Suzanne Schiffman
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Suzanne Schiffman (Parigi, 27 settembre 1929 - Parigi, 6 giugno 2001), pseudonimo di Suzanne Klochendler, è stata una sceneggiatrice e regista francese.
Di origine ebrea, durante la guerra nascondeva con una sciarpa la stella gialla che era obbligata a portare sugli abiti per potersi recare agli spettacoli cinematografici e teatrali. Quarant'anni dopo riporterà l'episodio nella sceneggiatura del film L'ultimo metrò.
Giovanissima, nel dopoguerra fa parte di un piccolo gruppo di cinefili parigini. La sua formazione cinematografica è dovuta alle centinaia di pellicole viste nei cineclub e nella Cinémathèque, di cui è frequentatrice assidua. Così viene in conosce anche il giovane François Truffaut con cui condivide una visione del cinema e l'apprezzamento per molti cineasti. Ne nasce un'amicizia e, in seguito, una collaborazione professionale che durerà fino alla morte del regista.
Dopo un soggiorno negli Stati Uniti e in Messico, torna in Francia dove collabora ai dialoghi di Paris nous appartient di Jacques Rivette. È l'inizio di una lunga carriera che la vedrà ricoprire praticamente tutti i ruoli possibili dietro la macchina da presa compreso quello di regista (oltre ad una breve comparsa come attrice in L'uomo che amava le donne).
Oltre che con Rivette - con cui lavorerà in numerosi altri film - collabora con Jean-Luc Godard - "Une femme est une femme", "Le mépris", "Pierrot le fou", "Week-end" e "Le petit soldat" -, con Pascal Thomas ("Pleure pas la bouche pleine"), Gérard Brach (La barca sull'erba), ma è con Truffaut che stabilisce un sodalizio lungo e proficuo a partire da Tirate sul pianista (1960) per arrivare a Finalmente domenica! (1983), l'ultimo film del cineasta francese.