Luce d'Eramo

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Luce d'Eramo pseudonimo di Lucette Mangione (Reims, 7 giugno 1925 – Roma, 6 marzo 2001) è stata una scrittrice italiana.

Indice 1 Biografia 2 Opere principali 2.1 Narrativa 2.2 Saggi 3 Voci correlate 4 Collegamenti esterni

[modifica] Biografia

Nasce nel 1925 a Reims (Francia), da genitori italiani, Luce d'Eramo pseudonimo di Lucette Mangione, vive fino quattordici anni a Parigi. Nel 1938 allo scoppio della seconda guerra mondiale, rimpatria con la famiglia in Italia e precisamente ad Alatri presso la casa della nonna materna: il padre architetto e aviatore, avendo aderito ancor prima della Marcia su Roma del 1922 in modo partecipativo e passionale al fascismo, viene premiato da Mussolini , con l'incarico di segratario del fascio locale.
Come lei stesso ammette, dopo essersi sentita trattare come una aliena in Francia dove veniva chiamata "la petite macaronì", il suo passaggio in Italia non cambiò molto le cose venendo definita dai suoi compagni del Liceo Conti Gentili "la francesina". In realtà il passaggio di stile di vita fu netto ma non tragico: la realtà francese così aperta alle nuove tenedenze ma al contempo così corrotta veniva a sosituitsi con quella ciociara con cortei di persone scalze, che camminavano cantando, andavano in pellegrinaggio al Santuario di Trisulti; preti e cappuccini dappertutto, il cui convento s'ergeva dietro il giardino della nonna.

All'indomani del 25 luglio 1943, dopo la caduta del regime fascista, segue in un primo momento, la famiglia a Bassano del Grappa, dove il padre viene nominato sottosegretario all'aviazione nella repubblica di Salò, venuta a conoscenza di alcune voci su presunte angherie che si perpetravano nei lager nazisti, dubbiosa, frastornata ma ancora convinta nel suo idealismo di giovane fascista, della bontà del regime, il 7 febbraio 1944 decide di partire, per verificare di persona ,con la sola uniforme di giovane del littorio come operaia volontaria, per lavorare nei campi di lavoro tedeschi.

Luce si accorge ben presto della cruda realtà dei campi, giovane dal grande temperamento, si ribella, e viene incarcerata, ironia della sorte come deportata comunista a Dachau, riesce a fuggire, ed è costretta suo malgrado a svolgere per vivere i lavori più umili, in una Germania sconvolta dai bombardamenti, a Magonza, entra a far parte dei volontari che scavano nelle macerie, e il 17 febbraio 1944, una bomba al fosforo a scoppio ritardato la lascia paralizzata alle gambe. Tutte queste vicessitudini accadute in meno di un anno sono raccontate in Deviazione, straordinario romanzo autobiografico sui lager, la fuga, il tentato suicidio, la sedia a rotelle, il ritorno, libro che inizia a scrivere appena tornata in Italia ma che pubblica a più di trent'anni di distanza, nel 1979.
Ritornata a Roma alla fine della guerra, sposa un milite della Xª Flottiglia MAS, il filosofo gentiliano Pacifico d'Eramo, dall'unione non troppo fortunata (dopo forti dissidi si separano quasi subito) nasce Marco, l'amatissimo figlio, il quale viene menzionato nel libro postumo Un'estate dificile (2001). Giovane a cui le avversità hanno fortificato il carattere, invalida permanente, la d'Eramo si laurea nel 1951 prima in Lettere sulla poetica di Leopardi, e poi in storia e filosofia nel 1954 con una tesi sulla Critica del giudizio di Kant, inizia una prolifica collaborazione, diluita nel tempo, a diversi periodici e riviste: Nuovi argomenti, La Fiera Letteraria, Studi Cattolici, Nuova Antologia, Tempo Presente, e al quotidiano Il Manifesto.
Dopo aver pubblicato presso una piccola casa editrice Idilli in coro nel 1951, inizia ad affermarsi come saggista con libri fortemente anticonvenzionali: per Raskolnikov e il marxismo (I960), polemizza con Moravia, con il quale non andrà mai d'accordo^{[citazione necessaria]}, e Finché la testa vive (1964), nel suo percorso di scrittrice e di critica, rimane fondamentale l'incontro nel 1966 con Ignazio Silone, al quale rimane legata per tutta la vita da un antico sodalizio umano e intellettuale, che la porta a pubblicare nel 1971 per la Mondadori il suo saggio più impegnativo, un corposo studio critico-bibliografico su L'opera di Ignazio Silone.
Nel 1974 la sua vena narrativa tocca sempre di più argomenti controversi come il caso Feltrinelli in Cruciverba politico, il già citato Deviazione e Racconti di guerra (1999), con le loro implicazioni personali, la lotta armata nel romanzo Nucleo Zero del 1981, il problema degli anziani in Ultima luna del 1993, l'autismo emotivo dei giovani naziskin in Si prega di non disturbare del 1995 e in Una strana fortuna del 1997, la malattia mentale.

Ma il libro al quale la scrittrice rimane più affezionata resta il romanzo Partiranno (1986), appassionata cronistoria della permanenza sulla Terra dei Nnoberavezì, alieni gentili ai quali Luce d'Eramo ha trasmesso molta della sua quotidiana "diversità", rimarcata ancor più nel suo ultimo libro intervista pubblicato nel 1999, Io sono una aliena, due anni prima di morire a Roma il 6 marzo 2001.

[modifica] Opere principali

[modifica] Narrativa

• Idilli in coro, 1951;
• Cruciverba politico, 1974;
• Deviazione, Mondadori, 1979 ;
• Nucleo zero, Mondadori, 1981 ;
• Partiranno, Mondadori, 1986;
• Ultima luna, 1993;
• Si prega di non disturbare, 1995;
• Racconti quasi di guerra, 1999;
• Io sono un'aliena, 1999;
• Un'estate difficile, 2001, postumo.

[modifica] Saggi

• Raskolnikov e il marxismo. Note a un libro di Moravia e altri scritti (1960);
• Ignazio Silone, Rimini : Ed. Riminesi Associati, 1994.: Ill. ISBN 88-86393-00-8 ;
• Finché la testa vive, Rizzoli, 1964.

[modifica] Voci correlate

• Cimitero acattolico di Roma
• La Fiera Letteraria

[modifica] Collegamenti esterni

• Fantascienza & Fantareligione