Gianfranco Fini
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«Di fronte all'orrore della Shoah, simbolo perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio, sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il nazismo riservò all'intero popolo ebraico.»
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(Messaggio scritto da Gianfranco Fini sul Libro della Memoria durante la sua visita in Israele, 24 novembre 2003)
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Gianfranco Fini | |
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Luogo di nascita | Bologna, ![]() |
Data di nascita | 3 gennaio 1952 |
Titolo di studio | Dottore in Psicologia |
Professione | Politico e giornalista |
Partito | ![]() |
Legislatura | IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV Legislatura |
Gruppo | ![]() |
Coalizione | CdL |
Circoscrizione | XI (Emilia-Romagna) |
Incarichi parlamentari | |
Dal 6 giugno 2006 è componente della III Commissione (Affari esteri e comunitari) |
Gianfranco Fini (Bologna, 3 gennaio 1952) è un politico italiano, presidente nazionale e leader di Alleanza Nazionale. È stato vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri del Governo Berlusconi II e del Governo Berlusconi III.
Indice |
[modifica] Primi passi
Il padre Argenio Fini (Bologna 1923 - Roma 1998), più noto come Sergio, fu volontario della Repubblica Sociale Italiana nella Divisione di Fanteria San Marco, e più tardi iscritto alla Associazione nazionale dei combattenti. Prima dell'ascesa politica del figlio si dichiarò vicino al Partito Socialista Democratico Italiano, ma dopo l'iscrizione di Gianfranco nel Movimento Sociale Italiano lavorò in una compagnia petrolifera, abbandonando in tal modo l'impegno politico.
Gianfranco, laureato in psicologia e giornalista professionista, iniziò la sua carriera politica nel Fronte della Gioventù, formazione giovanile di destra, di cui assunse la presidenza nel 1977.
Nel dicembre 1987, sostituisce Giorgio Almirante alla segreteria nazionale del MSI, Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, di cui rimane segretario fino al gennaio 1990 e poi a partire dal luglio del 1991.
[modifica] Dal MSI ad AN
La svolta nel congresso di Fiuggi (25-29 gennaio 1995) segna il cambio di denominazione del partito in Alleanza Nazionale, di cui Fini assume la presidenza.
Gianfranco Fini è stato eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione XV (LAZIO 1), Collegio 24 Roma-Della Vittoria. Era stato eletto deputato anche nelle legislature IX, X, XI, XII e XIII.
Dal 2001 al 2005 ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del Consiglio nel secondo governo Berlusconi, dal quale è stato nominato ministro degli Esteri nel novembre 2004 dopo l'entrata del precedente ministro Franco Frattini nella Commissione Europea al posto di Rocco Buttiglione, indicato dal Governo italiano ma bocciato dall'Europarlamento.
Il doppio incarico di vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri gli viene confermato dal Governo Berlusconi III, varato all'indomani della crisi della Casa delle Libertà, in seguito alla sconfitta delle elezioni regionali.
[modifica] Gli "strappi" ideologici
In una visita in Israele, ha denunciato gli orrori del fascismo e la tragedia dell'Olocausto, definendo il fascismo stesso come «male assoluto del XX secolo» nella misura in cui esso si era reso complice del nazismo. Tuttavia in precedenza (soprattutto prima del 1994, anno in cui entra nel Governo Berlusconi I erano state numerose le dichiarazioni apologetiche nei confronti dello stesso fascismo[1] («Credo ancora nel fascismo, sì, ci credo» 19 agosto 1989; «Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista», Il Giornale, 5 gennaio 1990; «Mussolini è stato il più grande statista nel secolo. E se vivesse oggi, garantirebbe la libertà degli italiani», 30 settembre 1992; «...chi è vinto dalle armi ma non dalla storia è destinato a gustare il dolce sapore della rivincita... Dopo quasi mezzo secolo, il fascismo è idealmente vivo...», maggio 1992; «Mussolini è stato il più grande statista del Secolo... Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti», giugno 1994).
Hanno fatto discutere le sue posizioni sul tema della fecondazione assistita (che sembravano in rotta con lo spirito conservatore tipico di AN): in particolare, l'annuncio del voto favorevole (tre sì e un no) ai referendum sulla stessa del giugno 2005. L'episodio ha generato qualche scompiglio nel partito, che ha cominciato a discutere di un eventuale cambio di leadership anche per spinta dei ministri di AN, definiti "colonnelli". Publio Fiori, vicepresidente della Camera dei deputati, ha abbandonato Fini per schierarsi con la Democrazia Cristiana per le Autonomie. Suscitarono polemiche le sua affermazione al Maurizio Costanzo Show nell'aprile del 1998, dove affermò che "un omosessuale non può fare il maestro".
[modifica] Sviluppi recenti
Gianfranco Fini e il suo partito hanno ritrovato l'unità e la concordia nell'estate del 2005, all'indomani di un congresso che gli ha riconfermato la fiducia e ha deliberato lo scioglimento delle correnti interne, proprio in nome dell'unità. In vista delle elezioni politiche italiane del 2006 per la prima volta il suo cognome è comparso nel simbolo elettorale di AN, così come era stato richiesto da alcuni suoi sostenitori.
Nel febbraio 2006 fa approvare una modifica al d.P.R. n. 309/1990 (Testo Unico sugli stupefacenti), inserita nel pacchetto sicurezza per le Olimpiadi invernali Torino 2006. Questa abolisce la distinzione tra droghe leggere, quali la cannabis, e droghe pesanti, quali eroina o cocaina.
A norma dell'art. 75 del predetto T.U., per l'uso personale sono previste alcune sanzioni amministrative, da applicarsi singolarmente o cumulativamente, a seconda delle peculiarità del caso concreto: la sospensione del passaporto, la sospensione della patente di guida, o il divieto di conseguirla, nonché la sospensione del porto d'armi. Tali sanzioni devono avere durata compresa tra un minimo di un mese ed un massimo di un anno. Se trovati in possesso di una quantità superiore ai massimi consentiti da apposite tabelle non ci si potrà più appellare all’uso personale ma scatterà l'accusa di spaccio. Anche la coltivazione di una singola pianta di cannabis potrebbe essere ora punita con la reclusione da uno a sei anni.
Nell'estate del 2006 ha, inoltre, annunciato l'imminente eliminazione della fiamma e della scritta "M.S.I." dal simbolo di Alleanza Nazionale [2], ponendo come termine ultimo le elezioni Europee del 2009. Questa dichiarazione segna l'atto conclusivo di un azione di rinnovamento dell'identità del partito, già avviata nel 1995 a Fiuggi, volta a scrollarsi l' eredità del Fascismo e rendendo così Alleanza Nazionale, un partito esponente di una destra moderata e moderna.
Nel dicembre 2006 ha dichiarato la propria apertura a discutere sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, comprendendo in esse le unioni omosessuali:
Ciononostante, si è in seguito detto contrario al disegno di legge presentato dal centrosinistra per regolamentare la materia (i DICO).
A fine gennaio 2007 Silvio Berlusconi dichiarò Fini come suo successore, in caso di creazione di un partito unico, incontrando i dissensi della Lega e dell'UDC.
[modifica] Opere
- Un'Italia civile. 1999. ISBN 8879284738
- L'Europa che verrà. Il destino del continente e il ruolo dell'Italia. 2003. ISBN 888112484X
[modifica] Note
- ↑ Articolo su Effedieffe.com; La “conversione” di Fini, articolo su Il Foglio
- ↑ Le parole di Fini sul cambio del simbolo sono comunque più volte state respinte dal partito, che vede nella fiamma una sorta di continuità con l'MSI; in particolare Maurizio Gasparri aveva espresso la sua contrarietà verso l'ipotesi di rimozione della fiamma: quest'ultimo in un articolo scritto sul suo sito affermava che il simbolo non sarebbe stato cancellato. Alla infine è intervenuto lo stesso Fini che ha smentito definitivamente un articolo riportato su L'espresso che affermava un imminente modifica del simbolo.
[modifica] Bibliografia
- Goffredo Locatelli, Daniele Martini. Duce addio. La biografia di Gianfranco Fini. 1994. ISBN 8830412651
- Corrado De Cesare. Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini. Kaos Edizioni, 1995. ISBN 889530461
- Gian Antonio Stella. Gianfranco Fini, una faina senza zavorra in Tribù. Foto di gruppo con Cavaliere. Milano, Mondadori, 2001. ISBN 880449736X
- Federico Guiglia, Para Enrico. Gianfranco Fini. Cronaca di un leader. 2002. ISBN 8871666291
- Stefano Marsiglia, Collettivo Malatempora. Fini. Una storia nera. 2004. ISBN 8884250404
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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Predecessore: | Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana | Successore: | ![]() |
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Franco Frattini | 2004 - 2006 | Massimo D'Alema | I |