Barberino Val d'Elsa
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 373 m s.l.m. | ||
Superficie: | 65 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 58,7 ab./km² | ||
Frazioni: | Cortine, Linari, Marcialla, Monsanto, Petrognano, San Filippo a Ponzano, Sant'Appiano, Tignano, Vico d'Elsa | ||
Comuni contigui: | Castellina in Chianti (SI), Certaldo, Montespertoli, Poggibonsi (SI), San Gimignano (SI), Tavarnelle Val di Pesa | ||
CAP: | 50021 | ||
Pref. tel: | 055 | ||
Codice ISTAT: | 048003 | ||
Codice catasto: | A633 | ||
Nome abitanti: | barberinesi | ||
Santo patrono: | San Bartolomeo | ||
Giorno festivo: | 24 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Barberino Val d'Elsa è un comune di 3.864 abitanti della provincia di Firenze. La sua storia è legata alla distruzione di Semifonte da parte dei Fiorentini nel 1202. Il suo sviluppo fu legato soprattutto al fatto di essere sulla Strada Regia Romana che collegava Firenze con Roma. La sua forma urbana è a pianta ellittica e si conservano le due porte di accesso al borgo (porta Romana è integra, porta Fiorentina è ricostruita). Il palazzo Pretorio in facciata conserva numerosi stemmi del XV secolo. Da segnalare anche il palazzo Barberini e lo Spedale dei Pellegrini.
Indice |
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Maurizio Semplici, dal 06/2004.
- Comune: Centralino 055 80.75.015
- Classificazione climatica: zona E, 2337 GR/G
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Sant'Appiano
Vi si trova una delle pievi più antiche della zona.E' dedicata al santo a cui tradizionalmente viene attribuita l'evangelizzazione della Val d'Elsa. Documentata dal 990, è l'unico edificio nel contado fiorentino che conserva resti di un battistero autonomo rispetto alla chiesa, soluzione diffusa solo tra le chiese cattedrali; Oggi del battistero restano solo quattro pilastri, memori della pianta centrale dell'edificio abbattuto nel 1805 in seguito a un terremoto. Sui capitelli son presenti simboli quali il tau, segni cosmici e la croce.
La pieve conserva le tracce di due fasi costruttive: le archeggiature che dividono la navata a sinistra appartengono al X-XI secolo, come l'abside decorata a fornici e la sopraelevazione della navata ritmata da archetti lombardi; le archeggiature di destra sono state ricostruite in cotto dopo il crollo del campanile, avvenuto nel 1171: le forme sono più slanciate, i capitelli sono scolpiti con foglie stilizzate e i volti umani resi realisticamente.All' interno a tre navate è da segnalare nella navata destra la lastra sepolcrale di Gherarduccio Gherardini (1331).
Nei locali annessi alla chiesa è stato ricavato dal 1991 un piccolo Antiquarium che funge da museo archeologico. nelle due stanze sono raccolti materiali archeologici provenienti dalle zone limitrofe e venuti alla luce durante alcune campagne di scavo.
[modifica] Semifonte
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In località Petrognano sorgono i ruderi archeologici di Semifonte. Semifonte nasce come fortezza imperiale a monito dei liberi comuni che in quel periodo stavano aumentando sempre più la loro influenza.Fondata dai conti Alberti intorno al 1050 conobbe il suo massimo sviluppo tra il 1182 e il 1202 come centro commerciale data la sua posizione lungo la via Francigena.Al culmine della sua storia era circondata da mura per tre chilometri e l'abitato comprendeva chiese,palazzi botteghe,magazzini e trecento focolari (famiglie).Dal punto di vista militare faceva parte di una linea di difesa imperiale comprendente anche i castelli di Fucecchio,San Miniato e il castello di Montegrossoli nel Chianti grazie ai quali l'impero controllava l'Italia centrale.Tanta potenza face nascere il detto "Fiorenza fatti più in là che Semifonte si fa città". Ma Firenze non stette a guardare.Prima tentò di stroncare sul nascere la città ma non ne fu capace.Così per vent'anni non fece altro che spendere in armamenti e corrompere le città potenzialmente amiche di Semifonte. Questo fino al 1202 quando dopo un lungo assedio Semifonte fu conquistata.La vendetta fu terribile, non solo fu rasa al suolo ma sul suo terreno fu proibito costruire per sempre.Della città restano nascosti dalla vegetazione alcuni ruderi quali fornaci e alcune cappelle contenenti sorgenti.Molto bella la cosiddetta Fonte del Latte .
Intorno al 1594 ,dopo notevoli insistenze, a Giovan Battista di Neri Capponi, il Granduca Ferdinando I consentì di costruire la cappella ottagonale dedicata a San Michele Arcangelo e terminata nel 1597. Progettata da Santi di Tito la cupola è un ottavo della cupola di Santa Maria del Fiore tanto che è conosciuta come Il Duomo della Val d'Elsa.
La pala destinata alla cappella, intitolata San Michele Arcangelo, San Nicola e altri santi, è di Bernardino Poccetti (1597 circa).
[modifica] Voci correlate
Commons contiene file multimediali su Barberino Val d'Elsa
- Colline del Chianti
- Valdelsa
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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