Cartigliano
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 86 m s.l.m. | ||
Superficie: | 7 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 523 ab./km² | ||
Frazioni: | Scalchi | ||
Comuni contigui: | Bassano del Grappa, Nove, Pozzoleone, Rosà, Tezze sul Brenta | ||
CAP: | 36050 | ||
Pref. tel: | 0424 | ||
Codice ISTAT: | 024025 | ||
Codice catasto: | B844 | ||
Nome abitanti: | cartiglianesi | ||
Santo patrono: | Oswald di Northumbria | ||
Giorno festivo: | 5 agosto | ||
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Cartigliano è un comune di 3.537 abitanti della provincia di Vicenza, a 6 km da Bassano del Grappa e 27 da Vicenza sulla riva sinistra del fiume Brenta.
Indice |
[modifica] Toponimo
L'origine del nome deriva da "fundus Cartilianus", cioè fondo, possesso di Cartilius. Nel 589 una piena che cambiò il corso del Brenta (prima scorreva a est di Cartigliano) allagò buona parte del territorio.
[modifica] Storia
Presso il paese si svolse una battaglia sanguinosa fra Berengario e gli ungari. Questi calarono in Italia nell'899; Berengario li affrontò sulle rive dell'Adda e li costrinse a retrocedere fino al Brenta.
Gli ungari, vistisi a mal partito, offrirono la resa, ma il sovrano rifiutò e fu la sua rovina. Infatti i barbari lo affrontarono, con la forza della disperazione, "ad vadum Ungherorum", cambiato più tardi in "vadum Teutonicorum", ne massacrarono l'esercito.
Era il 24 settembre dell'899: mentre i soldati di Berengario bivaccavano tranquillamente a Cartigliano, gli Ungari assalirono all'improvviso e con estrema decisione il campo che, dopo una sanguinosissima lotta, cadde nelle loro mani. L'esercito italiano andò quasi completamente distrutto con un vero e proprio massacro. Resi baldanzosi dalla vittoria, gli Ungari tornarono a saccheggiare l'Italia settentrionale, una città dietro l'altra, Treviso, Vicenza, Bergamo, Vercelli e si spinsero fino al Gran S. Bernardo. Al ritorno scesero e misero a sacco Modena, Reggio, incendiarono Nonantola e predarono Bologna.
Il paese viene citato nel 1085 in una donazione al monastero di Santa Eufemia di Treviso. Appartenne ai vescovi di Vicenza e fu feudo degli Ezzelini. Dopo la loro caduta nel 1260, seguì le sorti di Bassano del Grappa.
La Chiesa parrocchiale ricordata nel secolo XII, fu rimaneggiata agli inizi del '600 e ampliata verso la fine dell'800. Il braccio sinistro del transetto, che era l'antico presbiterio, è decorato ad affreschi di Jacopo Bassano e figli (1575): "Santi Pietro e Paolo", "Sacrificio di Isacco", "Cacciata dal Paradiso", "Crocifissione"; nelle vele: "Dottori della Chiesa". All'altare si trova una pala di Bartolomeo Montagna: "Madonna e Santi con Padre Eterno e angeli" (1500 circa).
[modifica] Villa Morosini-Cappello
La Villa Morosini-Cappello, attualmente sede municipale, sembra accertato che sia stata costruita dal bassanese Francesco Zamberlan verso il 1580 per conto della famiglia Morosini, una delle più antiche e prestigiose della Serenissima, tuttavia né la data né il nome sono certi. L'aspetto più originale della villa è un corpo centrale, rettangolare e su due piani.
Al piano terra la costruzione presenta un porticato e al piano nobile una loggia ionica che per magnificenza non ha paragoni nella storia delle ville venete. Sia il porticato che la loggia si svolgono su tutti i lati. Al centro dei lati lunghi aggettano due avancorpi, uno verso l'area privata e l'altro verso il Brenta che scorre poco lontano caratteristica questa che ne fa l'unica villa veneta bifacciale. Dalla loggia posta al piano nobile si poteva spaziare con lo sguardo sui possedimenti che la famiglia veneziana committente aveva in zona, costituiti da oltre 1000 campi, mulini e stabilimenti per la bachicoltura. L'avancorpo della facciata è sormontato da un attico frontonato. Questa villa presenta, sia nell'esterno che nell'interno, soluzioni che, pur presupponendo l'esperienza palladiana, sono del tutto nuove e originali, per cui è destinata a rimanere un episodio architettonico isolato e irripetibile.
Il complesso architettonico della villa comprende un ampio giardino racchiuso da 2 barchesse e da un lungo muro perimetrale, interrotto ad oriente da due pilastri che ne segnano l'ingresso, purtroppo la strada principale del paese divide a metà il parco e le barchesse, dove i rispettivi lati est sono stati adibiti ad abitazioni private.
Nel cortile antistante la villa si svolse, il 24 settembre 1863, la cerimonia per lo scioglimento della Brigata Estense l'esercito del Ducato di Modena che aveva seguito l'ultimo duca Francesco V d'Este costretto ad abbandonare il suo Stato per gli eventi conseguenti alla 2a guerra d'indipendenza.
[modifica] Chiesetta di San Giorgio
Degna di nota è inoltre la chiesetta di S. Giorgio, sita in località S.Giorgio a nord di Cartigliano al confine con il comune di Bassano del Grappa (di proprietà della famiglia Zampese) chiesa rurale risalente all'inizio del primo millenno.
[modifica] Città gemellata
È gemellato con il comune di Kimle, Ungheria al quale nel corso del 2006 è stata dedicata una via.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti