Saluto romano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il saluto romano, così detto perché si ritiene fosse stato in auge in epoca romana, è una forma di saluto utilizzata nel periodo fascista, che prevede il braccio destro teso in avanti-alto con la mano tesa aperta. La cinematografia e la tradizionale iconografia hanno diffuso altri tipi di gesti di saluto: il saluto detto legionario che consiste nel battere virilmente il pugno o la mano destra tesa sul petto (usato in parte ancora oggi in certe forme di "presentat'arm" militare), ed il saluto detto gladiatorio, consistente nell'affiancare l'avambraccio destro di chi saluta a quello di chi si vuol salutare e scambiarsi una reciproca stretta al di sopra del polso. Quest'ultimo è tutt'ora usanza diffusa in molti ambienti di estrema destra. Tuttavia non vi sono sufficienti prove che questi tipi di saluto fossero in uso durante il periodo romano e recenti pubblicazioni avrebbero dimostrato trattarsi di miti nati nel corso del 1800. In aggiunta sono state sollevate recentemente obiezioni anche sul fatto che nell'antica Roma fosse codificato un qualsiasi tipo di saluto militare.
Uno studio interessante del prof. Rex Curry è disponibile in lingua inglese sul suo sito personale. Tra le molte ipotesi, orientate a capire le origini dei simbolismi nazisti e fascisti, la più curiosa è che il saluto in questione fu definito "romano" dal fatto che fu codificato nella città nordamericana "Rome", ovvero "Roma" in lingua inglese.
Nell'attuale iconografia, soprattutto cinematografica, queste forme di saluto sono a volte legate a figure antagoniste ed ai "cattivi" dei film probabilmente per la simbologia che facilmente riporta a certe immagini del periodo nazi-fascista. Val la pena di ricordare il saluto fra Militi del Fuoco in Fahrenheit 451 di François Truffaut e il saluto al "Supremo Dessler" nelle saghe spaziali della Corazzata Spaziale Yamato di Leiji Matsumoto. Nella trilogia del Signore degli anelli le imponenti statue degli Argonath sono raffigurate con il braccio teso in avanti-alto, mentre il saluto dell'Impero terrestre dell' universo dello specchio di Star Trek è molto simile al saluto legionario, per non parlare ovviamente della moltitudine di film sull'antica Roma[1].
Il saluto romano moderno è probabilmente diretta discendenza del saluto degli arditi, consistente nel presentare il pugnale sguainato, e si salda con la tradizione classica per la volontà fascista di rappresentare una continuità con Roma antica.
Il significato del saluto romano è molteplice: per alcuni appare un gesto taumaturgico, con il quale si vuol trasmettere un influsso benefico o augurale dal salutante al salutato (la stessa etimologia di "saluto" discende da "salus iuvare", augurare buona salute). Per altri appare come un gesto di pace per il fatto che si mostra il palmo della mano maestra vuoto e quindi inoffensivo. A quest'ultimo caso si potrebbe anche obiettare che nell'antica Roma la mano aperta simboleggiasse il gladio sguainato e quindi un gesto chiaramente offensivo. Di sicuro, comunque, è un gesto che esprime simbolicamente un dispiegamento di energia, volontà e forza, dunque considerato, per la sua virilità, adatto a rappresentare la forma di saluto ufficiale di un movimento come quello fascismo.
Con l'avvento del nazismo in Germania anche il NSDAP riprese dalla presunta tradizione romana questo tipo di saluto. È possibile notare nei filmati d'epoca come nelle adunate spesso si salutasse oscillando la mano un modo forse più caloroso e istintivo di salutare.
Durante "l'era Starace" in Italia si combatté una sorta di "campagna per il saluto romano" affinché sostituisse completamente la "borghese stretta di mano" ritenuta, fra l'altro, poco igienica. Nonostante quest'ultimo argomento sia abbastanza realistico, la campagna non riuscì nel suo intento, e perfino i personaggi più in vista del Regime Fascista continuarono a salutare con strette di mano dopo aver porto il saluto romano di rito.
Il saluto romano è vietato dalla legge n.645 del 20 giugno 1952 (Legge Scelba), recentemente aggiornata con la Legge n.205 25 giugno 1993 (Legge Mancino), ma solo se compiuto con intento di "rivolgere la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o a compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista" e può essere punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000.[2]
[modifica] Note
- ↑ Un'incompleta lista di film sul tema è a questo indirizzo: Film romani
- ↑ Testo della Legge n.645/1952
Portale Fascismo Modifica template |
Fascismo · Discussione· Personalità · Categorie Benito Mussolini · Galeazzo Ciano · Italo Balbo · Giovanni Gentile Storia dell'Italia · Storia dell'Italia fascista · PNF · Opera Nazionale Balilla · Repubblica Sociale Italiana |
|
Portale Fascismo | Aiuta il Portale ampliando gli abbozzi di voci sul fascismo · Partecipa e contribuisci alle discussioni del portale | Pagina discussione |