Glossario entomologico
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[modifica] A
[modifica] a-
Prefisso di molti termini scientifici col valore dell'alfa privativo della lingua greca, e che conferisce ai termini che precede il valore opposto a quello che essi hanno: es. fotico=luminoso; afotico=privo di luce.
[modifica] aberrazione
L'aberrazione è data da individui di una determinata specie che si staccano per caratteristiche morfologiche peculiari di poco rilievo e del tutto occasionali dalla specie tipica. Può riscontrarsi sporadicamente in tutto l'areale di diffusione della specie e non è legata quindi a particolari condizioni ecologiche o altre.
[modifica] adefago
Organismo carvivoro.
[modifica] adectica
Riferito alla pupa quando è del tutto immobile.
[modifica] anoica
Riferito alla pupa scoperta e del tutto libera, oppure sospesa a capo in giù per mezzo di uncini posteriori (cremaster) e talora legata al supporto per mezzo di un solo filo di seta a cintura.
[modifica] antofago
Detto di organismo fitofago che si nutre a spese di organi fiorali. Fra gli antofagi non sono compresi gli organismi glicifagi che si nutrono di nettare.
[modifica] apoda
Riferito alla larva priva di zampe. Le larve apode si ritrovano in molti Ordini (es. Ditteri, Afanitteri, Imenotteri, Coleotteri, etc.).
[modifica] apodema
Processo di una porzione laterale dell'esoscheletro che si dirige all'interno della cavità corporea contribuendo a formare l'endoscheletro degli artropodi.
[modifica] ausiliario
Detto di organismo che si comporta come antagonista di insetti dannosi e la cui azione può essere sfruttata nella lotta biologica e nella lotta integrata.
[modifica] B
[modifica] biocenosi
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Per approfondire, vedi la voce Biocenosi. |
Insieme delle popolazioni di organismi viventi che occupano l'ambiente fisico di un ecosistema. L'insieme degli insetti che compongono una biocenosi è detta entomofauna.
[modifica] biofabbrica
Laboratorio attrezzato per l'allevamento in massa su larga industriale di organismi ausiliari da impiegare nella lotta biologica e nella lotta integrata.
[modifica] bozzolo
Formazione generalmente setacea che le larve di molti insetti tessono prima di incrisalidarsi onde proteggersi durante lo stadio ninfale. Ha forma assai spesso di un ellissoide di rotazione, ma può anche essere piriforme o subsferico. Il materiale con cui è costruito il bozzolo è secreto da speciali ghiandole setigene che sboccano nell'apparato boccale o anche dai tubi malpighiani, nel qual caso è espulso dal retto.
[modifica] C
[modifica] carpofago
Detto di organismo fitofago che si nutre a spese dei frutti di piante.
[modifica] catametabolia
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Per approfondire, vedi la voce Sviluppo degli insetti. |
La catametabolia o metamorfosi involutiva, è un tipo particolare di metamorfosi con regressione di appendici via via che si procede verso lo stadio di adulto (es. femmine di Rincoti Coccidi o Cocciniglie, soprattutto nella famiglia dei Diaspididi)
[modifica] cattura massale
Vedi mass trapping.
[modifica] cheliceri
Si definiscono cheliceri le appendici del prosoma degli artropodi del subphylum dei Chelicerata, specializzate per la nutrizione.
[modifica] chetotassi
Disposizione delle setole sulla superficie dell'esoscheletro e delle sue appendici. È un carattere morfologico utile per la classificazione.
[modifica] cellula
(1) Elemento istologico fondamentale, cioè la più piccola parte vivente in cui può scomporsi un tessuto.
(2) Ogni superficie alare compresa tra le nervature longitudinali ed i loro rami tasversali. Le cellule alari prendono vari nomi a secondo della loro posizione e, purtroppo, a seconda degli Autori.
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Per approfondire, vedi la voce Ala degli insetti. |
[modifica] cerci
Prolungamenti latero apicali dell'ultimo urite tipicamente presenti in ogni insetto; mancano però spesso allo stadio immaginale, meno frequentemente in quello larvale. Generalmente sono formati da un solo articolo, ma possono anche essere pluriarticolati. In qualche caso sono fortemente sclerotizzati (acrocerci) e formano, opponendosi l'uno all'altro come ganasce di una tenaglia, il forcipe (Dermaptera Japigidae).
[modifica] cenobio
Vedi biocenosi.
[modifica] clipeo
Regione del capo posta subito davanti al margine anteriore della fronte con il quale è generalmente saldato, anche con obliterazione della sutura clipeo-frontale. In alcuni Insetti (es. Eterotteri) il clipeo è bipartito in una parte prossimale (postclipeo) ed in una distale (anteclipeo o clipeolo). Il clipeo si articola distalmente con il labrum.
[modifica] coartata
Sinonimi: contratta, compatta. Termini riferiti alla pupa.
[modifica] confusione sessuale
E' una tecnica di lotta biotecnica che consiste nel disporre su grandi superfici un certo numero di erogatori di ferormoni in grado di esercitare un'azione di attrazione, in tutto l'ambiente, sulla popolazione di maschi di un fitofago. La concentrazione ambientale di ferormone diventa uniforme e tale da disorientare i maschi che non riescono, in tal modo, a orientarsi rintracciando le femmine.
[modifica] commissura
(1) Sinonimo: commessura. Cordone nervoso che riunisce i due gangli dello stesso segmento; le commissure sono però generalmente poco evidenti perché, nella quasi generalità dei casi, i gangli di uno stesso segmento sono ravvicinati a formare un'unica massa nervosa.
(2) Articolazione della nervatura costale esistente nelle ali metatoraciche dei Coleotteri e che permette il ripiegamento a ventaglio dell'estremità alare.
[modifica] criptocefala
Termine riferito alla larva quando ha il capo fortemente incassato nel torace e quindi nascosto. Hanno larve criptocefale i Coleotteri Cerambicidi e Buprestidi.
[modifica] crisalide
Pupa obtecta della maggior parte dei Lepidotteri.
[modifica] D
[modifica] dectica
Termine riferito alla pupa quando è dotata di mandibole attive e di una certa capacità di movimento. La pupa dectica è sempre exarata.
[modifica] dimegetismo
Diversità di grandezza nei due sessi di una specie.
[modifica] disappetenti
sostanze che conducono a morte il fitofago per inedia, sia perché determinato deviazioni del gusto, sia perché inibiscono l'appetito bloccando enzimi.
[modifica] diserotizzazione
Fenomeno dovuto al freddo che inibisce il coito.
[modifica] dulosi
Razzia da parte di una specie a danno di individui di altra specie allo scopo di allevarli in schiavitù e ricavarne un utile diretto. Questo comportamento si riscontra in diverse specie di formiche.
[modifica] E
[modifica] ecdisoidi
analoghi mimetici degli ecdisono naturali, ma come questi sono sostanze idrosolubili (polari), incapaci di permeare la cuticola e possono agire solo per ingestione.
[modifica] ectofago
Detto di organismo, parassita o parassitoide, che si sviluppa all'esterno del corpo dell'ospite.
[modifica] ematofago
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Per approfondire, vedi la voce Ematofagia. |
Si dice ematofago un artropode che si nutre del sangue dell'ospite, come per esempio la zecca.
[modifica] emimetaboli
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Per approfondire, vedi la voce Sviluppo degli insetti. |
Si definiscono emimetaboli gli insetti in cui la larva è diversa, ma non radicalmente, dall'adulto; ad ogni muta l'insetto che emerge dal vecchio esoscheletro è un po' più simile all'adulto: si ha quindi una metamorfosi graduale (es.: gli Ortotteri).
[modifica] endofago
Detto di organismo, parassita o parassitoide, che si sviluppa all'interno del corpo dell'ospite.
[modifica] epignato
Detto del capo quando l'asse maggiore del cranio è diretto obliquamente, in avanti e verso l'alto, rispetto all'asse del corpo. Le appendici boccali sono pertanto rivolte verso l'alto.
[modifica] epimero
Pleurite toracico posto caudalmente e separato dall'episterno dalla sutura pleurale.
[modifica] epimetaboli
Si dice di insetti apterigoti per indicare che lo sviluppo che è di tipo eterometabolo, ma in cui però, per l'atterismo degli adulti, si ha una più stretta rassomiglianza fra le forme giovanili e l'adulto.
[modifica] episterno
Pleurite toracico posto cranialmente fra epimero e sterno; a volte è differenziato in due parti, il sopraepisterno e l'infraepisterno, oppure è saldato all'epimero (vedi parapleura).
[modifica] esuvia
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Per approfondire, vedi la voce Exuvia. |
Cuticola larvale o ninfale che viene abbandonata dopo ogni muta.
[modifica] eteroceno
Organismo che durante la sua vita attraversa due o più biocenosi (vedi euritropo).
[modifica] eucefala
Detto di larva con capo evidente. Sono ad esempio larve eucevale quelle dei Coleotteri Curculionidi.
[modifica] evoica
Detto di pupa racchiusa in un bozzolo, costruito dalla larva matura con i secreti sericei, oppure in un pupario formato dall'exuvia della larva matura.
[modifica] exarata
Detto di pupa munita di appendici libere e distaccabili (pupe exarate si ritrovano nei Coleotteri e negli Imenotteri).
[modifica] F
[modifica] feromone
Vedi ferormone.
[modifica] ferormone
Sinonimo: feromone. Sostanza di origine naturale o di sintesi che ha un effetto attrattivo sugli individui di una determinata specie in grado di captarla con i recettori olfattivi. In genere s'identificano con i ferormoni sessuali. In questo caso si tratta di sostanza emessa da ghiandole della femmina per attirare il maschio. Data l'alta specificità dei ferormoni, in particolare quelli sessuali, sono usati spesso come attrattivi per il mass trapping e per il test trapping.
[modifica] fillofago
Detto di organismo fitofago la cui dieta è rappresentata dalle foglie dei vegetali.
[modifica] fillominatore
Detto di organismo che vive scavando una galleria (mina) all'interno di una foglia. Esempi di fillominatori allo stadio larvale si riscontrano soprattutto nei Lepidotteri e nei Ditteri Agromizidi.
[modifica] filogenesi
termine con il quale si indica l'ipotetico succedersi delle modificazioni subite da una specie dalla sua rigine ad oggi.
[modifica] fimbrato
provvisto di una frangia di setole di lunghezza non uniforme.
[modifica] fitoecdisoni
sostanze simili o identiche agli ecdisono degli insetti, comuni nelle Pteridofite (Polipodiaceae), nelle Gimnosperme (Podcarpaceae) ed anche in alcuni gruppi di Angiosperme (es.Amarantaceae e Convolvulaceae). Alcuni sono proprio l'alfa ed il beta ecdisone, altri sono di tipo particolare (ponasterone, muristerone). Ecdisoidi sono anche contenuti nell'Azidarachta indica, insieme ad altri principi attivi.
[modifica] fitofago
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Per approfondire, vedi la voce Fitofago. |
Detto di organismo che si nutre a spese di vegetali.
[modifica] fitomizo
Detto di organismo che si nutre della linfa di piante succhiandola direttamente dai vasi cribrosi.
[modifica] flagello
insieme di tutti gli articoli delle antenne esclusi scapo e pedicello.
[modifica] funicolo
se gli ultimi articoli dell'antenna sono ingrossati a formare una specie di clava, tutti gli articoli del flagello che precedono questa costituiscono il funicolo
[modifica] fragma
Processo di una porzione dorsale dell'esoscheletro che si dirige all'interno della cavità corporea contribuendo a formare l'endoscheletro degli artropodi.
[modifica] furca
Processo di una porzione ventrale dell'esoscheletro che si dirige all'interno della cavità corporea contribuendo a formare l'endoscheletro degli artropodi.
[modifica] G
[modifica] galla
Sinonimo cecidio. Rigonfiamento determinato in vari organi di una pianta (radici, rami, foglie, etc.) per effetto della puntura di vari insetti. La reazione dei tessuti vegetali all'azione della saliva inoculatavi, dà luogo ad una neoplasia. Nella galla vengono deposte le uova e si svilupopano le larve, oppure temporaneamente vi si insedia l'insetto galligeno. Le galle variano moltissimo per forma e colore. Una galla di quercia, ad esempio, può ospitare una comunità composta da oltre 70 specie, e 10 o 12 popolazioni varie che si susseguono nell'utilizzarla.
[modifica] galligeno
Organismo agente di formazione di galle.
[modifica] gena
guancia - sclerite che determina lateralmente, da una parte e dall'altra, la capsula cefalica e che porta l'occhio composto.
[modifica] geniculata
o anche genicolata - dicesi di antenna con scapo molto lungo sul quale il pedicello con il funicolohanno ampia possibilità di movimento e sono piegati a gomito.
[modifica] ginopara
Vedi sessupara.
[modifica] glicifago
Detto di insetti fitomizi, la cui dieta è prevalentemente glucidica; questi insetti succhiano la linfa per mezzo di un apparato boccale pungente-succhiatore (es. Rincoti Omotteri). Altri glicifagi sono organismi che si nutrono di liquidi zuccherini esterni come il nettare o la melata che prelevano tramite un apparato boccale succhiatore o lambente-succhiatore (es. Lepidotteri e Ditteri in genere). In molti casi la dieta prevalentemente glucidica ha determinato particolari adattamenti fisiologici per il bilanciamento degli apporti azotati.
[modifica] glossoteca
Porzione della cuticola ninfale che, nelle crisalidi dei Lepidotteri, ricopre la spiritromba.
[modifica] gnathos
sclerotizzazione della membrana infranale (presente dunque tra ano o gonotrema) riscontrabile in Lepidotteri. SClrotizzazioni in posizione corrispondente possono essere dovute però anche ad ispessimenti della introflessione del perifallo o a produzioni laterali delle valve (transtilla) o anche a produzioni laterali del IX urite.
[modifica] gnatiti
Termine generico con il quale sono indicate le appendici ventrali dei somiti cefalici il cui insieme forma l'apparato boccale.
[modifica] gnatocerebro
anche ganglio sottoesofageo o ipocerebrale - massa nervosa gangliolare collegata con il cerebro per mezzo di due connettivi parastomodeali; cerebro connettivi e gnatocerebro formano così un anello, o cingolo, attraverso il quale passa lo stomodeo.Dallo gnatocerebro partono nervi misti che innervano gnatiti e prefaringe.
[modifica] gonocorismo
anche anfigonismo - presenza di sessi distinti; dicesi maschio ogni individuo le cui gonadi producono spermi, femmina ogni individuo le cui gonadi producano uova. La distinzione dei due sessi è spesso accompagnata da caratteri sessuali secondari.
[modifica] gonopodo
Appendici dell'ottavo e nono urite; quando è completo il gonopodo è formato da una base (il valvifero) portante una gonapofisi prossimale (valva) ed uno stilo distale.
[modifica] gonoporo
Sbocco del dotto genitale, sia maschile che femminile, a volte libero, spesso nascosto in una invaginazione secondaria dell'integumento quale la camera genitale, la vulva o l'endofallo.
[modifica] gonapofisi
anche valve o valvole - appendici pari che in entrambi i sessi sono in stretto rapporto con il gonoporo. Tipicamente sono in numero di tre paia; uno anteriore le cui valve si articolano da ogni lato con uno sclerite basale proprio (valviferi del primo paio); un paio medio ed uno posteriore le cui valve da ogni lato su uno scleite basale comune (valviferi del secondo paio). Le gonapofisi possono fondersi fra loro o con quelle delle paia più vicine e si ha tutta una serie di modificazioni. L'insieme delle gonapifisi forma nelle femmine di molti insetti l'ovopositore o la terebra o il pungiglione; nei maschi il perifallo.
[modifica] gonosomite
[modifica] gonostili
stili del nono urosternite dei maschi di vari Insetti, probabilmente omologhi agli arpagoni degli Efemerotteri.
[modifica] gonotrema
sbocco esterno della camera genitale in entrambi i sessi; nella femmina è detto anche vulva.
[modifica] gula
anche gola - regione del submento che nelle teste di dipo prognato è a volte ampiamente svilippata; contribuisce a formare la base della capsula cefalica.
[modifica] H
[modifica] I
[modifica] immagine
È l'insetto adulto che sfarfalla al termine dello sviluppo postembrionale dall'ultima muta.
[modifica] ipandrio
Placca sottogenitale maschile; generalmernte lo sternite del IX urite.
[modifica] ipnoteca
Detta anche larva coartata, si riferisce ad uno stadio larvale riscontrabile negli insetti ipermetamorfici (es. Coleotteri Meloidi), caratterizzato da una forma afaga (con apertura boccale morfologicamente chiusa), quiescente ed incistata, destinata a passare uno o più inverni sotto la superficie del terreno.
[modifica] ipofaringe
Vedi prefaringe.
[modifica] ipognato
Detto del capo quando l'asse maggiore del cranio è diretto perpendicolarmente e verso il basso, rispetto all'asse del corpo. Le appendici boccali sono pertanto rivolte in basso. Il capo ipognato si riscontra nella maggior parte degli Insetti. Un esempio classico di capo ipognato è quello delle Cavallette.
[modifica] ipomero
Processo ventrale della fallobase
[modifica] ipopigio
Complesso del IX e X urite, che nei maschi di molti Ditteri, è curvato ventralmente all'estremità addominale.
[modifica] J
[modifica] Jullien (organo di)
Organo laterale all'ottavo urite, descritto in alcuni Lepidotteri Satiridi, cingente l'armatura genitale maschile fino oltre l'estremo addominale.
[modifica] juvenoidi
analoghi mimetici della neotenina, sostanze apolari ed in grado di penetrare nella cuticola e nel corion delle uova, sono adoperabili come insetticidi da contatto oltre che di ingestione. Juvenoidi naturali (es.farnesolo e derivati, fitolo, nerolidolo, etc.) sono estratti da piante (es.juvabione ad Abies balsamea) o da animali (Anellidi,Cnidari, Ctenofori, Molluschi, Crostacei,etc.) presentano attività neotenino-mimetica che però è irregolare.
[modifica] K
[modifica] L
[modifica] lancio
Termine tecnico utilizzato per indicare genericamente un trattamento di lotta biologica mediante il rilascio di un organismo ausiliario. L'entità dei lanci è in genere fissata in termini di densità di popolazione (es. 2 individui per metro quadro) e, secondo i casi, anche in termini di frequenza (es. un lancio al mese).
[modifica] lotta biologica
In Fitoiatria consiste nella difesa dei vegetali con impiego esclusivo di organismi ausiliari o di trattamenti a base di prodotti chimici di origine non sintetica (oli essenziali o altri estratti vegetali, tossine di origine naturale, ecc.). La lotta biologica si esegue con interventi specifici oppure semplicemente sfruttando i fattori naturali di controllo delle avversità.
[modifica] lotta biotecnica
In Fitoiatria consiste nella difesa dei vegetali attuata con l'impiego prevalente o sussidiario di biotecnologie. Pur avendo ambiti d'applicazione anche nella lotta biologica e nella lotta integrata, a rigore non va identificata con queste forme di difesa.
[modifica] lotta guidata
In Fitoiatria consiste nella pianificazione dei trattamenti, a scopo preventivo o curativo, al raggiungimento della soglia d'intervento. Rappresenta un'evoluzione della lotta a calendario.
[modifica] lotta integrata
In Fitoiatria consiste nella difesa dei vegetali con impiego di mezzi biotecnici, chimici, meccanici che integrano, senza ostacolarla, la difesa biologica. La lotta integrata non esclude i trattamenti con prodotti chimici di sintesi ma esige l'impiego di sostanze a basso impatto ambientale e secondo i principi che sono alla base della lotta guidata. La lotta integrata è spesso indicata anche con la locuzione lotta biologica ed integrata, ma non va confusa con la lotta biologica.
[modifica] M
[modifica] mappa
piastra emicircolare coperta di scaglie che ricopre l'VIII tergite di alcuni Lepidotteri.
[modifica] maschio sterile
Quella del maschio sterile è una tecnica di lotta biotecnica che consiste nella liberazione di un numero elevato di maschi allevati in cattività e resi sterili mediante radiazioni gamma o mediante sterilizzazione chimica. I maschi sterili sono attivi sessualmente perciò entrano in competizione con la popolazione di maschi fertili portando ad un abbattimento degli accoppiamenti fertili e ad una riduzione delle ovideposizioni o anche alla deposizione di uova inerti.
[modifica] mass trapping
Sinonimo: cattura massale. Tecnica di lotta biotecnica, compatibile con la lotta biologica, che consiste nell'abbattimento della popolazione degli adulti o dei soli maschi di un determinato fitofago con l'impiego di trappole. Il mass trapping richiede in genere un'elevata densità di trappole per unità di superficie.
[modifica] meron
Uno dei due scleriti in cui può differenziarsi la coxa e, precisamente, quello che si articola con l'epimero.
[modifica] mesoparaptero
vedi prescutello
[modifica] mesosoma
[modifica] metagnato
Detto del capo quando l'asse maggiore del cranio è diretto obliquamente, all'indietro e verso il basso, rispetto all'asse del corpo. Le appendici boccali sono pertanto rivolte all'indietro e posizionate sotto il torace. Il capo metagnato si riscontra spesso nei Rincoti.
[modifica] metasoma
[modifica] microcefala
Detto di larva con capo ridottissimo (es. Ditteri Tefritidi e Muscidi).
[modifica] mirmecofilo
Detto di organismo che ha un rapporto di simbiosi o di commensalismo con una comunità di Formiche.
[modifica] N
[modifica] nervatura
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Per approfondire, vedi la voce Ala degli insetti. |
Sinonimo: vena. Tubulo sclerificato che attraversa l'ala conferendole rigidità. È percorso da tracheole, nervi e emolinfa. Le nervature si distinguono in longitudinali e trasversali. La morfologia della rete di nervature delle ali è un carattere utile ai fini sistematici.
[modifica] notauli
Sinonimo: solchi parapsidali. Sculture del protorace in forma di due solchi longitudinali che dividono il mesoscuto in due regioni, una mediana e due laterali, queste ultime comprendenti le axille e le tegule.
[modifica] O
[modifica] obtecta
Detto di pupa con appendici incollate al corpo e ricoperte da un'unica cuticola.
[modifica] ocello
Gli ocelli sono formati da una cornea esterna, semplice differenziazione della cuticola, giacente sullo strato ipodermale le cui cellule sono però trasparenti; sotto si trovano cellule retiniche disposte o tutte nella stessa direzione oppure inordinatamente. Gli ocelli percepiscono esclusivamente la luce polarizzata. Possono essere frontali, e allora sono propri degli stadi immaginali di molti insetti, in numero di tre e dispoti ai vertici di un triangolo, oppure meno. Gli ocelli laterali (vedi stemmata) sono propri degli stadi larvali di insetti olometaboli e di alcune forme di Paraentoma; in questi casi, però, la loro innervazione parte dal protocerebro, come quelli degli occhi composti.
[modifica] oligofago
Detto di insetto che allo stadio adulto o giovanile si alimenta a spese di poche specie.
[modifica] oligopode
Detto di larva munita di zampe toraciche. Le larve oligopode possono essere lunghe, veloci e munite di antenne bene sviluppate e sono definite anche campodeiformi (es. Coleotteri predatori) in quanto ricordano i Dipluri del genere Campodea. Possono essere appiattite (platiformi) o dritte, rigide, lunghe e lucide (elateriformi dei Coleotteri Elateridi e simili). Un tipo ricurvo e tozzo, poco mobile è la larva melolontoide o scarabeiforme dei Coleotteri Scarabeidi.
[modifica] olometaboli
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Per approfondire, vedi la voce Sviluppo degli insetti. |
Si definiscono olometaboli gli Insetti in cui la larva che schiude dall'uovo è molto diversa dall'adulto e strutturalmente molto più semplice (es. i Lepidotteri).
[modifica] ommatide
[modifica] oofago
che si nutre di uova
[modifica] opistosoma
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Per approfondire, vedi la voce Opistosoma. |
[modifica] ortognato
Vedi prognato.
[modifica] ovopositore
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Per approfondire, vedi la voce Ovopositore. |
formazione tubolare avente la funzione di deporre le uovaall'intyerno di tessuti vegetali o animali o nel terreno. Alla sua costituzione può partecipare direttamente l'addome con i suoi ultimi uriti e membrane intersegmentali protrusibili a cannocchiale (ovopositore di sostituzione); oppure può essere formato da dalle gonapofisi variamente modificate a seconda dei casi (es. terebra, oviscapto). Il tipico ovopositore primitivo consta di 6 pezzi allineati (3 per lato, valve o valvule) appartenenti agli sterniti VIII (1 pezzo per lato) e IX (2 per lato). Il collegamento tra sternite e valvule è assicurato da pezzi slargati detti valviferi. Nella terebra degli Imenotteri si ha la fusione delle valvule mediane in un pezzo cncavo ventralmente (doccia o guaina)in modo da costituire il canale per l'ovideposizione o per il veleno.
[modifica] P
[modifica] panurgismo
Imitazione tropica fra individui di una comunità cospecifica di un'azione iniziata da uno o pochi di essi.
[modifica] parassita
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Per approfondire, vedi la voce Parassita. |
Organismo che instaura un rapporto di simbiosi, generalmente di natura trofica, con un altro organismo ospite da cui trae un vantaggio biologico creando un danno più o meno grave. A differenza del predatore, il parassita ha una complessità morfologica, anatomica e funzionale di grado inferiore a quella dell'ospite, è in genere privo di vita autonoma, si alimenta in genere a spese di un solo ospite nel corso della sua vita. Il parassita propriamente detto non provoca la morte dell'ospite.
[modifica] parassitoide
Detto di organismo parassita che al termine del suo sviluppo causa la morte dell'ospite.
[modifica] pedogenesi
Modalità di riproduzione detta anche generazione larvale, da non confondersi con la neotenìa. Consiste nel fatto che nel corpo delle larve o delle ninfe di alcuni insetti si trovano cellule germinative che si sviluppano per dare embrioni (es. Ditteri Miastor, Cecidomya, ecc.); dagli embrioni si sviluppano larve normali che, lacerando il corpo materno, escono a vita libera per continuare il loro sviluppo. Differisce dalla neotenia perché in questo caso non si hanno gnadi mature morfologicamente uguali a quelle dell'adulto.
[modifica] peniculi
Ciuffi di setole siti su propaggini laterali del tegumen.
[modifica] peritrema
Sclerite anulare della parete del corpo che delimita ogni apertura stigmatica.
[modifica] pleotrofico
Organismo onnivoro.
[modifica] polifago
Detto di insetto la cui dieta alimentare comprende un numero elevato di specie.
[modifica] polipode
Detto di larva, denominata anche eruciforme o bruco, caratterizzata dalla presenza di zampe toraciche e di un numero vario di false zampe (pseudozampe o pseudopodi) addominali, semplici mammelloni non articolati. Sono tipiche dei Lepidotteri (pseudozampe tipicamente al terzo, sesto e decimo urite) e degli Imenotteri Tentredinidi (pseudopodi di norma dal secondo al settimo urite ed al decimo urite).
[modifica] postscutello
Vedi tergite.
[modifica] predatore
Detto di organismo che si alimenta a spese di altri organismi viventi provocandone la morte. Il predatore ha in genere una complessità morfologica, anatomica e funzionale di grado superiore a quella delle sue vittime, si nutre a spese di un numero indeterminato di vittime nel corso della sua vita, conduce una vita autonoma.
[modifica] prescuto
Vedi tergite.
[modifica] prognato
Detto del capo quando l'asse maggiore del cranio è il prolungamento dell'asse del corpo. Le appendici boccali sono pertanto rivolte in avanti. Il capo prognato si riscontra ad esempio nelle Formiche e in molti Coleotteri.
[modifica] prosoma
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Per approfondire, vedi la voce prosoma. |
[modifica] protopode
Detto di larva, denominata anche ciclopiforme, con capo grosso, torace più piccolo e addome talora assente. Le larve protopode possono vivere solo come parassite endofaghe di altri Insetti, immerse nei loro umori (è il caso delle larve endofaghe di alcuni Imenotteri). Sono considerate "embrioni" usciti precocemente dall'uovo (poco oltre la stria germinativa secondo alcuni Autori).
[modifica] pterostigma
ingrossamento della nervatura costale sit lungo il margine anteriore delle ali di molti Insetti; svolge un ruolo importante nella distribuzione delle forze durante il volo.
[modifica] R
[modifica] regressione funzionale
[modifica] rizofago
Detto di organismo fitofago che si nutre di radici e altri organi sotterranei delle piante.
[modifica] S
[modifica] sclerite
Porzione dell'esoscheletro che si presenta fortemente sclerotizzata, quindi indurita.
[modifica] scrobi
Solchi laterali del rostro dei Coleotteri Curculionoidei nei quali sono accolti gli scapi antennali.
[modifica] scutello
Vedi tergite.
[modifica] scuto
Vedi tergite.
[modifica] seismotropismo
Capacità di percepire e reagire alle vibrazioni (es. Termiti).
[modifica] sfarfallamento
Fase in cui l'immagine si libera dall'esuvia ninfale.
[modifica] sineci
Commensali (mirmecofili o termitofili) che si nutrono di avanzi di cibo o dei cadaveri dei loro ospitatori, senza arrecare loro nè danni nè vantaggi.
[modifica] sinettri
Commensali che vivono nei nidi di insetti sociali predando le loro riserve alimentari ed a volte uccidendone le larve. Il più delle volte essi vengono uccisi dai loro ospitatori.
[modifica] sinfili
Commensali dei nidi di insetti sociali, che li ospitano e li curano perché trasudano (da ghiandole particolari dette adenotrichi) sostanze di cui gli ospiti sono ghiotti.
[modifica] soglia d'intervento
Sinonimo: soglia di danno. Parametro applicato nella lotta guidata che valuta la necessità d'intervenire con un trattamento fitoiatrico quando il danno previsto supera il costo economico e ambientale del trattamento. A rigore la soglia d'intervento è impostata oltre che su criteri economici anche su criteri ecologici, tuttavia, essendo di difficile determinazione s'identifica spesso con la soglia economica d'intervento. In sede operativa la soglia d'intervento si valuta secondo i contesti rilevando direttamente il danno con metodologie di campionamento standard oppure monitorando la popolazione del fitofago. Il concetto è applicato per estensione anche nella lotta biologica e, soprattutto, nella lotta integrata.
[modifica] squama
(1) Espansione prossimale posteriore dell'ala (detta anche postala), ben sviluppata in molti Ditteri e Coleotteri.
(2) Ognuno dei due lobi latero-dorsali della fallobase dell'apparato copulatore maschile degli Imenotteri analogo ai parameri degli altri Insetti; può essere distinto in una porzione prossimale, la squamula, ed una distale, lo stipite.
[modifica] squamula
Vedi squama
[modifica] SSP.
Sottospecie
[modifica] stadio
Periodo intercorrente tra due metamorfosi. Dicesi stadio larvale quello compreso tra la schiusa dell'uovo e l'incrisalidamento o la formazione della ninfa; stadio ninfale quello che decorre dalla formazione della ninfa o dall'incrisalidamento allo sfarfallamento dell'immagine dell'immagine; stadio immaginale quello proprio dell'adulto o insetto perfetto. (vedi sviluppo postembrionale).
[modifica] stemmata
Occhi semplici laterali, detti anche ocelli laterali o larvali. Sono propri degli stadi larvali ed anche di alcune forme immaginali (Collembola). Si innervano ai lobi ottici del protocerebro (come gli occhi composti). Hanno struttura simile a quella degli ommatidi, formati da una cornea esterna (differenziazione della cuticola) al di sotto della quale si trova una formazione cristallinosimile (che manca sempre negli ocelli veri) rivestita di un mantello cellulare pigmentato. Basalmente giacciono le cellule retiniche più o meno numerose e con o senza rabdomeri.
[modifica] stenotopo
Organismo che passa tutta la sua vita in un'unica biosinecia; può essere omoceno, se vive sempre nella stessa biocenosi, o eteroceno se durante la sua vita attraversa due o più biocenosi.
[modifica] stenottero
Individuo che presenta ali più strette della forma macrottera della stessa specie.
[modifica] stereotropismo
Reazione ad uno stimolo di contatto.
[modifica] sternite
Lamina ventrale sclerificata che costitusce, per così dire, il pavimento di ogni anello, sia toracico che addominale. Per quanto riguarda il torace, lo sternite prende il nome di sterno, e si avrà quindi un pro-, un meso- ed un metasterno. Lo sterno di ogni segmento toracico può essere formato da un unico sclerite, ma assai spesso è differenziabile in varie parti (4 al massimo) che son chiamate, procedendo in senso cefalo-caudale, presterno, basisterno (o semplicemente sterno), sternello (detto anche furcasterno) e poststernello (detto anche spinasternite).
[modifica] sterno
Vedi sternite.
[modifica] sternopleurite
Il ventrale dei tre scleriti in cui si può differenziare la subcoxa (pleura toracica) e sul quale si articola la coxa.
[modifica] stipite
Articolo delle mascelle che si articola basalmente con il cardine, distalmente col palpifero, con la galea e la lacinia (vedi squama).
[modifica] subalare
L'epipleurite dell'epimero.
[modifica] T
[modifica] tanatosi
Irrigidimento totale del corpo e delle appendici in seguito ad una situazione di pericolo o come semplice reazione stereotropica. Si riscontra frequentemente in molti Coleotteri.
[modifica] tentorio
E' il più importante degli apodemi craniali. Ha forma generalmente ad Y il cui ramo impari è saldato al di sotto del foro occipitale, ed i due rami pari si saldano anteriormente in prossimità delle antenne; il tentorio attraversa tutto il cranio e ne costituisce il rafforzamento scheletrico sul quale si inseriscono vari muscoli (antennali, faringei, mascellari,ecc.); fra le due branche anteriori del tentorio passa la faringe.
[modifica] tergite
Lamina dorsale sclerificata che costitusce, per così dire, la volta di ogni anello, sia toracico che addominale. Nel torace il tergite prende il nome di noto, e si avrà perciò un pro-, un meso- e un metanoto. Il noto di ogni segmento toracico può essere formato da un unico sclerite (es. nei Tisanuri), ma spesso è differenziabile in varie parti (massimo 4) che sono chiamate, procedendo in senso antero-posteriore, prescuto, scuto, scutello, postscutello, quest'ultimo detto anche postnoto. Tra prescuto e scuto si trova la sutura prescutale;fra scuto e scutello la sutura scutoscutellare.
[modifica] termitofilo
Organismo che ha un rapporto di simbiosi o commensalismo con una comunità di Termiti.
[modifica] test trapping
Tecnica sussidiaria impiegata in varie forme di lotta per monitorare l'andamento della popolazione di una o più specie a scopo scientifico o applicativo, in quest'ultimo caso per rilevare la soglia di intervento. Il test trapping si effettua disponendo una o più trappole, con densità variabile secondo il tipo di trappola e di attrattivo impiegati, e contando gli individui catturati a intervalli regolari.
[modifica] tigmotropismo
Reazione motoria provocata in un organismo da una eccitazione tattile (vedi stereotropismo).
[modifica] tinicolo
Organismo che vive tra le dune.
[modifica] topotipo
Esemplare di una specie raccolto nello stesso luogo dove fu rccolto l'olotipo, anche se non contemporaneamente.
[modifica] trappola
Dispositivo impiegato per catturare gli adulti a scopo di monitoraggio o di cattura massale. Esistono tipologie differenti di trappole secondo la biologia dell'insetto, l'attrattivo usato, il metodo per trattenere le catture. In genere si utilizzano come attrattivi il colore (trappole cromotropiche, in genere di colore giallo o verde), per catture non selettive, oppure i ferormoni (trappole a ferormoni), per catture selettive. Vedi anche mass trapping e test trapping.
[modifica] U
[modifica] urite
Anello addominale formato tipicamente da un tergite (dorsale) e da uno sternite (ventrale), riuniti lateralmente da due regioni pleurali, in ognuna della quali si apre, tipicamente, uno stigma, ed in cui possono differenziarsi scleriti distinti.
[modifica] urogonfi
Le due appendici cercosimili che molte larve, e segnatamente quelle dei Coleotteri, presentano all'estremità dell'addome (da non confondere con i cerci). Sono detti anche cornuculi o pseudocerci, e spesso chiamati da vari Autori cerci erroneamente .
[modifica] V
[modifica] vanno
Regione anale dell'ala, posteriore alla nervatura postcubitale, detta anche interala.
[modifica] verticillo
corona di setole o peli inseriti intorno ad un articolo (gen.antennale)lungo una linea circolare comune.
[modifica] volselle
Il piano mediano delle appendici genitali dei Formicidae.
[modifica] W
[modifica] X
[modifica] xilofago
Detto di organismo fitofago che si nutre di legno. Sono tipici xilofagi le Termiti e i Coleotteri Cerambicidi, Buprestidi e Scolitidi.
[modifica] Y
[modifica] Z
[modifica] zoomorfosi
Modificazioni prodotte nelle piante dall'azione diretta di animali.