Ilyushin Il-28
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Ilyshin Il-28 "Beagle" | |
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![]() Ilyushin Il-28 in mostra statica in un museo |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere |
Equipaggio | 3 |
Primo volo | 8 luglio 1948 |
Entrata in servizio | 1950 |
Costruttore | Ilyushin |
Esemplari costruiti | 4.500 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 17,45 m |
Apertura alare | 21,45 m |
Altezza | m |
Superficie alare | m² |
Pesi | |
A vuoto | |
Massimo al decollo | 21.200 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbogetti VK-1 |
Spinta | 2.700 kg |
Prestazioni | |
Velocità massima | 900 km/h |
Autonomia | 2.400 km |
Tangenza | |
Armamento | |
Bombe | 3.000 kg |
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Progetto:Aviazione |
Lo Ilyushin Il-28, in codice Nato "Beagle", equivalente del Camberra inglese, era un'eccellente aereo da bombardamento leggero sovietico, con un buon livello di prestazioni e di carico bellico.
Sembra che i piloti lo preferissero al Tupolev Tu-14, e di certo la produzione (circa 3.000 in URSS, oltre a 1.500 cinesi) e la diffusione in diversi paesi del mondo lo hanno confermato. A differenza del Camberra, lo Il-28 era meno portato per le estreme velocità e quote (anche come autonomia e forse capacità di carico era inferiore), ma era più adatto, con la sua ala assai ridotta, a volare a quote medio-basse e possedeva un'armamento difensivo di tutto rispetto. La stessa differenza che, circa 10 anni prima, si rilevava tra il Pe-2 e il Mosquito, praticamente i due aerei di cui questi jet erano i successori.
Il velivolo cominciò ad essere progettato nel dopoguerra, a seguito della specifica per un nuovo bombardiere d'assalto ad alte prestazioni. Il progetto vincitore fu quello dell'OKB che aveva già accumulato esperienza con i bombardieri Il-4 e con gli assaltatori Il-2/10, ma il nuovo prodotto era certamente più simile a questi ultimi che al primo.
[modifica] Tecnica
Monoplano bireattore, con ali diritte e piani di coda a freccia marcata, l'Il-28 era certamente uno dei progetti più semplici tra quelli realizzabili con prestazioni accettabili.
Era piccolo e molto manovriero e il pilota, con il suo tettuccio simile a quello usato nei caccia, godeva certamente di un'ottimo campo visivo tutto intorno. Il puntatore aveva un muso vetrato e un radar ventrale di navigazione e puntamento, mentre il mitragliere sedeva in una postazione caudale ampiamente vetrata, anche se probabilmente non molto spaziosa, mentre il vano portabombe e alcuni serbatoi occupavano la parte centrale della fusoliera.
Le ali ospitavano gli elementi principali del carrello d'atterraggio e i due turbogetti, i VK-1 centrifughi, da 2.700 kg di spinta statica.
L'armamento era costituito sia da bombe, con un massimo di sei da 500 kg e un carico pratico di quattro da 250, che dall'armamento cannoniero, davvero pesante in quanto si basava su di una torretta da 23 mm caudale con ben 900 colpi totali e due cannoni, sempre del tipo NR-23, sistemati in avanti e a disposizione del pilota, con 200 colpi l'uno (il MiG-15 ne aveva 80 per arma), anche se talvolta non erano presenti.
[modifica] Impiego
L'aereo entrò in servizio attorno al 1950, e gli statunitensi ad un certo punto temettero che esso potesse essere impiegato in Corea contro di loro.
L'Il-28, grazie alle sue capacità "pre-strategiche", venne schierato anche a Cuba durante la crisi del 1962, e Fidel Castro andò poi su tutte le furie quando i sovietici, nel ritirare la loro delegazione, portarono indietro anche tali bombardieri, ritenuti un'elemento fondamentale per la difesa cubana.
Nel frattempo, durante gli anni '50, l'Il-28, praticamente il bombardiere tattico standard dei sovietici, come a suo tempo lo fu lo Il-2, venne prodotto in grandi quantità, e oltre che in URSS ben presto venne prodotto anche in alcuni paesi esteri, come la Polonia e soprattutto la Cina (H-5), che lo tennero a lungo in servizio.
Stupisce che la macchina, molto veloce e manovriera, non sia stata schierata anche come intercettore ognitempo, grazie allo spazio nel muso per un radar, mentre già nella sua originale configurazione esso era abbastanza valido come eventuale intercettore di circostanza, anche per la sua lunga autonomia.
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Il più diretto equivalente dell'aereo era il Camberra inglese, macchina d'alta quota e talmente veloce e prestante da essere lasciata, analogamente a quanto avvenne con il Mosquito, priva d'armamento difensivo. Tuttavia, l'Il-28 era maggiormente valido, con la sua ala piccola e il suo armamento, come bombardiere a media e bassa quota, e la leggera inferiorità di velocità era ben compensata dalla minacciosa torretta caudale e i temuti cannoni da 23 mm che essa deteneva.
L'Il-28 non riuscì a soppiantare il Tu-14 nel ruolo di bombardiere-ricognitore navale, malgrado fosse più veloce ed agile, anche se meno dotato in autonomia. I suoi impieghi vennero tuttavia estesi anche a questo settore con versioni dotate di siluri o addirittura bombe teleguidate.
La versione da addestramento, dato l'abitacolo normale monoposto, venne realizzata e la NATO diede allo Il-28U il nome in codice "Mascot". Per il resto, il velivolo rimase quasi immutato, un po' come accadde allo Il-4.