Galleria Mazzini (Genova)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Galleria Mazzini è un camminamento coperto situato nel centro di Genova, in prossimità del Teatro Carlo Felice e di piazza De Ferrari.
Corre parallela a via Roma, assieme alla quale fu costruita tra il 1870 ed il 1880 sull'esempio dei famosi passages parigini.
Indice |
[modifica] Realizzazione e inaugurazione
La Galleria Mazzini fu costruita a seguito dell'apertura del secondo tratto di via Assarotti (Via Assarotti viene realizzata in due tempi: un primo asse viario dal 1853, e un secondo, situato a valle, corrispondente all'attuale via Roma). Terminato il primo rettilineo di via Assarotti a monte della città negli anni '50 dell'Ottocento, come attuazione del piano del Barabino del 1825, lo si completava con una seconda via a valle di questa, che ne prolungava il rettifilo a valle, entrando nel cuore della città vecchia, terminanndo nella piazza San Domenico (nome mutato negli anni '70 dell'Ottocento in De Ferrari, da Raffaele De Ferrari duca di Galliera).
Per eseguire questo secondo tratto di via Assarotti (attuale via Roma) si sbanca parte della collina di Piccapietra. Partendo dalle spalle del Teatro Carlo Felice (il Teatro dell'Opera, progettato da Carlo Barabino e terminato nel 1828), subito sul retro di questo si demolivano la chiesa e il convento di San Sebastiano, il conservatorio di San Giuseppe, quanto rimaneva del convento di San Domenico. I fratelli Bonino assunsero l'esecuzione dei lavori il 25 luglio 1871. Presentano il progetto, divenuto definitivo nonostante i tentativi di deviare il percorso rettilineo onde salvare l'antica chiesa di San Sebastiano (la proposta di salvare il complesso monumentale con una deviazione curvilinea della strada era patrocinata dal gruppo di artisti, architetti e restauratori cui facevano parte Maurizio Dufour e Alfredo D'Andrade). Oltre ai conventi venne demolito anche un tratto dell'acquedotto civico medioevale che, correndo sul percorso delle mura del Barbarossa, attraversava la salita di Santa Caterina. Sul fronte posteriore dei palazzi di questo secondo tratto di via Assarotti-via Roma si previde una seconda fila di palazzi con inframmezzata una galleria di passaggio con una copertura vetrata. Con regio decreto del 26 luglio 1874 si proclamano di pubblica utilità questi secondi lavori che portano all'apertura della Galleria Mazzini. Quanto all'intitolazione la si imponeva superando le contestazioni contrarie al nome dell'esule da parte del partito cattolico.
I lavori per la Galleria Mazzini iniziavano il 26 luglio 1874 e terminavano nel 1876, con la posa degli arredi di bronzo. Di questi ultimi, sono in alto sotto la cupola vetrata i quattro “Giano” (Giano Bifronte, divinità antico romana simbolo di Genova) angolari di bronzo dorato, e sotto a questi i quattro lampadari in bronzo con lo stemma di Genova. Tutti questi bronzi erano stati fatti fondere a Berlino.
[modifica] Galleria Mazzini incontro di intellettuali e artisti fra Otto e Novecento
La Genova del tempo visse l'inaugurazione come un grande avvenimento grazie alle vetrate scintillanti, ai lampadari in bronzo e alle grandi cupole in vetro attraverso le quali la galleria è naturalmente illuminata. All'epoca era considerata troppo lussuosa.
La Galleria Mazzini diventa luogo di ritrovo di intellettuali e personalità illustri nell'Ottocento, con i suoi locali
[modifica] Locali storici di Galleria Mazzini
Ristorante della Posta: gestito da Pippo Luce. Posto nel primo edificio dopo l'ingresso dal Carlo Felice, con mezzanino sopra al piano terra. Fu frequentato dagli artisti dei teatri dell'Opera (il Carlo Felice), Paganini, Alcazar, Verdi. Lo frequentarono Mascagni, Puccini, Zacconi, Angelo Musco, Maria Maresca, Mimì Aguglia, quando erano di passaggio a Genova per le loro rappresentazioni. Accade qui un incidente con omicidio colposo nel 1903: il poeta Alessandro Giribaldi venne a contrasto con altri intellettuali di un tavolo vicino, nel parapiglia perse gli occhiali, e nella mischia diede una coltellata mortale ad un altro; assolto nel processo, nei dieci mesi passati in prigione compose i “Canti del prigioniero”
Birreria Zolezi: aperta nel 1877, in essa si tenevano concerti di musica melodica. Ospitò la prima orchestrina, proveniente da Vienna, ad essere formata da sole donne. Vi diedero i loro spettacoli Lina Cavalieri, la Campi, la Donnarumma, chiamate su invito
Caffè Bardi: frequentato dai Repubblicani mazziniani storici, di cui racconta Morando.
Carlin Pescia, detto Pippo: frequentato dai giornalisti genovesi Pietro Guastavino, Luigi Becherucci, Luigi Dameri, Williy Diaz, Mario Maria Martini, Luigi Campolonghi, Camilla Bisi, Flavia Steno
Il Semeria e il Viennese: qui si vendevano mazzolini di fiori da appuntare sulle vesti
Caffè Roma: verso la fine dell'Ottocento era un importante salotto di Genova. Lo frequentarono Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, lo scultore Messina, Salvatore Quasimodo da giovane, il marchese Ettore De Katt, Pipein Gamba (disegnatore, abitava al n° 3 di Galleria Mazzini), Ugo Nebbia, Jack la Bolina, il capitan Francesco Ansaldo; gli illustri repubblicani divenuti personaggi noti: Anton Giulio Barrili, Stefano Canzio (Garibaldino dei Mille, figlio di Michele Canzio, genero di Garibaldi), Gandolin (noto giornalista genovese), l'architetto Grasso (autore della tomba di Mazzini a Necropoli di Staglieno e dei portici neogotici di via XX Settembre), il garibaldino Antonio Burlando (partecipe dell'Impresa dei Mille); i giornalisti: Giuseppe Canepa, Carlo Panseri, Mario Maria Martini, Pierangelo Baratono, Umberto Cavassa; i poeti: Montale, Sbarbaro, Gozzano, dallo scultore Bassano, da Giuseppe De Paoli.
La libreria Moderna, di Giovanni Ricci, frequentata da Edmondo De Amicis, Paolo Bourget, Orazio Raimondo, Salvator Gotta, Carlo Pastorino, Giovanni Monleone, Mario Malfettani, Giovanni Ansaldo, Arturo Salucci, Edoardo Firpo, Nicolò Bacigalupo. La libreria, uno dei principali ritrovi della scapigliatura locale, fu eletta a domicilio letterario da Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, cui successe nel ruolo Federico Donaver. Qui nel 1898 nacque l'amicizia letteraria tra i giovani Alessandro Giribaldi e Alessandro Varaldo e Gian Pietro Lucini, nell'ambito di una poetica simbolista di fine secolo. L'interesse per le novità condusse dalla letteratura al Socialismo; Lerda conferì alla sua attività di casa editrice un indirizzo socialista. Testi editi furono pertanto anche quelli di Vandervelde, Kautsky, Marx, Valera, Salucci (di lui la Libreria Moderna pubblicò Il crepuscolo del socialismo (1910))
[modifica] L'attuale Galleria Mazzini
In Galleria Mazzini ha luogo la Fiera del libro, mostra avviata dai vecchi bancarellisti Michele Amilcare Tolozzi, Giacomo Bertoni, Italo Muccini, Libera Traverso.
La riapertura del teatro Carlo Felice: il vuoto lasciato dal Teatro Carlo Felice a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e della demolizione per le fondamenta del nuovo Teatro, i cui tempi di progettazione si protrassero sino agli anni '80 del Novecento, sminuisce anche riduce il ruolo della Galleria Mazzini. Il Teatro viene ricostruito su progetto di Aldo Rossi nel 1992. La sua riapertura negli anni novanta ha ridato nuova vitalità alla Galleria Mazzini.
La ripavimentazione: all'inizio degli anni '90 del Novecento, in occasione del rinnovo degli edifici e degli angoli principali della città per le colombiadi del 1992, è stato rifatto il selciato della Galleria Mazzini, togliendo le originarie lastre di pietra degli anni '70 dell'Ottocento e sostituendole con altre di cementi compressi di moderna composizione dalla siperficie lucidata. Le precedenti lastre sono state donate dall'allora sindaco di Genova, Romano Merlo (sindaco: 2 ag. 1990 - 3 dic. 1992), al Comune di Pontremoli che le ha usate per ripavimentare con pietre d'epoca le sue due piazze principali nel centro storico. Sempre per la pavimentazione, in occasione ai fondi ottenuti per la riunione del G8 del 1992, nella pavimentazione posta sotto le cupole vetrate sono stati aggiunti dei disegni a mosaico con figure astratte.
Luogo d'incontro oggi: In Galleria Mazzini - meta dello struscio pomeridiano per una veloce pizza o un aperitivo - si svolge a dicembre ogni anno (approssimativamente dal 7 al 24 la Fiera del libro.
[modifica] Bibliografia
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Genova/Bibliografia. |
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Galleria Mazzini