Hostel
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Titolo originale: | Hostel |
Paese: | USA |
Anno: | 2005 |
Durata: | 95' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | thriller - horror |
Regia: | Eli Roth |
Soggetto: | Eli Roth |
Sceneggiatura: | Eli Roth |
Produzione: | Quentin Tarantino |
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Fotografia: | Milan Chadima |
Montaggio: | George Folsey Jr. |
Musiche: | Nathan Barr |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Hostel è un film del 2006, diretto da Eli Roth e prodotto da Quentin Tarantino.
Indice |
[modifica] Trama
[modifica] L'inizio
Due ragazzi statunitensi (Josh e Paxton) sono al loro primo viaggio Interrail in Europa. Conoscono un ragazzo islandese (Oli), che si unisce a loro, e si recano ad Amsterdam. Durante una delle nottate a base di sesso e droga, capita loro di rimanere fuori dall'ostello in cui risiedono: l'orario per rientrare è scaduto, devono prepararsi a passare la notte in giro per la città. Incontrano un ragazzo che consiglia loro di andare in Slovacchia, fornendo le indicazioni per raggiungere un albergo pieno di ragazze bellissime e molto disponibili.
[modifica] In Slovacchia
Durante il viaggio in treno, incontrano uno strano uomo d'affari danese, che mangia il cibo con le mani (dice di apprezzare «il contatto con il cibo») e inizia a corteggiare uno dei tre ragazzi, che velocemente lo caccia dal vagone.
Giunti in Slovacchia, scoprono che nell'ostello le stanze sono semi-private e pertanto dovranno dividere la loro con delle bellissime ragazze, che li invitano a seguirli nella sauna, dove i tre le invitano in un locale.
[modifica] L'orrore
Il giorno dopo Oli sparisce e gli impiegati alla reception dell'ostello dicono che ha pagato il conto ed è andato via. Una fugace inquadratura ci mostra che il ragazzo in realtà si trova in uno strano tugurio pieno di coltelli, seghe e attrezzi da tortura, dove un uomo mascherato lo ha decapitato.
Invitati dalle ragazze in discoteca gli altri due ragazzi vengono drogati, e svengono. Il primo si sveglia nel luogo delle torture legato ad una sedia dove l'uomo d'affari del treno gli taglia piedi e mani, e prima di ucciderlo dice aver pagato per fare tutto questo. L'ultimo ragazzo invece quando perde i sensi rimane per sbaglio chiuso dentro uno stanzino, e si salva la vita.
Il giorno dopo chiede spiegazioni alle ragazze, che gli spiegano che i suoi amici sono ad una mostra. Si offrono di portarlo sul luogo, ma c'è qualcosa di strano: l'edificio appare come una vecchia fabbrica in stato di abbandono e il parcheggio antistante è pieno di automobili lussuose e facoltosi uomini d'affari. Uno di questi lo mette in guardia: lì dentro potrebbe «perdere tutti i soldi». Quando entra scopre che quello è il luogo delle torture (mostrato in precedenza allo spettatore) e vede il danese del treno mentre seziona il cadavere dell'amico sparito. Cerca di scappare, ma due omoni lo bloccano e lo legano ad una sedia, affinché possa essere torturato in tutta sicurezza. Quando arriva il suo carnefice intuisce che l'uomo non è pronto o almeno non è convinto di quello che sta facendo. L'uomo è tedesco e l'americano sfrutta la sua conoscenza della lingua per persuaderlo a lasciarlo stare, ma ottiene soltanto di farsi chiudere la bocca con uno straccio.
Comincia la tortura. Gli taglia due dita, ma per errore la motosega che il tedesco stava usando gli cade addosso uccidendolo; l'americano si libera e prende la sua pistola. Durante la fuga finisce nella stanza dove un uomo brucia i cadaveri (gli "scarti" del trattamento) in un forno crematorio, e poi nello "spogliatoio" dei torturatori dove scopre che esiste una sorta di società segreta, i cui membri pagano per torturare ignari turisti (gli americani valgono di più), e hanno tutti lo stesso simbolo tatuato; la polizia è al corrente ma è corrotta e lascia fare. Il ragazzo incontra un membro dell'organizzazione che, credendo che l'americano sia uno di loro, gli parla amabilmente dei suoi metodi di tortura, prima di andarsene.
[modifica] La fuga
Il ragazzo continua la sua fuga, ma prima libera una ragazza giapponese conosciuta in albergo a cui nel frattempo è stato asportato un occhio con una fiamma ossidrica. Rubano un'auto, e con l'aiuto dei bambini locali, che distruggono l'auto degli inseguitori in cambio di gomme da masticare, raggiungono la stazione ferroviaria. La giapponese vede il suo volto martoriato riflesso nello specchio e si suicida gettandosi sotto un treno. Il ragazzo riesce a salire sul treno e abbandona il villaggio. Durante il viaggio si accorge che sul suo treno c'è anche il danese. Quando il treno giunge a destinazione, lo segue nei bagni della stazione, dove lo uccide sgozzandolo e tagliandoli due dita per vendicarsi.
[modifica] Curiosità
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«Io ho guadagnato parecchio con te, perciò sei tu la mia puttana!»
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- Durante i titoli di coda è stata inserita una battuta particolare che ricorre anche durante il film. La battuta è pronunciata da una delle ragazze dell'ostello slovacco ed è rivolta al ragazzo americano che solo in quel momento viene a conoscenza dell'orrore perpetrato dall'organizzazione segreta. La volontà della regista di replicarla al termine del film pare rivolgersi direttamente al pubblico in sala.
- Quando i tre ragazzi sono ad Amsterdam, e incontrano il ragazzo che li consiglierà di andare in Slovacchia, egli dice che troveranno tante ragazze vedove di guerra. Tuttavia, la divisione tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia è stata pacifica.
- Poiché nel film compaiono svariate scene di tortura e di violenza, all'ingresso dei cinema insieme al biglietto fornivano un sacchetto per vomitare.[citazione necessaria]
- Sulla locandina italiana c'è scritto: «Avvertenze: Contenuti violenti, scene cruente, inquadrature brutali, la vera sfida è guardarlo fino in fondo».[citazione necessaria]
- Il film sarà tra uno dei primi titoli in Blu-ray Disc.
[modifica] Citazioni
- All'arrivo dei ragazzi all'ostello, il televisore che si vede nella hall sta trasmettendo una scena (con Jules Winnfield interpretato da Samuel L. Jackson) di Pulp Fiction. A quanto pare è un omaggio al loro produttore esecutivo, Quentin Tarantino.
- Quando Paxton va in cerca di Josh ed incontra Svetlana e Natalya in un bar, le trova con un uomo sporco e mal vestito, che dice al ragazzo cosa le due donne intendevano dire con una battuta in Slovacco, e guida poi l'auto che li porta alla "mostra". Quell'uomo è proprio Quentin Tarantino.
- I protagonisti dormono nella stanza n°237 dell'ostello, lo stesso numero di stanza del film Shining di Stanley Kubrick.
[modifica] Seguiti
È in fase di post-produzione il seguito del film, Hostel 2, previsto per il luglio 2007 almeno in America. Se avrà successo verrà girato nel 2008 un ulteriore capitolo, Hostel 3.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Hostel dell'Internet Movie Database