Kawasaki Ki-48
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Kawasaki Ki-48 | |
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![]() Ki-48 in volo |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere leggero |
Equipaggio | 3 |
Entrata in servizio | 1940 |
Costruttore | Kawasaki |
Esemplari costruiti | 800 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 12,75 m |
Apertura alare | 17,45 m |
Altezza | 3,8 m |
Superficie alare | 40 m² |
Pesi | |
A vuoto | 4550 kg |
Carico | 800 kg |
Massimo al decollo | 6750 kg |
Propulsione | |
Motore | due motori radiali Nakajima Ha-115 |
Potenza | 1150 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 505 km/h |
Autonomia | 2400 km (massima) |
Tangenza | 10100 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 3 da 7,7mm |
Bombe | fino a 800 kg |
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Progetto:Aviazione |
Il Kawasaki Ki-48 era un bombardiere giapponese impiegato durante la seconda guerra mondiale.
Il Ki-48 affonda le sue radici nelle esperienze nella guerra di Cina durante il 1937 perché si scontrò con il meglio della produzione sovietica.
Indice |
[modifica] Sviluppo
I caccia monoplani I-16 si dimostrarono dei duri avversari, anche se meno agili dei caccia giapponesi. Ma furono soprattutto i bombardieri Tupolev SB-2 a preoccupare, specie per via di alcuni devastanti attacchi di precisione ad alta quota che queste ed altre macchine sovietiche eseguirono anche sulle munitissime basi di Taiwan-Formosa. Erano aerei veloci ed efficienti che, seppur afflitti da problemi di affidabilità, era praticamente impossibile intercettare da parte dei pur moderni caccia giapponesi. Anche in questo teatro operativo la macchina sovietica si dimostrò, praticamente, la frontiera delle nuove tecnologie della moderna progettazione.
Si pensò quindi a bombardieri leggeri di tipo moderno, sebbene esistessero o stessero per arrivare in servizio bombardieri medi più potenti,come i G4M "Betty", i Ki-21 e persino i Fiat B.R.20 comprati (con poca soddisfazione) dall'aviazione dell'esercito giapponese.
Per ottenere un aereo di un certo livello, ma ancora leggero, venne richiesto all'industria nazionale un velivolo simile a quelli che oramai erano in carico ai reparti sovietici e occidentali, per poi migliorare ancora i requisiti operativi. La progettazione di una macchina ancora più veloce di quelle esistenti, per anticipare le minacce future, riguardava un velivolo bimotore da almeno 485 km/h e iniziò nel 1938.
Nel 1940 , con un ritardo di qualche anno rispetto agli avversari, ma con un tempo di sviluppo brevissimo, i primi Ki-48 entrarono in servizio, sia pure in piccola quantità, in reparti dell'Esercito stanziati in Cina.
[modifica] Tecnica
I Ki-48 erano aerei bimotori, snelli, molto aerodinamici, anche perché avevano solo due motori da 985 hp, per cui è straordinario che comunque potessero volare veloci quanto, per esempio, un LeO 451 con motori da 1100 cavalli. La struttura metallica comportava carrello d'atterraggio retrattile, ala media a sbalzo e equipaggio di 3 uomini soltanto, con un unico pilota. In generale, vi era una forte somiglianza con l'SB-2 ma anche con il Douglas DB-7. Le mitragliatrici erano a prua, dorso e ventre. Il vano portabombe accoglieva 800 kg di ordigni.
[modifica] Impiego
La produzione di aerei di serie iniziò in fretta e così ben presto essi venne utilizzati in guerra con un successo iniziale apprezzabile. Ma le difese del 1942-43 erano state di molto migliorate rispetto a quelle cinesi e i reparti su caccia Curtiss P-40 costituivano un nemico più forte e organizzato. Il risultato delle dure esperienze operative portò al Ki-48 II con motori potenziati, più carburante, fusoliera allungata, protezione e armamento migliorati, nonché una velocità maggiore di 505 km/h. Ora che la potenza era paragonabile a quella del pur veloce LeO 451, la velocità massima era superiore di 20 km/h: ma nemmeno questo fu considerato sufficiente e così la macchina uscì di produzione nel 1944.
Nondimeno, questo velivolo era e rimase uno dei più veloci bombardieri leggeri del periodo bellico e non aveva prestazioni inferiori a quelle di macchine come il Ki-21 medio. Era più agile, con un'autonomia e un carico bellico solo leggermente inferiori, mentre l'equipaggio necessario ammontava solo alla metà. Questo apparecchio era chiaramente superiore a macchine come il Bristol Blenheim o il Dornier Do 17, per esempio. Solo l'armamento era chiaramente inferiore a quello di un bombardiere medio, con una fusoliera troppo piccola per ospitarne uno più pesante e potente.
L'insieme di tutte le specifiche e le richieste di migliorie avrebbe contribuito a concretizzare un bombardiere veloce senza compromessi (a parte il ritardo con cui arrivò in servizio): il Mitsubishi Ki-67.
[modifica] Bibliografia
- Armi da guerra N.117