New Immissions/Updates:
boundless - educate - edutalab - empatico - es-ebooks - es16 - fr16 - fsfiles - hesperian - solidaria - wikipediaforschools
- wikipediaforschoolses - wikipediaforschoolsfr - wikipediaforschoolspt - worldmap -

See also: Liber Liber - Libro Parlato - Liber Musica  - Manuzio -  Liber Liber ISO Files - Alphabetical Order - Multivolume ZIP Complete Archive - PDF Files - OGG Music Files -

PROJECT GUTENBERG HTML: Volume I - Volume II - Volume III - Volume IV - Volume V - Volume VI - Volume VII - Volume VIII - Volume IX

Ascolta ""Volevo solo fare un audiolibro"" su Spreaker.
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Francesco Crispi - Wikipedia

Francesco Crispi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Francesco Crispi (Ribera4 ottobre 1819 – Napoli12 agosto 1901) è stato un politico italiano che fu presidente del Consiglio dei ministri italiano nei periodi 29 luglio 1887 - 6 febbraio 1891 e 15 dicembre 1893 - 10 marzo 1896.

Francesco Crispi
Francesco Crispi

.


Indice

[modifica] Primi anni

Crispi proveniva da una famiglia Arbëreshë. Nel 1846 iniziò l'attività di avvocato a Napoli. Il 12 gennaio 1848 allo scoppio della rivoluzione siciliana a Palermo si affrettò a raggiungere l'isola e prese parte attiva alla guida dell'insurrezione. Dopo la restaurazione del governo borbonico 15 maggio 1849 fu escluso dai benefici dell'amnistia e costretto a rifugiarsi in Piemonte.

Qui cercò invano di ottenere un impiego come segretario comunale di Verolengo e si ridusse a sbarcare il lunario facendo il giornalista. Coinvolto nella cospirazione mazziniana di Milano del 6 febbraio 1853, fu espulso dal Piemonte e costretto a rifugiarsi a Malta e in seguito a Parigi. Espulso anche dalla Francia, raggiunse Mazzini a Londra, dove continuò a cospirare per il riscatto dell'Italia.

Il 15 giugno 1859 rientrò in Italia dopo aver pubblicato una lettera in cui si opponeva all'ingrandimento del Piemonte, autoproclamandosi fautore di uno stato italiano unito e repubblicano. Per due volte quell'anno percorse, in incognito, varie città siciliane, preparando l'insurrezione del 1860.

[modifica] La spedizione dei mille

Tornato a Genova, organizzò insieme a Bertani, Bixio, Medici e Garibaldi la Spedizione dei Mille e, aggirando con uno stratagemma le esitazioni di Garibaldi, fece in modo che la spedizione prendesse il via il 5 maggio del 1860. Dopo gli sbarchi a Marsala il giorno 11 e a Salemi il 13, Garibaldi fu proclamato dittatore della Sicilia con le parole d'ordine «Italia e Vittorio Emanuele».

Dopo la caduta di Palermo, Crispi fu nominato Ministro dell'Interno e delle Finanze del governo siciliano provvisorio, ma fu presto costretto a dimettersi a seguito dei contrasti fra Garibaldi e gli emissari di Cavour sulla questione dell'immediata annessione all'Italia. Nominato segretario di Garibaldi, Crispi ottenne le dimissioni di Depretis, che Garibaldi aveva nominato dittatore in sua vece, e avrebbe sicuramente continuato ad opporsi risolutamente al Cavour a Napoli, dove era stato nominato da Garibaldi Ministro degli Esteri, se l'arrivo delle truppe regolari italiane non avesse portato all'annessione del Regno delle due Sicilie all'Italia e poi al ritiro di Garibaldi a Caprera e alle dimissioni dello stesso Crispi.

[modifica] La politica

Francesco Crispi
Francesco Crispi

Nel 1861 si candidò per l'estrema sinistra alla Camera dei Deputati nel Collegio di Palermo, ma venne battuto. Comunque grazie a un caro amico siciliano, il repubblicano Vincenzo Favara, aveva presentato la sua candidatura nel Collegio di Castelvetrano dove Crispi, pur essendo sconosciuto ai più, risultò vincitore grazie alla campagna propagandistica svolta dal suo "grande elettore", che organizzò anche una raccolta fondi per consentire al neo-deputato, all'epoca in gravi ristrettezze economiche, di recarsi a Torino per l'inaugurazione del Parlamento.

Alla Camera, Crispi acquistò la fama di essere uno dei membri più combattivi e irruenti del partito repubblicano. Nel 1864, tuttavia, si convertì alla fede monarchica, pronunciando la famosa frase, in seguito ripetuta nella sua corrispondenza con Mazzini: «La monarchia ci unisce, la repubblica ci divide».

Nel 1866 declinò la proposta di entrare nel governo Ricasoli e nel 1867 si adoperò per impedire l'invasione dello Stato Pontificio ad opera dei Garibaldini, prevedendo la conseguente reazione francese che portò al disastro di Mentana. Utilizzando lo stesso metodo che in seguito Cavallotti userà contro lo stesso Crispi, provocò la violenta agitazione, nota come affare Lobbia, con la quale parecchi deputati dell'ala conservatrice furono accusati di corruzione, senza che vi fosse il supporto di prove consistenti a sostegno di questa accusa.

Allo scoppio della guerra franco-prussiana del 1870 si adoperò energicamente per impedire la progettata alleanza dell'Italia con la Francia e per trasferire a Roma il governo Lanza. La morte di Rattazzi nel 1873 indusse i sostenitori di Crispi ad avanzare la sua candidatura per la guida della Sinistra, ma Crispi, ansioso di rassicurare la Corona, sostenne invece l'elezione di Agostino Depretis.

Dopo l'avvento al potere della Sinistra nel novembre 1876 fu eletto Presidente della Camera. Nell'autunno del 1877 si recò a Londra, Parigi e Berlino per una missione di carattere riservato, avendo così occasione di stabilire cordiali relazioni personali con Gladstone, Granville e altri statisti inglesi, nonché con il cancelliere Bismarck.

Nel dicembre 1877 prese il posto di Giovanni Nicotera al Ministero degli Interni del governo Depretis, e il suo breve dicastero (72 giorni) fu caratterizzato da una serie di importanti avvenimenti. Il 9 gennaio 1878 la morte di Vittorio Emanuele II e l'ascesa al trono di Umberto diedero modo a Crispi di garantire il formale insediamento di una monarchia unitaria attraverso l'assunzione da parte del nuovo re del nome di Umberto I re d'Italia, anziché di quello di Umberto IV di Savoia. Le spoglie di Vittorio Emanuele furono sepolte nel Pantheon di Roma invece che essere trasferite al mausoleo dei Savoia a Superga. Il 7 febbraio 1878 la morte di Pio IX fu seguita dal primo conclave tenuto dopo l'unificazione dell'Italia.

Crispi, con l'aiuto del cardinale Pecci, che in seguito divenne papa Leone XIII, persuase il Sacro Collegio a tenere il conclave a Roma e prorogò la durata della legislatura nel timore che la solennità dell'evento potesse altrimenti esserne disturbata. Le qualità di grande statista dimostrate in questa occasione non furono sufficienti ad evitare l'ondata di indignazione scatenata dagli oppositori di Crispi a seguito dell'accusa di bigamia, mossagli senza che a sostegno di essa vi fosse un qualsiasi fondamento legale. Crispi fu costretto a dimettersi, nonostante il fatto che il suo precedente matrimonio, contratto a Malta nel 1883 fosse stato dichiarato nullo, e che egli regolarizzasse in seguito la sua nuova unione con la signora Barbagallo.

Per nove anni la carriera politica di Crispi subì una battuta d'arresto, ma nel 1887 ritornò in carica come Ministro degli Interni nel governo Depretis, succedendogli come primo ministro lo stesso anno, causa la morte del vecchio "camaleonte" della politica, oramai facile obiettivo delle critiche dell'opposizione per la disfatta coloniale a Dogali e logorato anche nella salute.

Una delle sue prime iniziative da capo del governo fu quella di recarsi in visita presso Bismarck, che desiderava consultare riguardo il funzionamento della Triplice Alleanza. Basando la propria politica estera su tale alleanza, integrata dal trattato navale con la Gran Bretagna (il cosiddetto naval entente), negoziato dal suo predecessore, Conte Nicolis di Robilant, Crispi assunse un atteggiamento risoluto nei confronti della Francia, interrompendo i lunghi e infruttuosi negoziati sul trattato commerciale franco-italiano, e declinando l'invito francese ad organizzare un padiglione italiano alla grande Esibizione Internazionale di Parigi del 1889.

In politica interna Crispi completò l'adozione dei codici sanitario e commerciale e riformò l'amministrazione della giustizia. Abbandonato dai propri alleati del Partito Radicale, Crispi governò con l'appoggio della Destra fino a quando, il 6 febbraio 1891 un'incauta allusione ad un preteso atteggiamento servile del partito conservatore nei confronti delle potenze straniere portò alla caduta del suo governo.

Nel dicembre 1893 l'incapacità del governo Giolitti di ristabilire l'ordine pubblico in Sicilia (i Fasci siciliani) e in Lunigiana, ebbe come conseguenza la richiesta da parte dell'opinione pubblica del ritorno al potere di Crispi. Dopo aver riassunto l'incarico di Primo Ministro represse con forza le insurrezioni, e appoggiò con decisione le energiche misure correttive adottate dal Ministro delle Finanze Sonnino, per salvare le finanze dello stato italiano, duramente scosse dalla crisi del sistema bancario degli anni 1892-1893.

La risolutezza di Crispi nella repressione dei moti popolari, ed il suo rifiuto sia di uscire dalla Triplice Alleanza che di sconfessare il proprio ministro Sonnino, causarono una rottura con il leader radicale Cavallotti, il quale lo attaccò con una spietata campagna diffamatoria. Un fallito attentato subito ad opera di un anarchico portò ad una momentanea tregua, ma gli attacchi di Cavallotti presto ripresero più aspri che mai. Ciononostante nelle elezioni generali del 1895 Crispi ottenne una vastissima maggioranza, ma un anno dopo, la sconfitta dell'esercito italiano ad Adua durante la Campagna d'Africa Orientale provocò le sue dimissioni.

Il successivo governo Rudinì dette credito alle accuse di Cavallotti, e, alla fine del 1897 la magistratura chiese alla Camera l'autorizzazione a procedere contro Crispi con l'accusa di appropriazione indebita. Una commissione parlamentare incaricata di indagare sulle accuse mossegli, stabilì soltanto che Crispi, nell'assumere l'incarico di Primo Ministro nel 1893 aveva trovato il fondo di dotazione dei servizi segreti privo di disponibilità, e quindi aveva preso a prestito da una banca di stato la somma di 12.000 lire, da restituirsi con rate mensili garantite dal Tesoro.

[modifica] Ultimi anni

La commissione, considerando questa procedura irregolare, propose alla Camera, che accettò, un voto di censura, ma si rifiutò di autorizzare l'incriminazione. Crispi si dimise dalla carica di parlamentare, ma fu rieletto a furor di popolo nell'aprile del 1898 nel suo collegio di Palermo. Per alcuni anni partecipò solo marginalmente alla vita politica, soprattutto a causa dell'incipiente cecità. Un riuscito intervento chirurgico gli restituì la vista nel giugno del 1900 e nonostante avesse ormai 80 anni, riprese in buona misura la precedente attività. Presto, tuttavia, la sua salute peggiorò irreversibilmente, fino alla morte, sopraggiunta a Napoli il 12 agosto 1901.

L'importanza di Crispi nella vita politica italiana dipende meno dalle molte riforme realizzate dalle amministrazioni da lui presiedute che non dal suo forte patriottismo, dalla sua forte e vigorosa personalità, e dalla sua capacità di governare i propri concittadini con la costante tensione di cui essi avevano in quell'epoca bisogno. In politica estera egli contribuì grandemente a sollevare il prestigio dell'Italia, sfatando la fama di inaffidabilità e indecisione guadagnata a causa della politica di molti dei suoi predecessori.

Nei confronti della Francia, è vero che la sua politica apparve priva di tatto e moderazione, ma bisogna tener presente che la repubblica francese era allora impegnata in manovre diplomatiche anti-italiane, aventi lo scopo, sia rispetto ai rapporti col Vaticano che per quanto riguarda la politica coloniale, di creare le condizioni perché l'Italia si piegasse alle esigenze francesi ed abbandonasse la Triplice Alleanza. Crispi sarebbe stato disponibile a favorire buone relazioni con la Francia, ma si rifiutò di cedere alle pressioni e subire imposizioni, e in questo atteggiamento fu sostenuto dalla maggior parte dell'opinione pubblica italiana. Le critiche a cui andò incontro durante la sua carriera furono più dovute alle sfortunate circostanze della sua vita privata e alle malversazioni di alcuni suoi collaboratori, che approfittarono senza scrupoli del suo nome, che non a manchevolezze sue personali o del sua condotta politica.

[modifica] Fonte

Parte di questo testo è la traduzione dell'articolo presente sull'Enciclopedia Britannica del 1911 ora di pubblico dominio.

[modifica] Altri progetti


Predecessore: Presidente della Camera dei Deputati Successore: Bandiera italiana
Giuseppe Biancheri 1876 - 1877 Benedetto Cairoli I
{{{precedente2}}} {{{periodo2}}} {{{successivo2}}} II
{{{precedente3}}} {{{periodo3}}} {{{successivo3}}} III
{{{precedente4}}} {{{periodo4}}} {{{successivo4}}} IV
{{{precedente5}}} {{{periodo5}}} {{{successivo5}}} V
Predecessore: Presidente del Consiglio del Regno d'Italia Successore: Bandiera italiana
Agostino Depretis luglio 1887 - febbraio 1891 Antonio Starrabba I
Giovanni Giolitti dicembre 1893 - marzo 1896 Antonio Starrabba II
{{{precedente3}}} {{{periodo3}}} {{{successivo3}}} III
{{{precedente4}}} {{{periodo4}}} {{{successivo4}}} IV
{{{precedente5}}} {{{periodo5}}} {{{successivo5}}} V
Presidenti del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia
Stemma dei Savoia
Camillo Benso Conte di Cavour | Bettino Ricasoli | Urbano Rattazzi | Luigi Carlo Farini | Marco Minghetti | Alfonso La Marmora | Federico Luigi | Giovanni Lanza | Agostino Depretis | Benedetto Cairòli | Francesco Crispi | Antonio Starrabba | Giovanni Giolitti | Luigi Pelloux | Giuseppe Saracco | Giuseppe Zanardelli | Tommaso Tittoni | Alessandro Fortis | Sidney Sonnino | Luigi Luzzatti | Antonio Salandra | Paolo Boselli | Vittorio Emanuele Orlando | Francesco Saverio Nitti | Ivanoe Bonomi | Luigi Facta | Benito Mussolini | Pietro Badoglio | Ferruccio Parri | Alcide De Gasperi
Predecessore: Ministro degli Esteri del Regno d'Italia Successore: Bandiera italiana
Agostino Depretis 29 luglio 1887 - 6 febbraio 1891 Antonio Starrabba, Marchese di Rudinì I

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu