Torno
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 225 m s.l.m. | ||
Superficie: | 7 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 174 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Blevio, Carate Urio, Como, Faggeto Lario, Moltrasio, Tavernerio | ||
CAP: | 22020 | ||
Pref. tel: | 031 | ||
Codice ISTAT: | 013223 | ||
Codice catasto: | L228 | ||
Sito istituzionale | |||
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Torno è un comune di 1.221 abitanti della provincia di Como.
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giovanni Sala dal 15/05/2001
Centralino del comune: 031 419555
Email del comune: comuneditorno@tiscali.it
[modifica] Personaggi storici
Torno diede i natali ai tre fratelli patrioti Ruspini: il tenente Egidio Ruspini (Milano, 12 gennaio 1839), il sottotenente nel 3° Reggimento Ardoino Erminio Ruspini e Aldo Ruspini. Col grado di capitano Egidio Ruspini partecipò nel 1860 alla prima Spedizione dei Mille in Sicilia, mentre il tenente Erminio partecipò anche alla campagna garibaldina del 1867, unitamente ai suoi compaesani Adolfo Ruspini e Carlo Casati.
Leopoldo Ruspini, anch'egli nativo di Torno, fu uno dei più attivi patrioti nella introduzione, distribuzione e divulgazione di opuscoli patriottici stampati nella Tipografia Elvetica di Capolago del Daelli. Scoperto dalla polizia austriaca in seguito a una delazione di spie, fu imprigionato in Como e destinato al patibolo. La madre Anna Maria, accompagnata dalla figlia cieca Giovanna – che conosceva la lingua tedesca per aver vissuto col padre che lavorava a Vienna – riuscì a presentare una supplica di grazia direttamente all'imperatore Francesco Giuseppe presente in visita a Monza, il che valse a salvare il patriota tornasco da sicura morte per impiccagione.
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Per approfondire, vedi la voce Ruspini (famiglia). |
[modifica] Il castello abbandonato
Sopra Torno restano oggi solo le rovine dell'inquietante Castel d'Ardona[1], fatto costruire nel 1894 dal professor Angelo Ruspini, detto "il fratino", nato in Francia a Toulouse ma appartenente al ramo dei Ruspini tornaschi. Alla sua morte la bizzarra costruzione passò in eredità alla governante del professore, essendo Angelo Ruspini privo di eredi diretti. Questa cedette quasi subito il "maniero" al "Gruppo Aziendale Tintoria Comense" che lo adibì in un primo tempo a sede per le vacanze estive dei figli dei dipendenti, aggiungendo anche il sottostante fabbricato, e successivamente lo abbandonò. Oggi i vari fabbricati che un tempo costituivano il castello Ruspini, che una volta si poteva vedere chiaramente sulla sommità del monte, dal paese e dal lago, si presentano quasi totalmente diroccati e soffocati dalla vegetazione. Vi si può ancora arrivare lungo il sentiero che sale da Montepiatto, oppure da un altro sentiero detto del "faro Voltiano", che si inerpica vicino alla baita Carla sopra la località di San Maurizio .
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Immagini
Le rovine del Castel d'Ardona, edificato nel 1894 |
Monumento funebre a Egidio Ruspini |
[modifica] Note
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