democristiano, 1916-1985;