Chiesa di San Fermo e Rustico
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La chiesa di San Fermo e Rustico è la principale chiesa della città Caravaggio, in Lombardia, nonché uno degli edifici più antichi del borgo; in stile lombardo-gotico, fu edificata nella sua forma attuale nel XIII secolo, probabilmente su un edificio sacro preesistente.
È dedicata a san Fermo e san Rustico, patroni della città, ove secondo la leggenda transitarono nel 306 e resuscitarono un morto. L'elemento leggendario si scontra con la mancanza di rilievi archeologici che permettano di accertare l'esistenza di insediamenti stabili nel territorio comunale in un'epoca tanto remota.
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[modifica] Storia
I primi documenti che fanno riferimento esplicito alla chiesa risalgono al 1196 e al 1218; è certo, tuttavia, che le sue origini siano anteriori, e che probabilmente un primo edificio sacro fu eretto contestualmente alla nascita stessa del paese, ancora prima dell'anno 1000.
Concepita in stile romanico, la chiesa è caratterizzata da un aspetto tipicamente lombardo-gotico, per via delle trasformazioni cui fu sottoposta successivamente alla prima edificazione; un esempio di modifica intervenuta in epoca successiva è dato dal portale, in cui figura san Bernardino con l'aureola, e che quindi è sicuramente posteriore al 1450 (poiché il santo fu canonizzato in quell'anno).
L'interno dell'edificio di culto fu fortemente trasformato nella seconda metà del XVIII secolo, quando le sue strutture antiche vennero ricoperte, in forte contrasto con la facciata.
Un importante restauro avvenne nel 1932; nel 1990 fu operata una nuova opera di ripulitura della facciata.
[modifica] Struttura
[modifica] Facciata
La facciata della chiesa è caratterizzata da un portale centrale in marmo, sovrastato da un grande rosone a dieci raggi. La colorazione diseguale del cotto della facciata, unitamente alla presenza di alcune finestre mai aperte, porta a pensare a numerose modifiche intervenute in corso d'opera rispetto al progetto originario.
Il frontone della facciata è dominato da tre nicchie con le statue della Madonna, di san Fermo e di san Rustico; nella lunetta del portale figura un affresco di Giovanni Moriggia raffigurante la Vergine col Bambino e i Ss. Fermo e Rustico.
[modifica] Struttura interna
[modifica] Cappella del SS. Sacramento
La cappella, costruita tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, si affacciava originariamente sull'antico cimitero cittadino, collocato nelle sue adiacenze; solo in un secondo momento venne incorporata alla chiesa. Chiaramente bramantesca, è stata attribuita in modo arbitrario a Giovanni Battagio, autore dell'Incoronata di Lodi.
[modifica] Decorazione
Le lettere indicano le volte dipinte da Federico e Carlo Ferrario, sul finire del XVIII secolo; i numeri corrispondono alle altre opere.
A I corvi recano il pane a Elia
B Daniele e l'idolo Bel
C Davide e Abigail
D Davide compra l'aia di Ornan
E Immolazione di Isacco
F Il libro dei sette sigilli
G Melchisedech offre i pani
H Abramo e i tre Angeli
I Mosè discende dal Sinai con le Tavole
L Davide versa l'acqua in libazione a Dio
M Preparazione del Tabernacolo
N Agar e Ismaele nel deserto
O Elia e l'Angelo
P La verga di Aronne
Q Mosè al roveto ardente
R Incontro di Giacobbe con Esaù
1 Cappella di san Rocco e san Sebastiano. "Madonna col Bambino tra i Santi Francesco, Rocco e Sebastiano" (Fermo Ghisoni, 1505-1575). Di fronte a sinistra, santo Stefano; a destra san Lorenzo (XVII secolo).
2 Cappella di sant'Antonio di Padova. Ai lati, due dipinti raffiguranti miracoli del santo (fine del XVII secolo).
3 Cappella della Beata Vergine del Rosario. Ai lati e nella volta, quindici pannelli con i Misteri del Rosario (XVII secolo). Di fronte a sinistra, san Gerolamo; a destra, san Domenico e la Madonna (Andrea Asper, 1655).
4 La Vergine del Suffragio (XVIII secolo). Ai lati, santa Teresa e san Mauro (XVII secolo). Di fronte a sinistra, san Pietro martire; a destra, santa Caterina da Siena (XVII secolo).
5 Sarcofago di Fermo Secco (primi anni del XV secolo). Sul bassorilievo è raffigurata la Vergine col Bambino tra sant'Antonio Abate e san Marco che le affidano la famiglia. Sopra, un'iscrizione commemora le gesta di Fermo.
6 L'Apparizione della Madonna a Giannetta (Giovanni Moriggia, 1844).
7 Gli Apostoli e Angeli Musicanti (Francesco Prata, prima metà del XVI secolo).
8 San Luca (Bernardino Campi, 1571).
9 L'Ultima Cena e L'Annunciazione (Benedetto Campi, 1571).
10 San Giovanni Evangelista (Benedetto Campi, 1571).
11 Il Redentore (XVII secolo).
12 San Matteo (Benedetto Campi, 1571).
13 La Lavanda dei piedi e La deposizione (Benedetto Campi, 1571).
14 San Marco; accanto, Gesù e la Samaritana (Benedetto Campi, 1571).
15 L'Apparizione di Gesù a Margherita Maria Alacoque (Mario Albertella, 1923).
16 Arcibanco (Bottega dei Carminati, XVII secolo).
17 Altar Maggiore (XVIII secolo).
18 Martirio dei santi Fermo e Rustico (Giovanni Moriggia, 1834).
19 Madonna col Bambino e i santi Fermo e Rustico (Giulio Cesare Procaccini, 1570-1625).
20 I santi Fermo e Rustico passando per Caravaggio risuscitano un morto (XVII-XVIII secolo).
21 Cappella delle SS. Reliquie. Madonna col Bambino e i santi Ambrogio, Carlo e Gottardo (XVII secolo).
22 Cristo deposto (Francesco Prata, prima metà del XVI secolo).
23 Madonna col Bambino tra i santi Pietro e Andrea (Cristoforo Ferrari de' Giuchis, 1504).
24 La Natività, San Cristoforo, Santa Caterina d'Alessandria (Nicola Moietta, 1529).
25 Il Battesimo di Gesù (Coriolano Malagavazzo, 1571).
[modifica] Campanile
La chiesa è affiancata, sulla destra (rispetto all'osservatore situato all'esterno), da un campanile alto 76 metri, la cui edificazione fu iniziata il 29 giugno 1500 per volere del governatore Giovanni Dandolo. In carica da appena dieci mesi, Dandolo voleva dotare la cittadina di un nuovo campanile che sostituisse quello preesistente, di altezza più modesta, collocato presso il tetto della navata laterale sinistra, fra la cappella di Sant'Ambrogio e la sagrestia, o forse, secondo altri, nello stesso luogo dell'attuale.
L'attività di costruzione si interruppe quando il campanile, che andava assumendo caratteristiche architettoniche tipicamente bramantesche, aveva raggiunto l'altezza di 48 metri; i lavori ripresero nel 1515, ma si interruppero nuovamente quando fu raggiunto il piano delle campane.
Fu solo nel XIX secolo che l'architetto Lewis Gruner propose di far coprire la torre, ancora incompiuta, con un tetto a quattro spioventi, alla quota di 54 metri.
Nel 1984 il caravaggino Angelo Bedolini progettò un cornicione classico con balaustra che doveva sovrastare la cella campanaria; sulla terrazza disegnò una cupola ottagonale, sormontata da un capolino e da una croce. Il progetto fu parzialmente attuato nel 1912, e portato a termine nel 1932; il campanile raggiunse così l'attuale altezza di 71 metri.
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