Fairchild C-123 Provider
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fairchild C-123B Provider | |
---|---|
Un C-123 dell'USAF |
|
Descrizione | |
Ruolo | Aereo da trasporto |
Equipaggio | 3 |
Primo volo | 14 ottobre 1949 |
Entrata in servizio | 1 settembre 1954 |
Costruttore | Fairchild |
Esemplari costruiti | 302 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 23,09 m |
Apertura alare | 33,53 m |
Altezza | 10,39 m |
Superficie alare | 113,62 m² |
Pesi | |
A vuoto | 13.562 kg |
Massimo al decollo | 27.216 kg |
Propulsione | |
Motore | due Pratt & Whitney R-2800-99W Double Wasp a doppia stella |
Potenza | 2.331 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 330 km/h |
Autonomia | 2.365 km |
Tangenza | 8.840 m |
Capacità di carico | 62 passeggeri |
La lista di aerei militari presenti su Wikipedia | |
Progetto:Aviazione |
Il Fairchild C-123 Provider è stato un'importante aereo da trasporto tattico statunitense durante gli anni '50 e '60. Era una macchina dall' aspetto aggraziato e dalla straordinaria somiglianza con il successivo Alenia G.222, anche se la differenza tra un trasporto postbellico di prima generazione ed uno di seconda non è trascurabile, essenzialmente grazie ai motori turboelica più potenti e leggeri, che consentono anche una riduzione della superficie alare complessiva.
Indice |
[modifica] Sviluppo
Il C-123 venne pensato inizialmente con il nome di MS-Avitruc ("Camion dell'aria") dalla C.A.C., specializzata in alianti d'assalto e trasporto. Presto il nome venne cambiato in XC-123, e da qui il mezzo decollò per la prima volta nell'ottobre 1949. Ma passarono altri tre anni, molti per l'epoca, prima che l'USAF lo prendesse in considerazione come aeroplano da trasporto leggero e ne ordinò 5 esemplari.
Ma l'incapacità della ditta originaria di soddisfare in fretta tale ordine fece passare il progetto alla Fairchild, che alla fine del 1953 assunse il comando del programma. Alla fine di una fase di sviluppo, che vide l'allungamento della coda con una pinna dorsale di grandi dimensioni, il C-123 volò finalmente nella sua forma definitiva nel 1954.
Il nuovo aereo venne ordinato in 302 esemplari destinati al TAC (Tactical Air Command).
[modifica] Tecnica
Il C-123, nella sua versione tipica C-123B, era un aereo da trasporto tattico, con una struttura che è stata presa a lungo come modello per i successivi aerei tattici. La struttura era in lega leggera, la ali erano ad alto allungamento, di struttura semplice, a pianta rettangolare anche se con leggero angolo sia in entrata che in uscita. Le ali erano sistemate in posizione alta sulla tozza fusoliera, che era caratterizzata da un tozzo muso e una lunga coda, con la fusoliera marcatamente rialzata nel settore posteriore. Questo terminava con un piano di coda orizzontale, e uno verticale, alto e con un lungo bordo d'attacco per migliorare la stabilità.
Il vano di carico poteva trasportare 7,2 tonnellate e poteva trasportare sia personale che materiali pesanti, grazie alla rampa di carico posteriore.
I motori, la principale differenza rispetto agli alianti che erano la specialità della C.A.C., erano due radiali Pratt & Whitney R-2800 da 2500 cavalli, muniti di elica tripala metallica a passo variabile.
[modifica] Versioni
Molte delle versioni studiate non ebbero seguito, è ma è comunque interessante citarle:
- YC-123D: versione dotata di sistema di soffiaggio dello strato limite, che migliorava le prestazioni STOL
- YC-123E: dotato di fusoliera galleggiante per essere usato come una sorta di idrovolante
- YC-123H: dotato di pneumatici speciali, carrello a carreggiata larga, due turbogetti J85 ausiliari sotto le ali
- C-123K: 180 esemplari vennero dotati di due turbogetti J85 ausiliari in gondole subalari e miglioramenti all'impiantistica. Spesso erano dotati anche di serbatoi ausiliari sotto l'ala.
- C-123J: dotato addirittura di sei reattori ausiliari, ideato per operare in climi artici, con prestazioni di decollo e atterraggio corti elevatissime
- UC-123K: dotato di irroratori per agenti defolianti
- N-123K: dotato di sensori per la sorveglianza notturna
[modifica] Impiego
I C-123 furono degli aerei assolutamente tipici della Guerra del Vietnam, dove diedero il meglio di sè. I loro compiti erano quello di trasporto tattico, per i quali la loro semplicità e la robustezza erano doti apprezzate. D'altro canto, i motori radiali non davano un buon rapporto potenza peso (5000 cavalli contro 28 tonnellate) e il problema venne risolto grazie ai 2500 kg di spinta dei due2 turbogetti; ma questo era solo un passaggio intermedio verso la vera soluzione, l'adozione di motori turboeliche (che sono un ibrido dei due tipi precedenti di motori).
In Vietnam operò anche la versione UC-123K, armato dellAgent Orange defoliante alla diossina con cui intere foreste furono devastate per togliere "copertura" ai Vietcong. Attualmente, foreste e popolazioni stanno ancora pagando l'effetto delle migliaia di tonnellate di tali prodotti tossici allora usati per scopi bellici.
Durante la guerra le migliaia di ore di volo ridussero presto la vita utile dei C-123B, e così pochi esemplari erano ancora operativi al termine della stessa. Alcuni, tuttavia, erano ancora in servizio con alcuni reparti della Air Force Reserve ai primi anni '80.
I C-123 vennero anche usati per altri compiti: alcuni, come tutti gli altri trasporti tattici della guerra (inclusi gli An-2 vietnamiti) vennero armati con funzioni di cannoniera volante, ma di essi si conosce molto poco. Altri erano gli NC-123K, equipaggiati di radar, sensori TV ed altro ancora per cercare di trovare il nemico durante gli spostamenti notturni.
[modifica] Somiglianza con il G.222
In queste due foto si nota la somiglianza tra l'aereo da trasporto italiano G.222 e il C-123, molto notevole specie se si considera l'aspetto di molti aerei da trasporto degli anni '50/60, caratterizzati da soluzioni assai esotiche, come doppie travi di coda o portelli anteriori di carico. La somiglianza tra i due velivoli non solo è notevole come estetica e soluzioni aerodinamiche, ma anche come pesi, capacità di carico e dimensioni.
La differenza fondamentale era data sopratutto dalla disponibilità delle turboeliche, leggere e potenti, del C-130 Hercules, che consentì tra l'altro di ridurre la superficie e l'apertura alare, oltre che rendere il velivolo di poco più leggero. Inoltre l'aerodinamica del G.222 è anche maggiormente curata per sfruttare meglio la potenza disponibile.
D'altra parte le "ispirazioni" in termini di progettazione aeronautica, come testimoniato da casi quali il Reggiane Re.2000/Seversky P-35, o dal Fiat G.91 (spesso chiamato "piccolo Sabre" per l'influenza che la produzione su licenza dell'F-86 ebbe nel know-how dell'azienda italiana) sono un fenomeno molto comune in ogni epoca e generalmente non dichiarate pubblicamente, eccetto che nelle produzioni su licenza.
Per quanto il G.222, il trasporto italiano di maggior successo postbellico, abbia tale notevole somiglianza con il Provider, nessuna conferma si è mai avuta su di eventuali collaborazioni con gli statunitensi, e probabilmente la cosa si spiega prevalentemente come il riutilizzo di un modello aerodinamico e operativo efficiente, che esisteva già da circa 20 anni.
[modifica] Curiosità
Nel film Air America, con Mel Gibson, i traffici clandestini e le operazioni coperte della CIA in Estremo Oriente vengono svolte da vari apparecchi, tra cui anche un C-123 Provider e un C-119.
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Fairchild C-123 Provider