Guerre Italiane del Rinascimento
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Le guerre d'Italia furono una serie di guerre condotte dai sovrani francesi in Italia tra il 1494 ed il 1557 per far valere i loro diritti ereditari sul Regno di Napoli e poi sul Ducato di Milano.
Indice |
[modifica] Prima guerra
In base ad un vago diritto al trono di Napoli, attraverso la nonna paterna Maria d'Angiò (1404-1463), Carlo VIII, incoraggiato da Ludovico Sforza di Milano, entrò in Italia nel 1494, scatenando un vero terremoto politico in tutta la penisola. L'imponente esercito francese marciò attraverso la penisola, raggiungendo Napoli il 22 febbraio 1495.
[modifica] Seconda guerra
Incoronato re di Napoli, Carlo si trovò oggetto di una coalizione avversa che comprendeva la Lega di Venezia, l'Austria, il Papato e il Ducato di Milano. Sconfitto nella Battaglia di Fornovo nel luglio 1495, fu costretto ad abbandonare la penisola.
Divenuto re, Luigi XII di Francia, rifacendosi ai diritti ereditati dalla nonna Valentina Visconti, intraprese la spedizione del 1499-1500 in Italia e conquistò il Ducato di Milano (1500). Meno fortunata fu la conquista di Napoli, preparata dal Trattato di Granada (novembre 1500), che prevedeva una spartizione delle conquiste tra Francia e Spagna, garantita dalla neutralità (ottenuta per via diplomatica) di Venezia e del papa.
Nell'estate del 1501 Napoli era conquistata, ma sopravvenuto il disaccordo tra gli alleati e la conseguente guerra tra Francia e Spagna, la spedizione finì per i Francesi in un completo disastro; dopo quasi due anni di resistenza essi furono sconfitti presso il Garigliano nel 1503.
[modifica] Guerra della Lega di Cambrai
Qualche anno dopo la Lega di Cambrai, conclusa in funzione antiveneziana, portava i Francesi nuovamente in Italia, dove Venezia subì una dura sconfitta ad Agnadello, 1509. A ciò seguì però una nuova politica antifrancese di Giulio II, che costituì la Lega Santa (1511-1513). I Francesi sconfissero gli Spagnoli a Ravenna (1512), ma in Lombardia, di fronte agli Svizzeri, furono costretti a ritirarsi. Sconfitti a Novara (Battaglia dell'Ariotta) nel 1513, i Francesi si ritirarono dalla penisola.
Nel 1515 fu la volta del re Francesco I di Francia scendere in Italia per ottenere Milano, che considerava sua proprietà per essere i nipote di Valentina Visconti.
Il 13 settembre, nella Battaglia di Marignano, Francesco I a capo di un esercito francese e veneziano, si scontrò con l'esercito svizzero, corso in aiuto di Massimiliano Sforza duca di Milano. La vittoria del monarca francese arrestò la politica espansionistica dei Confederati e garantì alla Francia il controllo del ducato di Milano.
[modifica] Quarta guerra
Nel 1521 le mire espansionistiche di Francesco I per impadronirsi dell'Italia settentrionale lo portarono più volte allo scontro con l'Imperatore Carlo V del Sacro Romano Impero, dando luogo ad una lunga guerra alternata a tregue di breve durata.
Nel 1525 il re francese fu sconfitto nella battaglia di Pavia, dove la cavalleria francese fu spazzata via dagli archibugieri spagnoli e l'esercito fu messo in rotta.
Con la sconfitta di Pavia i francesi persero il Ducato e per riorganizzarsi, la Francia firma un patto di non aggressione e aiuto reciproco con Venezia, Papa e Firenze: la Lega di Cognac. Questa si dissolse dopo il Sacco di Roma
[modifica] Terza fase
Carlo V abdicò nel 1556. In Spagna gli successe Filippo II. Nel 1557, con l'aiuto dei Savoia, sconfisse i francesi e firmò la pace a Cateau. Alla Spagna restavano i possedimenti (Milano, Napoli), a cui si aggiungeva lo Stato dei Presidi, mentre la Francia ottenne Saluzzo e Calais
[modifica] Voci correlate
- Carlo V
- Dominazione spagnola