Francavilla Fontana
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 140 m s.l.m. | ||
Superficie: | 175 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 209 ab./km² | ||
Frazioni: | Bax | ||
Comuni contigui: | Ceglie Messapica, Grottaglie (TA), Latiano, Manduria (TA), Oria, San Marzano di San Giuseppe (TA), San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Sava (TA), Villa Castelli | ||
CAP: | 72021 | ||
Pref. tel: | 0831 | ||
Codice ISTAT: | 074008 | ||
Codice catasto: | D761 | ||
Nome abitanti: | francavillesi | ||
Santo patrono: | Madonna della fontana | ||
Giorno festivo: | 14 settembre | ||
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Francavilla Fontana è un comune di 36.523 abitanti dell'Altosalento, nella provincia di Brindisi. Importante centro agricolo, artigianale, industriale (piccole e medie imprese) e commerciale, Francavilla è sede della Fiera Nazionale dell'Ascensione, che si svolge nel mese di maggio.
Indice |
[modifica] Storia
Di origine messapica, insediamenti fanno ipotizzare che la città sia stata occupata dai Romani dalla seconda metà del IV secolo a.C. fino all'inizio del II secolo a.C.. Francavilla sorse agli inizi del XIV secolo per iniziativa di Filippo I d'Angiò, principe di Taranto e signore di Oria, nei dintorni di una villa rustica di epoca romana, costruita verso la fine del I secolo a.C. vicino al canale Reale (lungo l'antica via Appia), nell'odierna contrada S. Lorenzo.
Secondo la tradizione il principe durante una battuta di caccia (1332) rinvenne un'immagine della Beata Vergine dipinta su un muro diroccato vicino una fontana, e li fece erigere una chiesa in segno di devozione che prese il nome dall'episodio di S. Maria della Fontana o anche chiesa Matrice o Madre. (La chiesa venne distrutta da un terremoto nel 1743, oggi, dopo la ricostruzione del XVIII secolo, sopravvive ancora un muro laterale con monofora). Intorno alla chiesa, divenuta casale, iniziò a radunarsi una comunità i cui membri provenivano dalle campagne intorno, e prese il nome di Villa San Salvatore.
Le numerose franchigie concesse dal principe angioino le diedero il nome di Franca Villa (dal francese ville), città franca, ossia esente da tasse e contributi. A causa del moltiplicarsi in quel periodo di centri con lo stesso nome (per i medesimi motivi), per distinguerla venne successivamente chiamata Francavilla d'Otranto, e infine nel 1864 Francavilla Fontana, dall'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana e a ricordo dell'episodio del principe fondatore.
[modifica] Monumenti e opere d'arte
[modifica] Le mura
Le mura che cingono Francavilla furono fatte costruire nel 1364 da Filippo II d'Angiò, e poi ampliate dal principe di Taranto Raimondello del Balzo Orsini. Passò poi ai Borromeo e in seguito agli Imperiali di Francavilla, finché alla fine del XVIII secolo Ferdinando IV di Borbone la dichiarò città libera, rendendola parte del Regno delle Due Sicilie sotto la diretta giurisdizione del re.
[modifica] Il Palazzo Imperiali
Una serie di torri, costruite da Giovanni Antonio del Balzo Orsini figlio di Raimondello nel 1455 e dal marchese di Oria e feudatario di Francavilla Giovanni Bernardino Bonifacio nel 1536, costituirono la base del castello fortificato che sarebbe poi diventato il palazzo Imperiali. A pianta rettangolare, venne restaurato dagli Imperiali dal 1701 al 1730 e trasformato nella splendida residenza di famiglia. Oggi il palazzo è prestigiosa sede dell'amministrazione comunale.
Alcuni particolari interessanti del palazzo sono la facciata laterale dove vi è un grande loggiato barocco con quattro arcate arricchite da numerose sculture, lungo gli altri lati sono presenti monòfore rettangolari. Si accede al cortile interno tramite un portale settecentesco dov'è ancora presente la fonte battesimale del XIV secolo che faceva parte della chiesa angioina distrutta dal terremoto del 1743.
[modifica] Le porte
Le porte di Francavilla appartengono a secoli diversi: la porta del Carmine a tre fòrnici fu edificata dagli Imperiali di Francavilla nel 1640 come arco di trionfo, mentre le porte dei Cappuccini e della Croce risalgono al 1714.
[modifica] Gli altri palazzi storici
Anche i palazzi descrivono differenti periodi storici: i palazzi Pepe, Bottari, Giannuzzi-Carissimo risalgono al periodo rinascimentale e barocco, i palazzi Cotogno e Argentina alla metà del XVI secolo, mentre il palazzo Bianco, in stile rococò, è della fine del XVII secolo.
[modifica] Edifici religiosi
La chiesa matrice o chiesa del Rosario fu ricostruita tra il 1743 e il 1759 al posto della chiesa angioina della Madonna della Fontana distrutta dal terremoto, su di essa campeggia una imponente cupola rivestita di mattonelle di maiolica.
In via S. Francesco vi è la chiesa del Carmine, con il convento costruito nel 1517 e utilizzato come ospedale nel 1867.
La chiesa di S. Maria della Croce risale alla prima metà del XVI secolo e sorge dove esisteva un'antica cappella, dalla quale fu presa l'immagine della Vergine dipinta sul muro (databile al XIII secolo). Questa è la meglio conservata tra le immagini mariane di tradizione medioevale.
L'inizio della costruzione della chiesa dello Spirito Santo fuori dalla porta dei Cappuccinii risale al 19 marzo 1759.
La chiesa dell'Immacolata fu consacrata dal vescovo di Oria Luigi Margherita il 23 agosto 1869.
Si segnalano anche due cripte basiliane nell'agro francavillese presso le masserie Caniglia e di S. Croce, di cui l'ultima affrescata con immagini di santi risalenti al periodo tra il XV e il XVI secolo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Bibliografia
- "Viaggio in terra di Brindisi. Turismo, storia, arte, folklore" di Marinazzo Angela, Editore Adda, 2000
[modifica] Collegamenti esterni
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