Domenico Sarro
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Domenico Natale Sarro (o Sarri) (Trani, 24 dicembre 1679 - Napoli, 25 gennaio 1744) fu un compositore italiano.
[modifica] Biografia
Le uniche notiche relative alla sua giovinezza e alla sua formazione musicale ci pervengono dal suo contratto di matrimonio del 6 febbraio 1705. Dopo esser giunto a Napoli, fu ammesso al Conservatorio di Sant'Onofrio a Porta Capuana, dove fu allievo di Angelo Durante (lo zio del celebre Francesco Durante). Nel 1702 scrisse la sua prima composizione, l'opera sacra L'opera d'amore, la quale fu rappresentanta presso la Confraternità della Santissima Trinità dei Pellegrini. L'anno successivo partecipò a un concorso per occupare il posto di maestro di cappella della corte napoletana lasciato vacante da Alessandro Scarlatti: dovette quindi competere con Gaetano Veneziano, Cristoforo Caresana e Francesco Mancini. Non riuscendo ad ottenere la posizione di direttore titolare, assegnata a Veneziano, prese nel 1704 quella di vice maestro di cappella.
Tra il 1706 e il 1707 compose parecchie opere per i teatri napoletani: nell'estate del 1706 collaborò con il compositore veneziano Tomaso Albinoni nella composizione del dramma La Griselda e la sua prima opera, Candaule, re di Lidia, vide la sua prima nell'ottobre dello stesso anno al Teatro dei Fiorentini. Nel 1707 a causa dell'occupazione di Napoli da parte degli Austriaci, Veneziano e Sarro persero i rispetti posti: in loro sostituzione rientrò Alessandro Scarlatti come primo maestro e fu nominato mancino per la poszione di secondo maestro. Dunque fino al 1709 si dedicò solo alla composizione di oratori e serenate. Dal 1709 al 1717 la sua produzione musicale subì un forte decremento: in questi anni si ricordano principalmente gli intermezzo Barilotto, rappresentato a Venezia nell'autunno del 1712, due opere messe in scena nel 1713 a Napoli e un gran numero di cantate per la Chiesa di San Paolo Maggiore (della quale fu maestro di cappella) e altre chiese napoletane.
Dal 1718 al 1741 si diede alla composizione princiapalmente di drammi per musica: tra le numerose opere serie si ricordano l' Armida al campo data durante il Carnevale del 1718 al Teatro San Bartolomeo e la Didone abbandonata rappresentata nel 1724 nello stesso teatro, la quale fu la prima messa in musica di un libretto di Pietro Metastasio. Nel 1720, dopo esser stato reintegrato nel ruolo di vice maestro della cappella di corte, il 13 aprile fu nominato anche secondo maestro della cappella della città di Napoli; nel 1728 successe a Gaetano Greco diventando primo maestro della stessa. Il 21 agosto 1737 occupò inoltre la carica di maestro della cappella reale (succedendo a Mancini). Il 4 novembre con la messa in scena dell'opera Achille in Sciro venne inaugurato il nuovo teatro San Carlo: seguirono le rappresentazioni dell' Ezio (4 novembre 1741) e dell' Alessandro nelle Indie (Carnevale 1743).
[modifica] Considerazioni sull'artista
Sarro fu un compositore di transizione tra due importanti genereazioni di musicisti napoletani: una rappresentata da Alessandro Scarlatti e Mancini e l'altra da Nicola Porpora, Leonardo Vinci, Leonardo Leo e altri compositori più giovani. Nelle sue prime composizioni si denota un carattere quasi contrappuntistico, in linea allo stile di Scarlatti, mentre dal 1718, nelle sue opere serie, questo viene sempre meno nella struttura musicale e le melodie iniziano ad acquisire maggior bellezza. Si avvicinò così tanto alla maniera compositiva di Vinci che molto storici (tra i quali Charles Burney) lo considerarono un "imitatore" più che un "inventore". Dopo il 1726, a causa del dominio di Vinci e di Hasse nello scenario musicale di Napoli, i suoi successi finirono ed occupò una posizione di secondo piano.
Per quanto riguarda i suo lavori sacri, si sa solo quanto riportato dal Dizionario storico di Giuseppe Bertini ossia che furono molto apprezzati in Germania.