Tupolev Tu-14
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Tupolev Tu-14 | |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere |
Equipaggio | 3 |
Entrata in servizio | 1950 |
Costruttore | Tupolev |
Esemplari costruiti | 200 circa |
Dimensioni | |
Lunghezza | 21,69 m |
Apertura alare | 21,69 m |
Altezza | 5,69 m |
Superficie alare | 67,36 m2 |
Pesi | |
A vuoto | 14.930 kg |
Carico | 20.930 kg |
Massimo al decollo | 25.930 kg |
Propulsione | |
Motore | due turbogetti VK-1 |
Spinta | 2.700 kg |
Prestazioni | |
Velocità massima | 845 km/h a 5.000 m |
Autonomia | 3.000 km |
Tangenza | 11.200 m |
Armamento | |
Cannoni | due cannoni NR-23 da 23 mm |
Bombe | 3.000 kg |
Altro | eventuali 2 siluri |
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Progetto:Aviazione |
Il Tupolev Tu- 14 (nome in codice NATO "Bosun") è stato uno dei primissimi jet da bombardamento sovietici, dotato di due motori VK-1 come nel caso del rivale Ilyushin Il-28, ma con molta minor fortuna di quest'ultimo. Il Tu-14 infatti era molto più grande e pesante e i piloti non lo gradirono molto; al contrario all'Aviazione di marina sovietica piacque, e i circa 200 esemplari realizzati vennero usati in ruoli navali.
Indice |
[modifica] Sviluppo
Le origini del "Bosun" si possono far risalire alla fine degli anni '40 quando, nel rispondere alla stessa specifica dell'Aviazione Sovietica per un nuovo bombardiere medio-leggero a reazione, alcuni OKB presentarono i loro progetti. Tra questi, il vincitore fu sostanzialmente lo Il-28, piccolo, semplice e facile da pilotare. Ma il rivale Tu-14 offriva una fusoliera più spaziosa e maggiori capacità di carico.
La prima stesura del progetto del velivolo comportava una motorizzazione trireattore, e i nomi dei prototipi fatti volare erano Tu-72 e 73, ma dopo la disponibilità di motori più potenti venne scelta la più semplice disposizione possibile, quella bimotore (seguendo una sana prassi di semplificare i progetti con pochi, potenti motori, che rimase anche in seguito), denominata nei suoi vari prototipi Tu-79, 80 e 81.
Il nuovo progetto venne adottato dall'Aviazione di Marina Sovietica, forse anche per fare un favore all'OKB Tupolev, certamente molto considerato, ma anche per valorizzare le doti di autonomia del nuovo velivolo, che peraltro venivano pagate con una velocità e maneggevolezza assai inferiori al più piccolo Ilyushin.
[modifica] Tecnica
Il nuovo aereo si presentava come una grande macchina bireattore motorizzata da jet a flusso centrifugo, con ala diritta e piani di coda a marcata freccia.
La fusoliera, che aveva la straordinaria caratteristica di uguagliare in lunghezza l'apertura alare, era molto lunga ed aerodinamica, con l'abitacolo in posizione dominante, mentre il muso era vetrato, per agevolare il compito del puntatore.
I motori erano i nuovi e potenti VK-1, derivati dai Nene inglesi, e che motorizzavano all'epoca tutti i migliori progetti di macchine tattiche sovietiche, con la loro robusta costruzione e l'architettura corta e tozza caratteristica dei motori a flusso centrifugo.
Il carrello d'atterraggio era triciclo anteriore, con gli elementi principali posti nelle gondole motori, a metà ala, che erano unite alla struttura alare nella parte superiore (praticamente, una via di mezzo tra la conformazione integrale e quella a gondole distaccate dalla superficie alare). Colpisce quanto gli elementi del carrello erano posizionati in avanti rispetto ala fusoliera, mentre un pattino di coda era presente per evitare che la coda toccasse la pista vista la sua lunghezza.
La coda aveva i piani orizzontali sistemati nella parte bassa del timone verticale, anche per agevolare il posizionamento della torretta caudale con la sua vetratura e due cannoni da 23 mm, ma nessun radar di tiro.
Il carico di bombe ammontava a un massimo di 3.000 kg che, grazie all'elevata autonomia, era più semplice trasportare realmente che nel caso dello Il-28. In alternativa era possibile impiegare due siluri sotto le ali.
[modifica] Impiego
Il "Bosun" entrò in linea nel 1950 in 3 versioni differenti: il Tu-14 bombardiere basico, il Tu-14R ricognitore e il Tu-14T aerosilurante. Non ottenne mai molta pubblicità, anche per via del fatto che il coevo Il-28 e il successivo Tu-16 lo eclissarono rapidamente, togliendolo dai servizi di prima linea nel giro di pochi anni.
Fu importante soprattutto per far prendere dimestichezza ai tecnici dell'OKB Tupolev con la propulsione a getto, e quindi aver preceduto la realizzazione di numerosi altri bombardieri, particolarmente il Tu-16, che per molti versi ne è un dritto derivato, anche se molto ingrandito.