François Cévert
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Carriera in Formula 1 | |
Stagioni | 1969-1973 |
Scuderie | Tyrrell |
Miglior risultato | 3° (1971) |
GP disputati | 47 |
GP vinti | 1 |
Pole-position | 0 |
Circuiti * Fornitori * Gran Premi * Persone * Piloti * Scuderie * Stagioni * Template * Vetture |
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Albert François Cévert Goldenberg (Parigi, Francia, 25 febbraio 1944 – Watkins Glen, USA, 6 ottobre 1973) è stato un pilota francese di Formula 1.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Infanzia
François Cévert nasce a Parigi nel 1944 durante l'occupazione nazista. Il padre, Charles Goldenberg, era un ebreo nato in Russia e fuggito con la famiglia in tenera età per scampare ai pogrom. Nella capitale francese Goldenberg lavorava come gioielliere e, agli inizi degli anni trenta, si era sposato con Huguette Cévert, parigina, da cui ebbe tre figli. Gli ultimi due nacquero in una Parigi sconvolta dall'invasione hitleriana: per evitarne la persecuzione fu loro dato il cognome della madre, essendo quello del padre di origine chiaramente ebraica. Tra essi vi era anche François.
[modifica] L'ingresso nel mondo dei motori
L'interesse di Cévert verso i motori nasce grazie alla sorella maggiore Jacqueline, la quale si fidanza con Jean-Pierre Beltoise (in seguito i due si sposeranno), motociclista e più tardi anche pilota di Formula 1. È il 1964 quando Beltoise coglie un buon sesto posto nella 50 cc del mondiale di motociclismo e già matura un clamoroso passaggio nell'automobilismo. Cévert decide nello stesso anno di iscriversi alla scuola di automobilismo presso il circuito di Montlhéry (vicino Parigi).
[modifica] I primi successi
Nel 1966 Cévert conquista il prestigioso Volant Shell, battendo un'altra giovane promessa dell'automobilismo francese, Patrick Depailler. Il premio è un'intera stagione sponsorizzata nel Campionato Francese 1967 di Formula 3 al volante di un'Alpine-Renault.
L'anno dopo si lega al team Tecno, con cui vince il titolo nazionale.
Nella stagione 1969 la Tecno promuove Cévert in Formula 2. Debutta al III Deutschland Trophäe all'Hockenheimring (piazzandosi nono) e conduce un'ottima stagione (coglie tra l'altro il 3° posto al Gran Premio di Enna) conclusa al terzo posto assoluto. La brillante stagione è corredata dalla vittoria del Gran Premio di Reims (gara però non inclusa nel campionato).
[modifica] L'esordio in Formula 1
Per la stagione di Formula 2 1970, la Tecno conferma Cévert, affidandogli la guida di una Matra.
Varie scuderie di Formula 1 hanno però già notato il talentuoso francese e il sogno di approdare nella massima categoria automobilistica si concretizza poco prima di metà stagione. Il connazionale Johnny Servoz-Gavin, che corre per il team Tyrrell su una March-Ford, decide improvvisamente di ritirarsi dopo il Gran Premio di Monaco del 1970. Venutasi così a trovare senza un pilota, la Tyrrell sceglie proprio Cévert per rimpiazzare Servoz-Gavin.
A segnalare Cévert a Ken Tyrrel è niente meno che Jackie Stewart: il 25 maggio dello stesso anno, infatti, in occasione del XVIII London Trophy di Formula 2 (corso nel circuito di Crystal Palace, presso Londra), Cévert aveva dato diverso filo da torcere allo scozzese, tanto che quest'ultimo ne era rimasto fortemente impressionato.
L'esordio sulla March avviene il 21 giugno 1970 al Gran Premio d'Olanda nel circuito di Zandvoort. La corsa si chiude per un guasto al motore al 31° giro. In effetti la March non da il massimo dell'affidabilità, costringendo Cévert al ritiro in altri 3 gran premi. Il 6 settembre, comunque, il francese coglie il suo primo e unico punto nella stagione 1970, piazzandosi sesto nel Gran Premio d'Italia a Monza.
[modifica] Il passaggio alla Tyrrell
Soddisfatta delle prestazioni di Cévert, la Tyrrell lo "promuove" nel proprio team per la stagione 1971, come gregario di Jackie Stewart. La scuderia inglese è notevolmente cresciuta negli ultimi anni e per la stagione in corso l'obiettivo è la vittoria del mondiale piloti con lo scozzese: compito di Cévert sarà dunque quello di aiutare il compagno nell'impresa, potendo contare su una vettura altamente competitiva. Tra i due piloti nasce subito una profonda amicizia: Stewart diviene una sorta di "maestro" di Cévert, dandogli ripetuti consigli ed aiutandolo non poco a maturare le proprie innate qualità.
[modifica] La stagione 1971
L'avvio di stagione non è però dei migliori. Dopo un incidente nell'esordio in Sudafrica a Kyalami, Cévert si piazza solo settimo in Spagna, quindi si ritira altre due volte nei Gran Premi di Monaco e Olanda, anche in tali casi per incidente.
Le cose cambiano in occasione del Gran Premio di Francia il 4 luglio. Cévert coglie un ottimo secondo posto dietro a Stewart (distacco 28.12 secondi), nonostante fosse partito dalla settima posizione sulla griglia di partenza.
Meno buono è il Gran Premio di Gran Bretagna il 17 luglio, dove il francese giunge solo decimo. Il compagno Stewart non ha comunque problemi con la strepitosa Tyrrell-Ford 1971, che conquista successo dopo successo.
La Tyrrell fa nuovamente doppietta nel Gran Premio di Germania al Nürburgring il 1 agosto. Stewart registra la pole position e vince, mentre Cévert lo segue a ruota (distacco 30.1 secondi), davanti ai ferraristi Regazzoni e Andretti. Nella medesima gara Cévert fa registrare pure il giro più veloce.
Nel successivo Gran Premio d'Austria avviene la svolta della stagione. Le Tyrrell vengono tradite dai motori e sia Stewart che Cévert sono costretti al ritiro. Ma la buona sorte non è neanche dalla parte di Ronnie Peterson su Lotus, l'unico sulla carta ancora in grado di superare Stewart. Lo svedese giunge solo ottavo e per Stewart e la Tyrrell possono iniziare i festeggiamenti. Parte del merito è attribuita allo stesso Cévert, che ha più volte contribuito ai successi del compagno di scuderia.
Data la vittoria anticipata del titolo da parte di Stewart, per Cévert si presenta l'occasione di mettersi in mostra nelle 3 gare conclusive della stagione. Il 5 settembre, nel Gran Premio d'Italia a Monza, il francese coglie un terzo posto, seguito poi dalla sesta piazza nel Gran Premio del Canada a Bowmanville due settimane dopo.
La stagione si chiude con il Gran Premio degli Stati Uniti, in programma al circuito di Watkins Glen (New York) il 3 ottobre. Dopo aver superato Denny Hulme, Stewart prende la testa, ma al 14° giro lo scozzese lascia passare Cévert, nel frattempo portatosi in seconda posizione. Il francese non perde più il comando (nonostante nei giri finali le Goodyear montate sulla Tyrrell comincino a perdere di grip) e ottiene la prima vittoria della sua carriera, staccando Jo Siffert su BRM e Peterson di oltre 40 secondi. La gioia di Cévert è ovviamente immensa e il pilota riceve in premio 50.000 dollari. Con lui festeggia l'intera Francia, dal momento che Cévert è il secondo francese che riesce a vincere un Gran Premio nella storia della Formula 1: prima di lui, l'unico transalpino a riuscire nell'intento era stato Maurice Trintignant, vittorioso a Monaco nel 1955 e nel 1958.
Con 26 punti Cévert ottiene la terza posizione nella classifica piloti, dietro a Stewart (campione con 62 lunghezze) e a Peterson (33).
[modifica] La stagione 1972
La Tyrrell si presenta al via della stagione 1972 con la medesima coppia di piloti dell'anno precedente. Stavolta però Stewart ha un avversario difficile da battere per confermare il titolo, Emerson Fittipaldi su Lotus.
L'avvio premia Stewart che si impone in Argentina, ma a breve Fittipaldi si riscatta, andando sempre a podio nelle 6 gare successive (di cui ne vince 3) e portandosi nettamente in testa nella classifica del mondiale piloti.
La stagione difficile della Tyrrell è dimostrata anche dal disastroso avvio di Cévert. Nei primi quattro GP il francese vede la bandiera a scacchi solo in Sudafrica (seconda prova del mondiale), quando giunge nono, ritirandosi in Argentina, in Spagna e a Monaco. Un primo sussulto avviene al Gran Premio del Belgio il 4 giugno, quando Cévert giunge secondo dietro a Fittipaldi. Il 2 luglio Cévert va di nuovo a punti, in occasione del Gran Premio di Francia a Clermont-Ferrand, dove giunge quarto.
Il prosieguo di stagione è però difficile per il francese, costretto altre 3 volte al ritiro. Solo nell'ultimo Gran Premio, negli USA a Watkins Glen, Cévert coglie un altro podio, frutto del secondo posto conquistato dietro Stewart, nell'unica doppietta Tyrrell della stagione.
Per Cévert il 1972 si chiude al sesto posto della classifica piloti (con 15 punti), vinta da Fittipaldi su una Lotus strepitosa che si aggiudica anche il mondiale costruttori.
La delusione di Cévert è palpabile e il francese si consola solo con un prestigioso secondo posto alla 24 ore di Le Mans, in coppia con il neozelandese Howden Ganley su una Matra-Simca 670.
[modifica] Il 1973 e la tragica fine
Anche la stagione 1973 promette il dualismo Stewart-Fittipaldi visto nella passata edizione. Il brasiliano vince il primo Gran Premio, in Argentina, proprio davanti a uno strepitoso Cévert, che viene staccato di appena 4.69 secondi. Terzo giunge Stewart, a dimostrazione del gran livello raggiunto dalla Tyrrell durante la pausa invernale.
Mentre nelle posizioni di testa infiamma il duello tra Stewart e Fittipaldi, Cévert si trova in pratica in lotta con Peterson per la terza posizione. Le due gare seguenti sono deludenti per il francese, che giunge decimo in Brasile e si ritira in Sudafrica. Il prosieguo di stagione è tuttavia eccellente per Cévert, che conquista due secondi posti consecutivi in Spagna e in Belgio. Giunge quindi quarto a Monaco e terzo al Gran Premio di Svezia, prima di conquistare un nuovo secondo posto in Francia e un quinto in Gran Bretagna.
Cévert è lanciatissimo. Il 29 luglio coglie a Zandvoort, nel Gran Premio d'Olanda, un nuovo secondo posto dietro al compagno Stewart. La gioia a fine gara viene però spezzata dalla notizia della tragica morte di Roger Williamson, la cui March, nel corso del 18° giro, si capovolge, si trascina per quasi 300 metri sul percorso e quindi prende fuoco, intrappolando il giovane pilota inglese nelle lamiere e costringendolo ad una morte atroce.
Appena una settimana dopo, la F1 si ripresenta in Germania: è ancora doppietta Tyrrell, con Stewart primo e Cévert subito dietro, con appena 1.6 secondi di distacco. Per lo scozzese è il 5° successo stagionale, che gli vale la matematica conquista del titolo; il francese, invece, si proietta nettamente sui piani alti della classifica, contendendo addirittura la seconda posizione a Fittipaldi.
Le successive tre gare tuttavia non vanno secondo l'esito sperato. Cévert si ritira in Austria e in Canada; nella gara di mezzo, in Italia, giunge solo quinto. Per contro Fittipaldi coglie due secondi posti, mentre uno strepitoso Peterson vince sia a Zeltweg che a Monza.
A questo punto per Cévert resta la possibilità di conquistare il secondo posto, al fine di chiudere nel migliore dei modi una già ottima annata e si presenta determinatissimo per l'atto conclusivo della stagione, il Gran Premio degli Stati Uniti, in programma il 7 ottobre a Watkins Glen. Trattasi di una corsa che gli ha portato finora bene, grazie al trionfo nel 1971 e al secondo posto nel 1972. Il dualismo è ancora con Ronnie Peterson e, sabato 6 ottobre, i due ingaggiano battaglia in prova per guadagnare la pole position. Ed è proprio in questa sfida che giunge, come un fulmine a ciel sereno, una delle più cupe tragedie della storia della Formula 1. Cévert, che guida un nuovo modello della Tyrrell (la "nuova 006"), lancia la vettura in cerca del miglior tempo, ma alla "esse" il bolide non curva, andando a schiantarsi contro le vicine barriere metalliche. L'impatto è violentissimo e l'entità del dramma viene subito percepita: primo ad accorrere è Jody Scheckter, il quale capisce che c'è ben poco da fare. I commissari di gara trovano il pilota intrappolato tra le lamiere dell'auto e trafitto da quelle del guard-rail, in un lago di sangue. Una delle ruote anteriori gli ha sfondato il casco, provocandone la morte istantanea. Cévert non viene neanche estratto subito dalla carcassa della Tyrrell, procedendo i commissari prima a disincastrare, con un carro attrezzi, la vettura dal parapetto metallico: come dirà l'attonito compagno e amico Stewart, recatosi immediatamente sul posto, «L'hanno lasciato nell'auto perché era chiaramente morto».
La morte del 29enne pilota francese sconvolge la Formula 1, primo fra tutti Stewart. Lo scozzese confesserà tempo dopo che nell'aprile 1973 aveva maturato la decisione di abbandonare la F1, lasciando a Cévert il ruolo di prima guida in Tyrrell per la stagione 1974. Stewart aveva parlato della cosa solo con la moglie Helen, presente in quel tragico weekend a Watkins Glen, riservandosi di informare solo a fine stagione Cévert. Che mai seppe che sarebbe divenuto il nuovo primo pilota della Tyrrell, con indubbie chances di vincere il titolo mondiale.
Il giorno seguente Stewart, distrutto dal dolore e in segno di rispetto verso l'amico, non prende parte a quella che, in ogni caso, sarebbe stata l'ultima gara della sua carriera.
Cévert è sepolto al Cimitero di Vaudelnay, nel dipartimento di Maine-et-Loire, presso Parigi.
[modifica] Palmares
- Vincitore del Volant Shell (1966);
- Campione francese di Formula 3 (1968);
- 3° posto nel Campionato di Formula 2 1969;
- In Formula 1:
- 47 Gran Premi disputati;
- 1 vittoria (Gran Premio degli Stati Uniti 1971);
- 10 secondi posti;
- 2 terzi posti.
- 2° posto alla 24 ore di Le Mans (1972).
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Team Tyrrel Drivers 1971 - François Cévert;
- (EN) François Cévert su Gran Prix Encyclopedia;
- (EN) Scheda di Cévert su F1 Legend;
- (EN) Video dedicato a Cévert su YouTube;
- (EN) Video dedicato al Gran Premio degli Stati Uniti 1971, unica vittoria di Cévert in F1;
- (EN) Video dell'incidente di Cévert, con testimonianze di Jackie ed Helen Stewart e di Emerson Fittipaldi.