William Garbutt
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William Garbutt fu un allenatore inglese di calcio che legò il suo nome a quello del Genoa CFC, prima società calcistica italiana e la prima a servirsi di un allenatore professionista.
Nacque a Stockport, in Inghilterra, nel 1883 ed è tutt'oggi considerato uno dei padri del calcio moderno. Quando fu assunto dal Genoa non era neppure trentenne, pur avendo però già al suo attivo numerose partecipazioni, come giocatore, nella nazionale dei bianchi d'Inghilterra.
Nel suo paese di origine - dove il calcio veniva praticato già da tempo - aveva militato come ala destra anche nella società del Blackburns.
Dovette interrompere ancora giovane l'attività agonistica in seguito ad un grave incidente di gioco.
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Secondo gli storici del calcio l'appellativo Mister con cui vengono abitualmente indicati i moderni allenatori di calcio (talvolta definiti anche trainer) viene fatto derivare dal modo in cui Garbutt - da poco giunto sul suolo italiano - veniva salutato ed indicato, appunto Mister Garbutt.
Sempre secondo la critica sportiva, inoltre, Garbutt fu uno dei più abili - ovviamente in rapporto all'epoca in cui si trovò ad operare - allenatori di calcio di sempre.
[modifica] All'ombra della Lanterna, padre di tutti i "mister"
Chiamato a Genova - la più britannica delle città italiane, con il suo clima umido e le grigie brume portuali che avvolgevano la zona dei docks oltre la Lanterna - per dirigere la prima società calcistica italiana, portò il club rossoblu alla conquista di tre titoli nazionali e a numerosi secondi posti in classica.
Al momento della sua assunzione, il 30 luglio 1912, la società diffuse una circolare in cui si comunicava la notizia ai giocatori, invitandoli ad osservare la più completa obbedienza rispetto alle direttive di Mr Garbutt.
Garbutt restò alla guida del Genoa per oltre quindici anni, dalla stagione 1912-1913 alla stagione 1926-1927 (ad esclusione ovviamente del periodo in cui i campionati furono sospesi in concomitanza con la prima guerra mondiale).
Fece vincere alla società rossoblu i campionati 1914-1915 (campionato interrotto con il Genoa capoclassifica per l'entrata in guerra dell'Italia), 1922-1923 (stagione completata senza una sconfitta) e nel 1923-1924 (anno in cui fu istituito lo scudetto tricolore da apporre sulla maglia di campioni d'Italia).
Eppure la collaborazione tra Garbutt ed il Genoa non era iniziata sotto i migliori auspici a causa di un episodio accaduto al termine del campionato 1912-1913. Nell'estate infatti il Genoa corse il rischio di essere radiato a causa di una vertenza giudiziaria dovuta al tentativo - allora vietato - di ingaggiare dietro corresponsione di mille lire due giocatori della squadra rivale, l'Andrea Doria.
Superata in qualche modo la buriana - con accordi extragiudiziali che tenevano conto delle origini e del blasone della società del Grifone - il Genoa di Garbutt iniziò una serie pressoché ininterrotta, tranne che per il periodo bellico, di successi, figurando sempre fra le prime posizioni di classifica.
L'ultimo contratto tra il Genoa e Garbutt sarebbe scaduto a luglio del 1926, ma l'allenatore fu convinto a restare ancora per una stagione alla guida della squadra rossoblu. Nonostante la delusione per l'esito del campionato precedente - ricordato come quello della stella mancata per il decimo scudetto storicamente sottratto al Genoa in una triplice finale con la squadra del Bologna FC condizionata da fattori esterni ed evidenti pressioni politiche - Garbutt accettò di restare ancora per un anno sulla panchina rossoblu.
[modifica] Garbutt ed il Genoa dei record
Gli anni con Garbutt allenatore furono fra i più entusiasmanti per il Genoa che proprio in quel periodo stabilì alcuni dei suoi record:
- 14 maggio 1913 - inaugurazione del primo stadio con tribuna coperta (l'attuale stadio di Marassi, successivamente intitolato a Luigi Ferraris)
- 26 ottobre 1920 - assunzione, su proposta dello stesso Garbutt, di un massaggiatore che si prendesse cura dello stato fisico dei giocatori
- 2 gennaio 1924 - prima società a vendere - per la somma di 2.400 lire - i diritti sulla pellicola cinematografica girata durante una tournée in Sudamerica
- 4 giugno 1925 - prima società a organizzare e a favorire - attraverso una congrua riduzione del biglietto di accesso allo stadio - trasferte organizzate di tifosi
- 5 marzo 1927 - prima società calcistica ad affrontare una trasferta in aereo (giocatori e dirigenti vennero ricevuti al loro arrivo a Roma a bordo di due idroplani da una delegazione di deputati)
- 29 marzo 1927 - istituzione - in occasione di un incontro con il Bologna - delle divise alternative da adottare in segno di ospitalità quando la squadra avversaria ha maglie con gli stessi colori sociali: nasce la maglia del Genoa completamente bianca con striscia orizzontale rossoblu tuttora usata per le partite giocate in trasferta
[modifica] Bibliografia
- Amedeo Garibotti - Genoa, dietro la facciata, Gidielle Edit Genova, 1983
Biagio Angrisani "Mister William Thomas Garbutt" Edizioni: La Campanella Pp 225, Italia 2004 Prefazione di Antonio Ghirelli
