I Cavalieri dello zodiaco - Episode G
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
I Cavalieri dello zodiaco - Episode G | |
Titolo originale: | 聖闘士星矢 エピソード・ギ/EPISODE G (Saint Seiya Episode G) |
Creatore/i: | Megumu Okada |
Editore: | Akita Shōten |
Prima apparizione: | Champion Red (dicembre 2002) |
Prima apparizione italiana: | I Cavalieri dello zodiaco - Episode G n. 1 (Manga Legend n. 56), Planet Manga (novembre 2004) |
Data di pubblicazione: | dicembre 2002 - in corso |
Tankōbon: | 10 (in corso) |
Akita Shōten | |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Fumetti |
I Cavalieri dello zodiaco - Episode G è un manga sui Cavalieri di Atena, prologo ambientato nel 1979, sei anni dopo la morte di Aiolos del Sagittario e alcuni anni prima la saga del Santuario mentre Saga dei Gemelli si è già sostituito al precedente Grande Sacerdote. Per questa nuova opera Kurumada, autore del manga originale, lascia l'onore dei disegni e della storia ad un altro mangaka, Megumu Okada. La G del titolo sta per Gold e Aiolia del Leone è il personaggio principale.
Nell'edizione italiana sono stati rispettati i nomi originali (ad eccezione di Mu che è divenuto Mur). Nel riassunto seguente si è ritenuto superfluo indicare i nomi della precedente serie televisiva, in quanto gli unici personaggi in comune ad essa sono i dodici Guerrieri d'Oro delle Costellazioni Zodiacali, facilmente identificabili. Invece, alcuni nomi in greco antico sono stati declinati secondo le regole grammaticali di tale lingua.
[modifica] Riassunto della trama
Anticamente, il dio Crono e i suoi fratelli Titani furono sconfitti da Zeus e imprigionati nel Tartaro. All'inizio degli anni Settanta, il cosmo oscuro del dio Crono è riuscito a entrare in contatto mentale con Saga dei Gemelli, spingendolo a a sostituirsi al Grande Sacerdote e a cercare di uccidere la neonata incarnazione di Atena. (Il grande prologo, cap. 1)
Grazie all'aiuto del dio Ponto, fedele a Crono, verso la fine degli anni Settanta i Titani stavano iniziando a liberarsi. Il primo di essi è stato Iperione dalla Spada, il quale ha subito attaccato il Santuario di Atena. Contro di lui si è stagliato Aiolia del Leone, disprezzato dagli altri Guerrieri Sacri in quanto fratello del presunto traditore Aiolos del Sagittario. Il combattimento è finito in parità con la ritirata di Iperione, ma le vestigia del Leone sono state fortemente danneggiate. (Colui che reca il vento, capp. 5-8)
Accompagnato da Aldebaran del Toro, Aiolia si è quindi recato nel Jamir per incontrare l'unico uomo in grado di riparare le Sacre Vestigia: Mu dell'Ariete. Proprio allora è sopraggiunto il secondo titano, Giapeto, che ha evocato in battaglia un Ecatonchiro. Mu li ha affrontati da solo, finché Crono ha richiamato il proprio fratello. (Colui che rigenera le corazze, capp. 9-12)
Nel frattempo, al Santuario in Grecia, Shura del Capricorno ha chiesto udienza privata al Grande Sacerdote. Anni prima, quando aveva affrontato Aiolos nella notte in cui tradì, il comportamento del Santo Sagittario fu alquanto strano. Nel corso degli anni i dubbi di Shura sono aumentati, ed è questo il motivo per cui ha chiesto udienza. Il Grande Sacerdote gli ha rivelato di essere Saga dei Gemelli, dopodiché l'ha colpito con il "colpo dell'Illusione dell'Imperatore Diabolico" (Gen-ro Mao Ken), soggiogandone l'animo. (Il giusto, cap. 13)
A causa della inaspettata forza dei Sacri Guerrieri d'Oro, Iperione e Giapeto hanno chiesto rinforzi a Crono. Egli ha pertanto evocato i nove giganti e li ha mandati a distruggere il santuario, ma Aiolia del Leone, Shaka della Vergine e Death Mask del Cancro li hanno respinti e ne hanno uccisi due. (I giganti, capp. 14-17)
Mentre in Grecia infuriava tale battaglia, nel Tartaro Ponto è riuscito a liberare un terzo titano, Ceo dallo Stocco. La somma dei cosmi di tre Titani risorti ha avuto l'effetto di risvegliare in tutto il mondo i mostri mitologici. Nella speranza che Aiolia perdesse la vita, il Grande Sacerdote ha affidato al cosiddetto "uomo del malaugurio" il compito di sconfiggere i mostri più pericolosi, ma Aiolia ha portato a termine con successo tutte le missioni. (Colui che risponde al richiamo, capp. 18-20)
Shaka della Vergine ha quindi avuto un'idea per risolvere il problema alla radice: espandendo il suo cosmo al massimo avrebbe potuto scacciare l'aura dei Titani che sosteneva i mostri. Il Grande Sacerdote ha approvato e lo ha lasciato partire per l'India, dove Shaka avrebbe potuto raggiungere la giusta concentrazione. Inoltre, gli ha fornito come scorta Aiolia del Leone, ben consapevole del disprezzo tra i due. Proprio per questo Crono, sempre in comunione mentale con Saga, ha inviato Ceo in India supponendo che Aiolia gli avrebbe lasciato uccidere il Guerriero Sacro della Vergine senza ostacolarlo. Invece, Aiolia ha respinto l'attacco di Ceo a costo di gravissime ferite, così Shaka è riuscito a terminare il rito. Vedendo poi lo stato in cui si era ridotto Aiolia, Shaka ha iniziato a provare stima per lui. (Colui che azzanna il fato, capp. 21-24)
Poco tempo dopo, Ponto è riuscito a liberare i restanti nove Titani. Crio dalla Lama Astrale ha attaccato la Grecia con l'esercito dei titani, ma è stato fermato dal solo Shura del Capricorno. Riconoscendo la forza dell'avversario, il titano si è ritirato invitando tutti i Sacri Guerrieri d'Oro ad affrontare i dodici Titani nel loro palazzo, il Kronou Labyrinthos. (Coloro che infiammano l'emblema, capp. 27-29)
Subito dopo, il cosmo dello stesso Crono si è diretto verso il Santuario per recuperare la propria arma, la Grande Falce, custodita sotto la statua di Atena. Saga dei Gemelli ha ordinato a tutti i Sacri Guerieri d'Oro di restare nelle proprie Case, ma poi ha subito un cambio di personalità ed è corso ad affrontare lui stesso il re dei Titani. Grazie alla daga d'oro già usata per cercare di uccidere Atena, Saga è riuscito a ferire seriamente Crono, ma all'ultimo momento ha cambiato di nuovo personalità e si è ritirato. Proprio in quegli istanti Aiolia è tornato al Santuario da una missione e, ignaro del divieto del Grande Sacerdote, è corso a combattere Crono. Purtroppo, così facendo si è avverato il presagio di Ponto: il colpo fulminante del Leone ha distrutto accidentalmente i sigilli che impedivano l'accesso alla Grande Falce. (L'uomo del sigillo, capp. 30-33)
Per impedire l'ormai prossimo risveglio di Crono, Aiolia impiega contro il corpo semi-cosciente del dio il suo temibile Photon Burst, ma le sei Titanidi scendono sulla Terra per difendere il loro signore. Crono è ormai rinato ma, a causa del fulmine di Aiolia, privo memoria. Per punire il cavaliere, Temi gli scaglia addosso la materializzazizione fisica del peso dei suoi peccati. Shura giunge in soccorso dell'amico ma entrambi devono vedersela contro dei giganteschi serpenti aizzati loro contro da Rea. Le dee riportano Crono al Labirinto lasciando i cavalieri al loro destino. Destino dal quale sono salvati dal provvidenziale intervento di Aldebaran del Toro prontamente accorso dal Jamir. (Il condannato, capp. 34-35)
Frattanto Crono attiva l'artefatto denominato Sabbia Adamantina che fa precipitare il mondo nel caos, riportandolo poco alla volta alle sue origini primordiali. Aiolia, seguendo un suo presentimento, raggiunge il luogo dove si trova il frammento della spada di Crio reciso da Shura. Qui trova un portale dimensionale dal quale emerge il titano Oceano, La Limpida Corrente. Fiaccato dai ripetuti scontri e coperto di ferite, il Cavaliere del Leone non riesce ad opporsi efficacemente alla forza del dio. Si vede così costretto a cedere lo scontro a Camus dell'Acquario che, dichiarandosi l'esatto opposto di Oceano, ingaggia con lui battaglia. (Colui che genera i moti, capp. 36-37)
(serie in fase di pubblicazione)
[modifica] Voci correlate
- I Cavalieri dello zodiaco
- I Cavalieri dello zodiaco (serie animata)
- Personaggi dei Cavalieri dello zodiaco
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Scheda del manga I Cavalieri dello zodiaco - Episode G all'Anime News Network's Encyclopedia
- (PT) Pagina dedicata alla serie