Pietro II del Brasile
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Pietro II del Brasile detto il Magnanimo (Rio de Janeiro, 2 dicembre 1825 – Parigi, 5 dicembre 1891) è stato un imperatore brasiliano.
Il suo nome completo era: Pedro de Alcântara João Carlos Leopoldo Salvador Bibiano Francisco Xavier de Paula Leocádio Miguel Gabriel Rafael Gonzaga de Bragança e Habsburgo.
Fu il secondo ed ultimo imperatore del Brasile.
Figlio dell'imperatore Pietro I e di Maria Leopoldina d’Asburgo-Lorena, salì al trono a sei anni, ma rimase sotto reggenza sino al 1840. Durante tale periodo, durante il quale il Brasile fu sconvolto da continue insurrezioni liberali e popolari contro la politica dei diversi reggenti, le province dell’impero si dotarono di assemblee locali.
Ottenuti i pieni poteri dopo un golpe che aveva rovesciato l'ultimo Consiglio di Reggenza, Pietro manifestò idee liberali e progressiste: sviluppò le vie di comunicazione aprendo alla navigazione il Rio delle Amazzoni e costruendo nuove ferrovie, favorì l’immigrazione europea e l’introduzione delle colture di caffè (che diventò uno dei settori trainanti dell’agricoltura), abolì la schiavitù (1888). Tuttavia le condizioni di vita delle classi inferiori, soprattutto dei contadini, non migliorarono, e questo fu causa di diverse ribellioni e rivolte.
In politica estera combatté contro il dittatore argentino Juan Manuel de Rosas (1852-1854) e quello paraguaiano Francisco Solano López (1864-1870), entrambi conservatori, e appoggiò i movimenti liberali moderati.
Il 15 novembre 1889 fu costretto ad abdicare da un pronunciamento incruento di repubblicani, militari, conservatori e schiavisti guidati dal maresciallo Manoel Deodoro da Fonseca, che lo costrinse all’esilio e instaurò la repubblica.
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Precedessore: | Imperatore del Brasile | Successore: | ![]() |
Pietro I | 7 aprile 1831 - 15 novembre 1889 | Manoel Deodoro da Fonseca
Presidente della Repubblica |