Angeli e demoni
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Angeli e Demoni | |
Titolo originale | Angels and Demons |
Autore: | Dan Brown |
Anno (1a pubblicazione) : | 2004 |
Genere: | Romanzo |
Sottogenere: | Thriller |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 2004 |
Editore: | Mondadori |
Traduzione: | Anna Maria Biovasco e Valentina Guani |
Collana: | Omnibus |
Pagine: | 564 |
ISBN | 8804531673 |
Progetto Letteratura |
Angeli e Demoni (titolo originale "Angels and Demons") è un thriller di Dan Brown, pubblicato in Italia nel novembre 2004,
In realtà, esso è precedente al più famoso Il codice da Vinci dello stesso autore, ma in Italia è stato pubblicato dopo, sull'onda dello straordinario successo del precedente.
Ne Il codice da Vinci, infatti, si possono leggere riferimenti ad un "pericolo mortale corso in Vaticano un anno prima" da parte di Robert Langdon. La struttura di questo libro infatti, appare del tutto simile a quella de Il codice da Vinci.
Nel libro viene anche trattato il tema scottante della contrapposizione fra scienza e fede. Come il suo predecessore-successore, Angeli e Demoni è stato a lungo in testa alle classifiche dei best-seller, superato solo allora dal libro di Giovanni Paolo II.
Indice |
[modifica] Trama
Svegliato nel cuore della notte da una telefonata del direttore del CERN che lo avverte di un efferato omicidio dai risvolti ritualistici e convocato a Ginevra in qualità di esperto di simbologia religiosa, Robert Langdon si trova di fronte ad una scena agghiacciante: davanti a lui il corpo senza vita dello scienziato Leonardo Vetra, orrendamente marchiato a fuoco con un ambigramma (una scritta leggibile sia dritta che capovolta) simbolo degli Illuminati, una delle sette più antiche e potenti del mondo
Gli Illuminati, che annoveravano tra le loro fila alcune delle menti più brillanti del Cinquecento e del Seicento, tra cui Galileo Galilei, decisero di sfidare apertamente la Chiesa cattolica che condannava a morte chiunque osasse proclamare verità diverse da quelle ufficiali. Essi temevano che il monopolio culturale esercitato dal clero rappresentasse un forte limite al progresso scientifico. La reazione della Chiesa fu spietata: torturati e marchiati sul petto con il simbolo della croce e poi esposti per le strade di Roma come monito per tutti gli altri membri della setta, questa era la sorte che toccava agli Illuminati. Gli adepti furono così costretti ad incontrarsi segretamente in un covo noto come “Chiesa dell'Illuminazione”. Per identificare il luogo segreto, essi dovevano percorrere un cammino esoterico attraverso quattro altari dedicati alla scienza, celati nel cuore di Roma. Gli Illuminati sopravvissuti furono costretti ad una segretezza assoluta, ma giurarono che un giorno sarebbero risorti per vendicarsi sulla Chiesa cattolica.
Leonardo Vetra, insieme a sua figlia Vittoria, era riuscito a isolare nei laboratori del CERN una certa quantità di antimateria, conservata in una sorta di camera di sospensione cilindrica: se l'antimateria fosse entrata in contatto con la materia circostante l'annichilazione avrebbe infatti liberato una quantità di energia superiore a quella di un'esplosione nucleare. Purtroppo il misterioso assassino è riuscito a impossessarsi dell'antimateria e le batterie che garantiscono la sospensione nel vuoto sono destinate ad esaurirsi esattamente allo scoccare della mezzanotte.
Il cilindro trafugato, contenente l'antimateria, è stato collocato all'interno del Vaticano, in un luogo nascosto visibile sui monitor della guardia svizzera ma impossibile da identificare.
In Vaticano si sta intanto riunendo il Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice, quando ci si accorge della scomparsa dei quattro cardinali favoriti per l'elezione. I cardinali sono stati rapiti dallo stesso assassino di Leonardo Vetra, che minaccia di ucciderli uno dopo l'altro, a distanza di un'ora, per le strade di Roma, sacrificati sugli altari della scienza lungo il Cammino dell'Illuminazione, un percorso celato tra i monumenti costruiti dal Bernini, marchiati a fuoco con i segni dei quattro elementi (terra, aria, fuoco, acqua) prima dell'esplosione finale che avrebbe distrutto il Vaticano e segnato il trionfo della scienza sulla Chiesa.
Robert Langdon, con l'aiuto di Vittoria Vetra, riesce a rinvenire nell'Archivio Vaticano l'unica copia ancora esistente di un antico testo che deve decifrare per poter seguire il Cammino dell'Illuminazione: solo arrivando in tempo ai quattro altari della scienza potrà riuscire a salvare i cardinali e, identificando il covo segreto degli Illuminati, provare ad evitare la distruzione del Vaticano.
Il testo in questione è un antico manoscritto di Galileo Galilei, il Diagramma della verità. Secondo alcuni documenti storici, Galileo avrebbe utilizzato il Diagramma per fornire indicazioni su come seguire il Cammino dell'Illuminazione, utilizzando a tal fine la lingua pura. Sul manoscritto Langdon e Vittoria trovano la frase “The path of light is laid, the sacred test” (“La via della luce è segnata, la prova sacra”). Sul bordo della pergamena una poesia di John Milton scritta in inglese, la lingua pura:
“From Santi’s earthly tomb with demons hole,
‘Cross Rome the mystic elements unfold.
The path of light is laid, the sacred test,
Let angels guide you on your lofty quest.”
“Dalla tomba terrena di Santi con il buco del demonio,
Attraverso Roma si snodano gli elementi mistici.
La via della luce è segnata, la prova sacra,
Lascia che gli angeli ti guidino nella tua nobile ricerca.”
Il Cammino dell'Illuminazione comincia dalla tomba terrena di Santi, meglio conosciuto come Raffaello.
In un primo momento Langdon è convinto che il luogo indicato nella quartina sia il Pantheon, monumento famoso per il celebre oculum, cioè l'apertura posta sulla sommità della volta, in cui riposano moltissimi personaggi celebri tra cui lo stesso Raffaello Santi. Ma presto si rende conto di aver commesso un grave errore, un errore che forse potrebbe costare la vita al primo cardinale: la tomba di Raffaello è stata posta nel Pantheon in un'epoca successiva alla poesia di Milton, per cui quel luogo non può essere il primo altare della scienza.
Langdon capisce allora che “tomba terrena di Santi” si riferisce ad una tomba progettata dal famoso artista, la Cappella Chigi, che una volta era chiamata “Cappella della Terra”, dove sono sepolti Agostino Chigi e suo fratello, mecenati delle arti e delle scienze, all'interno della Basilica di Santa Maria del Popolo. Il buco del demonio, o buco del diavolo, altro non è che un'apertura sul pavimento della cappella per accedere alla cripta sottostante, dove si trova l'ossario in cui di norma venivano poste le salme dei familiari che non potevano trovare spazio nella cappella vera e propria.
Langdon e Vittoria si recano dunque alla Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo.
Era la cappella più terrena che si potesse immaginare: la cupola era ornata con simboli legati all'astronomia e all'astrologia e più in basso, ai lati, due enormi strutture di marmo alte circa tre metri di forma piramidale, con sopra scolpiti gli stemmi della famiglia Chigi. Sul pavimento un mosaico in marmo raffigurava la morte alata, uno scheletro che tiene in mano uno scudo.
Ciò che colpisce Langdon è che la pietra circolare è stata rimossa e lascia intravedere la botola, dalla quale proviene un tanfo nauseabondo. Nella cripta sottostante Langon e Vittoria trovano il corpo del primo cardinale, sepolto per metà in posizione eretta, nudo, le mani legate dietro la schiena, soffocato da una manciata di terra che gli riempiva la bocca. Sul suo corpo un ambigramma, marchiato a fuoco: "heart", "terra".
Dopo un momento di sconforto, Langdon si rende conto, ancora incredulo, di trovarsi nel luogo che rappresenta il primo altare della scienza. Forse era ancora presente la statua che indicava in che direzione cercare il secondo altare. Scopre inoltre che il misterioso scultore degli Illuminati era Gian Lorenzo Bernini, cattolico, amatissimo dalla Chiesa. Nella capella, infatti, la sua attenzione è catturata da una scultura del Bernini, "Abacuc e l'angelo". La statua rappresentava il primo indizio degli Illuminati. Abacuc e l'angelo indicavano in due direzioni diverse, ma Langdon sapeva dalla terzina di Milton che doveva lasciarsi guidare dall'indice dell'angelo.
Langdon esce di corsa dalla Basilica di Santa Maria del Popolo e si arrampica su delle impalcature per individuare le chiese poste nella direzione indicata dall'angelo. Si accorge che la linea immaginaria attraversa proprio al centro Piazza San Pietro. Altra coincidenza, anche in Piazza San Pietro, come in Piazza del Popolo, è presente un obelisco. Inoltre tutto lo spazio, come il colonnato che lo racchiude, è stato progettato dal Bernini. In Piazza San Pietro non ci sono statue, ma tutto intorno all'obelisco, a terra, sono presenti dei bassorilievi, tra cui uno noto come West Ponente o Soffio del Signore.
Al centro della piazza si erge l'obelisco di Caligola, alto venticinque metri, affiancato da due fontane ellittiche. Nel luogo del West Ponente, Langdon e Vittoria trovano il secondo cardinale, agonizzante, entrambi i polmoni perforati. Sul suo corpo, marchiato a fuoco, un secondo ambigramma: "air", "aria".
Questa volta è più difficile per Langdon individuare l'obiettivo indicato dall'angelo del West Ponente, in quella direzione si trovano una ventina di chiese. Ma il professore può ormai contare su un indizio in più: la chiesa che cerca ospita sicuramente un'opera del Bernini. Di nuovo nell'Archivio Vaticano cerca qualche indizio su un'opera del Bernini che possa fare in qualche modo riferimento al fuoco. Quasi casualmente la sua attenzione viene colta da una nota che si riferisce alla scultura Estasi di Santa Teresa. Opera del Bernini, la scultura, originariamente collocata in San Pietro, è stata successivamente ricollocata in una cappella della chiesa di Santa Maria della Vittoria, vicino Piazza Barberini, a causa della rappresentazione della santa ritenuta troppo sensuale. La direzione era quella indicata dall'angelo del West Ponente e, inoltre, Langon ricorda che la piazza ospitava un tempo un obelisco. Rimangono ormai pochi dubbi: il terzo altare della scienza si trova in Santa Maria della Vittoria.
Al centro della chiesa una catasta di panche incendiate formano una pira sopra la quale, attaccato per le braccia a delle catene che scendono dalla volta, un uomo, il terzo cardinale, sta nudo e orrendamente marchiato al petto con un ambigramma che riporta la scritta "fire", "fuoco".
Qui Langdon e Vittoria entrano in contatto con il misterioso assassino ma, mentre il professore riesce miracolosamente a salvarsi nascondendosi in un sarcofago, la giovane scienziata viene rapita. Liberatosi in seguito all'intervento dei vigili del fuoco, Langdon si trova di fronte la famosa scultura dell'Estati di Santa Teresa.
Anche questa volta nella direzione indicata dall'angelo si trovano decine di chiese. L'ultimo altare della scienza era dedicato all'elemento acqua, probabilmente potrebbe trattarsi di una fontana. Langdon, consultando una cartina, scopre che nella direzione indicata si trova Piazza Navona: di fronte alla Chiesa di Sant'Agnese in Agone c'è la Fontana dei Quattro Fiumi, opera del Bernini a celebrazione dei quattro fiumi più importanti del globo: il Nilo, il Danubio, il Gange e il Rio della Plata. A sovrastare la fontana, l'ennesimo obelisco. Unendo i quattro obelischi incontrati nel suo percorso lungo il Cammino dell'Illuminazione, il professore si accorge che formano una grande croce. Proprio come indicava la quartina di Milton "'Cross Rome the mystic elements unfold", in cui 'cross non era l'abbreviazione di across (attraverso), ma stava ad indicare una vera e propria croce.
Davanti alla fontana, Langdon ritrova il misterioso assassino, giunto per uccidere l'ultimo cardinale. Prima di avere la peggio, viene a sapere che Vittoria è ancora viva, tenuta prigioniera nella Chiesa dell'Illuminazione. Purtroppo non riesce a salvare il cardinale, annegato nella fontana, sul cui corpo è impresso l'ennesimo ambigramma marchiato a fuoco: "water", "acqua".
Salvatosi fortunosamente, Langdon cerca una statua, tra le molte figure scolpite nella fontana dal Bernini, che possa indicargli il cammino verso la Chiesa dell'Illuminazione, ma viene preso dallo sconforto quando non riesce ad individuare nulla di interessante, tantomeno un angelo. Colto dalla disperazione scala in parte la fontana fino alla base dell'obelisco, da cui ha una buona visuale sulla città eterna. Da li, dal quarto altare della scienza, riesce a vedere i primi tre altari: quattro luoghi contraddistinti da altrettanti obelischi, che uniti formano una gigantesca croce, di cui uno dei bracci passa esattamente attraverso il Ponte degli Angeli, che porta a Castel Sant'Angelo. E a questo punto capisce tutto: il castello, a pianta circolare all'interno di mura a pianta quadrata, inserite a loro volta in un giardino a forma pentacolo, è la Chiesa dell'Illuminazione. Sulla sommità, un angelo in bronzo con la spada sguainata rivolta verso il basso, indica la direzione.
Riuscito a penetrare all'interno di Castel Sant'Angelo, Langdon trova Vittoria ancora in vita riuscendo a liberarla dopo un feroce corpo a corpo con l'assassino, nel quale questi precipita nel vuoto trovando la morte. Prima di morire, l'assassino racconta al professore che il capo degli Illuminati, un certo Giano, sarebbe presto arrivato in Vaticano per l'ultimo marchio, il più bello di tutti, riservato al camerlengo Carlo Ventresca.
Intanto in Vaticano una misteriosa persona che si è autodefinita deus ex machina, è attesa a braccia aperte dal camerlengo in persona. Si tratta di Maximilian Kohler, direttore del CERN. È lui il famigerato Giano? Giunto in San Pietro è convocato da Carlo Ventresca in colloquio privato, nell'appartamento del Papa.
Langdon e Vittoria cercano disperatamente di raggiungere in tempo il camerlengo per riuscire a salvarlo. Per farlo utilizzano il famoso Passetto, un percorso fortificato che unisce il Vaticano alla fortezza di Castel Sant'Angelo, usato dai Pontefici per fuggire duranti gli assedi.
Quando Langdon raggiunge l'appartamento pontificio, si ode dall'interno un urlo straziante. Spalancata la porta la scena è quella del camerlengo che si contorce dal dolore, mentre Maximilian Kohler gli punta contro una pistola. Al petto, marchiato a fuoco, l'ultimo ambigramma, il Diamante degli Illuminati, che riassume in sé gli ambigrammi dei quattro elementi. Ventresca addita Kohler come Illuminato dopo che questi è stato appena colpito dal fuoco delle guardie svizzere. In agonia, il direttore del CERN affida a Langdon una minicamera palmare, riuscendo a sussurrargli come ultima indicazione di consegnare tutto ai mass media.
Carlo Ventresca, colto da crisi isterica, comincia a gridare e a farneticare, la veste abbassata che lo lascia nudo dalla vita in su, il marchio sul suo corpo ben visibile, immortalato dalle telecamere di tutto il mondo che da diverse ore assediano Piazza San Pietro. All'improvviso, come in estasi, comincia a rispondere a una presenza invisibile, come se stesse parlando con il Signore. Poi si precipita all'interno della Basilica: sono le ore ventitre e quarantadue.
Attraversata in tutta la sua lunghezza, si dirige alla Nicchia dei Palli, il luogo in cui sono venerate le reliquie di San Pietro, da cui discende nella cripta, inseguito da Langdon, Vittoria e la guardia svizzera.
Li sotto si accede al luogo in assoluto più sacro del Vaticano, le Grotte Vaticane, un labirinto di camere funerarie che sorgono proprio nel luogo in cui era stato crocifisso e sepolto San Pietro. Ed è proprio sulla tomba del santo che viene trovato il cilindro contenente l' antimateria: sono le ventitre e cinquantuno.
Il camerlengo riesce a far esplodere il cilindro di antimateria lontano dal Vaticano, sui cieli di Roma, trasportandolo in alto per mezzo di un elicottero e salvandosi con un paracadute. Ormai il mondo lo osanna come santo, il Conclave è pronto ad eleggerlo Papa facendo uno strappo a regole secolari, ma il video registrato da Kohler e conservato da Langdon lo inchioda alle sue responsabilità, smascherandolo come il famigerato Giano, colui che ha organizzato e diretto l'uccisione di Leonardo Vetra e dei cardinali e che ha nascosto il cilindro di antimateria nel cuore della Basilica di San Pietro.
[modifica] Personaggi
[modifica] Robert Langdon
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Per approfondire, vedi la voce Robert Langdon. |
[modifica] Vittoria Vetra
Vittoria era un orfana che fu in seguito adottata dal sacerdote fisico Leonardo Vetra. In seguito divenne una fisica e una biologa marina. Vittoria e suo padre riuscirono a creare l'antimateria in laboratorio. Dopo l'assasinio del padre e il furto di antimateria (rubata apparentemente dagli illuminati - poi si scoprirà che gli illuminati non centrano nulla e il colpevole è il camerlengo - per distruggere il vaticano) si unisce con Robert Langdon per cercare di trovare l'antimateria prima che esploda e cercare di salvare la vita ai quattro cardinali rapiti dall'assasino assoldato dal capo degli illuminati Giano e sacrificati sugli Altari della scienza.
[modifica] Leonardo Vetra
Leonardo Vetra è un sacerdote-fisico che cerca di "conciliare scienza e fede" e di "dimostrare che scienza e religione sono due cose assolutamente compatibili" Egli adotta una ragazza di un orfanotrofio, Vittoria Vetra, con la quale riescono a creare alcune piccole particelle di antimateria. Ma egli viene presto ucciso e marchiato a fuoco dalla setta degli Illuminati, che, oltretutto, rubano la particella più grande per un attentato terroristico alla Città del Vaticano.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Ambigrammi citati nel libro
- The alinti code Da Il Codice Da Vinci (sito non ufficiale)
Dan Brown |
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