Zea mays
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Mais | ||||||||||||||
![]() "Pannocchie" di mais |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Zea mays L. 1753 |
Il mais (Zea mays) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Graminacee (tribù delle Maydeae).
La pianta proviene dall'America centro-meridionale ed il suo nome ha origine arauca (maiz).
Per riferirsi al mais si utilizzano numerosi sinonimi, tra i quali granturco o granoturco, granone, formentone, formentazzo, frumentone, grano siciliano, melica o melega, melgone, melgotto, biava, ecc.
Indice |
[modifica] Storia
La storia del mais è stata a lungo controversa. Darwin ne sostenne la probabile origine sudamericana, ma la beffa degli scavatori ai danni di un archeologo impegnato tra le piramidi egiziane, cui fu "fatto scoprire" un pugno di semi in un sarcofago, accreditò l'origine africana, sostenuta da Matteo Bonafous e duramente ribattuta da De Candolle.
Tutte le indagini successive militavano, peraltro per l'origine mesoamericana, che venne definitivamente stabilita da Mac Neish tra gli annni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento. L'archeologo statunitense individuò la culla della coltura nella grande valle messicana di Tehuacàn, nella regione di Oaxaca, dove esiste una pluralità di grandi insediamenti precolombiani. Restava da risolvere il problema dei mais peruviani, che mostrano una collezione di tipi significativamente diversi da quelli messicani. Il problema è stato risolto supponendo una precocissima migrazione di semi dal Messico al Perù, e con l'interruzione di comunicazioni successive, causa dell'indipendenza dei cataloghi delle varietà messicane e peruviane.
In Italia la coltura è già fiorente a metà del Cinquecento, dove soppianta rapidamente miglio e panico divenendo la base dell'alimentazione dei contadini padani. L'esclusiva dieta a base di mais diverrà la causa del tragico dilagare, fino al termine dell'Ottocento, della più terribile malattia endemica delle campagne italiane, la pellagra.
[modifica] Usi
[modifica] Alimentazione umana
Il mais é utilizzato in alimentazione sia come alimento come tale che come ingrediente.
I chicchi ancora sulla pannocchia vengono consumati lessati o alla griglia: questo uso è tipicamente americano. I chicchi sgranati e lessati possono essere serviti in insalata o come contorno.
I chicchi schiacciati e tostati si consumano, all'uso anglosassone, inzuppati nel latte solitamente per la prima colazione e vengono detti Corn flakes. Quando sono invece soltanto tostati i chicchi "scoppiano" dando luogo ad una pallina leggera, bianca e croccante di forma irregolare, il Pop corn.
Dal germe si ottiene un olio che può essere usato come condimento a crudo, mentre, a differenza di altri oli di semi come quello di girasole, non é adatto per friggere.
La farina di mais è utilizzata nella preparazione di diversi piatti (tra i quali il più noto è la polenta), alcuni tipi di pane e alcuni dolci. Si distingue in farina bramata, a grana grossa, per ottenere polente particolarmente saporite e gustose, fioretto di farina per polente pasticciate, morbide e delicate, fumetto di mais, per una farina finissima adatta alla produzione di dolci e biscotti. Tra i più noti in Italia troviamo le Paste di Meliga.
Dal mais inoltre si estrae l'amido, che viene poi usato per altre preparazioni alimentari.
Il mais è usato anche nella fabbricazione di liquori e bevande, particolarmente in America Meridionale, dove si consumano abbondantemente la chicha e la chicha morada.
[modifica] Alimentazione animale
Il mais è una componente essenziale per l'alimentazione degli animali domestici. Oltre alla tradizionale forma di mais in granella, l'uso si è evoluto verso gli insilati.
Il mais viene utilizzato nell'alimentazione degli orsi (la cosiddetta alimentazione "indiretta"). Infatti, questi plantigradi si nutrono molto volentieri del frutto della pianta del mais e, nel corso dei mesi estivi, nelle località montane e pedemontane del Parco Nazionale d'Abruzzo, l'orso se ne ciba a sazietà durante le ore notturne.
[modifica] Bibliografia
- Bonafous Matteo, Histoire naturelle, agricole, économique du mais, Bocca, Huzard, Parigi 1836
- De Candolle Alphonse, L'origine delle piante coltivate, Dumolard, Milano 1883
- Harris David R., Hillman Gordon C., (editors), Foraging and Farming. The Evolution of Plant Exploitation, Unwin Hyman, London 1989
- Helbaek Hans, The story of corn and westward migration, McNally, Chicago 1916
- Messedaglia Luigi, Il mais e la vita rurale italiana, Federazione Italiana del Consorzi Agrari, Piacenza 1927
- Saltini Antonio, I semi della civiltà. Frumento, mais e riso nella storia delle società umane, A. M.. Bologna
[modifica] Varietà
- Mais Marano: varietà precoce, vitreo tendente al rosso, dal sapore caratteristico (Provincia di Vicenza)