Rosy Bindi
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Rosaria Bindi, detta Rosy (Sinalunga, 12 febbraio 1951) è una politica italiana, esponente della Margherita.
Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Rosy Bindi | |
Luogo di nascita | Sinalunga |
Data di nascita | 12 febbraio 1951 |
Titolo di studio | laurea in scienze politiche |
Professione | Ricercatrice universitaria |
Partito | La Margherita |
Legislatura | XII, XIII, XIV, XV |
Gruppo | PPI (XII, XIII) Margherita DL-L'Ulivo (XIV) L'Ulivo (XV) |
Coalizione | L'Unione |
Incarichi parlamentari | |
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Laureata in scienze politiche, ricercatore universitario in Diritto Amministrativo, era accanto a Vittorio Bachelet nel momento del suo assassinio il 12 febbraio 1980. È stata vicepresidente nazionale dell'Azione Cattolica dal 1984 al 1989, anno in cui inizia la sua carriera politica iscrivendosi alla Democrazia Cristiana: in quell'anno si candida alle elezioni europee con lo Scudo Crociato nella circoscrizione nord-est ottenendo 211.000 prefrenze e venendo eletta; a Strasburgo ricopre l'incarico di vicepresidente della commissione cooperazione e sviluppo e, successivamente, di presidente della commissione petizioni e diritti dei cittadini.
Dopo la fine della DC, aderisce al Partito Popolare Italiano con cui diviene deputato nazionale nel 1994 ed è favorevole alla nascita della coalizione di centro-sinistra, denominata L'Ulivo, che ha come leader Romano Prodi.
Nel 1996, infatti, in seguito alla vittoria elettorale dell'Ulivo, la Bindi viene nominata ministro della Sanità, incarico che mantiene per circa quattro anni (riconfermato, dopo il Governo Prodi I, anche dal primo e secondo governo D'Alema): in questa veste, con il decreto legislativo 229, vara nel 1999 la riforma del Servizio sanitario nazionale.
Alle successive elezioni politiche del 2001 viene rieletta alla Camera dei Deputati per la terza volta nel collegio uninominale di Cortona (Toscana). Aderisce al gruppo della Margherita ed è componente della Commissione affari sociali.
All'interno della Margherita (di cui, dopo essere entrata nell'esecutivo nazionale, è responsabile delle politiche sociali e della salute) è sempre stata vicina a Romano Prodi, senza mai aderire, però, alla corrente di minoranza di Arturo Parisi. In occasione dell'assemblea nazionale del partito in cui si doveva decidere l'adesione alla lista unitaria de L'Ulivo per le politiche 2006, la Bindi aderì al gruppo di Pierluigi Castagnetti (detto dei «pontieri»). Con l'assemblea di Chianciano Terme dell'Associazione I Popolari, si è schierata con l'omonima corrente interna, seppur su posizioni d'autonomia.
Rieletta alla Camera dopo le elezioni politiche del 2006 nella circoscrizione della Toscana dopo essersi candidata anche in Veneto e nella provincia di Torino, è stata nominata nel secondo governo Prodi ministro della famiglia.
Il suo nome è legato al disegno di legge sui Dico, i diritti e doveri delle convivenze, per il quale ha ricevuto aspre critiche da parte della Cei, nelle persone dei cardinali Camillo Ruini e Angelo Bagnasco, rispettivamente presidente uscente e in carica, e da ampi settori del mondo cattolico e laico.
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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1989 - 1994 | PPE-DE | DC | DC | - | - |
Predecessore: | Ministro della Sanità della Repubblica Italiana | Successore: | |
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Elio Guzzanti | 17 maggio 1996 - 21 ottobre 1998 | Rosy Bindi | I |
Rosy Bindi | 21 ottobre 1998 - 22 dicembre 1999 | Rosy Bindi | II |
Rosy Bindi | 22 dicembre 1999 - 25 aprile 2000 | Umberto Veronesi | III |
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