Ugo Fantozzi
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Il ragionier Ugo Fantozzi è un personaggio letterario e cinematografico ideato ed interpretato da Paolo Villaggio. Le sue avventure sono narrate in una serie di racconti e film scritti ed interpretati (ma mai diretti sul grande schermo, salvo nel film "Fantozzi contro tutti", 1980, in co-regia con Neri Parenti) dallo stesso Villaggio.
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[modifica] Il personaggio
Nel 1956, per la rivista universitaria Baistrocchi, Villaggio interpreta un personaggio timido e impacciato, una via di mezzo tra Fracchia e Fantozzi. In seguito, dopo il periodo di lavoro all'Italsider, Villaggio tratteggia la sua componente impiegatizia. Il personaggio esordisce nel 1968 nella trasmissione che segna il suo esordio televisivo, "Quelli della Domenica", con il nome "Fantocci". In seguito il nome viene cambiato in Fantozzi, e nello stesso anno Villaggio scrive per l'Europeo dei racconti in cui Fantozzi è protagonista. Questi racconti vengono raccolti dalla casa editrice Rizzoli nel 1971 nel libro "Fantozzi", che assieme al suo seguito "Il secondo tragico libro di Fantozzi", scritto da Villaggio nel 1974, ha un enorme successo, anche nell'Europa orientale, nell'Unione Sovietica, dove Villaggio vince un premio come "miglior scrittore in cirillico".
Nel 1975 esce il primo film "Fantozzi" tratto dai due libri e diretto da Luciano Salce: inizia una delle saghe più longeve del cinema. Seguiranno infatti altri nove episodi: il secondo diretto ancora da Salce, il terzo co-diretto da Villaggio e Neri Parenti, dal quarto al nono diretti da Neri Parenti, e il decimo ed ultimo diretto da Domenico Saverni.
Il personaggio di Fantozzi, nato come raffigurazione dell'uomo privo di abilità e fortuna, e contro il quale si accaniscono malasorte e prepotenze, è entrato nell'immaginario collettivo degli Italiani per la sua grottesca attitudine alla sudditanza psicologica verso il potere costituito, e come esempio di uomo medio, o meglio mediocre, vessato dalla società e alla continua ricerca di un riscatto. Il prototipo del tapino, ovvero la quintessenza della nullità come ebbe a dire lo stesso Villaggio.
La figura di Fantozzi è stata concepita durante il periodo lavorativo di Villaggio all'Italsider di Genova come impiegato. Lì prese spunto, ispirandosi agli episodi di servilismo poi accuratamente ingigantiti e storpiati con vena ironica e tragicomica.
Il ragionier Fantozzi è un'iperbole vivente, un eccesso, in cui l'umanità del personaggio è sopraffatta dalle immani disgrazie che lo investono e a cui non reagisce minimamente. La mediocrità con la quale viene descritto il personaggio, che con il tempo diventa l'emblema dell'uomo sopraffatto, sfocia inevitabilmente in una rappresentazione delle sue volgarità, intese come essenza animale: rutti, turpiloqui, atteggiamenti negativi (servilismo, ecc.), che lo rendono comico e allo stesso tempo tragico.
Il comune denominatore di tutte le vicende vissute da Fantozzi è la totale inerzia innanzi al destino, l'impossibilità di poter controvertire la sorte avversa. Celebre la frase dello psicanalista della mutua a cui il ragioniere si rivolge e che, dopo ore di colloqui conclude:
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«Rag. Fantocci [storpiando il nome], lei non si deve sentire inferiore. Lei è inferiore!»
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Secondo il critico Riccardo Esposito, Fantozzi rappresenta l'archetipo dell'"Italiano_medio" degli anni settanta, medioborghese dal lifestyle semplice (niente laurea, lavoro da impiegato, casa in equo canone, ecc.) che mette davanti alla telecamera le ansie e le "perversioni" di un'intera classe di lavoratori: probabilmente in tutti gli uffici è esistita una seduttrice un po' doppiogiochista come la "signorina Silvani", un capo esigente o un collega arrivista, molti sono andati in giro su una vecchia utilitaria come la Bianchina di Fantozzi, ma soprattutto tutti abbiamo almeno una volta pensato di essere dei perseguitati dalla sfortuna.
La sua famiglia, unico rifugio dalle angherie di una società che non lo riconosce come membro effettivo se non per sfruttarlo, è composta da una moglie insignificante e bruttina e che non lo ama veramente, ma lo compatisce o al massimo dice di stimarlo, e da una figlia ottusa e dall'aspetto orripilante.
Il solerte travet Fantozzi, nonostante le vessazioni, continua a frequentare i colleghi della Megaditta anche al di fuori dell'orario di lavoro: va con il dopolavoro in settimana bianca (a metà maggio, ovviamente), passa l'ultimo dell'anno in un freddo seminterrato mentre un direttore di orchestra imbroglione ha spostato gli orologi per poter allestire due veglioni nella stessa serata, si reca in viaggi itineranti in camper, o in improbabili gare ciclistiche, partite di calcio su fangosi campi di periferia, o in patetiche partite a tennis alle sei del mattino con il ragionier Filini.
I film di Fantozzi, sia pur con una profonda ironia ha anticipato le tematiche del mobbing nelle grandi aziende, hanno fatto entrare nel bagaglio lessicale dell'italiano medio espressioni quali "come è umano lei", oltre agli aggettivi "fantozziano" e all'espressione "alla Fantozzi", sorte per indicare esperienze, atteggiamenti o situazioni nate male e finite peggio. Stessa sorte è toccata curiosamente anche all'eterno collega Filini, nei film solerte organizzatore di gite del dopolavoro aziendale; per indicare eventi malriusciti, o pieni di contrattempi che normalmente sarebbero stati ampiamente prevedibili, talvolta si usa dire che si è ricorsi alla "Organizzazione Filini".
In veste cinematografica, Villaggio ha più volte interpretato Fantozzi. Secondo molti critici, il migliore di questi film resta il primo, girato nel 1975 e diretto da Luciano Salce. Fra gli attori divenuti popolarissimi per aver partecipato alla serie ci sono Milena Vukotic e Liù Bosisio nella parte della moglie Pina, Anna Mazzamauro in quella della signorina Silvani, Gigi Reder, il ragionier Filini, e Plinio Fernando opportunamente truccato per interpretare la mostruosa figlia di Fantozzi, Mariangela.
Un possibile precedente letterario di Fantozzi è il Monsù Travet (signor Travet) protagonista de Le miserie di Monsù Travet (1863), del giornalista e scrittore piemontese Vittorio Bersezio
Visto il grande successo della saga di Fantozzi, Villaggio ha riproposto nella maggior parte dei suoi ruoli comici, la stessa interpretazione, la stessa gestualità e a volte le stesse gag del suo personaggio più famoso, generando così dei veri e propri "cloni" di Fantozzi. Tra gli esempi più clamorosi abbiamo Paolo Ciottoli, protagonista del film "Ho vinto la lotteria di Capodanno" e Sergio Colombo dei film "Io no spik Inglish" e "Banzai".
Caso a parte costituisce Giandomenico Fracchia: infatti questo personaggio è stato creato da Paolo Villaggio contemporaneamente a Fantozzi nella trasmissione "Quelli della Domenica" ed è stato suo collega (al posto di Filini) nei racconti sull'Europeo e sull'Espresso e nei primi due libri che precedono i film, fino ad avere una propria serie TV "Giandomenico Fracchia - Sogni Proibiti di uno di noi". In seguito apparirà in due film ("Fracchia la Belva umana" e "Fracchia contro Dracula") e verrà ripreso in tivù in alcune trasmissioni nel 1986. A differenza di Fantozzi, Fracchia è single e nella sua interpretazione Villaggio enfatizza l'insicurezza e i tic gestuali, e tende a sottolineare il fatto che il suo personaggio non riesce a contrastare verbalmente gli altri, facendosi sempre sopraffare.
[modifica] La Corazzata Potëmkin
Una famosa battuta sul film La corazzata Potëmkin, giudicata dal ragioniere dopo l'ennesima visione "forzata" al cineforum della Megaditta "una cagata pazzesca", avrebbe secondo alcuni contribuito addirittura alla sparizione di questa pellicola d'essai dai cineforum aziendali, come quelli che il ragioniere era costretto a seguire, ed in quelli parrocchiali.
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«Per me.. la corazzata Potëmkin... è una cagata pazzesca!!»
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(Ugo Fantozzi)
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Con questa frase ci fu uno dei rari momenti di rivalsa di Fantozzi, in cui grazie a quest'atto di coraggio, diventata subito frase di culto, libera dalla "schiavitù" del cineforum tantissimi colleghi che erano costretti a stare lì mentre c'era in tv la partita dell'Italia, e prende possesso della sala proiezioni, occupandola. Alla fine gli andrà comunque male, perché la polizia interverrà duramente, ma ciò non toglie che quella frase è rimasta nella Storia come l'urlo dello sfruttato, la rivalsa dell'italiano medio.
[modifica] Tormentoni celebri
Alcune frasi ed espressioni della serie di film di Fantozzi sono entrate nell'uso come frasi fatte.
- Colpo partita: triplo filotto reale ritornato con pallino!
- Era lui! Era Cecco, il nipote del fornaio sotto casa. Era un orrendo butterato di 26 anni, col il culo molto basso e un alito agghiacciante tipo fogna di Calcutta...
- "Per me... La corazzata Kotiomkin (sic)... è una cagata pazzesca!" Novantadue minuti di applausi!
- Signorina Silvani, posso avere l'onore di averla a colazione da Gigi il Troione? È 3 mesi che ho prenotato...
- Vadi! E impara l'italiano!
- Abbigliamento di Filini: gonnellino-pantalone bianco di una sua zia ricca, maglietta Lacoste pure bianca, scarpa da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere, doppia racchettina Liberty da volano! Fantozzi: maglietta della Gym, mutanda ascellare aperta sul davanti e chiusa pietosamente con una spilla da balia, grosso racchettone 1912, elegante visiera verde con la scritta "Casinò Municipale di St. Vincent"!
- (Filini): Allora ragionere, che fa? Batti? (Fantozzi): Ma... mi da del "tu"? (Filini): No, no! Dicevo, batti lei? (Fantozzi): Ah, congiuntivo! (Filini): Sì!
- Chi è Cita? È Cita Hayworth, una famosissima attrice americana, era la più bella di tutte, però sai cosa ti dico? Che tu sei molto più bella di lei... forse...
- Com'è umano lei...
- Crocefisso in sala mensa!
- Fantocci, cazzi la gomena!
- Si chiamava Ivan il Terribile Trentaduesimo, discendente diretto di Ivan il Terribile Primo, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa e fucilato come nemico del popolo durante la Rivoluzione d'Ottobre sulla Piazza Rossa!
- Mani due spugne, salivazione azzerata, manie di persecuzione, miraggi...
- Poltrona in pelle umana!
- Il suo è culo, la mia è classe! Caro il mio coglionazzo!
- Sabato 18, alle ore 20:25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione della coppa del mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare birra Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!
- Apertura della caccia! Quest'anno, travolto dall'implacabile Filini, sempre assatanato da nuove tragiche iniziative, anche Fantozzi ha deciso di parteciparvi! Abbigliamento di Filini: berrettone Sherlock Holmes con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da tennis con sopra calosce, carte topografiche e trombone da brigante calabrese! Fantozzi: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela, giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartucciera da mitragliatrice residuata dalla seconda guerra mondiale, fionda elastica, siero anti-vipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo e gatto randagio da riporto subito fuggito durante le operazioni di partenza!
- Ugo, io ti stimo moltissimo...
- Ma... mi scusi Sire, ma... non mi vorrà dire che lei è... scusi il termina, sa... comunista?! [seguono tuoni]
- Per quella somma insanguinata (50.000 lire) comperò nell'ordine: una forchettina di plastica, un coltellino di plastica, stuzzicadenti di plastica, un bicchierino di plastica, un'ala di pollo... di plastica, e una mela bacata!
- Quando Fantozzi vede San Pietro sulla traversa della porta, è segno che la tragedia sta finalmente per finire!
- Per arrivare a timbrare il cartellino d'entrata alle 8 e 30 precise, Fantozzi 16 anni fa cominciò col mettere la sveglia alle 6 e un quarto; oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle 7 e 51... vale a dire, al limite delle possibilità umane!
- Filini si era procurato a un prezzo agghiacciante una pistola da starter di atletica leggera, col fotofinish! Fantozzi una pistola lanciarazzi proveniente dal disarmo della motonave Luinio!
- Silenzio assoluto! Per novanta minuti non voglio sentir volare una mosca! Donne, in cucina! Spaghettone aglio olio e peperoncino, birrona gelata e rutto libero! VIA!
- Il mitico mercoledì di coppa! L'unica gioia della mia vita!
[modifica] "Carta d'Identità"
Informazioni essenziali tratte dai dieci film in cui compare il personaggio di Ugo Fantozzi:
- Data di nascita: 17 luglio 1934
- Data di morte: 17 dicembre 1995
- Data di clonazione: 1999 (a partire da un capello)
- Segno zodiacale: Topo
- Titolo di studio: diploma di ragioneria
- Residenze:
- Esperienze lavorative: impiegato congenito alla "Megaditta" Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica
- Parenti stretti: Pina Fantozzi (moglie), Mariangela Fantozzi (figlia), Uga Fantozzi (nipote), Bongo o Piero (genero)
- Miglior amico: Ragionier (o Geometra) Silvio Filini (in fantozzi contro tutti)
- Cibi preferiti: frittatone di cipolle, spaghetti col tonno, aglio olio e peperoncino, pappardelle al sugo di lepre, impepata di cozze
- Cibi detestati: minestrone freddo di riso, hamburger.
- Bevanda preferita: Familiare di birra Peroni gelata.
- Hobby maldestramente praticati: calcio, modellismo, ciclismo, tennis e caccia.
- Donna ideale: la Signorina Silvani.
[modifica] Bibliografia
- Fantozzi, Milano, Rizzoli, 1971
- Il secondo tragico libro di Fantozzi, Milano, Rizzoli, 1974
- Le lettere di Fantozzi, Milano, Rizzoli, 1976
- Fantozzi contro tutti, Milano, Rizzoli, 1979
- Fantozzi subisce ancora, Milano, Rizzoli, 1983
- Caro direttore, ci scrivo... : lettere del tragico ragioniere, raccolte da Paolo Villaggio, Milano, Mondadori, 1993
- Fantozzi saluta e se ne va: le ultime lettere del rag. Ugo Fantozzi, Milano, Mondadori, 1994
[modifica] Filmografia
- Fantozzi (1975)
- Il secondo tragico Fantozzi (1976)
- Fantozzi contro tutti (1980)
- Fantozzi subisce ancora (1983)
- Superfantozzi (1986)
- Fantozzi va in pensione (1988)
- Fantozzi alla riscossa (1990)
- Fantozzi in paradiso (1993)
- Fantozzi - Il ritorno (1996)
- Fantozzi 2000 - La clonazione (1999)
[modifica] Collegamenti esterni
La saga di Fantozzi - Paolo Villaggio |
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