Angelo Schiavio
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Dati biografici | ||
Nome | Angelo Schiavio | |
Nato | 15 ottobre 1905 Bologna |
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Nazionalità | ![]() |
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Morto | 17 aprile 1987, Bologna | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 69 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Attaccante | |
Squadra | Ritirato | |
Carriera | ||
Squadre professionistiche ![]() |
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1922/1929 | ![]() |
* 158 (138) |
1929/1938 | ![]() |
A 179 (109) |
Totale Serie A | 52° class. marc. | 179 (109) |
Nazionale ![]() |
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1925/1934 | ![]() |
21 (15) |
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BRONZO |
Amsterdam 1928 |
Calcio A squadre |
Angelo Schiavio (Bologna, 15 ottobre 1905 – Bologna, 17 aprile 1990) è stato un giocatore di calcio nel ruolo di centravanti.
In tutta la carriera giocò solamente con la maglia del Bologna senza mai cambiare squadre nelle sue 15 stagioni da professionista.
Esordì in maglia felsinea nel 1923, a 18 anni, nel campionato di Prima divisione, andando a segno per ben 15 volte. L'anno seguente, pur giovanissimo, contribuì a portare il Bologna alle finali di Lega Nord, perse con il fortissimo Genoa che diventerà campione d'Italia.
Sarà nel 1925 che si affermerà la stella di Schiavio, dapprima con il primo storico titolo del Bologna, legato anche alla celeberrima sfida infinita col Genoa che, per essere sopraffatto alle finali di Lega Nord, arrivò a disputare 5 gare di cui addirittura tre di spareggio (allora non esistevano i calci di rigore). Quell'anno Schiavio realizzò addirittura 28 reti che a novembre gli valsero la chiamata in nazionale in occasione dell'inaugurazione dello stadio di Padova Silvio Appiani. Nella sfida contro la Jugoslavia Schiavio realizzò entrambe le reti del 2-1 italiano.
Schiavio legò ancora il suo nome allo scudetto bolognese del 1929 con addirittura 30 reti, che andavano a sommarsi alle 26 dell'anno precedente. Nonostante le sue prodezze, il commissario unico Rangone spesso gli preferì il torinese oriundo Julio Libonatti, pur convocandolo per le Olimpiadi del 1928.
Con l'avvento del girone unico, Schiavio fu ancora protagonista con lo “squadrone che tremare il mondo fa”, com'era allora chiamato il Bologna, diventando capocannoniere nel 1931-'32 con 25 reti insieme al fiorentino Petrone, mentre l'anno dopo arrivò secondo, nonostante le 28 reti, dietro a Felice Borel, giovanissimo juventino che siglò il record di 29 gol in 28 gare disputate.
Nonostante non fosse titolare fisso in nazionale, Schiavio fu chiamato dal commissario unico Vittorio Pozzo a ricoprire il ruolo di centravanti alla Coppa del Mondo del 1934 in Italia, con Giuseppe Meazza che sempre più spesso giocava da mezzala piuttosto che da centrattacco. Schiavio mise a segno tre reti negli ottavi con gli Stati Uniti, superati agevolmente per 7-1, ma soprattutto realizzò lo storico gol del 2-1 nei supplementari della finalissima contro la Cecoslovacchia. Terminò così la sua carriera azzurra, nel miglior modo possibile che un giocatore potesse sognare: il suo quindicesimo gol in 21 partite era valso la Coppa del mondo. È inoltre passato alla storia come uno vincitori della Scarpa d'oro insieme ad Oldřich Nejedlý ed Edmund Conen, che nei mondiali del '34 avevano messo a segno, come lui, 4 goal.
In campionato si rese ancora protagonista, conquistano col Bologna il suo terzo scudetto nel 1935-'36 ed anche un quarto nel 1936-37, sebbene avesse giocato solo 2 gare segnando altrettante reti. Chiuse la carriera nel 1937-'38 con poche altre gare, anche se il suo palmares parla di ben 247 gol segnati con la casacca rossoblu.
[modifica] Cronologia presenze e reti in nazionale
Ecco la cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale:
Baloncieri · Banchero · Bellini · Bernardini · Caligaris · Combi · De Prà · Degani · Ferraris IV · Gasperi · Genovesi ·
Janni · Levratto · Magnozzi · Pastore · Pietroboni · Pitto · Rivolta · Rosetta · Rossetti · Schiavio · A. Viviano ·
Commissario Tecnico: Pozzo