Giulio Facibeni
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«Dopo aver visto gli occhi di don Giulio Facibeni, non si può dubitare dell’esistenza di Dio»
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Giulio Facibeni (Galeata, Forlì, 29 luglio 1884 - Firenze-Rifredi, 2 giugno 1958), è stato un presbitero cattolico, fondatore dell'Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa.
Indice |
[modifica] Vita
Durante la Prima Guerra Mondiale, don Facibeni venne chiamato al fronte sul Monte Grappa come cappellano militare. In questo ruolo si prodigò per sostenere moralmente i soldati, soprattutto i feriti e i moribondi, senza badare ai rischi che correva, volendo dimostrare che se il sacerdote predica il sacrificio deve anche compierlo. Qui nacque in lui l'idea dell'Opera, ispirata dalla statua della Madonnina del Grappa.
Tornato dunque alla pieve di Rifredi a Firenze, nel 1923, essendo venuto anche a contatto con i molti orfani di guerra, maturò la sua vocazione, e pose la prima pietra dell'Opera, inaugurata ufficialmente il 4 novembre 1924.
A proposito del luogo dove si trova la pieve, lo stesso don Facibeni scrisse:
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«Il Signore ha voluto l'Opera in questo rione operaio, l'ha voluta aliena da umane protezioni e sicurezze e sostenuta dalla preghiera e dal lavoro degli umili, perché fosse apologia vivente della Divina Provvidenza.»
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Fu amico personale di Giorgio La Pira ed esempio e maestro di passione cristiana rivolta al sociale per una generazione di preti fiorentini, la quale, anche grazie a lui, ha lasciato una traccia profonda nella storia di Firenze nel travagliatissimo XX secolo. Suoi discepoli più illustri furono Lorenzo Milani, Danilo Cubattoli, Silvano Piovanelli, Ernesto Balducci, Raffaele Bensi e Bruno Borghi.
È stato avviato recentemente il processo di beatificazione di don Giulio, al momento è considerato Servo di Dio.[1].
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
- Opera Madonnina del Grappa
- Cappellano militare