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Gran Premio di Monaco 1950 - Wikipedia

Gran Premio di Monaco 1950

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

  Gran Premio Monaco 1950
Dettaglio gara
Gara 2 di 7 della Formula 1 Anno 1950
2° Gara del Campionato Mondiale di Formula 1
Il circuito di Montecarlo
Il circuito di Montecarlo
Data 21 Maggio, 1950
Nome ufficiale XI Grand Prix de Monaco
Luogo Circuito di Montecarlo
Monte Carlo, Principato di Monaco
Percorso Circuito stradale difficile
1.975,957 US mi / 3.180 km
Distanza 100 giri, 197.595,67 US mi / 318.000 km
Tempo Freddo, asciutto e soleggiato
Pole Position
Pilota Juan Manuel Fangio Alfa Romeo
Tempo 1:50.2
Fastest Lap
Pilota Juan Manuel Fangio Alfa Romeo
Tempo 1:51.0 (nel giro di 100)
Podio
Primo Juan Manuel Fangio Alfa Romeo
Secondo Alberto Ascari Ferrari
Terzo Louis Chiron Maserati

Il Gran Premio di Monaco del 1950 fu il secondo round del Campionato Mondiale Piloti della stagione 1950 di Formula 1 e la sesta gara complessiva di quell’annata, disputata il 21 maggio sul Circuito di Montecarlo soltanto a una settimana di distanza dalla precedente.

La gara vede una pronta rivincita del pilota argentino Juan Manuel Fangio, che la domina in un fine settimana contrassegnato dall’incidente durante le prove del sabato ad Alfredo Pian, che si frattura una caviglia e fa sospendere la sessione, e durante la gara l’improvvisa ondata del primo giro alla curva del Tabaccaio che elimina in un colpo solo una decina di concorrenti. E’ la gara dove fanno il loro debutto le Ferrari e dove gareggia il primo pilota statunitense in Formula 1, Harry Schell, che guida per la prima volta in un Gran Premio una Cooper a motore posteriore.

Indice

[modifica] Partecipanti

Le scuderie italiane si presentano con l’Alfa Romeo, dominatrice della corsa precedente, che schiera tre vetture (Farina, Fangio e Fagioli) e la manufatturiera Maserati che fornisce scocca e motore alla scuderia di Achille Varzi per due promettenti piloti argentini, José Froilan González e Alfredo Pian, proveniente anche lui come Fangio dalle gare sudamericane di Formula Libre, quella Enrico Platé dei privatisti Prince Bira e Toulo de Graffenried, le Officine Alfieri Maserati con il monegasco Louis Chiron e Franco Rol, e infine la Scuderia Milano con Clemente Biondetti.

Arriva inoltre l'atteso debutto della Ferrari nella massima competizione. Per questa sua prima partecipazione, la casa modenese si affida a due piloti italiani: Alberto Ascari – figlio del compianto AntonioLuigi Villoresi e ad un pilota francese di buona esperienza, Raymond Sommer. L'auto è la Ferrari 125, la prima monoposto realizzata da Enzo Ferrari, che aveva debuttato nel Gran Premio di Torino nel 1948 sul circuito del Parco del Valentino, ottenendo un lusinghiero terzo posto con alla guida lo stesso Sommer. Il motore è un 12 cilindri a V di 60°, di 1.500 cc, con cilindrata unitaria di 125cc (da cui il nome "Ferrari 125"), con compressore volumetrico Roots a doppio stadio, che, in questa versione aggiornata, sviluppa una potenza di 315 cavalli a 7.500 giri/minuto. L'Alfa Romeo 158, monta, invece, un motore 8 cilindri in linea, anch’esso di 1.500 cc, e ancora con un compressore volumetrico Roots a due stadi, ma sviluppa 350 cavalli a 8.600 giri/minuto. Entrambe le vetture pesano 700 Kg, ed Enzo Ferrari pensa di compensare il più elevato rapporto tra peso e potenza della 125 (2,222 Kg/CV, contro i 2 Kg/CV della 158) con il suo più basso consumo, che dovrebbe portarla ad un minor numero di soste per i rifornimenti.

Le altre case automobilistiche presenti sono la britannica ERA con i privati Bob Gerard e Peter Whitehead, soprannominato il “pilota gentiluomo”, le francesi Talbot-Lago con tra gli altri, il belga Johnny Claes e per la prima volta la Simca-Gordini con Robert Manzon e Maurice Trintignant, equipaggiata con gli pneumatici della casa belga Englebert anch’essa al debutto per tentare di contrastare il predominio delle Pirelli e delle Dunlop. Un’altra novità assoluta è rappresentata dal primo pilota statunitense – ma di stanza in Europa da lungo tempo – Harry Schell con la scuderia privata Horschell Racing Corporation che presenta la prima vettura a motore posteriore nella storia dell’automobilismo, la Cooper-JAP. Tutti sembrano destinati a fare da comparse al duello tra le tre vetture italiane.

[modifica] Gara

Dopo due sessioni di qualifica, come da tradizione al giovedì e al sabato, dove Charles Pozzi, Yves Giraud-Cabantous, Pierre Levegh e Clemente Biondetti non partono, la griglia di partenza viene condizionata pesantemente dal grave incidente occorso all’argentino Alfredo Pian il quale, a causa di una macchia d’olio, va a sbattere contro la tribuna con la Maserati fratturandosi una caviglia, e non prenderà più parte a una gara di Formula 1. La sessione del sabato viene sospesa definitivamente e le posizioni vengono stabilizzate ai cinque migliori tempi ottenuti nella prima sessione di prove: dalla sesta in avanti i tempi della seconda sessione. Questo sistema penalizzerà soprattutto Luigi Villoresi che, pur avendo ottenuto il secondo tempo assoluto, partirà dalla terza fila in sesta posizione.

Al primo giro della gara si verifica un rovinoso incidente multiplo quando un’ondata improvvisa invade la curva del Tabaccaio. Fangio, già in testa, riesce a evitarla e Nino Farina in quel momento in seconda posizione, si scontra con la Maserati di González che prende fuoco. L’argentino riesce in breve tempo a uscire dalla vettura con qualche ustione, e altri piloti, tentando di evitare le due vetture, effettuano collisioni tra loro. Luigi Fagioli, in quinta posizione, sterza bruscamente, andando in testacoda e viene urtato dal sopraggiungente Louis Rosier. Nella carambola si ritirano complessivamente dieci piloti (tra un parco partenti di 19). Soltanto Fangio riesce a evitarla restando in testa alla gara. Luigi Villoresi viene attardato in maniera irreparabile al secondo giro dalla pista ostruita dalle vetture incidentate. Escono subito di scena due grandi protagonisti del Gran Premio di Gran Bretagna, Farina e Fagioli, mentre Villoresi tenta una rimonta portandosi, al 55° giro, a 32 secondi da Fangio, prima di arrendersi al 63° giro per problemi alla trasmissione. Prima, al 36° giro, si era ritirato anche Philippe Etançelin per una perdita d’olio.

Alla fine Juan Manuel Fangio, dopo avere doppiato tutti, e senza grandi problemi, riesce a conquistare la sua prima vittoria in Formula 1, raggiunge Farina in testa alla classifica con 9 punti e ottiene il primo “Grand Chelem” della storia: pole position, fastest lap, vittoria della gara condotta sempre in testa. Con la media oraria di 98,701 km/h, è il Gran Premio più lento di sempre. La Ferrari 125 non si è dimostrata all'altezza delle Alfa Romeo, e già Enzo Ferrari comincia a pensare ad una vettura tutta nuova, con motore aspirato.

[modifica] Iscritti

No Pilota Entrata Costruttore Telaio Motore Pneu
2 José Froilan González Scuderia Achille Varzi Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P
4 Alfredo Pian Scuderia Achille Varzi Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P
6 Johnny Claes Ecurie Belge Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
8 Harry Schell Horschell Racing Corporation Cooper Cooper T12 JAP V 12 D
10 Robert Manzon Equipe Gordini Simca-Gordini Simca Gordini T15 Gordini L4s E
12 Maurice Trintignant Equipe Gordini Simca-Gordini Simca Gordini T15 Gordini L4s E
14 Philippe Etançelin Private Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
16 Louis Rosier Ecurie Rosier Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
18 Charles Pozzi Ecurie Rosier Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
20 Yves Giraud-Cabantous Automobiles Talbot-Darracq SA Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
22 Pierre Levegh Private Talbot-Lago Talbot-Lago T26C Talbot L6 D
24 Cuth Harrison Private ERA ERA B ERA L6s D
26 Bob Gerard Private ERA ERA B ERA L6s D
28 Peter Whitehead Private Ferrari Ferrari 125 Ferrari V12s D
32 Nino Farina SA Alfa Romeo Alfa Romeo Alfa Romeo 158 Alfa Romeo L8s P
34 Juan Manuel Fangio SA Alfa Romeo Alfa Romeo Alfa Romeo 158 Alfa Romeo L8s P
36 Luigi Fagioli SA Alfa Romeo Alfa Romeo Alfa Romeo 158 Alfa Romeo L8s P
38 Luigi Villoresi Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 125 Ferrari V12s P
40 Alberto Ascari Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 125 Ferrari V12s P
42 Raymond Sommer Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 125 Ferrari V12s P
44 Franco Rol Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P
46 Clemente Biondetti Scuderia Milano Maserati Maserati Milano 4CLT-50 Maserati L4s P
48 Louis Chiron Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P
50 Prince Bira Enrico Platé Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P
52 Toulo de Graffenried Enrico Platé Maserati Maserati 4CLT-48 Maserati L4s P

[modifica] Risultati

[modifica] Qualifiche

Pos No Pilota Costruttore Tempo Gap
1 34 Juan Manuel Fangio Alfa Romeo 1'50.2 -
2 32 Nino Farina Alfa Romeo 1'52.8 + 2.6
3 2 José Froilan González Maserati 1'53.7 + 3.5
4 14 Philippe Etançelin Talbot-Lago-Talbot 1'54.1 + 3.9
5 36 Luigi Fagioli Alfa Romeo 1'54.2 + 4.0
6 38 Luigi Villoresi Ferrari 1'52.3 + 2.1
7 40 Alberto Ascari Ferrari 1'53.8 + 3.6
8 48 Louis Chiron Maserati 1'56.3 + 6.1
9 42 Raymond Sommer Ferrari 1'56.6 + 6.4
10 16 Louis Rosier Talbot-Lago-Talbot 1'57.7 + 7.5
11 10 Robert Manzon Simca-Gordini 2'00.4 + 10.2
12 52 Toulo de Graffenried Maserati 2'00.7 + 10.5
13 12 Maurice Trintignant Simca-Gordini 2'01.4 + 11.2
14 24 Cuth Harrison ERA 2'01.6 + 11.4
15 50 Prince Bira Maserati 2'02.2 + 12.0
16 26 Bob Gerard ERA 2'03.4 + 13.2
17 44 Franco Rol Maserati 2'04.5 + 14.3
18 4 Alfredo Pian Maserati No
19 6 Johnny Claes Talbot-Lago-Talbot 2'12.0 + 21.8
20 8 Harry Schell Cooper-JAP No
21 28 Peter Whitehead Ferrari No

[modifica] Gara

Pos No Pilota Costruttore Giri Distanza Tempo/Ritiro Griglia Pts
1 34 Juan Manuel Fangio Alfa Romeo 100 318.000 Km 3:13'18.7 1 9
2 40 Alberto Ascari Ferrari 99 314.820 Km + 1 Giro 7 6
3 48 Louis Chiron Maserati 98 311.640 Km + 2 Giri 8 4
4 42 Raymond Sommer Ferrari 97 308.460 Km + 3 Giri 9 3
5 50 Prince Bira Maserati 95 302.100 Km + 5 Giri 15 2
6 26 Bob Gerard ERA 94 298.920 Km + 6 Giri 16  
7 6 Johnny Claes Talbot-Lago-Talbot 94 298.920 Km + 6 Giri 19  
Ret 38 Luigi Villoresi Ferrari 63 200.340 Km Trasmissione 6  
Ret 14 Philippe Etançelin Talbot-Lago-Talbot 38 120.840 Km Perdita olio 4  
Ret 2 José Froilan González Maserati 1 3.180 Km Incidente 3  
Ret 32 Nino Farina Alfa Romeo 0   Incidente 2  
Ret 36 Luigi Fagioli Alfa Romeo 0   Incidente 5  
Ret 16 Louis Rosier Talbot-Lago-Talbot 0   Incidente 10  
Ret 10 Robert Manzon Simca-Gordini 0   Incidente 11  
Ret 52 Toulo de Graffenried Maserati 0   Incidente 12  
Ret 12 Maurice Trintignant Simca-Gordini 0   Incidente 13  
Ret 24 Cuth Harrison ERA 0   Incidente 14  
Ret 44 Franco Rol Maserati 0   Incidente 17  
Ret 8 Harry Schell Cooper-JAP 0   Collisione 20  
DNS 28 Peter Whitehead Ferrari     Motore 21  
DNS 4 Alfredo Pian Maserati     Incidente 18  

[modifica] Curiosità

  • Piloti: 25 iscritti, 21 qualificati per la gara, 7 classificati
  • Numeri vetture: #30 non fu assegnato.
  • Pole position: Juan Manuel Fangio – 1'50.2, velocità media 103.884 Km
  • Fastest Lap: Juan Manuel Fangio – 1'51.0, velocità media 103.135 Km
  • Vincitore gara: Juan Manuel Fangio – 3:13'18.7, velocità media 98.701 Km/h (è il Gran Premio più lento di sempre)
  • Leader gara: Juan Manuel Fangio 100 giri (intera gara)
Precedente gara:
Gran Premio di Gran Bretagna 1950
FIA Formula 1 Campionato Mondiale
Formula 1 Anno 1950
Prossima gara:
500 Miglia di Indianapolis 1950

Precedente gara:
Gran Premio di Monaco 1948
Gran Premio di Monaco Prossima gara:
Gran Premio di Monaco 1952

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