Giuseppe Colombo
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Giuseppe "Bepi" Colombo (Padova, 2 ottobre 1920 – 20 febbraio 1984) è stato un matematico italiano.
Soprannominato «Meccanico del cielo», il suo nome è legato al satellite al guinzaglio (Tethered, un'intuizione di Mario Grossi che Giuseppe Colombo contribuì a sviluppare a partire dai primi anni 70), all'idea di una zattera spaziale creata riutilizzando i serbatoi di propellente lasciati nello spazio dagli Space Shuttle e a quella di lanciare enormi specchi in orbita per concentrare i raggi solari su alcune zone della Terra per allontanare la nebbia.
Nono di dieci fratelli, partecipò alla campagna di Russia: in seguito alle ferite venne decorato della medaglia al valor militare. Nel 1944 si laureò in matematica alla Normale di Pisa e nel 1945 divenne assistente di meccanica razionale a Padova. Nel 1955 divenne Professore Ordinario di Meccanica Applicata presso la facoltà di Ingegneria di Padova.
Nel corso della sua attività universitaria ha tenuto lezioni di meccanica celeste, geodesia spaziale, meccanica delle vibrazioni e veicoli e vettori spaziali ed ha insegnato anche a Catania e a Modena. Dal 1964 al 1976 ha fatto parte dei comitati nazionali del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha partecipato inoltre a ricerche presso l'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, al Caltech ed al Jet Propulsion Laboratory.
Svolse una campagna di promozione della ricerca spaziale presso l'Agenzia Spaziale Italiana e presso l'Aeritalia di Torino e le Università di Padova, Pisa e Torino.
La NASA lo reclutò nel 1961, dopo il lancio del primo satellite artificiale.
Nel 1965 era consulente per gli elaboratori IBM della NASA.
Contribuì poi all'impresa del Mariner 10 del 1974, tra l'altro proponendo per la prima volta l'uso di una fionda gravitazionale con Venere per far incontrare la sonda con Mercurio ben 3 volte; scoprì infatti l'accoppiamento tra rivoluzione e rotazione di Mercurio (il pianeta compie tre rotazioni intorno al proprio asse ogni due rivoluzioni intorno al Sole).
Collaborò anche al lancio della sonda Giotto, che nel 1986 incontrò la cometa di Halley. Il nome venne proposto da lui, in omaggio alla Natività di Giotto della Cappella degli Scrovegni, in cui è raffigurata la cometa.
Viene ricordato inoltre per la pianificazione di flyby multipli con Mercurio nel 1972-73, per aver progettato la missione Solar Probe, per aver promosso l'utilizzo di un nuovo tipo di radiometro e per aver capito che la variazione di luminosità azimutale dell'anello A di Saturno è dovuto alla sua struttura spiraliforme.
Ottenne il Premio Feltrinelli nel 1971 e la NASA gli attribuì la medaglia d'oro per i numerosi successi durante la lunga attività nel 1983.
L'ESA gli ha dedicato una missione il cui lancio è previsto nel 2013, "BepiColombo", volta all'esplorazione di Mercurio e considerata di grande rilievo dall'ente spaziale europeo.