Giovanni Nicotera
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Giovanni Nicòtera (Sambiase, attuale Lamezia Terme, 9 settembre 1828 - Vico Equense, 13 giugno 1894) fu un patriota e uomo politico italiano.
[modifica] Biografia
Aderì alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini; combatté a Napoli nel maggio 1848 e quindi insieme a Garibaldi durante la Repubblica Romana nel 1849. Dopo la caduta di Roma si rifugiò in Piemonte, dove organizzò la fallita spedizione di Sapri con Carlo Pisacane nel 1857. Nicotera, gravemente ferito e arrestato, fu portato in catene a Salerno, dove venne processato e condannato a morte. La pena fu tramutata in ergastolo solo per l'intervento del governo inglese che guardava con crescente preoccupazione la furia repressiva di Ferdinando II. Prigioniero a Favignana, fu liberato nel 1860 per l'intervento di Garibaldi. Inviato per conto di questi in Toscana, formò un corpo di volontari per tentare di invadere lo Stato Pontificio, tuttavia esso fu costretto al disarmo e allo scioglimento da Ricasoli e Cavour. Nel 1862 fu al fianco di Garibaldi sull'Aspromonte e quindi, nel 1866, a capo di un corpo di volontari contro l'Austria. L'anno seguente entrò in territorio pontificio da sud ma la sconfitta di Garibaldi a Mentana pose fine all'operazione.
Fin dal 1860 aveva anche intrapreso una attività politica, nei primi dieci anni della quale fu su posizioni di estrema opposizione; dal 1870 iniziò tuttavia ad appoggiare le riforme militari di Ricotti-Magnani.
Con l'arrivo al governo della Sinistra storica, nel 1876, divenne ministro dell'Interno nel primo governo Depretis, incarico che esercitò con particolare fermezza. Fu costretto alle dimissioni nel dicembre 1877; formò quindi la "pentarchia", con Crispi, Cairoli, Zanardelli e Baccarini, in opposizione a Depretis.
Tornò al governo, sempre come ministro dell'Interno, nel 1891, con il primo governo di Rudinì. Durante questo incarico reintrodusse la circoscrizione uninominale, si oppose alle agitazioni socialiste e propose invano l'adozione di severe misure repressive contro le banconote false stampate dalla Banca Romana. La sua permanenza al governo terminò con la caduta di Rudinì, nel maggio 1892.
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Giovanni Nicotera fu il nome di un cacciatorpediniere della Regia Marina italiana, varato nel 1926 e ritirato nel 1940.