Atessa

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Atessa

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Latitudine: 42° 4′ 0′′ N
Longitudine: 14° 27′ 0′′ E

435 m s.l.m.

111 km²

10.455

2004

Densità:

94 ab./km²

Frazioni:

Vedi elenco

Comuni contigui:

Altino, Archi, Bomba, Carpineto Sinello, Casalanguida, Casalbordino, Colledimezzo, Gissi, Guilmi, Lanciano, Montazzoli, Paglieta, Perano, Pollutri, Sant'Eusanio del Sangro, Scerni, Tornareccio, Villa Santa Maria

CAP:

66041

Pref. tel:

0872

Codice ISTAT:

069005

Codice catasto:

A485

Nome abitanti:

atessani

Santo patrono:

San Leucio

Giorno festivo:

11 gennaio

Sito istituzionale

Visita il Portale Italia

Atessa è un comune di 10.455 abitanti in provincia di Chieti: fa parte della Comunità montana Valsangro.

Indice

1 Il Territorio
2 Leggenda
- 2.1 San Leucio
- 2.2 San Martino
3 Cultura
4 Evoluzione demografica
5 Amministrazione comunale
6 Cittadini illustri
7 Frazioni
8 Economia
9 Calcio
10 Collegamenti esterni

[modifica] Il Territorio

Situata nella bassa valle del fiume Sangro, Atessa, con i suoi 11.003 ettari, è il comune più esteso della provincia di Chieti. Il suo vasto territorio, di cui una piccola parte, nastriforme, è ubicata a sud del comune di Tornareccio. Il comune di Atessa confina con ben 18 comuni, e comprende nel suo interno 74 frazioni. Il territorio parte dalla zona pianeggiante della val di Sangro, con un altezza di 55 metri sul livello del mare, ed arriva ad una altezza di 876 metri in località Fonte Campana, con un dislivello superiore a 800 metri.

[modifica] Leggenda

[modifica] San Leucio

Le origini leggendarie di Atessa si legano al racconto di un drago abitante nell'enorme vallone di Rio Falco che divideva i due nuclei abitativi di Ati e Tixa, sorgenti su due opposti colli. Secondo la leggenda, il drago, dopo aver seminato il terrore in modo che neppure i lupi osavano frequentare i luoghi della sua dimora, esigeva dagli abitanti dei due paesi un tributo di carne umana per il suo pasto giornaliero, pena la devastazione degli abitati e il massacro della popolazione. Solo l'arrivo di Leucio, vescovo di Brindisi, pose fine al sacrificio di tante vite innocenti. Il vescovo, sorretto dalla forza della fede, riuscì ad uccidere la bestia e a portarla fuori dalla grotta in cui si rintanava. Al popolo venne donato il sangue nero del drago per esorcizzare i mali e per curare le malattie. Del corpo della bestia, San Leucio lasciò solo un'enorme costola, che volle fosse conservata in eterno dentro una chiesa da edificare ed intitolare a suo nome. Nella cattedrale della città, intitolata proprio a San Leucio si conserva una reliquia che la devozione popolare ritiene essere la costola del drago.

[modifica] San Martino

Antichissime tradizioni e leggende si legano anche all'altro protettore di Atessa, San Martino abruzzese, nato ad Atessa. Secondo la leggenda, Martino una volta fattosi frate, decise di andare a predicare in un piccolo convento a Fara San Martino; ma a causa dell'amore che lo legava alla città di origine, il santo promise agli atessani bel tempo o piogge, secondo le necessità, se costoro avessero invocato il suo nome con fede, e se avessero visitato ogni anno il suo romitorio, portandovi in oblazione una grande torcia di cera. Dopo aver benedetto il popolo con un ramoscello d'ulivo, San Martino di corsa, attraverso le sterpate, salì sulle montagne, verso Vallaspra, voltandosi due volte ancora a benedire il popolo e la città. Giunto in una grotta della Majella, presso la sorgente del fiume Verde, vicino Fara San Martino, dove era diretto, il santo morì. Gli atessani, devoti e riconoscenti, per impetrare la grazia dei buoni raccolti e in ricordo del viaggio dell'eremita, iniziarono a ripercorrere annualmente, a piedi, l'itinerario del santo, soffermandosi a pregare devotamente nei luoghi stessi in cui San Martino si era voltato a benedire i loro avi. Questa tradizione, detta della 'ntorcia (che vuol dire "torcia"), vive ancora oggi un particolare fervore tra gli agricoltori, che ripercorrono l'antico itinerario in autobus o a piedi.

[modifica] Cultura

La manifestazione più antica si svolge dal 15 al 18 agosto. Costituisce una delle più attese festività della comunità atessana, che, attraverso un programma costituito da spettacoli folkloristici e musicali, celebra i santi Maria Assunta, Rocco, San Leucio ed Emidio, protettori della città.
Una rassegna di musica jazz, inoltre, si svolge ogni anno a metà luglio, nella piazza del Municipio in tre serate, ospitando musicisti di fama nazionale e internazionale.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Giuseppe Cellucci dal 26/05/2002
Centralino del comune: 0872 850421

[modifica] Cittadini illustri

Domenico Ciampoli, (1852-1929), bibliotecario e letterato.
Antonio Di Jorio, (1890-1981), compositore e musicista.

[modifica] Frazioni

Aia Santa Maria, Boragna Fontanelle, Boragna San Paolo, Campanelle, Capragrassa, Carapelle, Carriera, Casale, Castellano, Castelluccio, Ceripollo, Colle Comune, Colle d'Aglio, Colle delle Pietre, Colle Flocco, Colle Grilli, Colle Martinelli, Colle Palumbo, Colle Quarti, Colle Rotondo, Colle San Giovanni, Colle Sant'Angelo, Colle Santissimo, Colle Santinella, Cona, coste iadonato, croce pili, fazzoli, Fontegrugnale, fontesquatino, forca di iezzi, forca di lupo, fornelli, Giarrocco, ianico, Lentisce, mandorle, Mandrioli, masciavò, masseria grande, molinello, Montecalvo, Montemarcone, monte san silvestro, Monte Pallano, osento, passo del vasto, Passo Pincera, piana ciccarelli, piana dei monaci,piana dell'edera, Piana Fallascosa, Piana La Fara, Piana Matteo, Piana Osento, piana sant'antonio, Piana Vacante, pianello, Piazzano, Pietrascritta, Pili, quercieto, Quercianera, Rigatella, Riguardata scalella, san giacomo, Rocconi, Saletti, San Luca, Sant'Amico, San Marco, San Tommaso, Satrino, Sciola, Scorciagallo, solagna longa, solagna rigatella, sterpari, Vallaspra, varvaringi.

[modifica] Economia

Nel territorio di Atessa possono individuarsi quattro realtà con caratteristiche economiche molto diverse: il capoluogo, in cui prevalgono le attività terziarie; la zona collinare, ad economia esclusivamente agricola; la zona montana, boscosa ed ancora oggi poco abitata; la valle, investita da un processo di industrializzazione molto intenso, che le ha permesso di divenire il più grande apparato industriale della regione Abruzzo, e uno dei più grandi del centro sud (addirittura il settino a livello nazionale)^{[citazione necessaria]}. In questa zona, infatti, sono presenti grandi imprese quali la PAIL Serramenti, la Honeywell, la Honda e la Sevel una joint-venture tra FIAT e PSA Peugeot Citroën, finalizzata alla produzione del Fiat Ducato.