Pietro Rava
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() ![]() |
||
![]() |
||
Dati biografici | ||
Nome | Pietro Rava | |
Nato | 21 gennaio 1916 Cassine (AL) |
|
Nazionalità | ![]() |
|
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Difensore | |
Carriera | ||
Squadre professionistiche ![]() |
||
1935-46 | ![]() |
220 (5) |
1946-47 | ![]() |
38 (5) |
1947-50 | ![]() |
73 (3) |
1950-52 | ![]() |
25 (1) |
Nazionale ![]() |
||
1935-1942 | ![]() |
30 (-) |
Statistiche aggiornate al 6 novembre 2006 |
Pietro Rava (Cassine, AL, 20 gennaio 1916 - Torino, 5 novembre 2006) fu un calciatore italiano, l'unico ad aver vinto un Mondiale, una Olimpiade, un Campionato e una Coppa Italia.
Terzino di razza dotato di grande talento, nacque a Cassine, dove il padre, capostazione, prestava servizio, nel 1916. Fu un celebre difensore che formò con Alfredo Foni, alla Juventus e in nazionale, una delle più forti ed affiatata coppie di terzini degli anni '30. Curiosamente, i due giocatori erano nati lo stesso giorno a cinque anni di distanza.
Crebbe nella Juventus, e in maglia bianconera passò gran parte della sua carriera. Esordì in Serie A il 3 novembre 1935, nella partita del campionato 1935-36 tra la Fiorentina e i bianconeri, terminata 1-1; al termine della stagione, fu chiamato da Vittorio Pozzo a partecipare alle Olimpiadi di Berlino, dove conquistò la medaglia d'oro.
Nel 1937 esordì nella Nazionale maggiore; fu titolare nella squadra che vinse i Mondiali del 1938. In maglia azzurra disputò 30 partite tra il 1937 e il 1946, perdendone una soltanto, nel 1939, contro la Svizzera
Dopo la seconda guerra mondiale, disputò all'Alessandria il campionato 1946-47, ottenendo anche una nuova convocazione in Nazionale, per poi ritornare alla Juventus nel 1947: a 34 anni vinse il suo primo e unico scudetto, nella stagione 1949-50. Con i bianconeri arrivò a disputare 321 gare; chiuse la carriera con la maglia del Novara, nel 1951.
Appese le scarpette al chiodo, allenò Padova, Monza, Carrarese, Sampdoria, Palermo, Cuneo e Alessandria.
Colpito dal morbo di Alzheimer in tarda età, morì nel 2006, a 90 anni, per i postumi di una caduta: era rimasto l'ultimo superstite della Nazionale campione del mondo nel 1938. In omaggio a Rava, la Juventus, il 6 novembre 2006, giocò contro il Napoli con il lutto al braccio.