New Immissions/Updates:
boundless - educate - edutalab - empatico - es-ebooks - es16 - fr16 - fsfiles - hesperian - solidaria - wikipediaforschools
- wikipediaforschoolses - wikipediaforschoolsfr - wikipediaforschoolspt - worldmap -

See also: Liber Liber - Libro Parlato - Liber Musica  - Manuzio -  Liber Liber ISO Files - Alphabetical Order - Multivolume ZIP Complete Archive - PDF Files - OGG Music Files -

PROJECT GUTENBERG HTML: Volume I - Volume II - Volume III - Volume IV - Volume V - Volume VI - Volume VII - Volume VIII - Volume IX

Ascolta ""Volevo solo fare un audiolibro"" su Spreaker.
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Giovanni Domenico Ferretti - Wikipedia

Giovanni Domenico Ferretti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Giovanni Domenico Ferretti (Firenze, 1692 - 1768) è stato un pittore fiorentino del periodo rococò.

Indice

[modifica] Biografia

Autoritratto
Autoritratto

Nato al tramonto del ‘600 e morto poco oltre la metà del ‘700 a Firenze, Giovanni Domenico Ferretti (o Giandomenico) fu uno dei più importanti pittori, sia d’affresco che su tela, del rococò toscano.
Secondo soltanto al contemporaneo Giovanni Camillo Sagrestani, Ferretti ebbe la buona ventura di incontrare nella sua strada un maestro di grande calibro come il bolognese Giuseppe Maria Crespi che apportò alla scuola classicista toscana la grande tradizione emiliano-padana che in Ferretti si fusero per iniziare una carriera pittorica di grande originalità.
Quando Ferretti nacque, nel 1692, il tardo barocco ancora dominava in Italia e Mattia Preti era il più famoso frescante dell’epoca.

[modifica] Il Rococò in Toscana

Con l’arrivo di Sebastiano Ricci e con i suoi affreschi per Palazzo Marucelli, siamo nel primo decennio del ‘700, Firenze improvvisamente scopre la pittura rococò veneziana con i suoi cieli trasparenti e i colori brillanti; colori che a Firenze non si vedevano più dai tempi di Pietro da Cortona nella sua opera più importante e imponente lasciata nel capoluogo toscano all’inizio del XVII secolo: gli affreschi nelle stanze di Palazzo Pitti residenza del Granduca di Toscana.
In questo periodo la decadenza della pittura toscana è al suo massimo storico, le grandi opere commissionate dalla corte medicea sono in mano a pittori stranieri, come gli affreschi per Palazzo Medici del napoletano Luca Giordano, quelli di Palazzo Pitti di Pietro da Cortona, toscano di origine ma romano d’adozione e di formazione pittorica, e quelli di Palazzo Marucelli, come abbiamo già detto, del veneziano Sebastiano Ricci.
Se da un lato l’arrivo di stranieri fu un brutto colpo per i pittori toscani d’altro lato questa frequentazione permise la circolazione di nuove idee e nuove forme di pittura più vicine al clima internazionale.
Questo influenzò non poco la pittura toscana la quale però non riuscirà più ad esprimere un pittore di calibro europeo come era avvenuto nella stagione del rinascimento e manierismo.
Firenze è una città che ormai vive dei fasti del passato se pensiamo che le due opere architettoniche più importanti costruite fra il ‘600 e il ‘700 cioè: la chiesa teatina di San Gaetano e Michele e l’Oratorio dei padri Filippini (oggi Tribunale della città), pur se costruiti in stile barocco e rococò, non riescono a svincolarsi dall’influenza dei grandi architetti rinascimentali delle fine del ‘400 come Leon Battista Alberti fino alla metà del secolo successivo come Bernardo Buontalenti.
Pare che la città non riesca a fare a meno della tradizione classica con le sue grandi colonne, i volumi e gli spazi perfettamente equilibrati d’impronta ancora brunelleschiana; mentre già altrove c’erano i Bernini e i Borromini, gli Juvarra e i Vanvitelli. D’altronde le tre più importanti chiese della città, il Duomo, Santa Croce e San Lorenzo, erano rimaste senza facciata nonostante i concorsi a suo tempo banditi per la costruzione della stessa e a cui parteciparono grandi architetti come Michelangelo, Buontalenti e il suo allievo Gherardo Silvani il primo architetto barocco fiorentino.
Soltanto nell’800 si cercò di rimediare e furono costruite le facciate del Duomo e di Santa Croce con soluzioni di dubbio gusto.
Soltanto San Lorenzo fu risparmiata forse perché nessuno ebbe il coraggio di confrontarsi con il progetto della facciata lasciato da Michelangelo.

[modifica] Ferretti in Emilia

Ferretti, data l’origine emiliana della famiglia paterna, iniziò i suoi primi studi presso un oscuro pittore imolese: Francesco Chiusuri e come sua prima commissione importante fu chiamato a decorare il Duomo di Imola, perciò quando Ferretti iniziò ad imporsi anche in ambiente fiorentino fu detto “l’Imolese” pur se nato a Firenze.
Dato che il suo primo mecenate, il cardinale bolognese Ulisse Gozzadini, era divenuto Vescovo di Imola, Ferretti lo seguì e continuò la sua carriera in ambiente emiliano assorbendo la maniera dei grandi pittori del ‘600 dei Carracci, Guercino, Domenichino, Guido Reni e Francesco Albani, ma anche la pittura di genere popolareggiante come quella del Crespi, del quale fu diretto allievo, con i suoi paesaggi e gli interni oscuri ancora legati alla tradizione emiliano-lombarda del cinque e seicento di Moroni e Caravaggio si ritrovano nel giovanissimo Ferretti nelle tele dipinte per il convento di San Domenico a Imola.

[modifica] Il ritorno a Firenze

Badia Fiorentina affresco di Ferretti, Il Martirio di Santo Stefano
Badia Fiorentina affresco di Ferretti, Il Martirio di Santo Stefano

Tornato a Firenze con una lettera di raccomandazioni del cardinale Gozzadini per l’allora Granduca Cosimo III de' Medici, Giandomenico Ferretti iniziò la sua carriera in Toscana come frescante, forse l’ultimo fiorentino di un certo calibro, ed ebbe numerose richieste per affrescare oratori e chiese minori.
Molte di queste chiese ebbero una pessima fortuna e furono soppresse, con gli affreschi di Ferretti, al tempo del riformista Granduca Pietro Leopoldo di Lorena nella seconda metà del ‘700.
Dopo gli affreschi per le chiese minori, Ferretti fu anche chiamato a decorare anche grandi complessi storici.
Gli affreschi del coro per la Badia Fiorentina sono uno dei momenti migliori del giovane Ferretti, ma altre sue opere furono richieste da chiese importanti di Firenze come la decorazione della Cappella di San Giuseppe nel Duomo, l’altare e la cupola di San Salvatore al Vescovato, la Cappella Vespucci in Santa Trinita, la decorazione della Chiesa di Sant'Angelo a Legnaia, dell'Oratorio di San Niccolò del Ceppo e della medicea Villa La Magia a Quarrata passata nel '700 alla famiglia pistoiese Amati-Cellesi per la quale il pittore fiorentino decorò anche il palazzo.
Ma il suo impegno più importante fu la decorazione del soffitto della chiesa di Santa Maria del Carmine alla quale lavorò sino alla sua morte nel 1768.

La chiesa del Carmine era, dal punto di vista pittorico, uno dei gioielli di Firenze. Questa chiesa conteneva infatti il ciclo degli affreschi della Cappella Brancacci dipinta alla fine del ‘400 da Masolino da Panicale ma soprattutto dal suo allievo Masaccio che la trasformò nel manifesto della pittura rinascimentale e affascinò e ispirò i grandi pittori dei secoli successivi.

Ferretti lavorò fianco a fianco con uno dei pilastri della pittura italiana ed europea, ma nel 1771, tre anni dopo la sua morte, un grosso incendio distrusse quasi completamente la chiesa del Carmine, gli affreschi di Masaccio, per nostra fortuna si salvarono, ma quelli del più modesto Ferretti andarono completamente distrutti insieme al soffitto della chiesa.

Chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Corsini, affresco di Ferretti
Chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Corsini, affresco di Ferretti

[modifica] La pittura mitologica

Ferretti lavorò spesso anche fuori Firenze, in maniera particolare per la decorazione di palazzi delle nobili famiglie toscane, qui si ritrova un altro aspetto della sua pittura cioè quella di genere mitologico, molto diffusa durante il ‘700 grazie soprattutto al grande maestro veneziano, suo contemporaneo, Giovanni Battista Tiepolo.
Tiepolo si confrontò con i grandi esempi di pittura mitologica della sua città, da Veronese a Sebastiano Ricci, poi la sua grande tecnica ed inventiva lo portò anche fuori dall’Italia per decorare grandi cicli: presso il Residenz di Wűrzburg e il Palazzo Reale di Madrid.
Ferretti invece decorò fra gli altri: Palazzo Amati Cellesi a Pistoia, Palazzo Chigi Sansedoni a Siena e Villa Flori a Pescia ispirandosi piuttosto alla lezione lasciata da Luca Giordano nel fiorentino Palazzo Medici alla fine del ‘600 sostituendo però il colore intenso e violento del pittore tardo barocco con più moderne tinte pastello settecentesche.
Al clima drammatico di Luca Giordano, Ferretti contrappose uno stile più lezioso, sfumato e trasparente come si richiedeva ad un pittore del rococò italiano.

[modifica] La pittura di genere

Molto diffusa nel ‘700 presso gli stati italiani, la pittura di genere ispirò al Ferretti maturo (siamo nel 1750 circa), parallelamente ai temi della pittura sacra e mitologica fino ad allora a lui commissionati per chiese e palazzi nobiliari, una serie di tele di genere teatrale con protagonista il personaggio della commedia dell'arte più famoso: Arlecchino.
In questa numerosa serie di tele si sente, più che altrove, l’influenza della scuola emiliana e di Giuseppe Maria Crespi in maniera particolare. Dal Crespi, Ferretti eredita più che altro il gusto per le atmosfere oscure, un po’ tardo caravaggesche, ma al contempo introduce anche i colori brillanti del rococò, che mettono in primo piano i personaggi svincolandoli dallo sfondo, più come se fossero colpiti da una innaturale luce di scena piuttosto che da quella di una finestra o di una lampada ad olio così come richiedeva la tradizione della pittura di genere.
Il genere popolare era ormai da più di un secolo che si era imposto nella pittura, anche se gli olandesi lo avevano introdotto sin dalla fine del ‘400, un nome per tutti Peter Bruegel.
Sempre olandesi e fiamminghi erano poi i maestri delle scene di caccia, le nature morte e la pittura di genere; queste tipologie vennero accolte con gran favore nell’Italia del ‘600 tanto che alcuni di questi pittori si trasferirono definitivamente da noi come per esempio Pietr Van Lear detto "il Bamboccio" che a Roma dette vita ad una vera e propria scuola detta Scuola dei bamboccianti e che ci ha lasciato molti quadri con mendicanti fra le rovine classiche, ma anche Justus Utens che dipinse le ville medicee del contado fiorentino con scenette di caccia e gli svaghi dei nobili cortigiani in campagna.
Alla fine del ‘500 anche il bolognese Annibale Carracci sperimentò questo genere pittorico e nacquero dei piccoli capolavori come “Il mangiafagioli” o “La bottega del macellaio”.
Questi quadri aprirono la strada ai caravaggeschi che, sempre più spesso, preferivano alle pale d’altare delle scene popolareggianti ambientate nelle osterie romane con soldati, ubriaconi, giocatori di carte e zingare indovine.
Nel ‘700 questa pittura di genere si era ormai affermata in tutta la penisola, ma un genere particolare, quello teatrale, ebbe un suo sviluppo autonomo. Intanto nasceva come testimonianza delle messinscena del suo tempo, ma poi, con l’inserimento dei personaggi mascherati della Commedia dell’Arte all’interno di situazioni non sempre consone alla commedia – stiamo pensando ai personaggi teatrali di Antoine Watteau – le maschere teatrali diventano presenze non più sceniche ma un elemento metaforico o giocoso all’interno di scenette per lo più arcadiche.
"Gilles" il quadro più conosciuto di Watteau dedicato ad un personaggio della commedia, emerge in primo piano tra le siepi di un giardino non più come il ritratto di un Pierrot, ma come l’essenza malinconica del pagliaccio bianco innamorato, forse la metafora dell’amore non corrisposto.
Le tele di Ferretti sono divise in varie serie, per lo più omogenee in quanto a soggetti e dimensioni, per le quali si può riconoscere una commissione unica rivolta ad un unico compratore ma poi, dato il successo che verosimilmente ebbero al tempo, furono replicate anche in altri formati e con tecniche pittoriche anche differenziate.

[modifica] I travestimenti di Arlecchino

Una delle opere più singolari e famose di Ferretti è la serie delle tele ispirate a questo personaggio della commedia dell'arte. Ferretti partecipò con il cugino Anton Francesco Gori, noto ecclesiastico ed erudito fiorentino del '700, alle riunioni dell'Accademia del Vangelista una delle antiche confraternite fiorentine che da sempre si occupava di teatro (Piero di Lorenzo de' Medici il figlio del Magnifico fu alla fine del '400 uno dei confratelli più famosi e recitò nelle sacre rappresentazioni scritte dal padre per questa confraternita).

Da queste riunioni nacque probabilmente l'amore di Ferretti per il teatro (fu citato anche nei Diarii del commediografo fiorentino Giovan Battista Fagiuoli) e probabilmente le tele su Arlecchino furono ispirate al pittore dalla frequentazione del Teatro di Via dell'Acqua (l'attuale Via Guelfa) dove nel '700 si tenevano recite dilettantistiche di soggetti della commedia delle maschere. Non conosciamo il numero esatto di queste tele poiché sono state dipinte in più versioni e divise fra vari musei e collezioni private. Ma la serie più importante quella dei cosiddetti Travestimenti di Arlecchino (forse la prototipica) che si trova oggi al John and Mable Ringling Museum di Sarasota (Florida) ha avuto una storia che l'avvicina alla storia del teatro in quanto acquistata dal regista austriaco Max Reinhardt.

Reinhardt fu uno dei registi che, all'inizio del '900, tentò di rimettere in scena la Commedia dell'Arte, la serie delle tele di Arlecchino in suo possesso si trovavano fino al 1938 nel suo Castello di Leopoldskron di Salisburgo ma con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria al Terzo Reich, Reinhardt fu costretto a lasciare l'Europa per emigrare negli Stati Uniti e con lui anche i quadri di Ferretti oltrepassarono l'oceano. Nel 1950 i quadri furono lasciati al Museo dell'Università del Kansas di Lawrence, dove è rimasta una piccola serie di quattro quadri e in seguito, la collezione più numerosa, fu venduta a Sarasota dagli eredi di Reinhardt.

Due quadretti dipinti su rame si trovano oggi a Londra nella collezione privata Simmons, ma sempre in Gran Bretagna, si trovano alcuni interessanti disegni preparatori dei Travestimenti all'Ashmolean Museum di Oxford.

In Italia alcuni di questi quadri si trovano ancora in vari musei, principalmente musei teatrali, e collezioni private a Roma, Firenze, Milano e Trieste. Una serie di incisioni sono state fatte nel 1760 circa da Francesco Bartolozzi a Venezia, probabilmente da queste riproduzioni alcuni pittori minori hanno preso spunto per una nutrita serie di varianti su questo tema.

[modifica] Altre opere

  • Pieve di S. Maria Assunta - Quarrata (PT), Assunzione della Vergine
  • Camera dei Deputati - Roma, Ratto d'Europa
  • Museo Civico - Prato, Annunciazione
  • Museo Civico - Volterra (PI), Sacra coversazione
  • Badia di San Giusto - Volterra (PI), Visita di Santa Elisabetta
  • Chiesa di San Filippo - Pistoia, Affreschi
  • Convento della S.S. Annunziata - Pistoia, Affreschi
  • Palazzo dei Priori - Volterra (PI), Adorazione dei Magi
  • Palazzo Cevoli - Pisa, Affreschi
  • Chiesa di Sant'Angelo - Castiglion Fiorentino (AR), Estasi di Santa Teresa
  • Chiesa di San Lorenzo - Montegufoni Montespertoli (FI), Affreschi
  • Palazzo Marchetti - Pistoia, Affreschi
  • Duomo - Pontremoli (MS), Nascita della Vergine
  • Chiesa della Sacra Famiglia - Marina di Carrara (MS), I Sette Santi fondatori
  • Confraternita della Misericordia - San Giovanni Valdarno (AR), Cristo e l'adultera
  • Museo dell'Opera del Duomo - Pisa, Il trasporto delle ossa di S. Guido
  • Pinacoteca Comunale - Castiglion Fiorentino (AR), l'Estasi di S. Caterina da Siena e S. Teresa d'Avila
  • Museo della Cattedrale - Mdina (Malta), San Giovanni Battista
  • Chiesa della Santissima Annunziata - Livorno, Annunciazione
  • Palazzo Panciatichi - Firenze, Affreschi
  • Pinacoteca Civica - Budrio (BO), Sacra famiglia con San Giovannino

[modifica] Bibliografia

  • Maser, Edward A. The life and work of Giovanni Domenico Ferretti of Florence (1692-1768). Thesis--University of Chicago, 1957.
  • - The Disguises of Harlequin - by Giovanni Domenico Ferretti of Florence, Kansas, pubblicazioni 'The University of Kansas Museum of Art Lawrence', 1956.
  • - Giandomenico Ferretti, Marchi e Bertolli, Firenze 1968
  • - The Harlequinades of Giovanni Domenico Ferretti. Register of the Spencer Museum of Art, University of Kansas /5(1978), pp. 16-35.
  • Gregori Mina, 70 pitture e sculture del '600 e '700 fiorentino - Catalogo della mostra - Vallecchi, Firenze 1965
  • Tomory Peter, Catalogue of the Italian paintings before 1800 , Sarasota, Florida, John & Mabel Ringling Museum of Art, 1976
  • Giovanni Leoncini, Giovanni Domenico Ferretti, contributi alla ritrattistica fiorentina del Settecento, in Paragone, 1977, 329, pp. 58-72
  • Caldini Riccardo, Disegni di Giovanni Domenico Ferretti, <<Bollettino della Accademia della cittâ di San Miniato>>, 1997, n. 64, pp. 135-148.
  • Chiarini Marco, Inediti del Settecento fiorentino: Anton Domenico Gabbiani, Ignazio Hugford, Gian Domenico Ferretti, in "Scritti in onore di Ugo Procacci", Electa, Milano 1977, pp. 586-591.
  • Baldassarri Francesca, Giovanni Domenico Ferretti, Motta, Milano 2002

[modifica] Collegamenti esterni

Pittori celebriDipinti celebriPittori italianiMusei del mondo

Altre lingue

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu