San Gennaro Vesuviano
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 56 m s.l.m. | ||
Superficie: | 6,97 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1683 ab./km² | ||
Frazioni: | Ammaturo, Barruchi, Catapani, Campioni, Casarci, Ceci, Cicella, Coteni, Culineri, Farinelli, Felicioni, Fragolesi, Giugliani, Impagliati, Infarinati, Macchioni, Magliacani, Marani, Marche, Masseria Aprile, Matorro, Nocellari, Parisi, Pelusi, Perelli, Pollieri, Ponte D'Ascoli, Pozzopagnotto, Rommafai, Ruocchi, Sommesi, Tinzi, Trippitelli | ||
Comuni contigui: | Nola, Ottaviano, Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano | ||
CAP: | 80040 | ||
Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 063066 | ||
Codice catasto: | H860 | ||
Nome abitanti: | sangennaresi | ||
Santo patrono: | San Gennaro | ||
Giorno festivo: | 19 settembre | ||
Sito istituzionale | |||
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San Gennaro Vesuviano è un comune di 10.100 abitanti della provincia di Napoli.
Indice |
[modifica] Geografia
È collocato nell'area dell'agro nolano, circa 25 km ad est di Napoli e a 9 km da Nola. Collegato con l'autostrada A30 Caserta-Salerno, attraverso lo svincolo di Palma Campania, e direttamente con la SS268. È presente anche una stazione ferroviaria di Trenitalia: "Palma-San Gennaro". Il centro è inoltre collegato con bus navetta alla stazione Circumvesuviana di Rione Trieste.
[modifica] Storia
[modifica] Dalla preistoria all'eta' moderna
I primi insediamenti nell'area sono antichissimi. Il Comune di San Gennaro Vesuviano occupa il sito della Pianura Campana (anticamente conosciuto col nome di Planum Palmae), oggi meglio noto come il Piano, delimitato dal Monte Vesuvio e dal Monte Sant'Angelo. Il Piano rappresenta quasi un naturale collegamento geologico tra l'agro sarnese-nocerino e l'agro nolano.
Recenti rinvenimenti archeologici hanno permesso di datare alcuni insediamenti nella piena Età del Bronzo, intorno al 2000 a.C., quando un'improvvisa eruzione del Vesuvio devastò le comunità presenti nell'area. Per vari secoli l'intera zona, ricoperta da una fitta vegetazione, è rimasta del tutto disabitata ed ha costitutio al più un'occasionale destinazione di caccia per gli abitanti dei primitivi centri limitrofi. Solo secoli dopo, nuove popolazioni cominciarono lentamente ad insediarsi nuovamente.
Nel 1631, con rogito stilato dalla curia vescovile di Nola dal Notaio Galeota, Scipione Pignatelli, conte di San Valentino e marchese di Lauro, fa una ricca donazione al Vescovo di Nola, monsignor Fabrizio Gallo a favore dei Padri Minori Riformatori di San Francesco. Il marchese istituì anche la Fiera che ancora annualmente si tiene.
La donazione ai Frati Francescani, consisteva tra l'altro, di appezzamento di terreno, nell'allora territorio di Palma Nolana, oggi Palma Campania, per la creazione di un convento e di una piccola comunità annessa.
Il nucleo abitato intorno a Cavallerizza e Convento crebbe fino a diventare, prima quartiere di Palma Nolana, poi, dal 1841, autonomo comune per decreto di Ferdinando II di Borbone.
[modifica] Sangennaresi illustri
[modifica] Frate Angelo Peluso
Frate Angelo Peluso nacque il 13 settembre 1801 a S. Gennaro Vesuviano al tempo frazione di Palma Campania. Vestì l'abito ancora ragazzo, nel locale convento francescano dove prese i voti a diciotto anni.
Nel 1820-21 il frate era temporaneamente allocato presso il convento della Sanità a Nola nello stesso tempo in cui avvennero i moti rivoluzionari campani, guidati dagli ufficiali Morelli e Silvati e dall’abate Luigi Menichini. Erano alla porta degli anni difficili per i sangennaresi: il decennio successivo al fallimento dei moti carbonari, infatti, si caratterizzò per un generale aumento della pressione fiscale e per la necessità di spendere ingenti somme di danaro da destinare alla riparazione delle case gravemente danneggiate dalla nuova disastrosa eruzione del Vesuvio occorsa nel 1822 e dalle copiose alluvioni del 1823. Erano quelli anche gli anni in cui i continui soprusi dell'amministrazione di Palma Campania rivolti agli abitanti della contrada di San Gennaro Vesuviano, fecondavano di astio e disperazione gli animi degli abitanti della piccola contrada sangennarese.
Nell'anno 1832 tuttavia, nuovi fremiti insurrezionali si apprestavano a scuotere gli assetti Istituzionali napoletani e peninsulari. In quell'anno infatti il Frate Angelo Peluso ideò ed organizzò un nuovo moto portando così il piccolo centro vesuviano alla ribalta delle cronache nazionali.
Tale moto conosciuto come “La congiura di Frate Angelo Peluso” o semplicemente come "La congiura del Monaco" fallì con buona probabilità a causa dell'impreparazione dei rivoluzionari al suo seguito, inadatti culturalmente e psicologicamente a supportare ad oltranza l'iniziativa del religioso rivoluzionario. A dar man forte al frate fino alla fine, vi furono il capitano del genio di origini calabresi Domenico Morici, il tenente Filippo Agresti, l'avvocato Francesco Vitale ed un tale possidente Luigi D'Ascoli. Stando ai verbali dei processi, delle migliaia di aspiranti rivoluzionari che nelle intenzioni del Frate e dei suoi alleati dovevano convergere sulle montagne di Lauro e Taurano si presentarono all'importante appuntamento soltanto in 27 dopo che un tale Pietro Russo da Taurano aveva già comunicato alle autorità gli intenti dei congiuranti.
Frate Angelo, in fuga, si rifugiò nel convento della Sanità. Qui fu arrestato il 14 settembre, processato e condannato a morte. La pena tuttavia gli fu commutata nell'ergastolo per volere di Ferdinando II. Morì nel 1854 in una cella solitaria presso le Prigioni del Santo Uffizio, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il Comune di S. Gennaro Vesuviano eresse in data 4 novembre del 1975 una lapide ora affissa sulla facciata del convento francescano.
[modifica] Politica, Popolazione e Territorio
[modifica] Amministrazioni
L'autonomia di San Gennaro Vesuviano risale al 1841, per decreto di Ferdinando II di Borbone; prima di allora, San Gennaro era un quartiere di Palma Campania denominato appunto "contrada San Gennaro". Nel tempo varie amministrazioni si sono succedute tra alterne vicende, talvolta capeggiate da notabili del luogo, altre volte da personaggi di scarsissimo calibro culturale e dubbio valore etico. Il primo sindaco fu Filippo Casalini eletto alla carica di amministratore nei mesi successivi al conseguimento dell'autonomia amministrativa del piccolo centro. Prima di allora egli si era dedicato per oltre un ventennio alla professione medica, assistendo in condizioni pioneristiche una popolazione di poche migliaia di persone nella prima meta' del diciannovesimo secolo. Da citare anche il sindaco Giovanni Nappi che ha governato il piccolo centro per molti anni nella seconda meta' del secolo scorso.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura e societa'
[modifica] Ricorrenze
19 settembre : San Gennaro, Patrono del paese. 4 ottobre : San Francesco d'Assisi. Fiera dell'Agricoltura e dell'Artigianato: seconda decade di settembre.
[modifica] Fiera dell'agricoltura e dell'Artigianato
Risale al diciassettesimo secolo l'istituzione della principale manifestazione culturale del nascente centro vesuviano non ancora autonomo, quando il Marchese Scipione Pignatelli volle creare la fiera quale momento di celebrazione popolare e di scambio economico nell'area, al tempo quasi del tutto priva di insediamenti abitativi ad eccezione del solo Convento dei Frati Francescani. Il lascito dei possedimenti a favore dei frati fu infatti condizionato all'impegno di quest'ultimi a rinnovare annualmente la manifestazione fieristica, la piu' antica del meridione. Essa si svolge nella seconda decade del mese di settembre.
La Fiera comincio' ad attrarre un numero crescente di pellegrini visitatori attratti anche dal fatto che gli scambi fossere franchi cioe' liberi da gabella, ad indicarne la totale esenzione tributaria; altri benefici includevano il diritto di portare armi per difesa personale. Nel tempo fu istituita la figura del "Catapano" (anche detto "Mastro-giurato"), un notabile della zona investito annualmente del compito di partecipare alla inagurazione formale ed in particolare responsabile della vigilanza. La Fiera era un'occasione di scambio e baratto dove si scambiavano principalmente i prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato locale. In particolare si vendevano cavalli ed altro bestiame, i vari prodotti della terra, vini e formaggi, utensili e masserizie largamente impiegati dalla locale economia contadina e terriera (scale, sedie e sgabelli, falci, roncole, zappe e badili, cesoie etc.).
Gli scambi commerciali erano del tutto sospesi il giorno 19 per la celebrazione della messa in memoria del santo (San Gennaro) effettuata dal Padre superiore dall'alto del balcone del convento.
[modifica] Cognomi piu' diffusi
Gli insediamenti abitativi nel piccolo centro vesuviano, se paragonati a quelli dei paesi limitrofi, sono decisamente meno risalenti ed in gran parte successivi alla realizzazione del convento francescano. Di fatto, tra i sangennaresi si segnalano pochissimi cognomi oriundi ed essi sono in gran parte ereditati dai paesi circostanti quando nel diciottesimo secolo molte famiglie cominciarono a spostarsi nell'allora contrada palmese di San Gennaro.
I cognomi piu' diffusi risultano essere: Nunziata (518) cognome originario di Palma Campania; Giugliano (406) originario di Giugliano in Campania; Nappi (278) originario di Liveri; Parisi (169), Iovino (156), Iervolino (148) - traslitterazione dell'ora meno diffuso Jervolino - originario di Ottaviano.
[modifica] Osservatorio delle telecomunicazioni
La copertura Radio/TV terrestre è assicurata per lo più da ponti ripetitori posti a Monte Faito (1444 m s.l.m.) e Castello di Palma Campania (420 m s.l.m.). Buona l'apertura verso l'agro-nocerino e discreta quella verso Montevergine.
[modifica] Frequenze radiofoniche FM
Elenco stazioni radio FM RDS (88~108MHz) ricevibili nel territorio comunale:
88.05 Radio Capital, 88.25 105 Network, 89.60 DeeJay, 90.75 Club 91, 91.00 RAI GR Parlamento, 91.60 Radio Montecarlo, 93.90 QuintaRete, 94.10 RAI Radio Uno, 94.40 Play Radio, 94.90 Antenna Due, 95.60 Radio Marte, 95.90 Kiss Kiss Italia, 96.10 RAI Radio Due, 96.40 Antenna Uno, 96.80 Radio Italia, 97.05 Kiss Kiss, 98.10 RAI Radio Tre, 98.40 DeeJay, 100.70 Radio Margherita, 103.30 RAI Isoradio, 103,50 Radio 24, 104.60 Punto Zero Network, 107.50 Radio Dimensione Suono, 107.80 Radio Radicale.
[modifica] Canali TV (analogico terrestre)
Lista dei canali analogici terrestri (VHF/UHF) ricevibili nel territorio comunale:
VHF 04 RAI Uno, VHF 11 Televesuviana, UHF 22 Tele Akery, UHF 23 RAI Due, UHF 26 Quarto Canale, UHF 29 Telenuova, UHF 33 Televomero, UHF 34 Telenapoli, UHF 35 ALL Music, UHF 37 FLUX.TV, UHF 38 LA7, UHF 39 RAI Tre, UHF 40 TV Luna, UHF 41 Telecapri, UHF 43 Telecapri Sport, UHF 44 Canale 9, UHF 45 Videonola, UHF 49 MTV, UHF 51 Rete4, UHF 53 Telecapri news, UHF 54 Canale 5, UHF 55 Canale 21, UHF 58 NapoliTV, UHF 61 Italia Uno, UHF 57 Italiamia Due, UHF 59 Italiamia, UHF 60 Canale 3, UHF 61 Italia Uno, UHF 62 Retecapri, UHF 65 Tele A
[modifica] Canali TV (digitale terrestre)
Lista dei canali DTT ricevibili nel territorio comunale (scanlist del 27/10/2006):
UHF 32 MUX Gruppo Espresso (All Music, Repubblica TV) - UHF 47 MUX ? (All Music, Repubblica TV - Radio Dee Jay, Radio Capital, Radio m2o) - UHF 48 MUX Telecapri (Telecapri, Telecapri Sport, Telecapri News, Retecapri - Radio Capri) - UHF 50 MUX Mediaset 2 (Canale 5, 24ore.TV, BBC world service, Class news, Coming soon - UHF 52 MUX RAI-A (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai Utile - Filodiffusione leggera) - UHF 63 MUX Mediaset 1 ( Bouquet Mediaset Premium, Boing, 24ore.TV, Class news, Coming soon, BBC World service) - UHF 66 MUX LA7/MTV (LA7, Bouquet LA7 Cartapiù, LA7 Sport, MTV Italia, Retecapri, Telemarket, Sitcom uno, tvtv DIGITAL) - UHF 67 MUX ? (Telecolore, Canale8, Denaro TV) - UHF 69 Mux Teleluna (Teleluna Uno, Teleluna Due, Telenostra, Tele Radio Matese, Campania TV, Julie/Telelibera63, Napoli Calcio - Radio Luna)
[modifica] Copertura telefonica
Nel territorio è presente un'unica centrale telefonica di Telecom Italia (PSTN/ISDN) ubicata in Via Sarno, che fornisce anche accessi larga banda (aDSL) dal 19 aprile 2005. E' presente il seguente Operatore in modalità ULL: Fastweb (su rame e con aDSL 2M/512k in wholesale); non sono presenti Operatori in modalità Shared Access.
[modifica] Copertura senza fili (wireless)
Non sono presenti Operatori wireless
[modifica] Copertura radiotelefonia cellulare
Il territorio è coperto da tutti gli Operatori radiomobili nazionali:
- Vodafone (GSM900/DSC1800), grazie alle BTS ubicate in Palma Campania e in località Ciccarelli (copertura discreta)
- Tre Italia (UMTS) grazie al Node B ubicato in località Ciccarelli (copertura discreta)