Castellammare di Stabia
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Castellammare di Stabia | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Napoli | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 6 m s.l.m. | ||
Superficie: | 17 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 3907 ab./km² | ||
Frazioni: | Fratte, Madonna della Libera, Pioppaino, Ponte Persica, Pozzano, Privati, Quisisana, Scanzano, Varano | ||
Comuni contigui: | Gragnano, Pimonte, Lettere, Pompei, Santa Maria la Carità, Torre Annunziata, Vico Equense , Sorrento | ||
CAP: | 80053 Castellammare di Stabia (capoluogo), 80050 Ponte della Persica (Ponte Persica), 80050 Quisisana, 80050 Varano, 80053 Castellammare di Stabia (rimanenti frazioni) | ||
Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 063024 | ||
Codice catasto: | C129 | ||
Nome abitanti: | stabiesi (stabiani sono gli abitanti dell'antica Stabia) | ||
Santo patrono: | San Catello | ||
Giorno festivo: | 19 gennaio | ||
Sito istituzionale | |||
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Castellammare di Stabia è un comune della Campania, in provincia di Napoli e conta circa 67.000 abitanti. Caratterizzata da una storia molto antica, Castellammare di Stabia è oggi uno dei centri più importanti della Campania, tanto che si è spesso ipotizzato la creazione di una provincia.
[modifica] Geografia
La città di Castellammare è adagiata al centro di una conca del golfo di Napoli ai piedi del Monte Faito e all'inizio della penisola sorrentina. A nord il confine con le città di Torre Annunziata e Pompei è rappresentato dal fiume Sarno, mentre la catena dei monti Lattari la divide da Vico Equense e Positano.
[modifica] Storia
Castellammare di Stabia sorge ai piedi della città romana di Stabia (in latino Stabiae, pluralia tantum), distrutta con le vicine Ercolano e Pompei dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. Sono visitabili i siti archeologici di Villa Arianna e Villa San Marco dove si possono vedere sia i vari ambienti romani che i notevoli affreschi.
Secondo molte persone prende il nome da un antico castello, probabilmente del IX secolo, che da un'altura di circa 100 metri si affaccia sul golfo di Napoli. Il castello fu restaurato durante il regno di Federico II di Svevia e poi ampliato da Carlo I d'Angiò, e per questo motivo gli fu attribuito l'erronea denominazione di "Castello Angioino". Oggi il castello è proprietà privata e può essere ammirato esclusivamente dall'esterno.
Altri sostengono che la denominazione "Castellammare" derivi dall'antica presenza di una fortezza eretta in località Pozzano, sulla spiaggia, per difendere l'antica cittadina da eventuali attacchi provenienti dalla penisola sorrentina e chiamata Torre di Portocarello, conosciuta dai più, erroneamente, con il nome di Torre Alfonsina che invece sorgeva nei pressi dell'attuale Fontana Grande. Nell'immediato dopoguerra al suo posto si insediò lo stabilimento Calce e Cementi che sfruttava le rocce calcaree prelevate dalla montagna adiacente. Oggi al posto dello stabilimento industriale, rimansto inattivo ed in stato di abbandono per decenni sorge un albergo. Si presuppone che i materiali della torre siano stati impiegati per l'edificazione dei più antichi palazzi della città, tra questi quello dov'è situato lo storico caffè Spagnuolo.
Il comune, già Castellamare, ha assunto la denominazione di Castellammare con regio decreto del 22 gennaio 1863 e di Castellammare di Stabia con delibera consiliare del 31 maggio 1912.
Si segnala la presenza della Cattedrale sita in Piazza Giovanni XXIII (ove peraltro si trova Palazzo Farnese, sede del Municipio)ricca di decorazioni ed affreschi. Essa è dedicata all'Assunta, ha tre navate e dieci cappelle; inoltre, contiene la statua lignea del santo protettore della città di Castellammare di Stabia: il vescovo San Catello.
In località Pozzano è situata la Basilica, dotata di un soffitto a cassettoni,dedicata alla Madonna venerata nel luogo davanti alla quale San Francesco di Paola si prostrò per più giorni. La sacrestia è frutto del genio di Vanvitelli. Secondo alcuni, il nome Pozzano deriverebbe da un famoso miracolo operato in questo luogo. Gli abitanti di quest'ultimo, infatti, avrebbero ritrovato, in seguito ad una rivelazione della Madonna, una sua effigie in un pozzo. Quest'ultimo è presente nella cripta della stessa Basilica.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Chiese
[modifica] Cattedrale
La prima cattedrale di Castellammare sita in piazza Quartuccio, fu fortemente danneggiata dal terremoto del 1436 e si pensò alla costruzione di una ex-novo. Dopo numerosi tentativi, solo nel 1587 se ne decise la riedificazione. Il vescovo dell'epoca, mons. Ludovico Maiorano, pose la prima pietra il 22 novembre 1587. La costruzione precedette così lentamente che la nuova cattedrale si può considerare finita del 1643 quando però mancavano ancora importanti elementi. Nel 1668 venne istallato l'organo che trovo la sua sistemazione definitiva solo nel 1774 quando venne ricostruito l'atrio e l'altare maggiore. Mancava ancora la ristrutturazione del vacchio campanile e quando tutto sembrava pronto, il vescovo si oppose perché avrebbe dovuto cedere pochi metri di terreno: nel 1782, il sidaco decise di costruire un nuovo campanile su suolo comunale. La cappella del Santo Patrono, San Catello, venne iniziata nel 1875 e venne conclusa, con tutti i restanti lavori nel 1893, quando il vescovo Sarnelli, consacrerà solennemente la cattedrale. All'interno si possono ammirare tele di Giuseppe Bonito e Nunzio Rossi. Oltre alla cappella dedicata alla Vergine di Lourdes, ve ne una che ospita il corpo di Gesù deposto nel sepolcro e la cappella del Santissimo Sacramento, dedicata alle vittime delle guerre. Ogni anno, durante il periodo natalizio, viene allestito un presepe con statue ad altezza naturale.
[modifica] Santuario della Madonna della Libera
Il santuario della Madonna della Libera è situato sul monte San Cataldo ed attualmente è presieduto dai frati cappuccini. La chiesa è di modeste dimensioni, senza nessun elemento di rilievo, eccetto l'altare maggiore che ospita un'immagine affrescata sulla roccia dedicata alla Madonna, risalente al XII secolo. Il 18 di ogni mese è il giorno dedicato al culto dell'effige. Negli ultimi anni è stato costruito un ostello per la gioventù. Degna di nota sono le due sagre che si tengono presso il santuario: la prima è quella del biscotto e dell'acqua della Modonna, che si tieni in estate, la seconda, chiamata Sagra delle Camarelle, si tieni in settembre dove si degustano piatti tipici della zona come i pasta e figioli del monaco e il miele.
[modifica] Chiesa di Portosalvo
Questa chiesa, una volta esistente presso il molo e poi abbattuta per far spazio ai cantieri navali, fu costruita nel 1834 da una congrega di marinai, e qui fu portato il quadro della Madonna (del '500), posto sull'altare maggiore. Alle spalle della chiesa si può osservere la sorgente dell'acqua della Madonna. Purtroppo oggi questa meravigliosa chiesa è chiusa.
[modifica] Santuario della Madonna di Pozzano
Nell'antichità Pozzano era un luogo dedicato al culto della dea Diana: a confermare questa ipotesi, quando nel 1574, scavando nel giardino del convento si trovò una colonna su cui erano scolpite corne di cervo con la corona in testa. Successivamente questa colonna, su cui fu messa una croce, fu posta poco prima dell'entrata della chiesa. Oggi questa colonna è conservata all'interno della Villa San Marco degli scavi di Stabiae. Il nome Pozzono deriva dal pazzo in cui, secondo la tradizione, fu rinvenuto il quadro della Madonna. Già esistente dal XV secolo, questa chiesa fu concessa ai padri di San Francesco, che ne presero possesso il 15 agosto 1506. Demolita l'antica chiesa, ne fu costrutita una nuova, con convento annesso. La sacrestia, costruita nel 1565 a spese di Cola Francesco, fu completamemte rifatta su disegno di Luigi Vanvitelli, nel 1754. Nella chiesa è possibile ammirare la volta affrescata nel 1769 da Giacinto Diana, e tre tele di Sebastiano Conca. Nella cripta è possibile ammirare il pozzo in cui fu ritrovato il quadro, oggi posto in una cappella della chiesa. Nella sacrestia è conservato il Crocifisso ligneo ritrovato sulla spiaggia il 17 novembre 1631. Gli ultima lavori di restauro della basilica si sono conclusi nella primavera del 2006.
[modifica] Altre Chiese
- Chiesa dello Spirito Santo
- Chiesa del Gesù
- Chiesa di Santa Caterina
- Chiesa di San Bartolomeo
- Chiesa del Purgatorio
- Santuario del Sacro Cuore
- Chiesa della Pace
[modifica] Archeologia
Stabiae, l'odierna Castellammare di Stabia, fu una delle mete preferite dai patrizi romani, tanto che il suo territorio fu costellato di numerose ville residenziali. Scoperta nel 1749 degli scavatori borbonici, Stabiae, sin dall'inizio, si contraddistinse come luogo di eccellenza: l'esplorazione della città però durò solamente pochi anni, tanto che già nel 1782 tutte le attività di scavo vennero spostate a Pompei, cosi che ville, case e strade ritornarono sotto terra mentre affreschi, statue e suppellettili preziose vennero raccolte nel museo Museo Borbonico. Dopo l'abbandono, nel '800, vi furono vari rinvenimenti che mantennero acceso il ricordo di Stabiae: però fu soltanto nel 1950 che due ville, Villa San Marco e Villa Arianna, furono riportate parzialmente alla luce dal preside Libero d'Orsi. Le due ville sono visitabili tutti i giorni e si possono apprezzare le capacità progettuali degli architetti romani che le realizzarono con ardite soluzioni tecniche e inserendo perfettamente le ville nel paesaggio. Oggi il sito di Stabiae è al centro di un grande progetto internazione che prevede la creazione di un parco archeologico insieme all'università del Maryland.
[modifica] Villa Arianna
Villa Arianna, ubicata all'estremità orientale della collina di Varano, è la più antica tra le ville stabiane: venne infatti edificata a partire del II secolo a.C. ed era collegata al porto sottostante tramite un sistema di gallerie e rampe, recentemente rinvenuto. Scoperta dai Borboni, venne esplorata tra il 1754 e 1762, anche se fu riportata alla luce nel febbraio 1950 da Libero d'Orsi. Alla villa si accede tramite un strada secondaria della Passeggiata archeologica, dove, percorso un breve sentiero in terra battuta, si entra nella parte ovest della villa, proprio nella zona in cui vi è l'inizio del grande peristilio (ancora quasi del tutto interrato), dove sono riconoscibili le basi delle colonne, in parte distrutte dal terremoto del 1980: ricordiamo che di Villa Arianna sono visitabili solo gli ambienti sul ciglio della collina, gli unici scavati. Tra gli altri ambienti si riconoscono, il triclinio estivo e una terrazza con pennacchi, collegate al sistema di scale precedentemente nominato. Proseguendo si incontrano varie stanze, tra cui la 12 decorata con candelabri dipinti, uccelli e figure umane e altre stanze (5, 7, 9 e 10) finemente affrescate. Procedendo sempre ovest ci si imbatte nel triclinio con il quadro mitologico di Arianna abbandonata da Teseo sull'isola di Nasso: questo è il quadro che dà il nome alla villa. Seguono la cucina, il quartiere termale, l'atrio tuscanico, e una serie di ambienti di servizio con una scala in muratura che conduceva al piano superiore della villa.
[modifica] Villa San Marco
Villa San Marco, situata sull'estremità orientale della collina di Varano,venne individuata dai Barboni nel 1749 ma scavata soltanto nel 1754: dopo essere stata depredata di tutti gli oggetti più preziosi venne nuovamente sotterrata. Fu soltanto nel 1950 che uno studioso locale, Libero D'Orsi, iniziò i primi lavori di scavo sistematici. L'ingresso alla villa è consentito tramite una scalinata che immette nell'atrio: su questo si aprono sia il larario che una serie di camere da letto chiamate "cubicola". Dall'angolo in fondo a sinistra dell'atrio, parte un corridoio fenestrato, dal quale, a sinistra si accede alla cucina, mentre al termine si incontra il quartiere termale e sulla sinistro il peristilio inferiore. La zona termale comprendeva frigidarium, tepidarium e calidarium, cioè ambienti per il bagno freddo, tiepido e caldo, più una palestra: da questa zona partiva anche una scalinata che conduceva alla base della collina di Varano, dove c'era il mare. Il grande peristilio presenta al centro un'ampia piscina con giardino: sul fondo si trova un criptoporticato con nicchie decorate a stucco e pittura che chiude la piscina; nella zona non ancora scavata doveva trovarsi la fontana di alimentazione della piscina. I calchi nel giardino sono relativi agli antichi platani che fiancheggiavano colonnati e piscina: nel lato del giardino vi sono alcune stanze tra cui quella della "Fortuna" e una in cui sono conservati delle riproduzioni di due mosaici che ornavano il ninfeo della villa, conservati oggi al Museo Nazionale di Napoli e al Museo Condè di Chantilly, in Francia. Ambienti panoramici si aprono verso ovest, sul ciglio della collina, mentre attraversando una rampa si supera un dislivello e si accede al secondo peristilio della villa, quello detto spiraliforme per la particolare decorazione a stucco delle colonne: purtroppo oggi non sono più visibili perché si sbriciolarono durante il terremoto del 1980. Sempre in questo peristilio è possibile osservare la meridiana. La villa è aperta tutta i giorni e si raggiunge tramite una traversa laterale della Passeggiata Archeologica: è disponibile un parcheggio per auto e autobus.
[modifica] Secondo Complesso
Il "Secondo Complesso" viene comunemente confuso con la Villa di Arianna o meglio come continuazione di questa: in realtà, come ben si nota vi è un piccolo "vicus" denominato 55, proprio a dimostrare il fatto che le due ville erano separate e che quindi si tratta di due edifici completamente diversi. Il terzo complesso è quello che resta ancora maggiormente sepolto e fino ad oggi sono stati portati alla luce alcuni ambienti panoramici, parte di un peristilio e il quartiere termale. L'entrata e l'accesso alla villa sono le stesse di Villa di Arianna.
[modifica] Grotta San Biagio
La grotta di San Biagio è un antico tempio cristiano, ricavato nella roccia di tufo alle pendici della collina di Varano: molto probabilmente in origine era proprio una cava creata dagli antichi romani per costruire le loro ville. Prima di diventare una chiesa fu un tempio romano dedicato ad Apollo, mentre nei primi secoli della cristianità divenne una catacomba. Fu soltanto dal VI secolo che divenne chiesa, dedicata ai santi Giasone e Mauro, sede di una comunità benedettina, dipendente dal monastero di San Renato di Sorrento. All'interno vi sono affreschi di notevoli proporzioni, splendidamente conservati, eseguiti tra il VI e IX secolo: oggi purtroppo la grotta è chiusa al pubblico.
[modifica] Il cantiere navale
Per approfondire, vedi la voce Cantiere navale di Castellammare di Stabia. |
Vero orgoglio della città è il cantiere navale che ne ha solcato a lungo la storia ed economia. È qui, ad esempio, che è stata costruita la nave scuola Vespucci. Nonostante il cantiere abbia perso la sua originaria importanza economica a causa dell'enorme concorrenza dei paesi dell'estremo oriente, il suo valore storico è rimasto inalterato.
[modifica] Le terme
Castellammare di Stabia viene chiamata la "città delle acque" per il suo patrimonio idrologico costituito da ben 28 sorgenti di acque minerali differenti, divise tra cloruro-sodiche sulfuree (isotoniche, ipotoniche o ipertoniche), ferruginoso-carboniche e bicarbonato-calciche.
Per sfruttare le proprietà di queste acque sono stati creati due stabilimenti termali.
[modifica] Antiche Terme
Inugurate nel 1836, la storia delle Antiche Terme di Castellammare inizia 9 anni prima, quando nel 1827 su progetto dell'architetto Catello Troiano, iniziano i lavori per la costruzione. Da subito le terme ricoprono un ruolo fondamentale non solo per i cittadini di Castellammare, ma anche per i turisti, che soprattutto d'estate affollavano la città per le cure presso il complesso termale, che anno dopo anno si andava ampliando con nuove padiglioni riservati a molteplici cure del corpo. E'del 1893 l'apertura del Padiglione Moresco ad Opera dell'architetto Filosa. Le terme divenatarono un vero e proprio luogo di ritrovo tanto che si organizzavano mostre di pittura, manifestazioni culturali e concerti musicali. Il 26 febbraio 1956 iniziò la demolizione dell'anticha struttura per la costruzione, progettata dall'archietetto Marcello Canino, di quella che esiste ancora tutt'oggi. Verso la fine degli anni '80 il complesso termale entra in crisi con la chiusura di buona parte dei servizi offerti, anche perché la maggior parte sono spostati al nuovo complesso. Oggi le Antiche Terme sono aperte per poche ore al giorno solo per la raccolta dei vari tipi di acqua oppure per la presentazione di manifestazioni, che si tengono, soprattutto d'estate, all'interno del parco. Negli ultimi anni si è parlato di una totale riqualificazione dell'area, con la riapertura della stazione della Circumvesuviana, per permettere ai turisti di raggiungere il complesso una volta restaurato.
[modifica] Nuove Terme
Le Nuove Terme, progettate dagli archietetti Cocchia, Jossa, Mazziotti e Sbriziolo sono state inaugurate il 26 luglio 1964 e si estendono su una superficie di oltre 100 mila mq. Questo complesso è composto da due settori: l'edificio dedicato alle cure terapeutiche e il parco per le cure idropiniche. L'edificio per le cure è uno dei più attrezzati e moderni d'Europa: si praticano fisioterapia, medicina iperbarica, massaggi, fanghi, inalazioni con l'ausilio delle acque solfuree, riabilitazione, cure dermatologiche, cure estetiche e cure ginecologiche. Il parco idropinico invece permette di praticare quella che viene chiamata l'idroterapia, ossia bere il tipo di acqua consigliata verso una certa patologia camminando nel parco. Oltre alla sala dove sono presenti la maggior parte delle acque stabiesi, il parco, finemente curato e aperto solo durante il periodo estivo, offre una ricca programmazione, sia al mattino, sia la sera con concerti, cinema all'aperto, mostre e congressi.
[modifica] Fonti acque naturali
Stabilimento Antiche Terme
- Pozzillo
- Ferrata
- Media I
- Media II
- S.Vincenzo
- Magnesiaca
- Solfurea
- Solfureo-Ferrata
- Stabia
Gruppo Vanacore
- Ferrata
- Media
- S. Vincenzo
- Magnesiaca
- Acidula
- Solfureo-Carbonica
- Muraglione
- Solfurea
- Solfureo-Ferrata
Acque Esterne
- Muraglione destro
- Muraglione sinistro
[modifica] Edifici storici
[modifica] Castello Medioevale
Il castello medioevale di Castellammare di Stabia, che si trova lungo la statale sorrentina, nei pressi della salita per il santuario della Madonna della Libera, venne costruito dai sorrentini per difendere il proprio ducato, sulla collina che sovrasta la città stabiese; fu in seguito riparato da Federico II e ricostruito dagli angioni. Quando perse il suo ruolo difensivo il castello fu rifatto e rinforzato da Alfonso d'Aragona: fu attivo fino ai secoli della dominazione spagnola, ma nel XVIII cominciò il suo lento declino. Ridotto per lo più ad un rudere venne venduto dallo stato al marchese Alaponzone di Verona, che attorno gli anni '30 del '900 lo cedette a Edoardo de Martino: questi ne iniziò il restauro, completato dal figlio. Oggi, abitazione privata, è visitabile solo all'esterno. Grande importanza nella storia di Castellammare di Stabia ha il castello, poichè è proprio da questo che la città prende il nome: solitamente, secondo tradizione, si dice che il mare, in tempi remoti, arrivava fino al castello. In realtà questo aveva una cinta muraria che si originava dal complesso centrale per scendere giù per la collina fino alla zona dove oggi si trova la chiesa di Portosalvo, dove terminava con una torre ed è in questo punto che il mare incontra il castello: da qui il nome di "Castello a mare".
[modifica] Palazzo Farnese
Nel 1566 Ottavio Farnese, signore di Castellammare, in seguiro alle proteste dei cittadine, decise di donare alla città un luogo adeguato per la sede della Corte del Governatore: la scelta cadde su un caseggiato ad un piano situato tra il Duomo e Via Coppola, nell'attuale Piazza Giovanni XXIII. Nel 1820 vi venne traferita la sede dell'Amministazione comunale e nel 1871, su progetto dell'architetto Luigi d'Amora, il palazzo fu ingrandito e abbellito mentre il secondo piano venne costruito soltano agli inizi del '900 con una piccola torre laterale. L'amministazione comunale vi resto fino al 1964, quando deciso il passaggio nell'ex Banca d'Italia, palazzo Farese venne abbandonato. Fortunatamente la chiusura durò pochi anni poichè in seguito la struttura è stata adibita a Municipio.
[modifica] Palazzo del Fascio
Dove oggi sorge il Palazzo del Fascio, un tempo esisteva una piccolo spiazzo chiamato Ponticello. Quando nel 1909 arrivarono al comune alcune domande per la costruzione di abitazioni private, si decise di realizzare una piazzatta che prese il nome di Nino Bixio. Agli inizi degli anno '40 però, con l'avvento del Fascismo la piazzetta venne occupata da un austera costruzione tipica del periodo. Passata la guerra, il Palazzo del Fascio, fu sede della biblioteca comunale: oggi abbandonato l'edificio è in attesa di essere restaurato.
[modifica] Piazze
[modifica] Piazza Orologio
Il nome reale è piazza Cristoforo Colombo, ma da tutti è conosciuta come Piazza Orologio, visto che vi è una torre sulla quale è collocato un orologio. Da sempre questa piazza (anticamente chiamata Marina Grande per la vicinanza al porto), situata nel centro antico di Castellammare, ha ricoperto un ruolo di fondamentale importanza per vita stabiese dato che in essa veniva svolto un mercato, soprattutto con prodotti del mare, tanto da prendere il nome di Piazza Mercato. Nel maggio del 1872, dopo le richieste sia degli abitanti sia dei pescatori che volevano un orologio luminoso che potesse essere visto anche dal mare, fu inaugurato l'impianto che comprendava una torre alla cui sommità venne posto l'orologio, con le campane che scandivano le ore e l'illuminazione dovuta ad un impianto a gas. L'orologio venne sostituito da uno nuovo nel 1962 ed ancora oggi è funzionante.
[modifica] Piazza Principe Umberto
Conosciuta anche come Piazza Quartuccio o Piazza Monumento, in passato in questa piazza, dove una volta vi era una delle porte della città, la Porta del Quartuccio (il quartuccio era un antica unità di misura napoletana), vi era la Gabella, introdotta nel 1299 che faceva pagare una somma in denaro per il passaggio in città a chi trasportava lugumi, frutta e altro materiale. La fisionomia della piazza rimase immutata fino agli inizi dell'800, quando vennerro abbattute le mure difensive, vennero ampliati e costruiti nuovi maestosi palazzi (palazzo Rispoli e Martingano). Oggi la piazza ospita il monumento ai caduti, si apre sulla villa comunale all'altezza della Cassarmonica, mentre alle sue spalle si trova la stazione della Circumvesuviana
[modifica] Luoghi d'interesse culturale
[modifica] Cassarmonica
La cassarmonica, o Padiglione Musicale, venne realizzata dalla ditta Minieri di Napoli, su progetto dell'architetto Eugenio Cosenza. Inaugurata il 28 aprile 1900, solo 9 anni dopo, a causa di una violenta libecciata, la cassarmonica crollò. Per la sua ricostruzione venne chiamato per l'ennesiama volta Eugenio Cosenza, che questa volta ne abbassò l'altezza, creò in cima uno sfiatatoio mentre gli archi assunsero una forma arabescata: la nuova struttura fu consegnata al comune di Castellammare di Stabia il 4 agosto 1911. Negli anni ha subito diversi restauri sia neglia anni '90 che nel 2004. La cassarmonica ospita vari concerti oltre che manifestazioni. Oggi è considerata la più bella d'Europa.
[modifica] Scoglio di Rovigliano
Formato da roccia calcarea e ricoperta da depositi eruttivi data la vicinanza del Vesuvio, lo scoglio di Rovigliano si trova in mare, proprio di fronte la foce del fiume Sarno, al confine tra Castellammare e Torre Annunziata. Il nome Rovigliano deriverebbe dal cognome di una famiglia romana, la Rubellia, che vi costruì una villa d'otium, costruzioni tipiche della zona. Prima dell'avvento dei romani lo scoglio si pensa sia stato emporio fenicio o tempio dedicato ad Ercole. Nel 938 d.C. vi si edificò un convento, mentre nel 1564, fu trasformato in fortezza contro le incursioni dei pirati Turchi.
[modifica] Monumento ai Caduti
Dopo la Prima Guerra Mondiale si costituì in città un comitato per la creazione di un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Per realizzare l'opera fu incaricato lo scultore Giuseppe Renda: tutto era pronto per l'inaugurazione, il 28 ottobre 1928 quando il vescovo dell'epoca rifiutò di parteciparvi poichè sul monumento apparivano delle immagini che ritraevano uomini nudi. Il monumento rimase coperto per circa tre anni poichè sia il vescovo, sia lo scultore (che non voleva modificare la sua opera) si rifiutarono di trovare un punto di incontro. La situazion cambiò soltanto quando il presidente dell'azione cattolica convinse Giuseppe Renda a modificare le sculture: il monumento venne finalmente inaugurato nel 1931, alla presenza di tutte le autorità. L'opera rappresenta la Vittoria Alata. Ogni 25 aprile viene svolta una solenne cerimonia ai piedi della stutua per ricordare la liberazione dell'Italia.
[modifica] Luoghi d'interesse naturale
[modifica] Monte Faito
Il Monte Faito è alto 1131 metri ed è una stazione turistica raggiungibile con una funivia da Castellammare di Stabia e in auto dal versante di Vico Equense, fa parte dei Monti Lattari, gruppo montuoso del Preappennino campano e costituisce la dorsale della Penisola Sorrentina, dalla sella di Cava de' Tirreni all'estremità meridionale di punta Campanella. Formato da rocce prevalentemente calcaree, sul versante del Golfo di Salerno è caratterizzato da pareti molto ripide sul mare, altra cima importante è il monte Sant'Angelo a Tre Pizzi alto 1443 metri. Il Monte Faito è collegato a Castellammare tramite una funivia gestita dalla Circumvesuviana. Oltre a passeggiate salutari tra i suoi boschi è possibile visitare il tempietto dedicato all'arcangelo Michele ed alcune sorgenti.
[modifica] Fiume Sarno
Nella città di Castellammare di Stabia vi è la foce del fiume Sarno: oggi tale fiume è anche la linea di confine con i comuni di Torre Annunziata e Pompei. I romani lo chiavamo Draconcello per la sua forma sinuosa anche se oggi non più visibile poichè nel corso dell'800 il suo corso fu ampiamente rettificato. Degno di nota la battaglia che si svolse nel 552 d.C. tra Goti e Bizantini. All'inizio del secolo scorso nelle sue acque gli stabiesi erano soliti nuotare oppure pescare: oggi la situazione è negativamente cambiata visto che il fiume Sarno è uno dei corsi d'acqua più inquinati d'Europa.
[modifica] Personalità legate a Castellammare di Stabia
- Virgilio - Scrittore
- Strabone - Scrittore
- M. Anneo Lucano - Scrittore
- Plinio il Vecchio - naturalista
- Stazio - scrittore
- Silio Italico - scrittore
- Gaio Suetonio Tranquillo - scrittore
- Claudio Tolemeo - geografo
- Servio - scrittore
- Procopio di Cesarea - scrittore
- Giovanni Boccaccio - scrittore
- Nicolò Lombardo - scrittore
- Giuseppe Gallotti - scrittore
- Ferdinando Petruccelli Della Gattina - scrittore
- Alfredo Panzini - scrittore
- Vittoria Aganoor - scrittrice
- Gustave Flaubert - scrittore
- Thèophile Gautier - scrittore
- Henry Wadsworth Longfellow - scrittore
- Johann Wolfgang von Goethe - scrittore
- Annibale Ruccello - attore e regista teatrale
- Enrico Gaeta - pittore
- Giovanbattista Filosa - pittore
- Vincenzo D'Angelo - pittore
- Michele Espostito - musicista
- Giuseppe e Carmine Abbagnale - canottieri e pluri campioni olimpionici
- Giuseppe Bonito - pittore
- Italo Celoro - attore
- Luigi Denza - compositore e musicista
- Renato Elia - ingegnere navale
- Francesco Filosa - pittore
- Raffaele Viviani - attore, poeta, compositore e commediografo
- Mario Merola - attore e regista defunto in questa città
- Fabio Quagliarella - calciatore
- Giuseppe D'Angelo - storico
- Ciro Madonna - attore
- Sebastiano Somma - attore
- Enrico Caruso - cantante lirico
- Antonio Barone - storico
- Alphonse Gabriel Capone - gangster
- Gaetano Amato - attore
- Michele Zizzari - attore
- Giuseppe Centonze - scrittore
- Fabio Massa - attore e regista
- Giovanni Rienzo - attore
- Simone Schettino - attore comico
- Maurizio Aiello - attore
[modifica] Sport
[modifica] Calcio
La Società Sportiva Juve Stabia è la squadra calcistica più importante di Castellammare di Stabia. Fondata nel 1925, la prima squadra stabiese venne in realtà fondata il 19 marzo del 1907 con il nome di Sport Club Stabia. Dopo il fallimento avvenuto all’inizio del nuovo millennio, la Juve Stabia milita attualmente nella serie C1 girone B, dopo essere risalita dalla serie D nel giro di 4 anni. Nel campionato 1951-1952 la squadra stabiese è riuscita ad arrivare anche nel campionato di serie B retrocedendo lo stesso anno. Il trofeo più prestigioso vinto è la coppa Italia di serie D. Il campo di gioco ufficiale è lo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia. Altre squadre calcistiche di Castellammare sono la Libertas Stabia che milita nel campionato di Eccellenza e lo Stabia 2000 che milita in Prima Categoria.
[modifica] Ciclismo
Il Giro d'Italia ha fatto tappa una sola volta nella sua storia a Castellammare di Stabia ossia nel 1982. La sesta tappa infatti prevedeva la partenza da Caserta e l’arrivo nella città stabiese dopo un percorso di 135 km: la tappa andò a Silvano Contini. Il giorno successivo il giro ripartì da Castellammare di Stabia alla volta di Diamante (226 km): la tappa venne vinta da Francesco Moser. Molte altre volte però il giro ha transitato attraverso le vie di Castellammare.
[modifica] Pallavolo
Sono due le squadre di pallavolo di Castellammare di Stabia: una in ambito maschile, l’altra in quello femminile. La squadra maschile, Elettromerid Stabia, milita nel campionato di serie C girone A, quella femminile, Sabo Arredamenti Stabia, milita nel campionato di serie C girone B.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazione
[modifica] Strade e Autostrade
Castellammare di Stabia ha un'uscita autostradale sulla A3 Napoli - Pompei - Salerno. L'uscita a Castellammare è consigliata anche per raggiungere i centri della Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, Gragnano, Lettere, Pimonte e Agerola.
[modifica] Ferrovie
Castellammare di Stabia è attraversta da due ferrovie: le Ferrovie dello Stato e la Circumvesuviana. La prima ha nel territorio cittadino una stazione e tramite questa è possibile raggiungere sia Gragnano che Napoli. La Circumvesuviana, offre ben 5 stazione, sparse lungo tutto il territorio cittadino, trasformandosi in una piccola metropolitana. Le stazioni della Circumvesuviana sono Ponte Persica, Pioppaino, Via Nocera, Castellammare di Stabia e Pozzano: tutte queste si trovano lungo la linea Napoli - Sorrento. Da ricordare che vi sono anche due stazioni chiuse che sono Castellammare Cantieri (sulla linea FS) e Castellammare Terme (sulla Circumvesuviana): per entrambe oggi si parla di rilancio.
[modifica] Porti
Due porti sono presenti a Castellammare: il primo, quello commerciale, si trova presso il centro storico ed oltre a vari attracchi per barche di pescatori, attraccano navi da carico soprattutto per il carico e scarico di grano e legna. Da questo porto partono vari traghetti e aliscafi per Capri (tutti fermano a Sorrento), oltre ed essere fermata della linea 1 del metro del mare. Il secondo, chiamato "Marina di Stabia", con 1400 posti è il terzo porto turistico per grandezza in Italia. Di recente costruzione, è stato inaugurato nel 2006, sarà proprio da questo porto che sarà interamente rilanciata non solo la zona ma buona parte del turismo stabiese: si prevede infatti, a servizio del porto, la costruzione di un albergo, cinema, centri commerciali e un circolo nautico.
[modifica] Funivia del Faito
Inugurata il 24 agosto 1952, la funivia collega la città di Castellammare con il monte Faito, oltre a luogo di vacanza, meta di svago, soprattutto nel periodo estivo, di centinaia di abitanti delle zone limitrofe. La funivia impiega 8 minuti per comprire l'intero percorso di 1100 metri. L'impianto, gestito dalla Circumvesuviana e completamente rinnovato nel 1990, è aperto al pubblico dal 1 aprile (se Pasqua cede nel mese di marzo l'apertura è anticipata al sabato santo) al 31 ottobre. La stazione a Castellammare si trova all'interno della stazione Castellammare di Stabia della Circumvesuviana.
[modifica] Onorificenze
La città di Castellammare di Stabia è:
- tra le città decorate con Medaglia d'Oro al "Merito civile", per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale.[2]
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: On.Salvatore Vozza dal 03/04/2006
Centralino del comune: 081 3900111
Email del comune: urp@comune.castellammare-di-stabia.napoli.it
[modifica] Collegamenti esterni
Sito del comune di Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia: la storia, la cultura e le tradizioni stabiesi
Sito su Castellammare di Stabia con una guida multimedialedella città
Stabiana: sito su Castellammare di Stabia nella letteratura, nell'arte, nella storia
Gruppo stabiano "Amici della Montagna": il portale dell'escursionismo stabiese
Sito dedicato alla cantieristica navale
Portale dedicato alla storia e cultura del sud Italia